si disgorga nell'anima una chiarezza ingenua per dissipar la notte dell'ignoranza obbrobriosa. algarotti
e gravità per sedarli, e fortezza per dissipar le fazioni, e desterità co'nemici
, / a dar più guerra e dissipar gli achei. onofri, 11-50: appassito
sulfurei fiumi / ne'campi erutta a dissipar le zolle. manzoni, 29:
e spiri intorno / la polve a dissipar, ch'indi ne nasce. milizia
le estremità de'corpi, comincia a dissipar le tenebre della notte, e l'
fondamento del riflesso, perché non lascia dissipar la cosa. 4. figur
sue, co'tetri suoi liquori / dissipar crede il medico tutti i peccanti umori
fondamento del riflesso, perché non lascia dissipar la cosa. testi, i-275: narrarti
e gravità per sedarli, e fortezza per dissipar le fazioni. -ant. capacità,
vibrate intorno, / cosa non è che dissipar le possa, / porch'elle in
1-31: trovò un'invenzione mirabile per dissipar co'suoi raggi il fumo della superbia.
19-33: vider sovente in bei soggiorni / dissipar l'ore e lacerare i giorni.
il sospirato sole, / le nebbie a dissipar d'idolatria / (giacché nuli'altro
grazia ricevuta, / l'acqua non dissipar così a babboccio; / che s'or
piccati, 80: vi priego a dissipar la nebbia della mia mente ed a rispondere
molle / e col suo rosato lume / dissipar nebbiuzze e brume. -acer
sue, co'tetri suoi liquori / dissipar crede il medico tutti i peccanti
primi son, da forza alcuna / dissipar non si ponno. g. del papa
o il ferro / impugnar, dissipar tutti d'intorno / e trafiggere atride
, / pruinosa l'alba molle / dissipar nebbiuzze e brume. 3.
continovata petizion di principio, non occorre dissipar tempo in ribatterle. alfieri, i-263:
, 7-iii-339: dal rompere, aprir o dissipar que'ripari, nacque 'sbarattare, sbaragliare'
grazia ricevuta, / l'acqua non dissipar così a babboccio, / ché s'or
storditi in aver veduto in un baleno dissipar la lor gente. siri, 1-v-124:
sue, co'tetri suoi liquori / dissipar crede il medico tutti i peccantiumori. fanzini
per negligenza nostra o per volontà di dissipar piuttosto il danaro in spese di lusso