non vale / per un che ha disgustato l'udienza in generale. baretti,
gli conoscevo bene, quel sorriso di donnaiuolo disgustato. tozzi, 2-67: per non
n'era [della musica] alienato e disgustato, con un fastidio, che si
2. figur. rattristato, disgustato, offeso; turbato, sciupato (
, delle quali quel povero letterato era disgustato e malcontento). d'annunzio, ii-670
figlie. 4. nauseato, disgustato. - anche al figur. fra
volgare espressione di animalità mi ha sempre disgustato. papini, 25-296: la magia è
pieno di noia, di tedio; disgustato; nauseato. segneri, iv-506
più dritto e la guardai assente e disgustato. 3. sm. la persona
: di ambedue que'suoi ministri grandemente disgustato, al barigèllo di campagna alvigi pulci
« e allora » interruppe lo zio disgustato, « va a strisciarle sotto la porta
, ma mognino da molto tempo è disgustato col principe pio, e sono nemici.
. marino, i-241: resto molto disgustato che costì vadino in volta sonetti satirici
sempre più nel mio animo rabbioso e disgustato assunse il carattere di un'immagine precisa
a rinunziare ai suoi diletti fantasmi, disgustato di tutta la sciagurata razza di prometeo
ritorni a farsi vivo. 2. disgustato. sassetti, 394: ne rimane
non piace il caldo, l'altro è disgustato dal grasso e le imputa di non
. v.]: mi sono disgustato di quella bevanda; non la voglio prender
la voglio prender più. s'è disgustato della campagna, del viaggiare, del
goldoni, viii-355: arlecchino si è disgustato, ma la collera gli passerà.
« deriv. da disgusto. disgustato (part. pass, di disgustare)
, ii-407: sono anche un po'disgustato perché ho smarrite, non so come
piano, il suo occhio si ritira, disgustato e stanco, da quell'ampiezza uniforme
e forse la getterò via subito, disgustato. serra, i-415: esser pronti,
di veleno, tanto pareva svogliato e disgustato. -fare il disgustato: dimostrare in
pareva svogliato e disgustato. -fare il disgustato: dimostrare in modo evidente e con
pareva... che facesse del disgustato del padre per cagioni assai leggiere.
plutone / il signor orso a far il disgustato. manzoni, pr. sp.
un buon mezzo è di fare il disgustato, di querelarsi, di reclamare.
pirandello, 6-322: rimase col viso disgustato e arcigno. moravia, iv-13:
(670): a forza d'esser disgustato, era ormai diventato disgustoso. era
, i-31: io fui anche più disgustato all'orrenda cicatrice di quel volto;
conoscevo bene, quel sorriso di donnaiuolo disgustato che non fa differenza fra tresca e
cesarotti, ii-407: sono anche un po'disgustato perché ho smarrite, non so come
, i-268: stanco, svogliato, disgustato di una realtà a cui si sente estraneo
mi figuro quanto deva essere annoiato e disgustato. de marchi, ii-835: il conte
volgare espressione di animalità mi ha sempre disgustato e mi disgusta come cosa laida in sé
costretto a rinunziare ai suoi diletti fantasmi, disgustato di tutta la sciagurata razza di prometeo
prova fastidio, insoddisfazione, irritazione; disgustato, contrariato; turbato nell'intimo,
, il suo occhio si ritira, disgustato e stanco, da quell'ampiezza uniforme.
con un viso tra l'attonito e il disgustato. panzini, 341: mi fanno
irritato dalla vista di irma, disgustato dalla presentazione del riccioluto gigolò di cui
: essendo io solito, quando son disgustato, di mostrarlo più tosto col parlar
notte di martedì grasso, annoiato e disgustato senza causa. -che è caratterizzato
stordito. leopardi, iii-70: m'hanno disgustato gravemente. -severamente, rigorosamente
di semola e fagiuoli, torse il capo disgustato. 2. figur. immerso
irritarsi, stizzirsi, rimanere contrariato, disgustato. dossi, 2-i-334: più che
3. ant. nauseato, disgustato. serdini, 1-68: le 'nfastidite
, 101: se non pentito, disgustato della propria risoluzione, già prevedeva l'
galileo, 1-2-197: restai in modo disgustato per non dire stomacato del termine tanto
341: a lui ho dovuto di essermi disgustato di loro e delle loro trame frivole
pirandello, 6-453: rimasi ad assistere disgustato alla sconcia contaminazione di quella triste
2. annoiato, tediato; disgustato, sazio (ed è per lo
, ma se ne mostrò in faccia disgustato ed ischivo. bizoni, 56: l'
, iv-1041: se l'alcoolismo l'ha disgustato, il mandrillismo l'attira.
broncio; mostrarsi annoiato, corrucciato, disgustato. berni, 184: avremo un
1-2-276: medicò; ma, dell'arte disgustato, / piantò galeno e s'attaccò
terzo [allievo], continuando a mostrarsi disgustato della vita militare, aveva acquistato un'
. un buon mezzo è di fare il disgustato, di querelarsi, di reclamare.
nel piano il suo occhio si ritira, disgustato e stanco, da quell'ampiezza uniforme
e non toccatemi l'altro giorno ha disgustato un fior di industriale. =
al vomito, oppressione di stomaco; disgustato da un cibo, da un sapore,
nauseo, agg. letter. ant. disgustato, nauseato. niccolò del rosso,
: fra le tante cose che mi hanno disgustato in questi giorni vien prima la
interessarsi a qualcosa; essere insoddisfatto o disgustato, languire nella noia. f
superi. noiatìssimo). annoiato e disgustato di una situazione contraria alle proprie aspettative
il nottolino. scalvini, 1-389: era disgustato con lei: volli uscire, e
arrossire pel povero onor mio e m'hanno disgustato gravemente. -assumere in gloria
soffici, v-5-319: nel 1900, disgustato dalla condizione artistica italiana, dove
semola e fagiuoli, torse il capo disgustato. -cibo in poltiglia per animali
/ fa tornar n'un momento a un disgustato, / ed unger basta il ventre
qualcosa: non appetirlo più, esserne disgustato. burchiello, 36: veder vorrei
di quella plebe mescolata, che aveva disgustato diocleziano. 7. stravaganza,
, 1-xxxviii-162: sono anche un po'disgustato perché ho smarrite, non so come
che stava per ultimo assai risentito e disgustato per le nuove gabelle poste dal viceré
un buon mezzo è di fare il disgustato, di querelarsi, di reclamare: e
elettori prencipi treveri poco contento, colonia disgustato et interessato per baviera, mogonza cupo
, può fare a meno di sentirsi disgustato al solo pensiero di vederla adottata qui
bemari, 7-229: ugo si mostrava sempre disgustato di quella bontà di tipo popolaresco
una medicina. scalvini, 1-389: era disgustato con lei: volli uscire, e
sono un poco abbasito / e sembro disgustato, ma, vedendo / che ciapo mangia
e poco pratico nella sua affezione avevano disgustato in parte camilla. deledda, iv-152:
ho veduto a roma ieri alberimi, disgustato anch'egli della rinnovata protervia dei socialgiolittiani
, non si penta amaramente di avermi disgustato a quella maniera. bigiaretti, 8-272
. tarchetti, 6-i-581: io mi sono disgustato assai presto delle donne; le prime
un buon mezzo è di fare il disgustato, di querelarsi, di reclamare:
bocca: tenere un comportamento sussiegoso, disgustato, infastidito. garzoni, 3-86:
v-452: gordiano e cassi mi hanno sì disgustato che non so veder via di rannodare
49; ora egli è pensionato e disgustato dell'austria, solito compenso di chi
: si richiuse in un silenzio torbido, disgustato. 10. intr. con
dopo un sorso glauco risputa tutto, disgustato. « acqua di cesso! hai sbagliato
3. seccato, fortemente irritato; disgustato. f. a. grimaldi,
piano, il suo occhio si ritira, disgustato e stanco, da quell'ampiezza uniforme
rivoltata e duplicata. 11. disgustato, stomacato, nauseato (in senso
vento. 14. nauseato, disgustato. forteguerri, 15-80: teti con
. piovene, 14-185: tornava a casa disgustato e alticcio, si rovinò lo stomaco
sono an noiato infastidito e sempre più disgustato di questa roma, di questa gente
sentirsi le scatole rotte: essere profondamente disgustato o esasperato (come euiem.).
o di qualcosa: essere esasperato, disgustato da qualcuno o da qualcosa; non
. balbo, ii-37: machiavello, disgustato de'medici, scrisse poscia, molto
schifa (con valore aggett.): disgustato (l'espressione del volto).
8. ant. schifare qualcosa, esserne disgustato, provarne ribrezzo. rocco,
viene in uggia. 2. disgustato, tediato. faldella, 13-100:
e non toccatemi l'altro giorno ha disgustato un fior di industriale. =
: ho veduto a roma ieri albertini, disgustato anch'egli della rinnovata protervia dei socialgiolittiani
che sto a ffà? » gli rispose disgustato marcello, che spandeva sudore come una
deluso. -per estens.: infastidito, disgustato. nievo, 1-397:
è dal gr. oro ^ iaxéut 'sono disgustato. stomacarla, sf.
galileo, 1-2-197: restai... disgustato, per non dire stomacato, del
galileo, 1-2-197: restai in modo disgustato per non dire stomacato del termine tanti incivile
un potage troppo sugoso aveva reso più disgustato e più svogliato del solito. bontempelli,
qualche signore burbanzoso aveva tirato di lungo, disgustato non tanto dalle lordure dei bastardi,
di lui? ab- iamo più volte disgustato alcuni serpenti, cioè uomini buo- narelli
la sala delle macchine lo aveva sempre disgustato col puzzo dell'inchiostro tipografico e col
tic. nel gesto tipico di chi è disgustato da un cattivo odore, o,
modo da rialzarmi l'animo uggito e disgustato ad allibito dai troppo lunghi anni di
.. volgeva il viso di là, disgustato, « vacca miseria! » dicendo
forse ero stufo di tanta voluttuosa natura, disgustato di quella torbida primavera isolana.
10-465: però, alla fine, apparentemente disgustato dalla civiltà wasp di tutti i periodi
stessa carriera [bentham] se ne sottrasse disgustato dall'arbitrarietà,
). marinetti, 3-396: sono disgustato dal parolaiame. = deriv. da