dei cinque sensi, 11: non disiderare le cose transitorie, e quelle che tosto
, viii-2-168: agognare è propriamente quel disiderare il quale alcuna dimostra veg- gendo ad
in qualunque cosa l'uom vede con aspettazione disiderare: ed è questo atto proprio di
beni del prossimo, e per conseguente disiderare la sua rovina. paolo da certaldo,
diligentemente che cose noi dobbiamo appetere e disiderare. m. villani, 9-70:
i-210: tutte le perfezioni che si possono disiderare o considerare in un uomo si riducono
tempo tu le facci o risonare o disiderare or sole, or geminate, e
quello cercare e volere e per ogne debito disiderare son costretto. machiavelli, 36:
star contento, ma sempre più avanti disiderare. s. agostino volgar.,
correvano molti. bembo, 5-2-28: disiderare e avere diliberato insieme con la repubblica
antico. desiderare (ant. disiderare, dessiderare, desidrare, disidrare)
i-103: nessuna cosa è più da disiderare che amore, con ciò sia cosa che
le segrete cose de'membri segreti e disiderare d'usare lo ufficio di ciascuno membro
v. desiare e deriv. disiderare e deriv., v. desiderare e
e per costoro, che dovrebbe l'uomo disiderare, se non ch'eglino fossono ben
servirsene. giamboni, 44: per disiderare di fare ricchezze diventa l'uomo cupido
i-103: nessuna cosa è più da disiderare che amore, con ciò sia cosa che
viii-2-120: cominciò quelle ricchezze ferventemente a disiderare e, per averle, fraudolentemente uccise
grazie che da uomo mortale piuttosto disiderare si possono. g. stampa
diede la tentazione a platone di vanamente disiderare que'tempi ne'quali i filosofi regnavano
intuoni, e senza prò gli faccia disiderare d'esser sordi. guido delle colonne volgar
è l'altrui cose con ingiusta cagione disiderare, le maritate lasce- remo a'loro
si puote udire cosa più dolce né disiderare cosa più dilettevole. alberti, ii-339
viziosamente quella cosa la quale è più grave disiderare viziosamente: quello medesimo intendo del toccamento
collettivo. landò, i-5: debbonsi disiderare le ricchezze per aver vileggiando le mandrie
; e però adunque, tu nolle disiderare, se non quelle che fanno mi-
; e questo vizio ne conduce a disiderare alcuna cosa la quale noi non dovemo
il quale ogni uomo ragionevole è tenuto disiderare. p. del rosso, 228:
di tutte quelle cose che alcuna può disiderare. poliziano, st., 1-15:
allegrezze, caccia da te il soperchio disiderare, caccia da te il soperchio temere
, / d'esser poveri e non disiderare / altro patron n'altro signor che
secoli, il quale ci strigne a disiderare la nostra perpetua gloria, felicissimo stato
procede quando gli amanti s'infingono di disiderare li abbracciamenti nuovi per volere l'uno provare
gli uomini con appetito più caldo a disiderare i loro congiugnimenti. biondo, xlv-143:
e l'altrui cose con ingiusta cagione disiderare, le maritate lasceremo a'loro mariti e
/ d'esser poveri, e non disiderare / altro patron, n'altro signor
che egli soleva con tutto il pensier disiderare e cercare di rubare, avendolo,
rimozione di sollecitudine e tranquillità d'animo disiderare, e massimamente gli speculativi. fra
quattro virtù dell'animo, vogliamo ora disiderare di dire sopra li detti sette pecari e
(1-iv-461): le disse sé disiderare d'andare a tunisi, acciò che
il bene, tale quale appunto il saprebbe disiderare, ed esso non è da tanto
[la cupidità] ne conduce a disiderare alcuna cosa la quale noi non dovemo
86: la dottrina di cristo ti farà disiderare la superna grazia, le vertù e
rimozione di sollecitudine e tranquillità d'animo disiderare. ottimo, i-63: orfeo riebbe
che sieno da fare, imperò che disiderare è bene. lorenzo de'medici, ii-202
cosa né più bella né più magnifica disiderare. aleardi, i-viii: la vista
rimozione di sollecitudine e tranquillità d'animo disiderare. piccolomini, 10-101: gli stoici non
de'beni del prossimo, e per conseguente disiderare la sua rovina. 2