ornai [stanco mio cor]. dispera / l'ultima volta. de sanctis,
m'alluma d'amoroso foco / che mi dispera e fammi pauroso. guittone, 3-22
che non ha un oggi e che dispera nel domani. pasolini, 1-70:
/ e tra'del becco e se dispera e gracchia. mattioli [dioscoride],
gli avrai. aretino, 1-140: dispera vasi un perugino buon compagnetto che si
ad un festino, e smania e si dispera. algarotti, 3-21: da poppa
guarda a questa luce; e non dispera. panzini, ii-72: la giovanna (
posta, o fa calli, o dispera, e diventa ostinato. -fare il
ammalata, e piange / che si dispera. sassetti, 160: si gettano,
ch'i'ho 'n te, se dispera, / pei che con crudeltà te se'
generati talor dall'odio e sdegno che gli dispera, per le ingiurie e contumelie che
; / ca fresca-cera -tempesta e dispera: / in pensiero m'hai / miso
favola, che piange e si dispera e fa il corrotto inconsolabilmente sulle nude
talor dall'odio e sdegno che gli dispera, per le ingiurie e contumelie che son
de'miei desiri / in tutto si dispera, / e con un cor di fera
, / che disperasse altrui com'or dispera; / ma solo il censo al
. allegri, 3-10: se ne dispera ogni uno, ogn'uno a cald'occhi
è esplicabile il suo sbalordimento e la sua dispera zione, quando all'aprir
di disasperare), agg. che dispera; che non ha più speranza; scoraggiato
col piangerlo disfatto: / che chi dispera d'ottener pietade, / troppo offende
disinvolti. pavese, i-58: si dispera quando il suo sardonico amore le dice
aver gioia intera: / sono in dispera, / for di sollaccio. alfieri
ma elle ragnano sì, ch'è una dispera. = deverb. da disperare
di disperare), agg. che dispera, che non ha o non ha più
servitude, odia la vita, / dispera la vittoria e la vendetta. marino
flutto / non mostra ancor, né si dispera in tutto. -in partic
lentini, 14-49: fresca-ciera -tempesta e dispera. chiaro davanzali, ii-372: non voglio
varietà d'inganni / accompagni chi non dispera, a morte. 3.
per confortare / in ciò ch'ella mi dispera. mazzeo di ricco, 6-4:
d'amoroso foco, / che mi dispera e fammi pauroso. fazio, ii-23-78:
sale, / che disperasse altrui com'or dispera. castiglione, 490: questi movimenti
generati talor dall'odio e sdegno che gli dispera per le ingiurie e contumelie che son
che ci consola e quella che ci dispera. fed. della valle, 137:
provi / quanto mi lania e mi dispera. oh, truce / pena del mio
desperato; superi, disperatissimo). che dispera, che è senza speranza, che
di estremo bisogno. -anche: che dispera di migliorare le proprie condizioni economiche
disperazione. -in partic.: chi dispera nel perdono di dio e nella salvezza
: l'uno è quando l'uomo si dispera della misericordia di dio; l'altro
; l'altro si è che altri si dispera di se medesimo, non credendo potere
/ dove il sangue non brucia, né dispera. 3. figur. senza vitalità
t'acqueta ornai. dispera / l'ultima volta. al gener nostro
benigno lettore e... si dispera di questo duplice amore, e lamenta
al mondo: il fallo di chi dispera. ben più colpevole fu
di frane e di pantani che metteva alla dispera zione. boine, ii-112
alluma d'amoroso foco, / che mi dispera e fami pauroso. bonagiunta, lxiii-82
fede si tiene a coloro di cui si dispera. dante, xxxviii-12: questo è
flutto / non mostra ancor, né si dispera in tutto. d. bartoli,
/ ch'allor senton piacer quand'uom dispera. fiacchi, 138: col dente avido
della terra... / sosta dispera spera come noi; / scopre ed inventa
i-140): rinaldo resta goffo e si dispera. grazzini, 2-118: disse loro
con quella delicatezza di granulazione minutissima che dispera l'emulatrice arte moderna. 3
. giusti, 4-i-34: il chiappini si dispera, / e grattandosi la pera /
, onde il miracoloso del saper suo dispera la natura ed inanimisce l'arte.
metastasto, i-i- 196: teme, dispera, / fugge il tiranno e cede /
del mondo, s'impassiona e si dispera e maledice ogni cosa. = denom
madre vede impericolosita la figliuola, se ne dispera. è il viversi libero in
per beccare. passeroni, iii-116: si dispera, / perché una mosca impertinente ha
, onde il miracoloso del saper suo dispera la natura ed inanimisce l'arte.
in ricordarsi de gli incommodi de i servidori dispera di strana maniera le loro affezioni.
varietà d'inganni / accompagni chi non dispera, a morte. savinio, 221:
i poeti] che 'l pover asin si dispera, / ragghiando dietro alle sue innamorate
: l'altro fratei, che si dispera e plora, / per vendicarlo la battaglia
/ le palesò dicendo: « or te dispera! ». garopoli, 4-30:
aperta la tristizia del marito, si dispera, ché già se lo vede morto,
la cosa è spacciata, costui si dispera molto, ei piglia troppo grande affanno
cuori. tenca, 1-139: si dispera il prati] di questo duplice amore,
varietà d'inganni / accompagni chi non dispera, a morte. comisso, iv-97
varietà d'inganni / accompagni chi non dispera, a morte. -per antonomasia
leopardi, 28-12: t'acqueta ornai. dispera / l'ultima volta. al gener
inalza il capo, salta e si dispera / rivolto al cacciator, come lo preghi
, prigione / del senso che non dispera! piovene, 1-27: sotto di
lucini, 1-247: biondina si dispera, piange senza perché; / staggi
/ ed un vecchio che piange e si dispera / vicino a loro in misera maniera
quale affamando ci sazia e sazi ci dispera. 10. ant. privo
sue occhiaie vuote; e non dispera. = deriv. da montenegro
gelido sangue e viso morto / già si dispera il porto, / lampeggia il sol
aluma d'amoroso foco, / che mi dispera e fammi pauroso, / com'om
in francia, si spegne nello scetticismo o dispera. in italia, dorme come la
come e'piange questo rimbambito e si dispera. ecco l'altro in berrettino,
m'aluma d'amoroso foco / che mi dispera e fammi pauroso, / com'om
la qual cosa marmilia sua figliuola si dispera e si pela tutta. b. corsini
, 38: fresca-ciera / tempesta e dispera; / in pensiero m'ài / miso
foco, /... mi dispera e fammi pauroso, / com'om ca
. f. doni, 10-371: si dispera [mauro] di queste girandole,
contrarietà, disappunto o, anche, dispera zione per la perdita di qualcosa,
, 5-36: l'avvocato leontini si dispera per l'assenza del suo principale che si
, prigione / del senso che non dispera! -condizione propria del peccatore privo
datini, i-76: mona gaia si dispera che non si fa il lavorio principiato
che temessero di provocare col fasto la pubblica dispera zione o che si vergognassero
adora il 'quaggiù 'e spera e dispera / di un altro.. (chi
ricchezze, che non se ne dispera, perocché si possono raccattare. siri,
con la madre io, la qual si dispera, credendo che sia ammalata: sii
/ ma elle ragnano sì ch'è una dispera. / -ragnar, cos'è,
padroni in ricordarsi degli incommodi dei servidori dispera di strana maniera le loro affezioni,
e promettendo che coll'onesta virtù non dispera essere riabilitato. g. gullace [
uomo perde ricchezze, che non si dispera, perciocché si possono riguadagnare. r
e ringiovanimento spirituale, onde non si dispera mai della vita: alla coscienza della sua
e ringiovanimento spirituale, onde non si dispera mai della vita, alla coscienza della
rinnegato / di dolore e di rabbia si dispera. mercati, 12: io son
di restaurazione, un giorno o l'altro dispera e si risolve all'abdicazione in forma
: l'alfieri... si dispera di vivere... in un paese
e in una stessa lettera spera e dispera, si scrolla, sorride, ghigna o
! » tronconi, 2-256: si dispera [tisbe], perché, pensando a
si rustica nel bene e chi si dispera nel male. rovani, 4-i-
con le occhiaie vuote; e non dispera. pafiini, 27-162: ero d'
pena dogliosa e crudera, / che dispera lo coraggio e l'alma; / tant'
troppa grazia, / perché l'una dispera e l'altra sazia. pallavicino, 10-ii-223
casti, i-2-255: non tanto si dispera e si desola / nelle lacrime immersa
i sensi accorti / scifra, il mostro dispera, e a tebe aspira. quaglino
: la sposa pur piagne e si dispera, / e ha paura di non esser
sgridatina alla mamma, la quale si dispera e grida perché i ragazzi non han
/ -sicché va in stanza, smania si dispera / e si vuole ammazzar. pratolini
e di cuore gentile e sicuro non si dispera per una caduta né per dua.
ventura. monte, 1-ii-43: bono in dispera / e fòri di solaccio! /
quando il cuor non si sdegna né si dispera, quantunque molti travagli lo sopragiunghino.
: la cosa è spacciata, costui si dispera molto, ei piglia troppo grande affanno
e di cuore gentile e sicuro non si dispera per una caduta né per dua.
., 1-1-220: quando il lavoratore dispera d'aver la ricolta, non si
: e dice scipio: « or anibai dispera / in la subura porre il suo
/ ca fresca - ciera -tempesta e dispera; / in pensiero, m'hai /
i-55: piange continua- mente, si dispera e il demonio la tenta a dei spropositi
4. per estens. chi si dispera o si adira per ogni piccolo contrattempo
mia trepidezza e malinconia, la mia dolce dispera zione, e già la
, idest, ch'un zoppo si dispera / de non poter ballar, far capriole