l'adasta e qual pur la disia, / sovra me sento venire un tremore
. ariosto, 2-1: da chi disia il mio amor tu mi richiami, /
chiaro davanzati, ii-325: e tutto ciò disia / lo mio cor, s'a
fine, il quale lui più brama e disia. leonardo, 2-205: ombre e
questa via / e dire al doloroso che disia / udir de la sua donna alquante
saccia te: -finché l'amadore / disia, vive 'n dolore. bonagiunta, ii-303
, / dategli parte di quel che disia. boccaccio, dee., 2-8 (
ansia, / con che ognun morte disia, / d'esto demone incarnato. anguillara
che questo nostro fine, che ciascuno disia naturalmente, antichissimamente fu per li savi
, / che 'l mi'coraggio cotanto disia, / ma 'l cor mi dice
questa via / e dire al doloroso che disia / udir de la sua donna alquante
, che, con loquela intera, / disia poi di ve derla sepolta
: amore è quello, il qual disia e brama, / amore è quel che
a cercare / quel che ciascun per natura disia! petrarca, 25-12: [se
e per quello si conserva, naturalmente disia e vuole essere a dio unita per lo
cercare / quel che ciascun per natura disia! lorenzo de'medici, 521: o
core, / dategli parte di quel che disia. boiardo, 1- 3-79: cavallier
/ e di cui lo cor meo disia amanza. iacopone, 84-19: chi vole
e deriv. desia { disia), sf. ant. desiderio,
atendere / quello ch'orno ha 'n disia. mocati, 1-61: venuta m'è
, 1-61: venuta m'è a disia, / avegna che neiente / credesse veramente
offesa render pace: / e tutto ciò disia / lo mio cor, s'a
del vino e d'altro, come lor disia, i ma pe'mariti voglian risparmiare
, ii-217: reie che orrato pregio aver disia / sia prode in acquistare e 'n
e disconforta, / e la seconda disia la vertute / de la gran gioia
, / che da lontan brama e disia la morte, / e l'odia poi
ch'altro non chiama che lei né disia. sennuccio del bene, ix-48: volgea
s'infonde / quale spirto immortai vita disia, / smarrita hai l'alta ed
, / possedendo elli ciò che più disia; / pensando ancora ch'elli abbia
, quando l'augel pia / allor disia -'l me cor drudo avere.
da la sua donna ciò che ne disia, / tra quel c'ha 'n sé
v-147: in ettemo, come 'l cor disia, / sia il tuo nome,
e questo l'amorosa mente / solo disia, e fermamente aspetta. moneti,
medici, ii-9: cercai indarno, si disia e geme / quel che l'inesorabil
da la sua donna ciò che ne disia, / tra quel c'ha 'n sé
, / che 'l mi'coraggio cotanto disia. dante, 59-10: donne, s'
davanzati, xxxvi-11: lo meo cor disia / a voi, dolze meo sire
sacciate: -finché l'ama- dore / disia, vive * n dolore; -e poi
vieni / all'affannato cor che ti disia: / serra il perenne fonte a'pianti
e per quello si conserva, naturalmente disia e vuole essere a dio unita per lo
,..., / più disia di lodarvi a parte a parte. dottori
core / d'una giovane donna che disia, / per cui si fe'gentil
: che il giucolar, che in loco disia / per benenanza e per diporto gire
/ che 'l mi'coraggio cotanto disia. petrarca, 38-9: quel lor
già molti e molt'anni, / pur disia di por tregua a i lunghi ii-162:
che 'l giucolar, che in un loco disia / per benenanza o per diporto gire
domandare / che 'l mi'coraggio cotanto disia. g. sacchetti, ix-152:
e maggior fondo tiri: / da chi disia il mio amor tu mi richiami /
tutto suo diporto, / ove giugner disia, d'essere pòrto: / la stella
non per imaginazione, e però tiepidamente disia. landino, 261: veggiamo
/ e tosto inchina l'animo, e disia / che vincitore il cavallier ne sia
in sofrenza -conven che pur sia / chi disia -l'amoroso a porto. chiaro davanzali
; / altro non prezza, non disia, né brama, / né moveria per
dolglioso, / onde possiede quello che disia. compagni, 1-15: il consiglio
l'avanzamento / del pover uomo che disia aquistare / poco per sua speranza,
/ io dico che 'n quell'ora / disia, ed ha femore, / e
; / ma sempre più che vi disia e brama / vostra avvampata e insensibil mente
vado vaneando, / venuta m'è a disia, / avegna che neiente / credesse
sua che, con loquela intera, / disia poi di vederla sepolta. boccaccio,
fugge e se 'l suo ben disia, / chi è che 'n tale error
mal fugge e se '1 suo ben disia, / chi è che 'n tale error
chi no'lascia di quel che più disia. gallo da pisa, xxxv-1-284: a
sua che, con loquela intera, / disia poi di vederla sepolta. buti,
glioso, / onde possiede quello che disia. mare amoroso, 123:
gode, el ciel, che più il disia, / lo rapirà col magno uccel
l'om d'avere / la cosa che disia: / ché mai no gli solena
significato di 'evidente, se el disia / d'avere sposa, e'troverà altrui
i-281: or odi maraviglia ch'el disia: / lo spirito fedito li perdona,
: quando l'augel pia / allor disia 'l me'cor drudo avere. fra
vado vaneando, / venuta m'è a disia, / avegna che neiente / credesse
om naturale, / nel sommo ben disia ed ha sua cura, / né
conv., iii-xv-3: ciascuna cosa naturalmente disia la sua perfezione. cino, iii-101-72
la noiosa gente, / la qual disia che doloroso moia, / eo viverla per
amanti nun sa suffi- riri, / disia d'amari e perdi sua speranza. chiaro
contrario fa prova: / più si disia quel ch'è duro ad avere. buonarroti
/ d'una giovane donna ch'e'disia, / per cui si fé gentil l'
ne la speranza dolce, in che disia. foscolo, iv-353: il cuore
oi cor gentili, ché pietà 'l disia. idem, purg., 2-79:
chiaro davanzati, iv-21: tutto ciò disia / lo mio cor, s'a voi
, ii-217: reie che orrato pregio aver disia / sia prode in acquistare e 'p
esser gravato / perché tuttora tal donna disia. -farsi parvente: avvicinarsi.
vieni / all'affannato cor che ti disia: / serra il perenne fonte a'
ma la speranza in che 'l mi'cor disia / alcun pochette in ciò mi rassicura
. stampa, 92: poi che disia cangiar pensiero e voglia / l'empio signor
si l'amanti non sa suffiriri, / disia d'amari e perdi sua speranza.
: io son chiaro esemplo a chi disia / intrar fra tanto periglioso mare.
chiaro davanzati, iv-20: tutto ciò disia / lo mio cor, s'a
io dico che 'n quell'ora / disia ed ha temore / e speranza, ed
, quando l'ugel pia, / allor disia 'l me'cor drudo avere.
libertate, / che sopra tutto quel disia e brama, / gridando a te:
, 124-7: altro non prezza, non disia, né brama, / né moveria
la speranza in che 'l mi'cor disia / alcun pochétto in ciò mi rassicura,
, 70: finché l'amadore / disia, vive 'n dolore; -e poi che
tutto suo diporto, / ov'e'giungner disia d'essere porto / la stella il
in alto grado / di ciò ched e'disia. cavalca, vii-81: in sostenere
tutto suo diporto, / ov'è'giungner disia d'essere porto / la stella il
già molti e molt'anni, / pur disia di por tregua ai lunghi affanni /
possanza / n'ha più che non disia, / ed io n'ho carestia /
mal doglioso: / onde possiede quello che disia. boccaccio, vili-1-3: le vestigie
l'avanzamento / del pover uomo che disia aquistare / poco per sua speranza.
spirto di quel ben ch'o- gnun disia; / perché e'conobbe tra le mie
conv., iii-xv-3: ciascuna cosa naturalmente disia la sua perfezione, sanza quella essere
vaneando, / venuta m'è a disia, / avegna che neiente / credesse veramente
om d'avere / la cosa che disia: / ché mai no gli solena,
. chiaro davanzati, lii-34: chi disia in tale loco, / ben dè suo
tutto suo diporto, / ov'e'giungner disia d'esser porto / la stella il
voria: / sì mi stringe e disia, / che vuol ch'io canti sanza
come degli altri, il traditor disia. 14. l'insieme delle
ciò sia cosa che ciascuna cosa naturalmente disia la sua perfezione, sanza quella essere
celare e dì dir ritenere / quanto disia e vuole vostra mente, / fin che
mi facci esso don, che 'l cor disia! asso, 11-29: se ne
i'sto com'om che ascolta e pur disia / d'udir lei, sospirando sovente
via / e dire al doloroso che disia / udir de la sua donna alquante cose
quando l'augel pia, / allor disia 'l me'cor drudo avere. dante,
quel che il mio cor lasso più disia / nel dolce sogno dolcemente aporti, /
via / e dire al doloroso che disia / udir de la sua donna alquante cose
e disconforta, / e la seconda disia la vertute / della gran gioia che
contrario fa prova: / più si disia quel ch'è duro ad avere.
, che, con loquela intera, / disia poi di vederla sepolta.
davanzati, xxxvii-66: quanto om più disia, / si mette in più ser
e 'n quel se pasce et altro mai disia. -perdere intensità, affievolirsi,
l'amanti nun sa suffiriri, / disia d'amari e perdi sua speranza.
l'om d'avere / la cosa che disia: / ché mai no gli solena
/ come l'avanzamento / del poveruomo che disia aquistare / poco per sua speranza,
boccaccio, vii-166: farò com'uom quando disia / quel di che mai non dè
in fretta al piacere di colui che il disia però ch'è offeso; né taglia
core / d'una giovane donna ch'e'disia, / per cui si fé gentil
771: avrai sto, 10-106: disia trovarsi a proda, / ché, se
do, / venuta m'è a disia, / avegna che neiente / credesse veramente
. biondo, xlv-79: se pure disia [la donna] gloria divina, non
cercare / quel che ciascuna per natura disia! g. villani, 11-101: o
in fretta al piacere di colui che il disia, però ch'è offeso; né
bagno e nutrisco il cor, che non disia / se non che morte o miglior
ii-217: reie che orrato pregio aver disia / sia prode in acquistare e 'n tener
tutto suo diporto, / ov'e'giungner disia d'esser porto / la stella il
sto com'uom che ascolta e pur disia / d'udir di lei, sospirando
che collocato sono, / che mai disia chi v'è d'esser altrove. di
questo à 'n volere / ed altro non disia, / se non corno le sia
in zò por, mentre che veder disia. lamenti storici, i-72: sopra
se non con imaginazione: però tiepidamente disia. sermini, 21: ode,
zucca da notare? ariosto, 10-106: disia trovarsi a proda; / che se