, 61: ecco, s'acerba disumano il transito / d'uccelli di palude
, 83: ardui perigli e morte e disumano / strazio d'offese membra a te
diletto, inutilmente, in questo / soggiorno disumano, intra gli affanni, / o
accadere. 3. feroce, disumano; inesorabilmente malvagio. ariosto, 16-21
; violento, brutale, crudele, disumano. ristoro, iii-2 - (
; irrispettoso, offensivo; violento, disumano. bar etti, 1-161: questi
a un tratto s'udì un gemito disumano. si voltarono e videro appoggiato con la
repente, un'ora che il tuo cuore disumano / ci spaura e dal nostro si
28. crudele, spietato, disumano, insensibile alle pene altrui (in
rate dal genio d'un monachismo disumano per mettere in poesia ciò che
gli rimproverava d'essere senza cuore, disumano, d'aver trattato male sua madre.
sé: un esteta, insomma un disumano. -direttore artistico: chi impartisce
, villano; spietato, crudele, disumano. - anche: che non obbedisce
pietà e della compassione; crudele, disumano, snaturato. - anche al figur.
e dispietata- / mente la minacciò, quel disumano, / e di tacer le
, senza soffocare in gola il grido disumano e disterrestre, gelido e vuoto come
disumanaménte, avv. in modo disumano, in modo indegno di un
puntiglio. = comp. di disumano. disumanare, tr. privare
italia. = deriv. da disumano. disumanato (part.
. di cuore duro; spietato, disumano. fra giordano [crusca):
disumanità, sf. ant. l'essere disumano; assenza dei più tipici caratteri umani
mendace. disumanizzare, tr. rendere disumano; privare dei caratteri umani.
agg. privato dei caratteri umani, reso disumano; freddo, insensibile.
nella stessa imprescindibile funzione. disumano, agg. (superi, disumanissimo)
dico castore, tacendo come egli è disumano ed impio. ottimo, iii-397: l'
facultadi, le quali nullo è sì disumano che, almeno per lo necessario uso
indifferenza di quel perfido, di quel disumano. foscolo, 1-135: veggo 10
; non però 11 presumo / sì disumano. settembrini [luciano], iii-i-
un collerico, un duro, un disumano. pea, 7-652: ci sarebbe da
di sé: un esteta, insomma un disumano. -che rivela insensibilità, durezza di
, 156: con l'orgoglio fiero e disumano / la vostra morte o d'altrui
a un tratto s'udì un gemito disumano. si voltarono e videro appoggiato con la
/ ch'ardui perigli e morte e disumano / strazio d'offese membra a te
, inutilmente, in questo / soggiorno disumano, intra gli affanni, / o dell'
fiore. d'annunzio, iii-2-1025: è disumano il tuo male. ti piega in
vidi espressione di spavento più folgorante e disumano. moravia, xii-315: sì,
di sé: un esteta, insomma un disumano. montano, 280: t fuori
appartiene alla propria natura, snaturato, disumano; falso, posticcio. petrarca,
tono di tutti i guerreggianti si fece disumano, egoistico, rapace. cardarelli, 1-155
4. feroce, crudele, disumano, ostile, spietato. guittone,
il tono di tutti i guerreggianti si fece disumano, egoistico, rapace. pavese,
-condotta, atteggiamento efferato, spietato, disumano. cesarotti, ii-309: non.
, crudelmente, selvaggiamente; in modo disumano. fazio, v-18-63: cinocefali
: se con l'orgoglio fiero e disumano / la vostra morte o d'altrui domandate
, inutilmente, in questo / soggiorno disumano, intra gli affanni, / o
mai vidi espressione di spavento più folgorante e disumano. bernari, 7-372: non era
: se con l'orgoglio fiero e disumano / la vostra morte o d'altrui
il lustro e il brusco fosco presente disumano, senza più un respiro, un
tono di tutti i guerreggianti si fece disumano, egoistico, rapace. -litigante
di estrema abiezione, abbrutire; rendere disumano, privare delle doti più tipicamente umane
mastini del barone. -empio; disumano. albergati, 61: ma se
che è senza pietà; crudele, disumano. popini, x-1-724: quel medesimo
indisumanato, agg. ant. disumano. oliva, 'i-1-476:
più cattivo, più malvagio, reso disumano); incrudelito. niccolò del rosso
f. frugoni, 1-173: oh disumano! e potrai tu partire e lasciarmi a
: 'ingravare ', divenire più disumano. 4. intr. aumentare
, inutilmente, in questo / soggiorno disumano, intra gli affanni. 9.
, crudele, malvagio; feroce, disumano. -anche con valore iperb.,
diletto, inutilmente in questo / soggiorno disumano, intra gli affanni, / o dell'
, indotti a ciò da quel barbaro disumano del p. rodes, s'avean cacciate
sofferenze; maligno, crudele, disumano; scellerato. bonagiunta, xxxv-1-261
, all'odio negro, cieco, disumano, snaturato contro costoro. 15
e sconfina nel superfluo, cioè nel disumano. -trasgredire, infrangere.
f. frugoni, 1-173: oh disumano! e potrai tu partire e lasciarmi
tebani fuggiti dall'ira sterminatrice di quel disumano vincitore. pascoli, ii- 1673:
una materia in cui non mancava davvero il disumano, il crudele e il raccapricciante.
: al raccapriccioso sdaziamento, / sì disumano e sì soverchio fero, / che
... era uomo... disumano, tristo supremamente, ipocnta e d'
, xi-247: un porto è quasi disumano, tanto è razionsue, tanto è violento
/ un'ora che il tuo cuore disumano / ci spaura e dal nostro si divide
, delirate dal genio d'un monachismo disumano per mettere in poesia ciò che in poesia
al 27 agosto fu così fiero e disumano che non parve quasi più rinnovabile.
f. frugoni, 1-173: oh disumano! e potrai tu partire e lasciarmi
di otello è infinitamente più gratuito e disumano. 4. dare un'apparenza migliore
di otello è infinitamente più gratuito e disumano. -genere narrativo sentimentale.
. -figur. manifestarsi in modo disumano e abietto. ojetti, 11-68
3-ii-55: io sono un siccàrio il più disumano che abbia calcato la terra e conculcato
, dai legami naturali; crudele, disumano, spietato. goldoni, v-1095
/ un'ora che il tuo cuore disumano / ci spaura. penna, 227:
fra uomini una distanza e uno stacco disumano e spaventoso. -abbandono di un
dol mi pinge. -violento, disumano. a. pucci, 7-112:
, di schianto, in grido stridente e disumano. n. ginzburg, ii-73:
leopardi, v-73: quale è sì disumano e sviscerato uomo che egli non fusse
o di cuor dolce imene o disumano, / se sia di padre tartaro o
e là fuori / in uno stesso disumano vortice / di notturno spavento / terrorizzati e
rubino, 178: lo awoltòr disumano / nominato aquiletta / me distringe d'
/ un'ora che il tuo cuore disumano / ci spaura e dal nostro si divide
r disumanizzare, tr. rendere disumano; privare dei caratteri umani.