; scoraggiato, avvilito; colpito dalle disgrazie. bencivenni volgar. [crusca]
è compiacimento e quasi gratitudine. accettansi le disgrazie come avviso del cielo, come salutare
ii-34: molte cose, che paiono disgrazie a prima vista, si convertono inaspettatamente
presente. foscolo, v-57: mille disgrazie diverse poteano avere dipinto di tant'affli-
473: pure il cuore mi annunciava disgrazie, e avrei voluto aver l'ali
lambruschini, 1-186: così iddio con le disgrazie dell'umana vita dissipa le nostre illusioni
l'analisi logica e grammaticale delle mediocri disgrazie di renzo tramaglino e di lucia mondella
m. cecchi, 1-1-148: mancan le disgrazie? / la livia, che è
333: aveva il presentimento angoscioso di altre disgrazie. civinini, 1-265: sembra di
nell'ulive... e cento altre disgrazie possono mettere in dissesto e mandare in
intesa e bene esercitata, e non avvengano disgrazie, non rende meno del cento per
-perché io sono / l'appaltator delle disgrazie. manzoni, pr. sp.
e alla fame, due delle maggiori disgrazie e calamità che avere si possano, s'
guerra e alla fame, due delle maggiori disgrazie e calamità che avere si possano,
, 4-88: quante fortune, quante disgrazie, quante avversità mi sono incontrate questa
di rodersi il cuore pensando sempre alle disgrazie, farebbe meglio andare a sentire pulcinella.
/ anche fralle fortune e le disgrazie, / me stesso, il banco
danneggia senza motivo, a caso, spargendo disgrazie un po'come l'autopompa sparge l'
sul bagnato: a indicare che le disgrazie (come le fortune) non vengono mai
che, a cagione di perdite o disgrazie non prevedute, è posto in grado di
vostre frasi rancide e di tutte quelle disgrazie con tanto di barba, che voi
dovrebbono pur già aver placata le mie disgrazie. sassetti, 335: de'casi
-tu stai zitta; che di queste disgrazie non ne capitano certo pei tuoi begli occhi
che gli anni bisestili siano forieri di disgrazie). ristoro, vii-4-3 (208
dove il calzare prema: ignorare le disgrazie e i mali altrui. ariosto,
l'aspetto di quelli che vivono sulle disgrazie: che si vedon sulle porte dei
la tigna: a ciascuno toccano le disgrazie che si merita. pataffio, 1
-far canto del piangere: compiacersi delle disgrazie altrui. bonichi, 66: folle
canzoncino era interrotto dalla narrazione delle mie disgrazie, con de'tratti che facevano molto
: benedetto, dopo il gran dolore delle disgrazie sofferte, ricominciava allora ad occuparsi degli
a spatolino, lavorando, tutte le disgrazie. e. cecchi, 6-80: più
sopra il mio capo: invoco innumeri disgrazie sulla strada della mia vita.
-figur. collodi, 352: le disgrazie sono tegoli che cascano sul capo dei
qualche cosa (pene, pericoli, disgrazie, errori). alberti, 97
pronostica continuamente e nei momenti meno opportuni disgrazie, tristi avvenimenti, lutti, per
di pensieri, di malanni, di disgrazie, ecc.). gioberti,
. voci di catoni sono solitissime nelle disgrazie. 2. dimin. e spreg
e non vorrei che vi accadessero delle disgrazie. sapete che per il vostro giuoco
cavalli magri: i danni e le disgrazie toccano sempre a chi meno li merita
dedso che lo sposalizio si celebrerebbe a disgrazie terminate. bratteati, 4-70: il fidanzamento
tutti le proprie magagne, le proprie disgrazie. -mettere il proprio cencio in bucato
. viene rendere note a tutti le proprie disgrazie. verga, ii-105: un ometto
sopra il mio capo: invoco innumeri disgrazie sulla strada della mia vita.
varchi, 24-33: in fine le disgrazie sono come le ciriege. i
tutti gli accidenti d'infermità, di disgrazie e di morte, costano al padre cocenti
: a ogniuno più può intervenire delle disgrazie, massimo agli uomini collorosi quando egli hanno
dei fallimenti colpevoli, e rimediare alle disgrazie dell'innocente industrioso! alfieri, vii-15
, i-247: ma il dì consecutivo gran disgrazie! / al nonno un accidente era
intatta... tra le tante disgrazie quella era un'assai generosa combinazione del
, vii-97: sono raccontate tutte le disgrazie che possono capitare alla gente, come
o compensabili, ec., le disgrazie che ci accadono... perché conosciamo
comune con altri: possedere, 0 le disgrazie condivise con altri sono meno penose
l'aspetto di quelli che vivono sulle disgrazie: che si vedon sulle porte dei
con amorevole comprensione alle vicende o alle disgrazie altrui; consentire, fare concessioni.
al dolore altrui per lutti familiari o disgrazie. -per lo più al plur.:
, i-411: si devono esagerare queste disgrazie, in modo che tanto più intoppino,
i-247: ma il dì consecutivo gran disgrazie! gioberti, 1-ii-159: so quanto
dannati: il conforto che, nelle disgrazie, si ricava dalla considerazione dei guai
e a rovesciargli addosso il corbello delle disgrazie. 2. figur. scherz
intorno a sé crescere il coro delle disgrazie, non aprì bocca sui denari che
quello che si crede. talora le sue disgrazie istesse lo sì come madre pietosamente
iii-258: ho compito il corso delle disgrazie di una lunga vita, e sono
tetro, sinistro, di apportatore di disgrazie, di iettatore. -corvo del ma —
-persona che trae vilmente profitto dalle disgrazie degli altri. giusti, 2-212:
spirito santo. castiglione, 70: quelle disgrazie, che esso constantissimamente supportò, ben
amici e la carità del prossimo nelle disgrazie. -fedeltà. sarpi, i-40
siccome cosa antiquata e cagione di molte disgrazie, si potesse utilmente rinfrescare.
profonda. cuoco, 1-159: le disgrazie diluviavano: dopo due o tre giorni
di più. leopardi, i-1476: le disgrazie (o come le chiamano, le
provvedendo alle prime cure nei casi di disgrazie, di disastri, di malori improvvisi
degli amici e la carità del prossimo nelle disgrazie. a lei non era mai dispiaciuto
25. infliggere, procurare (tormenti, disgrazie, sconfitte, danni).
desidèri suol partorir mostri d'infamia e di disgrazie. tasso, 17-62: e ti
: a certe villane indiscrezioni sulle sue disgrazie, ciccio rispondeva con un garbuglio di
signori senesi, per rispetto d'infinite disgrazie ch'egli hanno avute, sono
si dipinge, come appare: le disgrazie, le avversità non sono mai così
. si suol dire dei mali e delle disgrazie che a immaginarsele le paiono peggiori di
diavoli ballano a un suono: le disgrazie non vengono sempre nelle medesime circostanze.
godere nel fare dispetti; rallegrarsi delle disgrazie altrui, farsene beffe. petrarca
e libri. cuoco, 1-159: le disgrazie diluviavano: dopo due o tre giorni
figur. malatesti, 47: diluviate disgrazie! eccene piue? diluviatóre, agg
settimana. -far divenire meno frequenti le disgrazie, le malattie, i dolori;
. s. illustrissima non disarma le mie disgrazie, la desidero per un poco fuor
[gli ex voto] ogni sorta di disgrazie di gente in sella o su ruote
, 1-341: quel giovane crescendo nelle disgrazie, s'era venuto raddrizzando a segno
il povero ragazzo sfortunato continuava nelle sue disgrazie; la sua ditta aveva sospeso i
grazzini, 4-88: quante fortune, quante disgrazie, quante avversità mi sono incontrate questa
e non vorrei che vi accadessero delle disgrazie. sapete che per il vostro giuoco
montale, 3-19: solo certe deformità o disgrazie possono esprimersi con una voce così affascinante
logica, la barbarie della lingua, le disgrazie dello stile. 8.
. 8. prov. -le disgrazie non vengono mai sole: una sventura
. cecchi, 49: fa conto le disgrazie non ci vengono / mai sole.
dice bene il proverbio che le gran disgrazie non vengon mai sole. — le
non vengon mai sole. — le disgrazie sono sempre pronte: le sventure possono
tuo, quel che ne pensi. -le disgrazie / son sempre apparecchiate; e poi
avvenire. 6. funestato da disgrazie (un luogo o un periodo di
sceleraggini basse, raffinate, gratuite, disgrazie ingiuste, accidentali, fatali, volute ed
ii-166: voi... confondete le disgrazie della guerra con le disonestà vere e
principalmente in una malinconia generata dalle disgrazie particolari, e non dalla disperante filosofia,
, 2-126: un viaggio così netto di disgrazie, anzi così favorito dal mare e
patrimonio avito fu distrutto in seguito a disgrazie di famiglia. 11.
132: le piaghe a saldar di mie disgrazie / altro ci vuol che dittamo cretense
fra sofferenze, miserie, tribolazioni, disgrazie (un periodo di tempo); calamitoso
a me, domani a te: le disgrazie che capitano a noi possono, in
più si è esposti a pericoli e disgrazie; le disgrazie capitano a chi meno se
esposti a pericoli e disgrazie; le disgrazie capitano a chi meno se le merita
tu credevi necessario a riparare le nostre disgrazie. pellico, 3-69: all'idea
: l'esperienza di molte e molte disgrazie in questi ultimi anni mi ridussero a quella
a pericoli, a minacce, a disgrazie, a fatti spiacevoli). fava
ti narra la dolente storia delle sue disgrazie. effìgiatóre, agg. e
un popol di scettici / non piange disgrazie, / ma giuoca le crazie /
queste tali / non più sentite orribili disgrazie, / e queste gran bestemmie ereticali.
di denaro. monti, iv-160: le disgrazie per grandi che sieno non debbono esimerci
; causargli perdite, rovine, pene, disgrazie, mali fisici o morali.
ne ricevette nessuna e si tormentava immaginando disgrazie e i più facinorosi disguidi postali,
questi sono de'tuoi tratti! delle disgrazie, che tu mi mandi, non ne
incantesimi per allontanare dai suoi campi delle disgrazie, di regolarsi nelle sue operazioni campestri
della vally, anche dopo le « disgrazie », era rimasta una delle più
dinanzi agli occhi tanti replicatissimi esempli delle disgrazie e distruzioni delle repubbliche federate? l'
7. figur. affliggere con pene, disgrazie, flagelli, castighi. guittone
ti narra la dolente storia delle sue disgrazie. de roberto, 11: scorgendo la
, ma io, sempre fertilissimo neltimmaginare disgrazie, questa volta non concepii la minima
/ figliolanze, ricchezze, / danni, disgrazie e mali. marino, vii-398:
aggiungere alle fatiche e ai pericoli e alle disgrazie incombenti sulla vita tanto faticosa e precaria
xi-269: venne l'inverno e le disgrazie cominciarono a fioccare fitte fitte sulla testa
la vera sorgente di tutte le nostre disgrazie, benché la gente non voglia salire
a macchina, il fondamento delle tue disgrazie. 11. profondità, serietà
-ant. mal fortunoso: che porta disgrazie. boccaccio, v-63: chiuse gli
di combattimento, posto a fronte delle disgrazie, spettacolo memorabile d'infelice valore.
che le vendette fruttificassero altrui che delle disgrazie. segneri, iii-1-254: una pas-
da tristi eventi, da lutti, da disgrazie (un periodo di tempo).
. -attirarsi addosso (malanni, disgrazie, ecc.). a.
v.]: 'cercare col fuscello le disgrazie, le noie e simili ';
a chi lo beffa o chi nelle disgrazie non perde il buonumore. a
più si mostra arrogante, ovvero che nelle disgrazie si mostra allegro, si suol dire
voglia religiosa, come d'una sequela di disgrazie imputabili alla generale cattiveria umana.
consiste principalmente in una malinconia generata dalle disgrazie particolari, e non dalla disperante filosofia,
pea, 3-256: lo compassionava delle sue disgrazie, in modo generico. emanuelli,
commiserazione mediante la lamentosa descrizione delle proprie disgrazie; lamentela, piagnisteo, querimonia.
cercare di suscitare compassione per le proprie disgrazie. deledda, i-1025: poiché piero
38. sorgere, scoppiare, imperversare (disgrazie, malattie, mortalità, carestie,
un popol di scettici / non piange disgrazie, / ma giuoca le crazie / sui
carducci, iii-7-443: le donne nelle disgrazie del vicinato giuocano tre numeri al lotto
iii-n: bel mestiere! vivere sulle disgrazie, sulla rovina della gioventù! per
della gragnuòla. moravia, v-418: le disgrazie non vengono mai sole. più che
sulla testa a qualcuno: colpirlo con disgrazie e malanni; affliggerlo, prostrarlo,
4: l'esperienza di molte e molte disgrazie in questi ultimi anni mi ridussero a
prevedere come imminenti rimproveri, castighi, disgrazie. chiari, 1-i-17: io non
alcuno. nievo, 1-319: tutte queste disgrazie lo gravarono a segno, ch'egli
, questi sono de'tuoi tratti! delle disgrazie, che tu mi mandi, non
. fagiuoli, 3-5-232: vengan disgrazie e mali, / sempre son con prudenza
speranza di essere preservati da sventure e disgrazie. casti, vi-454: iddio ci
ricchezza erano a lui cagione di tante disgrazie! nievo, 2-3: al punto che
... come un uomo imbalordito dalle disgrazie. pirandello, 6-155: nodo pigna
come immelensita, tanto la percuotono le disgrazie della famiglia e del paese. cicognani,
una persona facilmente vulnerabile da malattie o disgrazie. tramater [s. v.
son veduti spesso spesso / incorrere in disgrazie ed in impegni, / per uscir
ha i propri guai, le proprie disgrazie. pataffio, io: ciascuno ha
5. ant. che annuncia disgrazie; sinistro, di malaugurio (un
senza ornamento, ma con tutte le disgrazie che si notano negli scrittori, di
non vi levate la rogna di profetar disgrazie, finirete male, lei e tu.
. nievo, 409: le altre disgrazie già incancrenite non davano più sentore di
2. capitare, incappare (in disgrazie, dolori, mali, danni)
8. sopportare innocentemente o inconsapevolmente disgrazie, danni, disavventure. salvini,
indebolito non poco questo felicissimo paese per disgrazie frescamente patite. pindemonte, ii-232:
ordinario le sorgenti per loro fecondissime di disgrazie. foscolo, xv-538: molti ci
quanto è indugiato il fine: le disgrazie durano fin quando finiscono (come esempio
senso attenuato: che annuncia, che prevede disgrazie, sventure. pisani, 73
genitori. 2. che rende note disgrazie o sventure (una notizia, un
ricordo); che richiama alla mente disgrazie, mali, pericoli (un nome
3. colmo di dolori; foriero di disgrazie, di sventure, di morte (
; che è stato colpito crudelmente da disgrazie, da malattie o anche dalla morte;
6. caratterizzato da infelicità e disgrazie; che reca afflizioni morali o materiali
predice, minaccia, annuncia sventura o disgrazie; infausto, sinistro, malaugurato,
la faccia. -caratterizzato da pene, disgrazie, dispiaceri; malanni fisici e morali
. foscolo, xv-277: le mie disgrazie domestiche continuano ad infierire. mazzini,
guai, il mostrar letizia nelle sue disgrazie. d'annunzio, iv-1-211: scrivendo queste
cielo, come un uomo sbalordito dalle disgrazie, e insalvatichito dalla solitudine. tecchi,
1-i-5: orazio... descrive le disgrazie degl'insidiatori delle altrui donne. berchet
sicuro rimedio che possiate avere alle vostre disgrazie, a'vostri cordogli: abbracciare internamente
, in un'insidia; incorrere in disgrazie, in danni, in eventi spiacevoli;
accanirsi (con riferimento a mali, disgrazie, ecc.). baldovini,
. colpire con epidemie, rovine, disgrazie; investire; travolgere. - anche al
: cominciò a enumerare le sue disgrazie... parlava con una voce lagnosa
: ognuno è pronto ad approfittare delle disgrazie altrui. ariosto, 37-106: com'
. nievo, 650: di tutte queste disgrazie, carlino, alcuna ne avea già
la vecchia linguettando al solito, sempre disgrazie. 2. cinguettare.
amicis, i-547: la litania delle disgrazie cominciò dall'esame di licenza liceale fallito
.: che è causa o effetto di disgrazie, che è accompagnato da calamità,
da tristi eventi, da lutti, da disgrazie (un periodo di tempo).
-con riferimento a guai, fastidi, disgrazie: andarvisi a cacciare quasi a bella
alquanto meco considerando... quante disgrazie abbia apportate ed apporti al mondo.
; funesto; contraddistinto da lutti, disgrazie, sventure (un periodo di tempo
non ce n'erano state abbastanza delle disgrazie? non si contava per nulla quella del
cautele possibili sieno sufficienti a preservarci da disgrazie o danni. -la macina fa
messo a dura prova, colpito da disgrazie e sventure. b. davanzati,
. noi corriam la medesima via delle disgrazie. b. fioretti [tommaseo]:
vedi l'uomo magnanimo che, eziandio nelle disgrazie e nel dimandar pace, non discende
atene. -mandare malanni: augurare disgrazie, mandare maledizioni. costo,
ottimi prencipi vediamo assai spesso occorrere gravi disgrazie,... trovarsi lo stato mal
lazzaro, el canchero e tutte le disgrazie. dalla croce, iii-57: occorre in
vuscio addosso: patire ogni sorta di disgrazie. ceracchini, 1-2-93: che io
circostanza in cui i malanni e le disgrazie si aggiungono l'uno all'altro.
stesso: chi è responsabile delle proprie disgrazie non può incolpare altri che se stesso
vuscio: nessuno può ritenersi immune da disgrazie o sventure. proverbi toscani,
simbolo delle proprie sventure, infelicità e disgrazie (con riferimento a circostanze, luoghi
invidie. 4. che annuncia disgrazie e sventure; infausto. monti,
fine mette, come il colmo delle disgrazie, non v'esser diaccio. bocchelli,
amor suo. monti, iv-160: le disgrazie, per grandi che siano, non
mandamalanni, sm. invar. che procura disgrazie e avversità. pavese,
dimenticati, inviassero ai vivi calamità e disgrazie di ogni sorte; originariamente affini alle
sopravvenire. siri, i-39: le disgrazie non vengono mai sole, ma marchiando
da una situazione sfavorevole, lasciarsi le disgrazie alle spalle. franceschi, iii-2-36:
3. che è causa di disgrazie, di morti; estremamente pericoloso.
della propria condizione infelice, delle proprie disgrazie. frezzi, ii-18-109: dite
, 2-461: è forza accompagnar le disgrazie co 'l sentimento dovuto e, se
posta). ibidem, 199: le disgrazie non si comprano al mercato. (
data significazione antifrastica, per accennare alle disgrazie ed ai pericoli cui si va incontro nell'
provvedendo alle prime cure nei casi di disgrazie, di disastri, di malori improvvisi
la gran cornelia romana, intrepida nelle disgrazie e scherzante nelle sciagure, dopo la
fanciullo, ho compito il corso delle disgrazie di una lunga vita, e sono moralmente
quasi che dovesse sempre trattarsi di disgrazie gravissime, di irreparabili calamità o di
approfittare, a proprio vantaggio, delle disgrazie altrui. bandini, 2-i-115: non
non si veggono che sinistri, mostruosità e disgrazie? giannone, i-338: dacché la
ad altri imputar si dovevano le sue sognate disgrazie. 7. criticare una persona
i-319: le grandi mutazioni, sieno disgrazie, sieno fortune, al primo momento
condizione difficile, ogni novità porta altre disgrazie; le disgrazie si sommano alle disgrazie
ogni novità porta altre disgrazie; le disgrazie si sommano alle disgrazie. tommaseo [
disgrazie; le disgrazie si sommano alle disgrazie. tommaseo [s. v.
voluto essere tacciato di speculatore sulle altrui disgrazie. di necroforo, uando veniva
ii-20-74: seppi con dolore delle sue disgrazie, e credei e credo ch'ella sia
foglie. 7. foriero di disgrazie, colmo di dolori, di infelicità
, la vita); caratterizzato da disgrazie, da sventure o, con valore
, possedimenti, scrive è afflitto da disgrazie, da sventure, da patrimonio
pensieri. 11. che minaccia disgrazie, liti, discordie, difficoltà,
all'occorrenza, -ladri, incendi, disgrazie - non ci si possa far sentire e
1-4-3-85: quanto poi alle deteriorazioni e le disgrazie le quali seguano nelle robbe locate e
si opera attivamente, delle cui disgrazie o avversità si prova piacere; analogo
, ii-20-74: seppi con dolore delle sue disgrazie, e credei e credo ch'ella
. noi corriam la medesima via delle disgrazie. -poco d'ora: poco fa
la povera maria, tra le molte sue disgrazie e le tante sue rimembranze e le
fra sofferenze, miserie, tribolazioni, disgrazie, umiliazioni. - anche: raccapricciante
modo disonesto e avido, approfittando delle disgrazie altrui (e ha valore fortemente iron
buon vino. monosini, 404: le disgrazie son come le tavole de gli osti
. -chi cerca di trarre profitto dalle disgrazie altrui. tecchi, 11-163:
i men ipocriti a spassionarsi di patite disgrazie. mazzini, 26-78: oltre..
stalla. -i colpi o le disgrazie non si danno a patti', in
patti. malatesti, 33: queste disgrazie non si dànno a patti: /
spaventato; timoroso di eventi spiacevoli o disgrazie. baldini, 9-68: si vede
le sue infelici- tadi, poiché le disgrazie non uccidono gli uomini, ma 11
procurato o per le sventure, le disgrazie, le avversità altrui; malvagità,
. da ponte, 219: le disgrazie, la prigionia di tanti anni, la
e pemiziosi tempi. -che annuncia disgrazie e sventure; infausto. cesarotti,
[s. vj: perseguitato dalle disgrazie. -assillato, ossessionato.
. leopardi, iii-127: per le disgrazie che potranno accadere a me...
veggono pezzentar la famiglia e grandinar nuove disgrazie sopra se = denom. da
ciò che si ritiene fonte di innumerevoli disgrazie, danni, seccature (anche nella
stravaganti. collodi, 80: quante disgrazie mi sono accadute!... e
, 140: queste che voi chiamate disgrazie, a rispetto dell'altre ch'abbiam patito
un'attività, o di preservare da disgrazie e guai. ojetti, 1-54
del pane quotidiano, dopo le note disgrazie della sassonia donde egli ritraeva una certissima
, tutti i morbi, tutte le disgrazie. jahier, 2-59: da quando povertà
estivo del traffico automobilistico e delle relative disgrazie stradali, rispunta, come ai quieti
alla moderazione? carducci, ìi-3-26: le disgrazie e le malattie viziano la mente e
casa, delle povere gioie e delle disgrazie. = voce dotta, comp
possono [le lacrime] / le disgrazie scemar, quanto le prefiche / svegliare
o sul futuro, a prevedere imminenti disgrazie, lutti, mutamenti indesiderati. lubrano
, si querela, prevedendo mali e disgrazie. moretti, ii-732: il lamento di
mariti, che non s'accorge delle sue disgrazie se non quando le sa tutto il
i tribuni. -che preserva da disgrazie, rendendo propizia la sorte.
, ma per tenerlo serbato all'uopo delle disgrazie; e non usarlo fuori di circostanze
o cattivo profeta o anche profeta di disgrazie, di sciagure, di sventure,
-profetessa di sventura: rhe prevede apertamente disgrazie, lutti, fatti incresciosi.
virtù ed accomodarsi alla meglio alle umane disgrazie, sentendole meno che sia possibile,
e mi promulghi per autore delle sue disgrazie, lo faccia pure a suo grado
botta, 5-239: la felicità o le disgrazie umane noi toccavano, bensì, siccome
mai ha. proverbi toscani, 198: disgrazie e spie son sempre pronte.
talvolta prosperati i cattivi e perseguitati dalle disgrazie i buoni. f. casini, iii-384
, punta sul vivo, -che le disgrazie c'è cni se le cerca.
si abbiano a rinnovare per noi le disgrazie del quarantotto., ma in quanto
! poiché non fur bastanti le passate disgrazie, le catene, gli alberelli de'
] ha letto il quaderno de le mie disgrazie. -esaminare una questione.
iii-242: dio compensa fortune temporali e disgrazie, malattie e sanità, afflizioni interne
da fanciullo, ho compito il corso delle disgrazie di una lunga vita e sono moralmente
delle vostre frasi rancide e di tutte quelle disgrazie con tanto di barba che voi altri
, tx-328: in realtà le nostre disgrazie ci rendevano indifferenti alle disgrazie degli altri
le nostre disgrazie ci rendevano indifferenti alle disgrazie degli altri. -vivere fuori dalla
quale, dichiarando distrutto il suo patrimonio per disgrazie di famiglia, « la grazia delle
di famiglia, « la grazia delle disgrazie! » lasciava ai figli « cose
quasi le mie tendenze son venute le disgrazie, l'esilio, le persecuzioni dell'
volgarmente si dice il difalco per le disgrazie che occorrono, sicché il conduttore ne
e assicurate dalle gragnuole e da altre disgrazie, a cui restano sottoposte molte altre rendite
pausa in mezzo a sofferenze causate da disgrazie, calamità, assalti nemici, turbamento
o è oggetto di ogni sorta di disgrazie. giov. cavalcanti, 343:
o in cui si raccolgono miserie, disgrazie. sacchetti, v-23: bene è
chiama farsi della richiama a spese delle disgrazie! = voce di area piemont
persecuzioni non frenate dalle leggi o per disgrazie naturali. bibbia volgar.. vili-168
che 'delle persecuzioni altrui, delle proprie disgrazie, delle difficoltà oppostegli dalle cose se
medici e fu refugio di questi nelle loro disgrazie. ferd. martini, 5-243:
cui miriamo tutti dì in pratica le disgrazie. botta, 5-258: sapevano per
; moltiplicarsi e aggravarsi (guai, disgrazie); peggiorare (il destino)
avrà nel mondo, un rincrudirsi di disgrazie aviatorie, navali e ferroviarie.
lei, punta sul vivo, -che le disgrazie c'è chi se le cerca.
8. che perseguita e fa capitare disgrazie e affanni; contrario, sfavorevole (
una sensitiva. -cedere sotto le disgrazie; venire meno. guerrazzi, n-ii-281
quale derivorono... le maggiori disgrazie, ma contro di questo non si
la quale ristretta ne le sue disgrazie pareva appresso di lui più tosto santa
del pane quotidiano, dopo le note disgrazie della sassonia donde egli ritraeva una certissima
sorte. pananti, i-106: quelle disgrazie che ora / vi ritrovate e vi
, 1-289: ed entrano le tre disgrazie. tre sorelle che somi- glian tre
la gente del popolo se à delle disgrazie vuole subito sfruttarle in rivincita contro i
. da ponte, 219: le disgrazie, la prigionia di tanti anni, la
se non vi levate la rogna di profetar disgrazie, finirete male, lei e tu
-figur. che provoca danni e disgrazie. sergardi, 1-89: come se
-ciò che è causa di danni, di disgrazie o di sofferenze, di tormenti,
vaimar si deve registrare nel rollo delle disgrazie della francia. segncri, 1-167:
noi. -che infligge gravi guai e disgrazie (la fortuna). paolini massimi
cuore. -scevro, esente da disgrazie e guai. oroscopo di guicciardini,
verga, i-216: già, le disgrazie bisogna pigliarle come vengono, e il
. marchesa colombi, 1-99: le disgrazie o fanno santi o rendono cattivi.
di tutta la strada; sapeva le disgrazie, i bisogni, le donne.
ai tribunali il motivo delle sue domestiche disgrazie e dice a sua moglie: « io
a quel che si tniova in tal disgrazie / sbandonato da tutti! sbannire
a causa di eventi fortunosi, di disgrazie o di circostanze di emergenza. mazzini
donna che ha peccato tanta mole di disgrazie... che è evidente una punizione
broda sulle scarpe: capitargli disavventure, disgrazie, danni. p. e.
... tanto possono / le disgrazie scemar, quanto le prefiche / svegliare i
del nostro provincialismo fu la storiella delle disgrazie di trotzki. c. e. gadda
-con metonimia: chi è causa di disgrazie e di sventure. d.
vostra signoria illustrissima non disarma le mie disgrazie, la desidero per un poco fuor
famosi per qualche grande azione o per disgrazie o per gradi onorifici o per
: la gran cornelia romana intrepida nelle disgrazie e scherzante nelle sciagure, dopo la
muzzaglio, datosi al bere per le sue disgrazie coniugali, semi-ebete, viveva in una
pasto di altri predatori. sente nelle disgrazie della famiglia. b. chiarelli
a proprio vantaggio le difficoltà o le disgrazie altrui. bacchetti, 15-210: non
storia d'amore. -funestato da disgrazie, da eventi luttuosi (un periodo
3-323: da questo luogo cominciarono le disgrazie di sebastiana, se disgrazie si possono
cominciarono le disgrazie di sebastiana, se disgrazie si possono chiamare quelle di un povero
1-17: se null'altro manca alle disgrazie loro, avvenne che, essendosi rotto
ruzzini, lxxx-4-382: si sospesero le disgrazie nell'attostesso del maggiore declive e del maggior
105: oh! belle / disgrazie queste! sarà forse come / lo intosi
, dava ascolto / al fiume di disgrazie in cui la vecchiarda / nuotava come
con riferimento a una casa colpita da disgrazie continue o a un oggetto vittima di
che l'abbia': chi ha tutte le disgrazie addosso, a chi nulla riesce secondo
può adoprare o di persona piena di disgrazie. -essere una scomunica: essere
- chi è tormentato da continue disgrazie e avamina (v. ammine)
deledda, v-343: gaspare raccontava le disgrazie coniugali d'un suo ufficiale di scrittura
? 6. persona soggetta alle disgrazie, alle avversità. castellani, xxxiv-305
, dava ascolto / al fiume di disgrazie in cui la vecchiarda / nuotava come
quel tempo. carducci, ii-3-26: le disgrazie e le malattie viziano la mente e
o rapita dal pensiero delle sue disgrazie. cesarotti, i-ii- 291: la
g. gozzi, i-26-29: di queste disgrazie e d'altre somiglianti non vorrei che
: ho avuto un seguito incredibile di disgrazie. ghislanzoni, 1-67: dal giorno
causa di determinati avvenimenti, soprattutto di disgrazie e di guai. dante, inf
pregò tre fatto conoscere quanto le disgrazie nostre vi riescano sen volte
, 2-461: è forza accompagnar le disgrazie co t sentimento dovuto. loredano, 190
di necessità virtù ed accomodarsi alla meglioalle umane disgrazie, sentendole meno che sia possibile,
pacificamente e lietamente; non turbato da disgrazie né agitato da passioni, affanni,
chiari, i-62: fra l'altre disgrazie umane contro le quali ho proccurato d'armar
virtudi / bastanti a metter le disgrazie in rotta? = comp. da
rispondere. vostrasignoria illustrissima perdoni questo fallo alle disgrazie della mia testa, la quale non
essere di cattivo augurio; attirare le disgrazie. calvino, 9-158: fallo star
trombe. ant. colpito da disgrazie, disgraziato. -rifl.
oneri imposti loro dalla necessità e dalle disgrazie de'tempi. zanon, 2-xviii- 102
di vicende sgraziate. -funestato da disgrazie (un luogo, un periodo di
... noi corriam lamedesima via delle disgrazie. tommaseo [s. v.]
pace e con superiorità a tutte le disgrazie. 8. argomento, punto,
come accadono, ho detto, improvvise le disgrazie. -infelice, miserabile (
si veggono che sinistri, mostruosità e disgrazie? fogazzaro, 13-206: nello stato
avresti finito col ritirare o sminuire quelle disgrazie parole. 5. eliminare parti,
smussano e le empiricizzano, convertendole in disgrazie e inconvenienti che capitano nella vita ma
lagrimevole de'villici, allorché dipenda da disgrazie, da malattie o da carestie, pagando
o con compiacimento maligno anche per le disgrazie o le disavventure altrui o con compatimento
una serie continua d'insuccessi, di disgrazie. machiavelli, 1-viii-127: mogliama se
da incombenti preoccupazioni materiali, traversie, disgrazie. bembo, 10-v-100: priegovi.
non solo naufraganti fra 'vortici delle disgrazie temporali, ma in evidente pericolo di
sopra bugie. spropositi sopra spropositi. disgrazie sopra disgrazie. cavour, vli-81: mentre
. spropositi sopra spropositi. disgrazie sopra disgrazie. cavour, vli-81: mentre si
, 4-348: per soprassoma di tante disgrazie le armi forestiere stavano in punto di mescolarsi
altra scienza ed arte afflitta da tante disgrazie in que'secoli e in più altri
mostrare di non turbarsi per contrarietà o disgrazie. vittorini, 6-35: aveva proprio
che per poco non dimenticò le sue disgrazie. fenoglio, 5-i-571: la giornata
6. turbato da angosce; oppresso da disgrazie, dolori, sventure. m
172: tra i spassi il nido le disgrazie fanno. proverbi toscani, 229:
figliuolo mio, i peccati affliggono più delle disgrazie; ma quei pochi che aveva io
e posta nelle campagne le libera dalle disgrazie. c. e. gadda, 0-321
della grazia vostra spezzando le notti delle mie disgrazie, m'avete apportato un giorno felicissimo
, spia nuova. ibidem, 198: disgrazie e spie son guire la saliva
questa spianata sono tribulazioni, avversità, disgrazie et infirmità. -con allusione erotica
, noi corriam la medesima via delle disgrazie. nomi, 1-5: la cagion se
i-79]: per quanto visiti colle disgrazie il signore i suoi più cari, non
altri imputar si dovevano le sue sognate disgrazie. botta, 7-3: di molti mali
per portarla a compimento con tutte le disgrazie che mi vanno accadendo? » m
. p. foglietta, 187: le disgrazie sono come i stranuti, che poche
dar storte. -male storte-, disgrazie, contrarietà. giannini, lxiii-205:
strettamente. chiari, 5-111: le disgrazie, gli affanni, i pericoli, non
, scrisse, raccontando tutte queste sue disgrazie, a barbato sulmonense una lettera.
fra giordano [crusca]: in quelle disgrazie supplicantemente si volgono all'aiuto dei santi
tanto possono [le lagrime] / le disgrazie scemar, quanto le prefiche / svegliare
, il minotauro. -che arreca disgrazie e sventure. dante, purg.
ne li passati. -colpito da disgrazie, da eventi calamitosi (una città
veduta! / ma'per le mie disgrazie sono un poco svenuta. pratolini,
, datosi al bere per le sue disgrazie coniugali, semi-ebete, viveva in una tana
cui morso era mortale, e delle disgrazie che succedevano di frequente intorno alle trebbiatrici
persone con la sua taumaturga potenza le disgrazie e le malattie. camerana, 240:
a'capestri. idem, 404: le disgrazie son come le tavole degli osti:
agg. a rinnovare per noi te disgrazie del quarantotto... ma in quanto
fronte a pericoli, a minacce, a disgrazie, a fatti spiacevoli, imbarazzanti,
moderatrice. silone, 5-30: le disgrazie di famiglia avevano rafforzato la sua tendenza
che la regina, la quale nelle disgrazie ha tenuta la testa alta, molto più
, gli titillano le fibre le altrui disgrazie, e se ne compiace. thovez,
io. che esprime, che rivela disgrazie, sventure, sof vogliono
ha tutti i torti. sono due grosse disgrazie. 3. prov.
, giuri- sditione pur troppo stabile delle disgrazie per continuare con- tra l'uomo i
veicolo. collodi, 2-5: molte disgrazie di trabaltamenti di vetture e di cavalli
della stessa parte, come avviene nelle disgrazie, davano il tracollo allo stato già
estivo del traffico automobilistico e delle relative disgrazie stradali, rispunta, come ai quieti
5. sequenza di avversità, di disgrazie che colpiscono una persona. machiavelli
. chiesa, 5-3: l'anno delle disgrazie (tristemente famoso nelle cronache della mia
tempo da fuggire. -colpito da disgrazie, da eventi calamitosi (una città
peggio è, inventano con la fantasia disgrazie che non hanno, per turar la bocca
successo e procurarsi, invece, sciagure, disgrazie. dotti, 1-389: tale
quel tesoro basta a liberarsi da tutte le disgrazie, a goder tutti i piaceri.
suonare alla vecchia signora altrettanti vaticini di disgrazie. -auspicio, voto. bùgnole
da fanciullo, ho compito il corso delle disgrazie di una lunga vita, e sono
voi altri, che, non succedendo disgrazie, avete ancora un pezzo da parlare de'
che arreca danni, che è portatore di disgrazie. lubrano, 3-122: quant'ombre
troppo rincrescevole la ricerca delle cagioni delle disgrazie che ha sofferto e trascuro di verificarle.
con questo / compie. -arrecare disgrazie, calamità, sciagure; provocare una
: l'aria cagiona cento malattie, mille disgrazie possono accadere, mille malanni, diavoli
punta sul vivo, « che le disgrazie c'è chi se le cerca ».
da secoli a crogiolarsi nelfautocompassione delle proprie disgrazie, una giusta dose di ottimismo longobardo
una certa formola, per essere salvo dalle disgrazie, porrei quello di un professore dell'
maligna che si prova compiacendosi per le disgrazie altrui. b. placido [