acalasìa, sf. medie. disturbo neuro-muscolare: mancanza di rilasciamento del cardias
. 4. medie. qualsiasi disturbo di carattere patologico dell'organismo (febbre
afasìa, sf. medie. disturbo del linguaggio, conseguente a lesione
indi- pendente dal male principale; un disturbo che poteva capitare alla persona più sana
ogni afflizioncella si è loro un grandissimo disturbo. = lat. afflictió -ònis.
agrammatismo, sm. medie. disturbo psichico consistente nell'alterare la sintassi del
attenuare, sopire, reprimere (un disturbo fisico). -anche rifl. (
bisognava difenderla [quell'immagine] dal disturbo dei campanelli, dal pettegolezzo delle macchine
atassìa, sf. medie. disturbo neurologico (dovuto a lesione del sistema
salvacondotto. 4. medie. disturbo nervoso della vista per cui si percepisce
che agiscono confusamente e recano disordine e disturbo. -far banda: mettersi insieme,
cautela, con circospezione, senza recar disturbo o fastidio. lippi, 11 -7
braditeleocinesìa, sf. medie. disturbo dei movimenti muscolari volontari, che consiste
3-217: accadeva talvolta che un piccolo disturbo, una voce o movimento intempestivo venisse
che fa comodo, per evitarsi il disturbo di pensare, di mutare, d'accettare
contessa finiva a congedarla come un pericoloso disturbo del suo chilo. d'annunzio,
tavola. cassola, 2-287: -non disturbo mica? -chiese cerimoniosamente l'uomo.
contessa finiva a congedarla come un pericoloso disturbo del suo chilo. fogazzaro, 5-465
, i-16: quando non possa esserle di disturbo, la terrò ragguagliata di quanto andrò
che non arreca alcuna noia o disturbo; opportuno, favorevole; agevole;
condrodistrofia, sf. medie. disturbo dello sviluppo, ereditario in forma recessiva
ebbe un gesto come per dispiacersi del disturbo che arrecava. malgrado fossero in confidenza,
che fa comodo, per evitarsi il disturbo di pensare, di mutare, d'accettare
contessa finiva a congedarla come un pericoloso disturbo del suo chilo. fogazzaro, 5-258:
come quello che comportavano i tiri di disturbo avrebbe riso, in altra contingenza,
giudicare il prossimo, quantunque apporti molto disturbo alla carità universale e al convitto umano
verità, non recano altro che danno e disturbo. giusti, iii-173: per aver
verità, non recano altro che danno e disturbo. 2. tr. ant.
esterna. -coscienza o stato crepuscolare: disturbo psichico per cui la coscienza è attutita
dall'ansia che lo stimolava contra il disturbo della quiete umana; e vi fece,
nascosti. criptomnesìa, sf. disturbo della memoria in cui i ricordi appaiono
. cromopsìa, sf. medie. disturbo della vista consistente nella visione colorata degli
il crudelàccio / con la falce del disturbo. redi, 16-vii-405: leggetegli e criticategli
14-16: scusi signor avvocato se la disturbo, mi à mandato mio fratello per
: se morirò, muoio per un disturbo subitaneo dal quale non ebbi virtù di
due. 3. tecn. disturbo alle comunicazioni telefoniche consistente nell'azione elettrostatica
mattioli [dioscoride], 754: al disturbo del cervello, si rimedia con le
dioscoride], 754: al disturbo del cervello si rimedia con le spezie
. diarrìa), sf. medie. disturbo intestinale contrassegnato da emissione di materie
, non volendo alle consuete radunanze recar disturbo, comecché tutte le forze gli difettassero
a intendere che è stato un semplice disturbo digestivo. negri, 2-448: la
de marchi, ii-182: un vecchio disturbo di cuore, ch'egli credeva di aver
contessa finiva a congedarla come un pericoloso disturbo del suo chilo. -senza la
di aiuto, impedimento, ostacolo, disturbo, noia; danno. nuccio piacenti
attenuato: causare incomodo, imbarazzo, disturbo. g. b. doni,
. discinesìa, sf. medie. disturbo dei movimenti dipendente non da alterazioni muscolari
. disendocrinia, sf. medie. disturbo funzionale delle ghiandole a secrezione interna.
. disergasla, sf. medie. disturbo funzionale generico. = voce dotta
disestesìa, sf. medie. disturbo della sensibilità per cui i vari stimoli
. disfantasìa, sf. medie. disturbo dell'immaginazione in alcune alterazioni psichiche.
disfasìa, sf. medie. disturbo della parola, afasia.
. disfemia, sf. medie. disturbo psiconeuroticonell'articolazione delle parole. =
disfonia, sf. medie. disturbo della fonazione, dovuto a lesione delle
dislessìa, sf. medie. disturbo della lettura, che si manifesta,
e di miglior carne, né daranno altro disturbo che tesser fastidiosi e noiosi all'altri
: alterazione dello stato di salute, disturbo fisico. lancellotti, 498: di
9. alterazione dello stato di salute, disturbo delle funzioni del corpo; anormale funzionamento
. disprassìa, sf. medie. disturbo del movimento o della funzione coordinata.
distiroidismo, sm. medie. disturbo della funzione incretiva della ghiandola tiroide.
2. impedimento, contrarietà; disturbo, noia. francesco da barberino,
, ostacolo; contrarietà, difficoltà; disturbo, disagio, turbamento.
le processioni ostinate delle minute formiche le disturbo curioso col piede. 3.
-anche assol. -nelle formule di cortesia disturbo? disturbiamo?: per chiedere di
6-91: è la prima volta che la disturbo. ma a me occorrono assolutamente per
: -voi? signorina berti? -io. disturbo? - non sapeva adottare queirinatteso voi
bene. cassola, 2-287: -non disturbo mica? -chiese cerimoniosamente l'uomo.
. disturbazióne, sf. ant. disturbo, impedimento. livio volgar
. distùrbio, sm. ant. disturbo, contrasto, guaio.
mediev. disturbium 4 alterco '. disturbo, sm. il disturbare, l'interrompere
]: nondimeno per avventura verràe alcuno disturbo, che non lo lascerae uscire in
. ariosto, 9-43: prima ch'altro disturbo vi si metta, / tolto quel
ne andammo insino a parigi sanza un disturbo al mondo. g. b. adriani
natura del pontefice, né avrebbe voluto disturbo al disegno dello spacciarsi dalla guerra de'
): « chi fa tutto il disturbo è un birbone].
né con essi ebbe occasion alcuna di disturbo. 3. disordine, scompiglio
, quanta spesa di tempo, quanto disturbo d'uomini e quante male spese ore
modana, e v'ho trovato maggior disturbo ch'io non aveva in ferrara. segneri
il signor cardinal car- pegna che il disturbo intorno la reliquia era nato da un
e per dilettarsi dello spavento, del disturbo, delle fughe di cittadini pacifici.
da tal predicatore più tosto si genera disturbo, che frutto d'alcuna sorte.
si può certo negare che in questo disturbo la suggestione del nemico possa assai.
nelle locuz.: arrecare, dare disturbo, essere di disturbo). -anche
arrecare, dare disturbo, essere di disturbo). -anche in senso concreto: pensiero
ha fatto ogni cosa e fa, darle disturbo. bembo, 74- 29: né
che le vostre lettere non m'abbiano dato disturbo; che certo sono l'abbiate detto
: la sua felicità invita ciascuno con poco disturbo all'acquisto delle sue vittorie. della
, che mi manifestiate la cagione del disturbo. galileo, 1- 1-162: non
1- 1-162: non vorrei esser di disturbo al nuovo ambasciatore, e massimamente in
/ che regna nel tuo cuore alto disturbo; / ed ella: taci e ascolta
operato, dispensandolo in avvenire dall'ulteriore disturbo di dirigere esso questa filatura. alfieri
mia visione palpabile tremenda, / avrian disturbo anco arrecato ad ogni / più saldo,
resta ch'io le domandi perdono del disturbo che le vengo a recare. fucini,
un bicchier di vino perché il suo disturbo era stato così grosso che quasi non si
: -ma che fa? ma che disturbo s'è preso! ma si sporca!
questo verso, io vi tolgo il disturbo e me ne vado. pavese, 8-116
altri che ci dispiace, ma del disturbo recato a noi stessi. -rumore molesto
in giusta luce, lontana da ogni disturbo della strada. 6. disgrazia
bene come un pietoso e lagrimoso disturbo possa avere un sì piacevole e sì grazioso
cagione è nota, cioè per lo disturbo de'quattro elementi o umori in quelli
evacua in santa pace e senza un minimo disturbo di chi gli piglia. monti,
iii-161: se non m'interveniva questo disturbo io avrei avuto a quest'ora il tanto
: se morirò, muoio per un disturbo subitaneo dal quale non ebbi virtù di difendermi
), me presente, ella ebbe un disturbo, una specie di deliquio. cicognani
che cos'à? -ha avuto un disturbo, ma il dottore à detto che è
-interferenza di suoni, evanescenza; disturbo della ricezione. - anche, in
apparecchio e chiedergli un parere sullo strano disturbo. 9. milit. azione
9. milit. azione di disturbo: complesso di operazioni tattiche consistenti in
, in tiri di artiglieria (tiro di disturbo), che vengono compiuti durante la
un loro metodico e periodico tiro di disturbo, che principiava con un colpo a
. 10. dir. disturbo della quiete pubblica: complesso di comportamenti
illeciti, caratterizzati dal fatto di recare disturbo alla tranquillità delle persone o alle loro
e dal corso, / facea storpio e disturbo. buonarroti il giovane, 9-610:
mezzo alla campagna. -doppio linguaggio: disturbo per il quale taluni schizofrenici ritengono che
ecochinesìa), sf. medie. disturbo psicotico della mobilità, che consiste in
. ecomimla, sf. medie. disturbo psichico, che consiste neh'imitazione continua
ecoprassìa, sf. medie. disturbo psichico consistente nell'imitazione meccanica di movimenti
la lor vecchiezza tutto il dì perversata dal disturbo e dal cordoglio che al corpo ed
diminuzione brusca della vista di giorno (disturbo frequente ai tropici). = voce
epìschesi, sf. medie. disturbo causato da soppressione, arresto o ritardo
. eredopatla, sf. medie. disturbo ereditario. = voce dotta,
. eritropsìa, sf. medie. disturbo della vista consistente nel vedere un riflesso
che se si perdessero mi sarebbe grandissimo disturbo, perché contengono affari a me molto
che hanno la bontà di ospitarmi l'estremo disturbo. -con riferimento alla fine
. eterolalìa, sf. medie. disturbo, alterazione del linguaggio. =
nel conto corrente, evitandogli anche il disturbo della ricevuta. e. cecchi,
quello che fa comodo, per evitarsi il disturbo di pensare, di mutare, d'
diminuzione delle masse muscolari e un conseguente disturbo di motilità. -faccia mixedematosa: capo
medie. falsificazione di identificazione mnemonica: disturbo della memoria per cui una rappresentazione di
, perché era affetto da non so che disturbo infantile. -figur. maestro
mai / darmi fastidio alcun né alcun disturbo, / e non mi lasci far
prepotenza, con l'intenzione di produrre disturbo, di causare imbarazzo, disagio;
, strazio, noia, seccatura, disturbo. -stare con le febbri, venire le
per svolgere azioni di protezione o di disturbo. - anche assol. p.
fastidioso (un accesso morboso, un disturbo fisico); maligno, virulento (un
fisiopatìa, sf. medie. disturbo patologico senza lesione anatomica dimostrabile (e
4. medie. flessibilità cerea: disturbo motorio, di origine psichica, che
acque dove gli piaccia, che poco disturbo potranno egli porgere, se non a chi
nella maggior parte dei casi da un disturbo locale di circolazione del sangue o dalla
che provoca confusione, che reca disturbo. tommaseo [s. v
4. figur. ant. disturbo, molestia. forteguerri, 9-78:
essere un elemento di continuo intralcio e disturbo. piovene, 5-141: la fiat
era mite, attenta a non recar disturbo, timida come una gazzella prematuramente invecchiata
ii-19: certi uc- cellacci dan molto disturbo, / ma ci saranno li compensi
disturbi inerenti a tale ipertrofia (il disturbo estetico e quello meccanico per compressione sugli
propria professione; chi reca impaccio o disturbo all'attività altrui. -anche: chi
aver piacer; e non arrechivi / disturbo tale il nome che ei guastivi
a qualcuno i fatti suoi: recargli disturbo, incomodo, imbarazzo, disagio.
: non recare danno, imbarazzo, disturbo; anzi riuscire vantaggioso, desiderabile,
cosa di cui si parla non fa disturbo né difficoltà, o non importa al caso
zone impervie, con ripetute azioni di disturbo, scaramucce isolate, ecc.,
specie in montagna, con azioni di disturbo e scaramucce. botta, 5-39
e operare atti di sabotaggio e di disturbo. -guerra offensiva o difensiva: quella
scopo informativo, di sabotaggio o di disturbo. -guerra totale: quella che fa
dolore (o anche disagio, molestia, disturbo); travagliare. pier della
uomini. -portare guerra: recare disturbo, molestia; sconvolgere, mettere a
combatte con scaramucce, azioni isolate di disturbo, evitando le battaglie campali e gli
gustar bene come un pietoso e lagrimoso disturbo possa avere un sì piacevole e sì grazioso
ideorrèa, sf. medie. disturbo psichico in rapporto con la formazione e
una persona). -anche: procurare disturbo, imbarazzo, preoccupazioni, seccature.
e occolti al palato, che poco disturbo o impaccio fanno nel mangiarsi. dell'uva
: malattia, malanno, infermità, disturbo. -impedimento d'orina: ritenzione.
[le api] / noia e disturbo nel sottrarli il mele. -sostanti
in santa pace e senza un minimo disturbo di chi gli piglia, ancorché con disturbo
disturbo di chi gli piglia, ancorché con disturbo dello speziale, che non può impennare
un loro metodico e periodico tiro di disturbo. stuparich, 9-89: la dieta
. dare fastidio, arrecare molestia o disturbo; impacciare, intralciare, ostacolare lo
, fr. arrecare noia, fastidio, disturbo con un comportamento molesto o impor
-per estens. che arreca fastidio, disturbo, molestia; spiacevole, increscioso,
... timpoverimento del sangue, un disturbo nutritivo generale dell'organismo.
core... che qualche impremeditato disturbo non si interponga. b. tasso,
rivelando un offuscamento della coscienza o un disturbo della volontà o una carica affettiva molto
se la guerra di fiandra od altro disturbo non lo molesterà, ne incassarà un
in roma una sicurezza negligente di quel disturbo. segneri, iii-2-57: quando molti raggi
in roma una sicurezza negligente di quel disturbo...: credendosi volentieri e
agio, né darà maggior dolore o disturbo di quello che un'unghia sopra un
4. ant. colpire con azioni di disturbo, tenere impegnato, porre in difficoltà
. ant. fatto oggetto di azioni di disturbo, tenuto impegnato (il nemico)
; affetto, colpito (da un disturbo, da un malanno). siri
, fastidio, molestia, imbarazzo; disturbo, sacrificio; intralcio, difficoltà; danno
5. infermità, indisposizione; malessere, disturbo. catalca, 19-375: della quale
o, anche, un malessere, un disturbo, ecc.). alberti
tempo o di energie; fastidio, disturbo, seccatura, noia, contrattempo;
il maggiore incomodo. 3. disturbo fìsico, malessere, indisposizione; malattia
incontrare qualche difficoltà, che ci apporti disturbo. siri, 1-i-173: durissime scabrosità incontrò
. che procura rincrescimento, noia, disturbo, disagio; spiacevole, sgradevole;
che reca fastidio, noia, disagio, disturbo; che procura dispiacere, rammarico,
vi-679: ebbe... qualche disturbo cardiaco che ora... s'incrudisce
, infermità non grave; malore, disturbo. -anche: malattia vera e propria
). 3. fenomeno elettrico di disturbo, fischio, crepitio. c.
. i francesi si accostassero senz'alcun disturbo alla cittadella. oliva, 522: perché
estate ingrata. 8. che reca disturbo, dispiacere; che è fonte di
provoca danno, incomodo, noia, disturbo; non nocivo (e, per lo
le spalle che non gli dà alcun disturbo di poter combattere. porzio, 3-112
sia l'oca. per schermirsi dal disturbo delle molteplici istanze che oliva, i-2-218:
creato. 2. telecomun. disturbo della ricezione radiofonica provocato dalla sovrapposizione di
e differente. -anche: alterazione o disturbo di comunicazioni telefoniche che si inseriscono sulla
manifesta saltuariamente (un dolore, un disturbo). -claudicazione intermittente: v
corpo umano (una malattia, un disturbo fisico, una sensazione). bembo
interpretazione, interpretazione delirante o morbosa: disturbo psichico che consiste nell'attribuire a fatti
la nostra unità. 2. disturbo, intralcio, difficoltà, impedimento;
del loro bene. -procurargli un disturbo, un malessere, un impedimento.
che dal mio canto vi sia nato disturbo e molestia dal mio viver intricato negli
contrattempo; preoccupazione, fastidio, disturbo. - anche: ciò che ne è
cartucce di dinamite. 3. disturbo. fenoglio, 1-269: parlavano all'
iperprosexìa), sf. medie. disturbo patologico caratterizzato da attenzione eccessiva,
. -in senso generico: malanno, disturbo. a. cocchi, 4-1-159:
, ne è stato cagione d'un grande disturbo... per non amareggiarmi di
tenerissima speranza. 3. medie. disturbo psicomotore caratterizzato dalla presenza di atti motori
lalopatìa, sf. medie. disturbo nell'espressione del pensiero per mezzo della
dogana. lisi, 2-29: non recarono disturbo alla particolarità del suo raccoglimento gli svolazzi
mi ha cagionato, credo, un disturbo d'intestini. -per simil. grasso
è lucchese, e forse ci avrebbe dato disturbo l'essere poco pratico alle costituzioni pragmatiche
lusitania solo,... senza disturbo, capitò in pochi giorni a piedi,
-affetto da una malattia o da un disturbo non grave (una persona);
essenziale, fu opposto che ciò cagionerebbe disturbo ne'litigi di legittimità e d'eredità
-leggero, poco acuto (un disturbo, una malattia) -malattia lenta o
cammino, e così vi levo il disturbo. -intr. con la particella
-livello di rumore: valore di disturbo integrato in una banda di frequenze.
-livello di rumore del circuito: misura del disturbo in un circuito di trasmissione dati.
dal veleno di tali funghi (un disturbo). = voce dotta,
telegrafici. -effetto locale: fenomeno di disturbo che si avverte in un apparecchio telefonico
logoclonìa, sf. medie. disturbo del linguaggio proprio di alcuni stati demenziali
. logopatìa, sf. medie. disturbo del linguaggio di origine centrale.
3. nel linguaggio militare, azione di disturbo diretta a fiaccare materialmente e psicologicamente
per il pericolo che dal minimo guasto e disturbo, e anche da uno scherzo innocente
voce. 10. infermità, disturbo fisico. crescenzi volgar., 4-46
modo sconveniente e inopportuno, arrecando disturbo e fastidio. pananti, i-25:
(mal èssere), sm. leggero disturbo fisico (lieve indisposizione, senso di
in mano qualche soldo di mancia pel disturbo. allora si tranquillizzò. piovene, 8-24
ve ne potesse se non seguire molto disturbo. pacichelli, 2-696: erano sparse
. 2. in partic.: disturbo mentale caratterizzato da un unico concetto delirante
scemi, / desti a gran pena pel disturbo interno / delle membra agitate, in
oltre gli ordinari tributi, talora qualche disturbo di pagamenti al suo stato non per avarizia
contenuti. 2. veter. disturbo analogo che colpisce per lo più i
o su dischi, effetto secondario di disturbo causato da variazioni della velocità di rotazione
luogo all'effetto microfonico. -anche: disturbo prodotto dalle vibrazioni delle valvole elettroniche
. - effetto microfonico: fenomeno di disturbo prodotto nelle apparecchiature elettroniche, nelle catene
micromegalopsìa, sf. medie. disturbo di natura nervosa della facoltà visiva,
non comporta gravi rischi o grandisofferenze (un disturbo fisico). a. cocchi,
1-ii-417: il popolo minuto sentiva il disturbo e il peso e la novità degli
, attenuare (un malanno, un disturbo fisico); rimarginare, guarire (
non però mi dànno soverchia pena e disturbo, ché anzi, come s'io fossi
molestazióne, sf. ant. molestia, disturbo; sopruso, prepotenza. statuto
causata da un'alterazione, da un disturbo, da un trauma, da uno
il diritto penale conosce la molestia o disturbo alle persone, che è un reato contravvenzionale
penale, 660: 'molestia o disturbo alle persone '. chiunque, in
motivo, reca a taluno molestia o disturbo, è punito con l'arresto fino
che interessa un solo orecchio (un disturbo, una affezione). = voce
monofasìa, sf. medie. disturbo del linguaggio, che consiste nell'incapacità
d. esquirol (1772-1840), disturbo psichico consistente nella deduzione di conseguenze legittime
tipiche della monomania; provocato da tale disturbo psichico (un comportamento, uno stato
di una malattia, recrudescenza di un disturbo fìsico. seatfoglio, 1-10: perché
acciò non recassero a'suoi sudditi alcun disturbo. f. corsini, 2-494: a
animo. 2. medie. disturbo motorio, turba motoria', alterazione del
totale o parziale. -afasia motoria', disturbo del linguaggio (collegato con la monofasia
da muto1. mutacismo2, sm. disturbo del linguaggio verbale che consiste sia nella
ma purché da questo non nasca qualche disturbo perché, partendo da barbaria, ha fatto
usata per azioni rapide e veloci di disturbo, o come copertura al movimento di
nervosa (con riferimento improprio a un disturbo organico). = voce dotta,
funzioni vegetative [sistema, riflesso, disturbo neurovegetativo). -sm.: sistema nervoso
15. telecom. effetto neve: disturbo delle trasmissioni televisive, per cui,
nevrodermìa, sf. patol. disturbo della sensibilità tattile non accompagnata da alterazioni
costituzionali sia psicologici e sociali, tale disturbo rende difficoltoso il rapporto del soggetto che
in quelle notturne (ed è un disturbo di origine isterica). =
. nictùria, sf. medie. disturbo consistente nel prodursi con frequenza dello stimolo
oppure, semplice- mente, a un disturbo della minzione); nocturia. =
]. -attaccato con azioni militari di disturbo. botta, 6-i-405: incalzati instantemente
questa sua nuova commozione al suo antecedente disturbo, potrebb'essere che le cagionasse qualche
.. l'impoverimento del sangue, un disturbo nutritivo ge mariotto davanzati,
obbliga- mento. 4. disturbo, malanno. navigazione di san brandano
michelstaedter, 623: perdoni questo mio disturbo e mi tenga di lei obbligatissimo e
premio e di grazie, ne riporta disturbo e vilipendio. 3. portatore
extensa) e dal problema deiavesse occasionato alcun disturbo. f. f. frugoni, ii-289
non però mi dànno soverchia pena e disturbo, che anzi, come s'io fossi
in partic.: ogni sorta di disturbo causato dalla dentizione. tramater [s
. oligoergasìa, sf. medie. disturbo psichico caratterizzato da inadeguatezza intellettuale e da
del tipografo. 18. disturbo, malessere, dolore fisico causato da
accesso di una malattia, di un disturbo fisico o di un sintomo di esso
molte psicosi, come segno del profondo disturbo della coscienza che l'invasione di esse
, se bisognava, e senza mio disturbo: et ora opera fatta, maestro in
e nel resto si compirà senza molto disturbo. -evento storico determinato da una
non crea confusione, che non arreca disturbo. leopardi, iii-304: anche qui
la camera. -con metonimia: disturbo localizzato nelle vie urinarie. pigli
, in modo da eliminare il disturbo creato dalla rifrazione corneale.
, iv-24: due o tre persone poco disturbo ed interesse possono recare agli ospitatori.
. brusoni, 72: a nuovo disturbo de'prencipi e travaglio de'sudditi loro
. ovariomanìa, sf. medie. disturbo psichico provocato da disfunzione ovarica.
fra loro sono in mala concordia, disturbo alle famiglie dannosissimo. -patrigno
{ palingrafìa), sf. patol. disturbo della scrittura che consiste nella ripetizione di
palilalia, sf. patol. disturbo neurologico che consiste nella ripetizione continua di
scocciare le palle: recare fastidio, disturbo, noia. g. g
digerente, con più o meno grave disturbo nell'assorbimento dei grassi e degli idrati
o rilevata vicino alla sorgente del disturbo. = voce dotta, comp.
paraeccrisìa, sf. patol. disturbo di secrezione o di escrezione.
una volta stabilite, continuerebbero indipendentemente dal disturbo ghiandolare primitivo. = voce dotta
. parafasia, sf. patol. disturbo del linguaggio, che consiste nell'uso
. paràfora, sf. psicol. disturbo psichico di lieve entità. tramater
. parafrasa, sf. patol. disturbo psichico di tipo parafasico caratterizzato da una
illogicamente, ciò che avviene involontariamente per disturbo fìsico di chi scrive.
paragrammatismo, sm. patol. disturbo del linguaggio parlato che consiste nell'alterare
paralalia, sf. patol. disturbo del linguaggio che consiste in una pronuncia
. paralessìa, sf. patol. disturbo della lettura ad alta voce, affine
muscolare (e a seconda dell'entità del disturbo si distinguono la paresi, quando la
. paralogìa, sf. medie. disturbo dei processi mentali che provoca l'
paramnesie. 2. disus. disturbo del linguaggio che si manifesta nel dimenticare
lessona, 1078: 'paramnesia ^: disturbo della facoltà di esprimersi; coesiste ordinariamente
2. che deriva da tale disturbo mentale; che ha caratteri di ossessività
morboso più o meno grave o semplice disturbo causato in un organismo umano, animale
'paresia ': paralisi leggera con disturbo o privazione del movimento ma non del
cecchi, 8-30: il senso di disturbo è più acuto, quanto più certe parti
e pacificamente sotto il suo dominio senza disturbo e senza il partaggio del trattato di
detto il signor cardinal carpegna che il disturbo intorno la reliquia era nato da un
individuale. 7. medie. disturbo del pensiero che si manifesta con prolissità
inavvertita o giudicata inopportuna; togliere il disturbo. tasso, n-iii-043: non dubitando
: non è niente, sai: un disturbo passeggero: domani torno a casa.
differenza della madre, si risparmiò il disturbo della passionaccia finale. = voce
della normale funzionalità fisica, di un disturbo ricorrente; andare soggetto ad alterazioni periodiche
momentanea e non grave del pensiero; disturbo psichico; nevrosi; fissazione fanatica,
siamo sino alla gola, apportano qualche disturbo. p. m. doria, 105
in profondità (una ferita, un disturbo fisico); superficiale. plutarco volgar
chiacchierata, ma noi adesso togliamo il disturbo. -saluto inviato per scritto,
. gozzi, i-26-193: oltre al disturbo poi che ne avete avuto, siete
permuta in questi princìpi... darebbe disturbo assai. 4. scambio
, debba subire tutta la notte questo disturbo di musica e di ballo che si
scopo è stato raggiunto (ed è un disturbo dovuto a lesioni corticali). -perseverazione
ricorrenti e sgradevoli, che determinano disturbo e disagio. -anche: che non migliora
solo i francesi si accostassero senz'alcun disturbo alla cittadella, ma che con ogni
. panzini, iii-130: - vi disturbo, sconer? - lei mi perturba
solenni perturbano. -provocare un disturbo funzionale. a. cattaneo, i-65
di tempi. 8. disturbo funzionale a carico di un organo o
quelle centrali. 12. telecom. disturbo di origine atmosferica avvertibile nella ricezione di
, 1-ii-417: il popolo minuto sentiva il disturbo e il peso e la novità degli
fructifera pianta piantati, quantunque per alcuno disturbo de li agricoltori per qualche tempo non si
. 9. assol. provocare disturbo o fastidio. magalotti, 20-126:
3. assalito con azioni di disturbo, con brevi e rapidi assalti di
penetrante. 2. azione militare di disturbo. biondi, 1-ii-270: gli avversari
stando qui, non so valutare il disturbo che ve ne viene. 9
con impaccio, lentezza e un certo disturbo della pronuncia, vertigini; cioè paralisi
volere essere perfetto è certamente un gran disturbo. -ricco di svolazzi, scritto
1-ii-417: il popolo minuto sentiva il disturbo e il peso e la novità degli
. leoni, 353: reca grande disturbo la presente coscrizione: le postazioni costano
. sm. medie. lesione anatomica o disturbo funzionale che succede, temporaneamente o definitivamente
godere e la religione cristiana senza disturbo essercitare. tasso, 4-22: perché
aventi tempo, se bisognava, e senza disturbo, ed ora opera fatta, maestro
martelli, 2-63: forse ci avrebbe dato disturbo l'essere poco pratico alle costituzioni pragmatiche
valore attenuato: dare fastidio, provocare disturbo. nuovi testi fiorentini, 595
, la quale non può recarvi che disturbo e pregiudizio. garibaldi, 2-103: giunti
i-xxxvi-143: spero ch'ella vorrà prendersi il disturbo di usarci qualche attenzione, senza suo
presbiopìa, sf. medie. disturbo senile della vista determinato dalla perdita di
essenziale, fu opposto che ciò cagionerebbe disturbo ne'litigi di legittimità e d'eredità.
-che è facilmente soggetto a un disturbo. de dominici, iii-99: tutto
e feci, e compare un caratteristico disturbo della deglutizione dei liquidi introdotti in bocca
. lancellotti, 3-52: nacque disturbo grande quest'anno nella congregazione, avendo
rio fu di non piccolo impedimento e disturbo al progresso della cristianità, nella quale
il nemico con incursioni o azioni di disturbo; minacciarlo con manovre o con atti
è oggetto di incursioni o di azioni di disturbo volte a snidarlo da posizioni difensive costringendolo
una perdita della funzione del reale, disturbo fondamentale che sta alla base di diverse
. psicofonastenìa, sf. patol. disturbo della parola causato da fattori psichici.
basaglia, 1-i-33: se per freud il disturbo psichico è psicogenetico, nel senso che
risultano alterate, possiamo dire che il disturbo psichico è psicogenetico nella misura nella quale
causa, puramente psichica, di un disturbo. enr. morselli, 6-i-145:
la fame d'aria (quello strano disturbo del ritmo del respiro per cui l'
ossessive, ecc.) caratterizzate da disturbo della sola funzione, da reversibilità e
croniche e cerebropatie, che presenta un disturbo anamnestico consistente in un grave difetto della
sfera emotiva (una sindrome o un disturbo funzionale). migliorini [s
una fortuna, 2. patol. disturbo psichico che si manifesta nella tendenza a
fructifera pianta piantati, quantunque per alcuno disturbo de li agricoltori per qualche tempo non
è il grande tema e il grande disturbo delle generazioni giovani, divise fra un'aggressività
restare stabili sotto il fastidioso ed incessante disturbo che esso provoca. = voce dotta
coscienza incallita non gli recava il minimo disturbo; se la fama di quattrinaio lo scampò
del podestà. 13. ant. disturbo, distrazione. scala del paradiso,
ferrio, 2-718: 'querelantomania, querulomania disturbo psichico dei così detti querelanti o querulomani
quiete. -dir. pen. disturbo della quiete pubblica: contravvenzione consistente nel
codice penale ha la denominazione tecnica di disturbo delle occupazioni 0 del riposo delle persone
lib. ui-tit. i-capo viii: del disturbo della quiete pubblica o privata.
radiodisturbo, sm. radiotecn. disturbo nella ricezione di una trasmissione radiofonica
v.]: 'radio- disturbo ': disturbo che altera la trasmissione e
: 'radio- disturbo ': disturbo che altera la trasmissione e la rice
= comp. da radio1 e disturbo (v.). radiodramma
le stazioni radioelettriche riceventi non dovranno arrecare disturbo alle stazioni vicine. nel caso in
è segno. -con riferimento ad analogo disturbo presentato dai cavalli. tommaseo [
per la quale vi era stato qualche disturbo, si sono determinati a non partire da
i-255: vogliatemi perdonare / quel po'di disturbo che reco. -con riferimento
aggravarsi di una malattia o di un disturbo fisico, susseguente a un periodo di
de'letterati un tal furto non reca disturbo. vico, 104: nella repubblica letteraria
botta, 5-520: né dovevano restare senza disturbo le sponde del mediterraneo. d annunzio
2-3-84: se poi le sia dato alcun disturbo / dai ribellanti goti, ancor sien
micene... si avverte un lieve disturbo, un certo sfocamento delle impressioni,
qulcuno; attenzione a non dar noia o disturbo, a non recare offesa o,
nel petto. -in partic.: disturbo auricolare che si manifesta con acufeni timpanici
georgia, s'inviò senza danno o disturbo alla volta di hoski tamanis..
. tranquillamente, piacevolmente, senza alcun disturbo. boccaccio, dee.,
farsi con calma, senza fretta né disturbo (uno studio, una lettura, un
vo pensando se lo scriver mio sarà disturbo de'vostri riposati studi o no, messer
qualcosa da chiedere, cagionando forse qualche disturbo in un'ora che si sa riposata
ad affliggere (una malattia, un disturbo, una sensazione spiacevole). guittone
quali sovente non si danno nemmeno il disturbo di citare la fonte. 5
ciré già fatto: / d'ogni vostro disturbo assai ne spiace; / e siam
imperatore non rissente peso né li tocca disturbo. muratori, 6-61: non potendo
causati da un malanno, da un disturbo, da una ferita; patire le
il ritiro della mia commissione le reca disturbo. quaderni rossi, 1-166: l'
gli andavano incontro senza niuna resistenza o disturbo. muratori, 8-ii- 285:
vita senza incomodo previo del parroco o disturbo del podestà. -con riferimento a
papa rompimento fra carlo ed enrico per disturbo del concilio. siri, ix-911:
. fenoglio, 5-iii-16: « che disturbo, che disturbo », ronfò dentro la
5-iii-16: « che disturbo, che disturbo », ronfò dentro la donna.
di informazioni e quella del segnale di disturbo in un punto di un sistema elettronico
fenomeno sonoro che produce un effetto di disturbo sul messaggio, impedendone la ricezione nella
impresa / senza tema di morte o di disturbo, / avendo meco sì fidata scorta
forma fisica, immune da qualsiasi malattia o disturbo (e si dice soprattutto quando si
assaggiar la sarapica di san marco con gran disturbo di tutta roma. =
esprimere che si è consci di arrecare disturbo all'ospite con la propria presenza)
scola più importanti, per non ricever disturbo dalla scarsezza del tempo. muratori,
scatole a qualcuno: recare noia, disturbo a qualcuno; infastidirlo, esasperarlo,
meno intenso o meno pungente (un disturbo o un bisogno fisico, un sentimento,
solito di sortire intabarrato per schermirsi dal disturbo delle molteplici istanze che gli venivano portate
tratta di comportamento che, quando arreca disturbo alle occupazioni 0 al riposo delle persone
. 2. per simil. disturbo fisico, malanno, acciacco. sacchetti
scioccamente s'era persuaso di poter senza disturbo gia gange. scenari della
scintilla. 3. ant. disturbo visivo per cui l'occhio percepisce bagliori
scocciatura, sf. motivo di fastidio o disturbo. - in senso concreto: situazione
la prima è sempre la conseguenza di un disturbo nell'antagonismo fisiologico dei muscoli che operano
4. stato di malessere fìsico, disturbo del funzionamento di un organo.
2. con fastidio, con disturbo. bigiaretti, 8-247: io posso
modo). importunare qualcuno, arrecandogli disturbo, noia, incomodo col distoglierlo dai
a fare qualcosa che comporta disagio, disturbo, impegno, fatica (talvolta in espressioni
il giovane, i-465: per non recar disturbo colà dove onesta brigata si ritrovava,
5. figur. che arreca disturbo o incomodo o comporta difficoltà, disagio
situazione, circostanza che comporta disagio, disturbo, incomodo o che risulta fastidiosa o
-togliere lo scomodo-, togliere il disturbo, andarsene. bernari, 3-105:
alterazione patologica delle condizioni dell'organismo; disturbo delle funzioni corporee. malpighi, 1-213
a ualais. -alienazione mentale, disturbo delle facoltà intellettuali dovuto a fattori patologici
o anomalia di una funzione fisiologica; disturbo, scompenso, malattia, malessere. -
-scomodo, malagevole, che arreca disturbo o me alle regole correnti, alla
l'alpi. -incomodo, onere, disturbo; peso, fatica. sacchetti,
da parte sua si poteva con un disturbo minimo, insignificante, diventavan obblighi famigliali
scompiglio, perturbamento di un ordi2. disturbo funzionale di un organo. cicognani
3. affetto da un violento disturbo funzionale; alterato e scombussolato nelle sue
sconvolgimento del mio animo. -grave disturbo funzionale dell'organismo. a. cattaneo
13. veter. cavallo che scrive-, disturbo del cavallo che, in posizione di
alle regole della cortesia, per un disturbo, per un fastidio arrecato; considerare giustificato
sospezione. -ant. lamentare un disturbo fisico. vespucci, lix-101: sono
per iscuso se conquesta mia li porgo qualche disturbo et incomodo suo. = part
(anche soltanto sdoppiamento): grave disturbo psichico consistente in una forma di dissociazione
discorso o richiesta che causano molestia, disturbo, irritazione, contrarietà, disappunto; incomodo
, quanto etiam pensava e considerava qualche disturbo a la sancta sede. ramberto malatesta
il reagente che elimina l'azione di disturbo esplicata da certe sostanze nei confronti della
: il perdurare di atti diintolleranza e di disturbo durante il servizio mensa preoccupano la direzione
suo sfacimento, mi hanno dato sensibilissimo disturbo di mal di capo. 5
. sferestesìa, sf. medie. disturbo di origine psichica consistente in una sensazione
persone o animali che infastidiscono, recano disturbo, costituiscono un onere economico eccessivo.
l. ferrio, 2-784: 'simbolofobìa': disturbo ossessivo per il quale l'individuo teme
attrae non lascia parte del corpo senza disturbo e nella sua naturale simmetria e quiete,
non darebbero la minor causa ad alcun disturbo. sincerazióne, sf. ant.
, agg. causato da sincope (un disturbo, un'incapacità fisica).
16. ant. che arreca disturbo; scomodo o difficile da trattare;
nella gravidezza mia. 33. disturbo, incomodo, disagio. -in partic.
. 5. tormentoso (un disturbo fisico). papi, ii-171:
. scherz. sconvolgere le viscere (un disturbo gastrico). pea, 1-79:
. alleviamento di un male, di un disturbo fisico. -con meton.: il
sopportare fisicamente (un dolore, un disturbo fisico, una condizione climatica, ecc
acciocché vostra signoria illustrissima non soffra il disturbo di raccogliere i miei argomenti, io le
18. essere tormentato da un particolare disturbo fisico o, anche, psicologico;
-fare il solletico-, causare un disturbo minimo, irrilevante; non importare nulla
organiche (un fatto psichico, un disturbo; e si contrappone a psicogeno).
un'eccessiva preoccupazione del soggetto per ogni disturbo funzionale e, generalmente, per ogni
un fenomeno, in partic. un disturbo, una malattia). lessona,
trasformazione di un conflitto psichico in un disturbo fisico. c. l. musatti
'delirio schizofrenico somatico'. -disordine, disturbo somatico: in psicologia clinica, disturbo
disturbo somatico: in psicologia clinica, disturbo pertinente a tutto il corpo con esclusione del
origine delle malattie mentali va ricercata nel disturbo organico, in contrapposizione all'indirizzo della
avere ripercussioni sulla sfera somatica (un disturbo o un trauma psichico). =
un conflitto, una trauma, un disturbo psichico). f. basaglia
somatoagnosìa, sf. medie. disturbo della conoscenza e dell'uso del proprio
un testo radiofonico (un rumore, un disturbo nella trasmissione). c.
tiziano, 266: novo e maggior disturbo mi sopragionge, che sono stati tolti in
manifestazione di un sintomo, di un disturbo. redi [in pasta, i-213
5. alterazione dello stato di salute; disturbo delle funzioni fisiologiche o di un organo
3. affliggere, tormentare (un disturbo fìsico). 1. neri,
soterìa, sf. medie. disturbo psichico che consiste senza provoca angoscia
ammonitore. -far soggiacere a un disturbo, a una sofferenza fisica (una
quel, non più davanti / noia e disturbo nel sottrarli il mele. -in senso
malattia); venire alleviato (un disturbo). massaia, xii-180: i
schieramento nemico per mezzo di azioni di disturbo o scaramucce. botta, 5-286:
austriaci già sull'avviso spesseggiavano i tiri di disturbo sulle strade. -inviare con
il riscoter alla spicciolata mi causerebbe molto disturbo. -sul momento, subito.
la mia spina. -elemento di disturbo per il gusto estetico. milizia,
fenoglio, 5-i-1033: il fuoco di disturbo fascista era sporadico e spreciso.
logorare il nemico con continue azioni di disturbo. donato degli albanzani, i-171:
1-ii-417: il popolo minuto sentiva il disturbo e il peso e la novità degli
. -stato secondo, in psichiatria, disturbo transitorio della coscienza, spesso di origine
, agg. patol. andatura steppante-. disturbo della deambulazione che consiste in un
marchio'. stereotipìa2, sf. disturbo psicomotorio, proprio di alcune psicosi,
nemico con incursioni o con azioni di disturbo. - anche assol. a.
stipsi, sf. medie. disturbo fisiologico consistente nella diminuzione della normale frequenza
. stomachézza, sf. ant disturbo, impedimento di stomaco; nausea,
e dal corso, / facea storpio e disturbo. -essere di storpio a qualcosa
una tattica temporeggiatrice, con azioni di disturbo, per indurlo ad abbandonare un'impresa
cercare di logorare il nemico con azioni di disturbo e ritirandosi senza impegnare combattimenti regolari.
libera... c'erano rimaste per disturbo, e la stizza ve le serbava
sfintere anale. -per estens.: acuto disturbo intestinale. 2. per
stroppio non si rinnovasse. -fastidio, disturbo. s. bernardino da siena,
sturbaménto, sm. ant. turbamento, disturbo, impedimento. boccaccio, 1-ii-89:
(storbanza), sf. ant. disturbo, impedimento, ostacolo. anonimo
, strovèrió), sm. ant. disturbo, impedimento, ostacolo.
[i demoni]. 5. disturbo, fastidio. mazzei, i-344:
di identificazione narcisistica che freud scoprì come disturbo nucleare della melanconia).
. fatto o situazione che reca molestia, disturbo, dispiacere; seccatura, noia (
degli artefici. io. psicol. disturbo della psiche; deviazione nei comportamenti,
. lisi, 2-29: non recarono disturbo alla particolarità del suo raccoglimento gli svolazzi
-tormentare gravemente (una malattia, un disturbo fisico). gelsi, 129
a una notevole distanza dalla fonte del disturbo. = voce dotta, comp.
lo stomaco. -risolvere un disturbo, una disfunzione dell'organismo. lippi
forte contenuto emotivo, cessato il quale il disturbo del sonno persiste a causa di un
266: ora mo novo e maggior disturbo mi sopragionge, ché sono stati tolti
tintinnio nervoso: quello derivante da un disturbo del nervo acustico o delle sue connessioni
con funzione di sostegno alle azioni di disturbo e di incursione improvvisa.
bella chiaccherata, ma noi adesso togliamo il disturbo », e altre melensaggini. tabucchi
di leggero imbarazzo, « io toglierei il disturbo », disse, « ero venuta
tormenticchiato, agg. afflitto da un leggero disturbo fisico. viani, 14-216
un dolore acuto dovuto per lo più al disturbo circolatorio che ne è determinato.
si pose tostano / perché mi qualche disturbo circolatorio. disintossicazione di soggetti in stato di
la sua posizione di dormiente -ma il disturbo persiste, è un disturbo di coscienza
dormiente -ma il disturbo persiste, è un disturbo di coscienza, e la letteratura cerca
così la vita. -soffrire un disturbo, una malattia per lungo tempo senza
o indocile, onde produce scompiglio o disturbo. tommaseo [s. v.
], 16: la tricotillomania è un disturbo psichico grave che porta chi ne è
triplopìa, sf. medie. disturbo visivo, causato dalla lussazione del cristallino
dei muscoli masticatori, dovuto a un disturbo del nervo trigemi no,
cassieri, 14-79: causalgia uguale a disturbo vasomotorio e tropico. causalgia sinonimo di
incerta. turba2, sf. disturbo, alterazione psichica o, anche,
le due guerre. malessere fisico, disturbo organico. 'este, 280:
andare a siena. 5. disturbo o alterazione di un organo, della sua
religio8. figur. attenuarsi (un disturbo, una malattia).
.: causato da iperuricemia (un disturbo, una malattia). bacchetti
, 17-141: da un mese ò un disturbo all'occhio sinistro che è il solo
variabilità, sf. invar. medie. disturbo che consiste nella eccessiva reattività dei capillari
guicciardini, v-81: dette anche qualche disturbo che il duca d'urbino, fatto
presenza di gas nell'organismo (un disturbo, una patologia). guglielmo da
, sf. patol. in psichiatria, disturbo del linguaggio che si manifesta con la
vertigini, caratterizzato da vertigini (un disturbo, un malore, ecc.).
proseguire per la propria strada senza recare disturbo al prossimo. g. villani,
cecchi, 8-30: il senso ai disturbo è più acuto, quanto più certe
, di una patologia o di un disturbo fisico. pacichelli, 1-230: si
discutibile e fastidiosa; vezzo che arreca disturbo ad altri; atteggiamento, scelta inopportuna.
xantopsìa, sf. medie. disturbo visivo, caratterizza (v
corcare sopra il letto per rifarmi del disturbo che ho patito in barca, sì del
fuoco vivo e morto. 7. disturbo, fastidio. - in partic. nell'
simili che si produce per effetto di un disturbo dell'organo di senso periferico dell'udito
. dal gr. àvxi 'contro'e da disturbo. antidittatoriale, agg. che
segnali debolissimi in presenza di forti rumori di disturbo. 2. statisi correlazione
conseguente comportamentalità di automatica accettazione di un disturbo considerato inalienabile. = deriv.
disturbanza, sf. ant. disturbo, turbamento arrecato a qualcuno.
sullo schermo televisivo a causa di un disturbo magnetico. = voce ingl.,
partito. 3. psicol. disturbo di chi riesce a scrivere solo copiando o
in quanto esame diagnostico sia in quanto disturbo psicologico). = deriv.
ematopsìa, sf. medie. disturbo della vista per cui gli oggetti appaiono
... la causa di un disturbo e gli organi che ne sono interessati.
. invar. nel pugilato, colpo di disturbo che, sferrato in serie, ostacola
[gèmmin], sm. invar. disturbo intenzionale delle trasmissioni di una stazione radio
], sm. invar. psic. disturbo psichico osservato nelle popolazioni del sud-est asiatico
. malassorbiménto, sm. medie. disturbo dell'assorbimento intestinale degli alimenti.
'mobbing5 e scatta anche se il disturbo è casuale. 2. sociol
da strumento di eliminazione degli elementi di disturbo sociale, le nuove organizzazioni -con la capillarità
medie. che riguarda i neuroni (un disturbo, un'alterazione, ecc.)
disturbi psichiatrici è un vero e proprio disturbo della mente. = comp.
22-iv-1984], 9: mancanoanchele apparecchiaturedi disturbo elettroniche (per accecare i radar nemici)
. r atassìa, sf. disturbo neurologico (dovuto a lesione del sistema
bariglossìa, sf. neurol. disturbo del linguaggio che consiste nell'esprimersi in
ottocentomila lire, che mi sembrava adeguata al disturbo. invece il 'cantautore'numero uno
. discalculìa, sf. medic. disturbo dell'apprendimento che impedisce di svolgere semplici
ragione: la discalculia evolutiva. un disturbo finora poco studiato, analogo alla dislessia.
faticoni di canonici, il cui unico disturbo al mondo è quello di recitare in buona
trattamento, consultare il medico se un disturbo si presenta ripetutamente ». fognìcolo
da meza estate pativa conseguentemente un grandissimo disturbo da una frotta di mosche, come
il consumo del latte): questo disturbo si chiama 'ipolattasia'! = voce
da problemi di natura neurologica (un disturbo del comportamento). la repubblica
, 7: hannotestato in laboratoriopazienti con disturbo da attacchi di panico e pazienti con disturbo
disturbo da attacchi di panico e pazienti con disturbo ossessivocompulsivo. psicogeriatria news [aprile 2003
]: considerando complessivamente i pazienti con disturbo ossessivo-compulsivo di età avanzata, indipendentemente dall'
l'insorgere di una malattia, di un disturbo psichico. d. petruccioli [
44: la durata di un episodio del disturbo èdi almeno un giorno, ma meno
. benché questi soggetti non abbiano alcun disturbo della vista in quanto tale, sono
. benché questi soggetti non abbiano alcun disturbo della vista in quanto tale, sono incapaci
roncopatìa, sf. medic. disturbo che consiste nell'emissione durante il sonno
na sàbbia, sf. telev. disturbo dell'immagine televisiva, che risulta essere
. schizoaffettivo, agg. psicol. disturbo schizoaffettivo: forma di disturbo della personalità
psicol. disturbo schizoaffettivo: forma di disturbo della personalità che ha i caratteri della schizofrenia
-ci). psicol. che presenta un disturbo della personalità affine alla schizofrenia.
aspetto di una malattia organica (un disturbo psichico). d. petruccioli
la preoccupazione non è meglio attribuibile a disturbo d'ansia generalizzato, disturbo ossessivo-compulsivo,
attribuibile a disturbo d'ansia generalizzato, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbo di panico, episodio
d'ansia generalizzato, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbo di panico, episodio depressivo maggiore, oaun
panico, episodio depressivo maggiore, oaun altro disturbo somatoforme. = vocedotta, comp