io per me ho acconcio onorevolmente da disinare. pulci, 18-199: margutte ritagliò di
caro, 12-i-97: quivi stemmo a disinare ed a cena, pur con voi
del tolosa. quivi stemmo a disinare ed a cena, pur con voi a
desinare1 (ant. degnare, disertare, disinare, desnare, disnare), intr
desinare2 (ant. disenare, disinare, degnare, donare), sm
il dì, la notte, a disinare, a cena, in casa, fuori
imprimere (v.). disinare e deriv., v. desinare e
gli famigliar! della casa apparecchiavano per disinare, orando s. piero fu rapito
quando più persone adunate a conversare, disinare e simili, tutt'a un tratto si
il dì, la notte, a disinare, a cena, in casa, fuori
idem, 3-23: fornito che fo lo disinare, erasma, emola d'amoroso ardore
. da sanseverino, 16: andarono ad disinare a lor logiaménto. g. capodilista
ma avanti tempo e eccessivamente e dopo disinare e dopo cena che è molto nocevole al
vengo fuori di palazzo per andare a disinare, è d'intorno all'ora di compieta
cena di quanto egli è mancato nel disinare. aretino, v-1-914: poi che cotanto
guaste dalla piena; / mancando loro disinare e sciòlvere, / da'vicin tur
traslatare, / non avendoti dato un disinare / terenzio, in verso sdrùciolo tradutto
pasqualigo, 645: come vidi ieri dopo disinare che non sete venuto secondo che m'
e che li le volea mandare, a disinare. fiore [dante], i-cxxv-6
entrò nella terra in sull'ora del disinare. leonardo, 2-635: fiorenzia, sì
traslatare, / non avendoti dato un disinare / terenzio, in verso sdruciolo tradutto.