anche con la particella pronom. { divago, divaghi). andare vagando senza
che di quando in quando me ne divago. cicognani, 3-63: beppino firmava,
(sec. xvi). divago, sm. (plur. -ghi)
, che allora certe domande non ànno divago e penetrano e occupano, di
chiuse nella sua stanza e sperando un divago aprì la lettera di paolo. papini
amorevolmente tenuta per le mani perché quel divago non l'agitasse troppo. il teatrino
sm. ant. spasso, divertimento, divago; distrazione. pagliaresi,
baracca dell'imbarco, perché così mi divago e imparo un mestiere senz'accorgermene.
cuore. savinio, 1-45: ahi, divago nei ricordi di lontani fatti avvenuti fra
: io cercavo lo sbattimento e il divago in lunghe soste sulle panchine di piazza
, v-2-94: in casa poi, come divago e a premio, tra un'ora
inebrio d'un fantasma, poi mi divago, mi smonto, raduno il rottame sparso
. savinio, 1-45: ahi, divago nei ricordi dilontani fatti avvenuti fra i