. m. cecchi, 227: e'disson non so che, e poi trovorno
alabaustro. leonardo, 2-599: altri disson che la luna era composta di parte più
sopra me quella brigata, / e disson: « sopra te cadran le sorte
, 197: tutte le profezie, che disson sempre / tra 'l sessanta e l'
, equanime. compagni, 1-13: disson: « egli [giano della bella]
verginità). fiore, 204-12: disson ch'i'avea troppo fallato, / po'
dove è il padre tuo? questo disson inrisoriamente: dove è il padre tuo
figliuol del legnamaro e di maria, / disson, noi 'l conosciam, l'abbiam
tal maleficio; / onde e'mi disson che secretamente / io me n'andassi,
de pisas. fiore, 204-10: disson ch'i'avea troppo fallato, /
che miri fisuzzo. fiore, 204-12: disson ch'i'avea troppo fallato, /
tanta fiorita gente e bene armati, / disson tra lor quasi maravigliando: / «
di mangiar, di far rovina, / disson: ci rivedremo domattina. verga,
confini »; / e fecion come e'disson, tosto e netto, / però
innamorò di lei. -sapevamcelo, / disson quei da capraia. tommaseo [s.
. v.]: 'sapevamcelo, disson que'da capraia'o 'sapevamcelo', assoluta-
3-188: messer farinata e messer gherardo disson loro ch'eran contenti; e iscopereonsi a
prato, 1-ii-351: con parole scorte / disson a me: « vìa, fuordi nostra
quello del sole ha quattro ruote, disson questo averne pur tre, e chiamarsi 'triga'
. segni, 7-90: per questa ragione disson bene gli antichi, che l'udizion
e cominciando insieme a consigliarsi, / disson fra loro: « per certo è vergogna