tr. (disassòcio). separare, dissociare. 2. rifl.
, consolidare, e la diversità per dissociare, dividere e disciogliere? -intr
dissociàbile, agg. che si può dissociare, che può essere separato, diviso
voce dotta, lat. dissociàbllis, da dissociare 4 dissociare'; cfr. fr.
dissodante (part. pres. di dissociare), agg. che tende a
), agg. che tende a dissociare, a separare, a dividere.
dissodanti e la forza assodante. dissociare, tr. (dissòcio). separare
incorporare, consolidare e la diversità per dissociare, dividere e disciogliere? gioberti,
sono due termini che non si possono dissociare; l'uno crea l'altro e l'
prova del fatto non riusciva ancora a dissociare in lei i sentimenti, più che
. = voce dotta, lat. dissociare, comp. da dis-con valore di
dissociato (part. pass, di dissociare), agg. separato, diviso
. che dissocia, che tende a dissociare. tommaseo, 3-ii-256: la misera
. dissociazióne, sf. il dissociare, il dissociarsi; separazione di ciò
dotta, lat. dissocidtio -ónis, da dissociare * separare '; cfr. fr
incorporare, consolidare e la diversità per dissociare, dividere e disciogliere?
, indifferente; separare, dividere, dissociare. negri, 2-488: il
alte soprastrutture sovrapposte, allo scopo di dissociare quest'ultime dalla resistenza longitudinale dello scafo
scongiùngere. 2. per estens. dissociare, scollegare. marco foscarini, li-6-466
rendere ostile, avverso, dividere, dissociare. laudano urbinate, lxxxiii-606:
., e da sincronia. na dissociare, intr. con la particella pronom.