aquino, ii-144: per ciò non mi dispero / d'amar sì altamente; /
bonagiunta, xi-1-472: ond'eo non mi dispero / di ciò che amor mi face
, v-246: e da ch'io dispero della mia patria tanto meno presumerò d'arro-
d'aquino, ii-144: perciò non mi dispero / d'amare si altamente; /
, xxii-39: amor, non mi dispero, / ca non fora valenza: /
di forze e di carne, che dispero del tutto il più poterne risurgere colla vita
6-173: non ti domando di credermi. dispero anzi di farti credere. d'annunzio
provo a'miei tormenti, / e rimedio dispero a'miei deliri. delfino, 1-195
del porto. boccaccio, vii-101: io dispero / mai poter ritrovar quel ch'io
; e, lui perduto, / tutto dispero e tutto / veggio de'falli miei
dell'arte in se stessa, e questa dispero di raggiungerla e mi sento ghiacciare l'
questo povero dizionario; ch'io non dispero, per quanto pericolante, di vedere
rinaldo d'aquino, 2-11: non mi dispero / d'amare sì altamente; /
è così nato, / non mi dispero, ma spero alegran za. guittone,
siena, 93: o io come mi dispero io, quand'altri viene alla predica
. abbracciavacca, xxix-16: ché lo dispero -non ave podere / ne l'autro
: già era astolfo a l'ultimo dispero, / e per morir si andava preparando
. v.]: gli è un dispero a aver che fare con gli innamorati
che fare con gli innamorati! -che dispero! carducci, ii-4-236: pur troppo
lavori lontani dalle grandi biblioteche è un dispero. = deverb. da disperare
io meco ragiono, / non mi dispero della mia vaghezza, / considerando a
seneca volgar., 3-107: non mi dispero ancor di colui, la cui malizia
? e. cecchi, 9-256: non dispero trovare scuse, se chi legge riesca
... allora... non dispero dell'arte. -esporsi volontariamente al
credenza de gli altri: né la dispero da la pietà d'iddio. sarpi
. bonagiunta, ii-297: eo no mi dispero / di ciò che amor mi face
pensier porgi soccorso, / ché io non dispero alfin fronde febea. boccalini, i-137
ch'è così nato, / non mi dispero, ma spero allegranza: / ch'
chiaro davanzali, xvii-58: io non mi dispero, / pen sando de
arte in se stessa, e questa dispero di raggiungerla e mi sento ghiacciare l'
bonagiunta, lxiii-56: eo no mi dispero / di ciò ch'amor mi face
altiero / mio nome incoronarsi, ornai dispero. salvini, 30-2-3: tutti i
quanto questo vi trovi incredulo - non dispero che ne esca un frutto palpabile. d'
nom posso soferire, / non mi dispero né smago neiente. panziera, 1-79:
del pasto. metastasio, 1-iii-67: non dispero, lavorando a tratto a tratto,
/ intricando si va; ma non dispero / il bandolo trovar. stuparich, 5-185
porgi soccorso, / ch'io non dispero al fin fronda febea. manzoni, ii-1-77
. pulci, vi-25: io mi dispero, scoppio, livero, e sono
ventura vada torta, / no me dispero certo malamente. angiolieri, 13-1:
348: però di questo tanto mi dispero, / ch'eo no 'l so
. anonimo, i-556: non mi dispero, / ch'amor, quand'è
xvi-57: mante fiate son ch'io mi dispero, / e dico: « ohi
lamberti, dammi merito, se non dispero apertamente e se persisto, come posso
vi sono anche certe cifere che io dispero di decifrar mai. a. boito,
.. rivedendo e ricogliendo, non dispero di poter dar fuori, mentre sien
virtù. pallavicino, 1-182: né dispero d'agguagliare in questa messe la felicità
non dispero ancora -vedi sognatore ostinato - di aprirmi
se posso arringarli io in persona, non dispero di convincerli della verità delle mie asserzioni
ognora / in un mare di guai dispero il porto. -languido, smarrito
. agostini, 5: perché non dispero io ai queste mie vanità noiosissime?
passo. monte, ii-381: io mi dispero / poi ch'altro non bramo /
io, lassa!, quasi mi dispero, / cognoscendo per vero / per ben
giorno; e... non dispero che ne esca un frutto palpabile.
. monte, 1-ii-24: io mi dispero, / poi ch'altro nom brano:
: / e'tutor m'ha 'n dispero -ed in obria! / per zò voria
questo povero dizionario, ch'io non dispero, per quanto pericolante, di vedere
l'organo, allora... non dispero dell'arte né della sua potenza né
408: per ciò non mi dispero / d'amar sì altamente; /
silvestri, lxv-217: mentre io mi dispero e mi lamento, / rallegratevi voi,
, i-73: per ch'i'già non dispero, / ma ciaschedun dì spero /
le stelle potrei ancora non comparire; dispero di nascondermi, se ho innanzi un
consumato di forze e di carne, che dispero del tutto il più poterne risurgere colla
. dati, 24: né io dispero che molti, nel veder questa mostra,
slancio. parronchi, 84: non dispero più / che il cuore rinvivisca tra
. anonimo, i-519: non mi dispero / di gire al loco ov'ella
xlvii-121: di finir questi assalti mi dispero, / se ad ogni colpo ripercossa aspetto
po'le lezioni su dante e non dispero di giungere alla dodicesima in questo semestre
nozze barzizza... io non dispero d'aveme una copia di qua, ma
quello. pulci, vi-25: io mi dispero, scopaio, livero e sono per
/ mi truovo in danno, mettomi in dispero, / e m'arò consumare /
: lo suo immaginar, me fa dispero, / lontan perch'io non posso sa-
mente queste memorie con una delizia che dispero di trasfondere nell'animo dell'amico lettore
ch'è cosi nato, / non mi dispero, ma spero alegranza: / c'
, 3-i-207: vorrei vederti, e non dispero di sfrusciar presto per firenze.
maraviglia non è, s'io mi dispero, / ché 'l mio cor è invilito
non posso soferire, / non mi dispero? né smago neiente, / membrando che
nievo, 364: la pisana se ne dispero ai primi giorni più ch'io non
riguardo sociale. tarchetti, 6-ii-577: dispero di riprendere le abitudini sociali d'una
, 1-230: dopo tante infruttuose prove, dispero ormai di far cosa che soprannuoti a
. arduini, 1-2-7: io mi dispero / cando penso costoro ardi- schin tanto
, 1-68: per ch'i'già non dispero, / ma cia- schedun dì spero
spersonalizzati di cose su cui io mi dispero, provo più soggezione che simpatia.
, io mi struggo, 10 mi dispero, / rincaseranno fradici. fracchia, 985
maraviglia non è, s'io mi dispero, / ché 'l mio cor è invilito
, non pigliarebbe solazzo di trastullarsi con dispero? nome fortunato al suono, ma infelice
cose da fare; e me ne dispero: né pure il lavoro può riempiere questa
flaiano, 1-i-1072: io non dispero che gli italiani, con il loro eterno