, disertare, disinare, desnare, disnare), intr. (désino).
quelli il martedì agli 8 dopo il disnare. giusti, ii-508: io da vent'
e deriv. disnare e deriv., v. desinare e
. siri, i-155: in quel disnare andandosi per gradi dalli vini communi fin'alla
novembre, il misero fu invitato a disnare da marc'antonio tani, cameriero intimo
signor legato la mattina vi dasse un disnare legatevole. = deriv. da legato4
bicchieri. siri, i-155: in quel disnare, andandosi per gradi dalli vini communi
. siri, i-155: in quel disnare, andandosi per gradi dalli vini communi
, po- temo serrare il banco doppo disnare, come falliti e rotti più che
. siri, i-155: in quel disnare andandosi per gradi dalli vini communi fin'
s. m. che onorò di farlo disnare alla sua tavola, due piazze restando
uno bello portante, dopo uno ligiero disnare, fatto il giovene con sue brigate cavalcare
[il re] onorò di farlo disnare alla sua tavola, due piazze restando
surse e fece che tutte sursero doppo il disnare allegre. 2. nell'esperienza
bere la mattina a buon'ora, disnare a buon'ora e pigliar qualche confezzion
il marito con essa godere; pàgane un disnare e 'l fatto se descuopre; il
omini. lo capitante generale lo retenete a disnare con nui e donòli molte cose.
'l signor legato la mattina vi dasse un disnare legatevole e vi facesse per cortesia veneziana
guevara], 1-61: in tutt'il disnare non beve più d'una volta,
a la tavola col fiolo non osava / disnare né zenare, tanto s'avea temuto
aricòrditu pi quando te vegnissi cun mi a disnare una do- man, che ti magniassi