(usato solo nel pass. rem. disi e nel part. pres.
: ho visitato la miniera di cozzo- disi. qui rammodernamento è avvenuto nel dopoguerra;
= derivazione scherz. del magalotti dal verbo disi tonar e (non altrimenti docum.
disuguale (diseguale, ant. disequale, disi guale, disguale, rar
ond'egli era pieno, facendo drin- disi alla salute dell'infermo. d'annunzio,
amia, sor de me'paire, te disi in le omelie de li avangeli:
quando hanno freddo. -al scaldapiè ti ghe disi marìo? - qui tutti dicono così
dei neonati e dei lattanti, caratterizzata da disi (che l'attesta nel 1835)
quegl'impostori che hanno discreditata e seguono a disi mandavano per iscorta tremila cavalli, e
/ vegliar mi crio, / mai non disi -d'aver null'altro bene. iacopone
caro papà. - papà ti me disi? - il papà vuol bene alla tatta
un'idea, un proposito dalla mente; disi cangiò, / e insieme col respir
., iv-56 (15): disi cum gram tristèga: « longo tempo è
alguante, / le altre, sì com'disi, -serà significante; / donde vui