di scretissimo qualunque pretendesse totalmente disprezzarlo. ammennicolatòrio (amminicolatòrio),
locuz. -avere qualcuno in un calcetto: disprezzarlo. caro, 12-i-303: nel medesimo
-fare, muovere dileggio a qualcuno: disprezzarlo, schernirlo, beffarlo. colletta
lusingo che il suo acume non abbia a disprezzarlo, sempre subordinandolo all'eccelsa autorità sua
. locuz. -avere qualcuno nel forame: disprezzarlo, non tenerlo nella minima considerazione.
beffe, divertirsi alle sue spalle, disprezzarlo, ridicolizzarlo. innocenzo iv volgar.
offesa, danno, ingiuria; calpestarlo, disprezzarlo. nomi, 10-41: senza
tendenze politiche e i più inclini a disprezzarlo. essi contavano sull'america opaca,
stesso nel soggettarlo a i dolori o nel disprezzarlo, mandandolo fin incontro all'istessa morte
tendenze politiche e i più inclini a disprezzarlo. -agg. machiavelli, 239
qualcuno: non tenerlo in considerazione, disprezzarlo. pascoli, ii-618: capaneo mostra
di ragna: non considerarlo nulla, disprezzarlo. la spagna, 28-43: so
, rinovellare il secolo d'oro con disprezzarlo. 8. far vegetare di nuovo
, pur gli è forza / disciorlo e disprezzarlo, né mai più / poterlo ripigliar
-tenere qualcuno schema o a schema: disprezzarlo, irriderlo. latini, i-1465
qualcuno: farsene beffe, deriderlo, disprezzarlo. poliziano, st., 2-7
qualcuno a schifo: ritenerlo indegno, disprezzarlo. cavalca, 20-489: lievati su
, a schivo: esserne infastidito, disprezzarlo. gherardi, 3-58: o iddie
., a poco a poco comincierai a disprezzarlo. -ieri sera: v.
cotanto teneramente e servilmente, ma a disprezzarlo coll'animo forte e franco
metterlo in ridicolo, farsene beffe, disprezzarlo. filenio, 1-274: miser,
pur gli è forza / disporlo e disprezzarlo, né mai più / poterlo ripigliar.
-sputare su qualcosa o su qualcuno: disprezzarlo profondamente; respingerlo con sprezzante senso di
qualcosa: criticarlo aspramente, respingerlo, disprezzarlo. ferd. martini, i-44:
-anche: tenerlo in scarsa considerazione, disprezzarlo, ritenerlo spregevole, denigrarlo.
dice per leggerezza, è da disprezzarlo, se per pazzia è d'averne