stessa, acciò che possa sopportar qualche altra disgrazia che la fortuna ti potesse apparecchiare.
trenta ducati tignosi, dati per una disgrazia. goldoni, x-19: un mezzo regalo
, 1-92: vi si trovarono per sua disgrazia de'sudi paesani e conoscenti, da'
, iii-1-211: udì il moribondo per sua disgrazia quel dire sì spropositato, e rinveleni
: / e, paventando qualche ria disgrazia, / giunge a casa, va in
7. figur. riparo contro una disgrazia; rifugio. monte, 1-100-9:
situazione negativa, l'irreparabilità di una disgrazia. segneri, i-160: se tu
: premunirsi contro un danno, una disgrazia incombente; provvedere a rimediare a un
l'altro vaso, elesse per sua disgrazia quello ch'era pieno di metallo.
: chiunque in toscana ha avuto la disgrazia di affogare nell'acqua, n'è
lontano; / gli dei, per sua disgrazia in ciò benigni, / in tutti
questo avviene a caso ed è una mera disgrazia, come sarebbe se uno, nel
fusinato, i-75: ma guarda che disgrazia! allora / ch'io mi credeva dello
pensate che bisogni; e se, per disgrazia, vi toccasse, sì come vulgarmente
. nomi, 10-101: il colpo per disgrazia andò di piatto, / e invece
tecnico. botta, 7-78: quale disgrazia se noi volessimo privarci di queste risorse
delfico, i-361: i feltreschi, in disgrazia della corte di roma e dei legati
e come farà se ha avuto la disgrazia di nascere senza rendita, non risponde
il loro ristoro; anzi talvolta una disgrazia è madre di una fortuna. aleardi
giusti, 4-i-346: quel prete, per disgrazia, infarinato / d'algebra, se
-capitare di nuovo a qualcuno (una disgrazia, un malanno). datini
4. grave difficoltà, guaio, disgrazia. -in senso attenuato: fastidio,
1 ducati rognosi, dati per una disgrazia, come dicono. settembrini [luciano
non se ne rompan tre [una disgrazia o inavvertenza pare ne chiami altre. tommaseo
la marcia loro, affinché non succedesse disgrazia nessuna a bestie sì grosse e piuttosto
sedia, e a me toccò la grave disgrazia di restarmi rotto e spezzato..
che capovolge radicalmente una situazione precedente; disgrazia, avversità (anche nell'espressione rovescio
sospettoso che un ladro; e per mia disgrazia piglio sempre alla rivescia ciò che alla
il mondo: se non capita qualche disgrazia o qualche evento straordinario o imprevisto.
panigarola, 1-224: se per sua disgrazia il soldato si lascia incorrere a rubbare
derivano); sorte avversa; sventura, disgrazia.?? boccaccio,
, come ogni volta che succedeva una disgrazia... tutta la notte non potè
ti par che fortuna ruinosa / una disgrazia dietro a l'altra invia! »
della ruota: essere caduto in disgrazia. pasqualigo, 124: sono molti
rilucere 'l'ora del poveriello', che per disgrazia volea nella sua mente significare l'ora
signora sua mamma? e come fu quella disgrazia? che s'è messo a fare
2. tose. accidente, disgrazia, malanno (anche nell'imprecazione ti
storia. bechi, 139: la mia disgrazia è di non capire una saetta di
12). fagiuoli, v-135: disgrazia poi per le saie rovescie / alle
. tose. come scongiuro contro la disgrazia, il malanno o i guai di
scampo da un pericolo, da una disgrazia, da un infortunio. dante
se pur saluto / ricever vuoi da la disgrazia stessa. -con riferimento a
per aspirare al loro compatimento l'aver disgrazia. -insieme delle operazioni necessarie alla
suo giovane, sopragiogendola lo sposo per disgrazia. catzelu [guevara], i1-229
431: il povero principe ha una gran disgrazia d'una fistola tra il naso e
ch'io sappia. è forse accaduta qualche disgrazia? leopardi, iii-405: il padre
vanesio si faccia un bimbo quando ha la disgrazia di essere viziato dall'adulazione domestica.
numero fa, / e qualche volta per disgrazia butta / i sassi all'impensata or
mamma, alla mia scuola / per disgrazia mia: / e tutte li sbaccellarono,
. d'ambra, 74: -nata una disgrazia / è, che duomila scudi,
o la rabbia di quelle o la disgrazia di questi. f. f. frugoni
carletti, 34: se per caso di disgrazia la fregata si rompesse,..
, che capovolge una situazione precedente; disgrazia, avversità. fausto da longiano,
parte a parte, / condotta per disgrazia in questa parte / dal marran temerario
1-352: égli mi parla sempre di questa disgrazia, egli ha il cuore sbranato dal
targioni tozzetti, 2-77: è una gran disgrazia la nostra, che un tal momento
n. franco, 4-77: la disgrazia scanfarda, che attende la mia rovina
italiano io devasto ogni idioma che abbia la disgrazia di finire tra le mie mandibole.
). delvongaro, 442: una disgrazia dovea per certo sopravvenirgli,..
d'austria. brancati, 4-112: questa disgrazia mi ha scavato la fossa sotto i
in vero egualmente reca ad una donna disgrazia e le disdice, quando ella si
menare scempio. 7. disgrazia, sventura; esito disastroso, funesto
d'una somma fortuna si fa un'estrema disgrazia. brusoni, 929: seguirono in
ma fiori, 3-24: disgrazia, lassiam'ir queste contese, / ch'
né arte che potesse schermire da tale disgrazia. monti, 4-164: ivi l'acerbo
che ischerzano con lo sciagurato de la disgrazia, con il sobrio de la penuria e
ricevuti da la mano di sì lunga disgrazia, ha sempre visto le nostre lagrime
me, quasi estraneo, messaggero di una disgrazia che avrebbe schiantato una famiglia e poteva
falso zelo ». -avversità, disgrazia. guerrazzi, 13-100: si levò
e per questa morì, perché fu per disgrazia colpito da una schiopettata. p.
si dice, schiva gran fortuna e disgrazia molte volte. bibbiena, 2-52: chi
flaiano, i-133: per colmo di disgrazia i due giovani s'ihnamorano, senza
danni di chi è colpito da una disgrazia e, in partic., di abitazioni
affetti, nei beni, ecc.; disgrazia, sventura. giamboni,
, sforzo ne industria. 2. disgrazia, sciagura. laude cortonesi, 1-ii-133
2. ant. disavventura; sventura, disgrazia. montò in sul carro. giuseppe
, ché per altro modo sciagurato de la disgrazia, con il sobrio de la penuria e
. che costituisce o è causa di disgrazia, di sventà. sciaguratamente colla libertà
salire. -che è frutto di disgrazia o di colpa o di una decisione
inutili o per proprio capriccio; è una disgrazia, ma se per ogni altro verso
del buon parlare. stigliani, 1-315: disgrazia innostra lingua vale sciagura, e non mai
). sergardi, 1-375: maladetta disgrazia, empio destino! / etogliti di qua
tarsie] per la scultura, dopo la disgrazia che gli occorsealla corte d'ungheria, dove
già comincio a temere che, se per disgrazia sarete stata da qualcuno udita dire que'
irritabile. giusti, 4-i-255: gran disgrazia, mia cara, avere i nervi /
posson mettere infino alla stessa grazia in disgrazia. baretti, 6-240: nel ballare
carnevale. pirandello, 7-792: prima disgrazia, si sa, la scoronazione del
... le principali circostanze dellasua funesta disgrazia. delfico, ii-425: in poche parole
quanti scorticamenti e impiagature, / se per disgrazia puom si gratta un poco / ove
al cammello lo scrigno fagrazia, alla donna disgrazia. glieri grandi; e mosso il
o anche pena, grande compassione; disgrazia particolarmente dolorosa. laudario urbinate, lxxxiii-151
targioni tozzetti, 1-25: è una gran disgrazia che i semi utili -essere in contrasto,
, sei vinto. - sdrucciolai per disgrazia. carducci, iii-17-308: benedico il
. f. corsini, 2-670: disgrazia che colpì nel vivo cortés, conoscendola
durar della lettura, / che per disgrazia non finiva presto, / vinto dall'
mi sento proprio trafiggere ilcuore per la vostra disgrazia? -essere secco come una canna-
non che grandemente mi doglio della segnalata disgrazia della città nostra di ferrara, la
, quasi estraneo, messaggero di una disgrazia che avrebbe schiantato una famiglia e poteva
, interpretato come premonitore di fortuna o disgrazia. giamboni, 8-ii-327: segno si
? capuana, 19-99: quest'ultima disgrazia che quasi lo segrega dalla società,
gativa; doloroso, insopportabile (una disgrazia, o scrittore che manifesta sensibilità estrema o
spoglio improvviso le inasprirono il senso della disgrazia. delfico, ii-213: le grandi
in sensi non penso alla mia disgrazia. pirandello, 8-1 io: notava
oro. rajberti, 2-173: se per disgrazia viaggiò sui libri seri e sentenziosi,
di vostra signoria eccellentissima per la sua disgrazia e gliene professa distintissima obbligazione. crudeli
udendo, disse fra sé: disgrazia sua, che sentiva de gallo, cantò
, brusoni, 140: accompagnò questa disgrazia degli spa- gnuoli la morte del conte
mentre che io orava, vennero per disgrazia... tre diavoli bruttissimi e spaventosi
dal morale, ove domina e per disgrazia non serve che troppo bene alla spiega-
242: da che ho la disgrazia di non potere stampare sotto gli occhi
pascoli, 1-334: io ho la disgrazia d'avere le 'myricae'in prigione dal
c'è pericolo ch'a noi intervenga la disgrazia dell'altre femmine, che la sazietà
zena, 1-268: carlotta, colla disgrazia di quell'occhio che guardava nella settimana
già che per lo più non da disgrazia nacquero sì orribil settuplicato (part
pietro de barba o feriti molti: disgrazia che colpì nel vivo cortés, conoscendola
di eventi infausti; vicissitudine negativa, disgrazia. visconti venosta, 98: il
di minaccia. ma il sua disgrazia quello ch'era pieno di metallo. ulloa
[guevara], ii-147: sfortunataet irremediabile disgrazia... gli era intravenuta.
de metallo. 2. disgrazia, calamità. guido delle colonne volgar
, i-330: mi par sempre che qualche disgrazia / mi caschi addosso e mi sfragelli
più tosto contimor, anzi certeza di sua disgrazia. testi, 1-59: mi sono
si strazia, / non venga la disgrazia / d'averne a mendicar dopo una
più lieta / poi ch'io venni in disgrazia a la mia donna, / che
auguro buona fortuna. lei ha avuto una disgrazia; io ho fatto il mio dovere
sgràzia, sf. ant. disgrazia, evento sfortunato. dino da
mula alla casa del moribondo: « porta disgrazia! ci vorrebbe quest'altra! »
isogna riconoscere che ha accettata la sua disgrazia con te vestito.
dal buio, che aveva sentito di una disgrazia alla m. a. marchi,
. sm. evento sfavorevole, dannoso; disgrazia, sciagura; incidente, avversità (
quello stesso che cercò anco di mettermi in disgrazia del duca ai piacenza. io fo
cxlv-20-245: al registratore è accaduta la disgrazia di slogarsi, cadendo da pochi gradini
1-34 (i-416): metter ciascuno in disgrazia de la signora, non potendo smaltire
foscolo, xv-208: per tua e mia disgrazia la staffetta parte il lunedì verso le
, testo mondo, da che la disgrazia o la cattiva elezion mia mi avvilito,
conoscere ed amare anche da chi ha la disgrazia di non essere nato per divenir dottore
beltramelli, i-605: zìrolum, per sua disgrazia, si chiamava tutta la narrazione
o soccielare, che socto pena della disgrazia de'dicti re ogni mobile si debbia
c'è un membro della famiglia in disgrazia, son io quello. -rammentare
più godibile la prosperità e più soffrìbile la disgrazia. martello, 6-ii-511: legge a
podestà. goldoni, xi-326: gran disgrazia è nascer donna: / esser deve ognor
. - anche: far cadere in disgrazia. rosaio della vita, 68:
e sterrò il carro con un suono di disgrazia. -figur. compiere un'intensa
non picciolo sollevamento e refrigerio in questa disgrazia. salvini, 39-iv-7: gli uomini
bruti dolce diporto, / una disgrazia ci potrà seguire / che il sol pen
asili alle donzelle che hanno avuta la disgrazia di soccombere alle combinate spinte del senso
una somma fortuna si fa un'estrema disgrazia. pananti, iii-51: dante si rallegrò
: per qualunque traversia, dispiacere o disgrazia non ho mai perduto né il sonno
del mondo, come lo son per disgrazia quasi tutti quelli che vengono dall'italia
avevono e sparuta e malfatta vita e disgrazia in tutto quanto il corpo, diceva che
di sorpresa (una malattia, una disgrazia). fausto da longiano, iv-144
: bisogna ch'io confessi che ho la disgrazia di credere a una quantità sterminata di
povero giovane, se mai camperà dopo tanta disgrazia, avrà acquistata la vocina di soprano
alla paura ed al dolore di quella disgrazia... fu che la sofferta commozione
. colpire con violenza o inaspettatamente (una disgrazia, una malattia, la morte)
a mia cognata, che / per sua disgrazia è assai brutta, s'è pensata
è di vostra sorte e non di vostra disgrazia, perciò che è non iudicate,
fagiuoli, xi-4: se tu poi per disgrazia, / bella senza pietà, /
gli piaccia, sotto pena della mia disgrazia. montale, 15-724: un gioiello faran
? morone, 168: sia maladetta la disgrazia eterna, /... /
; lui, mio padre, dopo questa disgrazia divenne bisbetico, avaro e dispettoso.
. 13. far cadere in disgrazia, rovinare (la fortuna).
allora è facile racquistarle ed è la disgrazia più comune, e il pericolo generalmente
): aver nome tramaglino è una disgrazia, una vergogna, un delitto: il
momento che si sco- preva la terribile disgrazia. de amicis, no: alcuni facevan
che gli avevano provocati, se per disgrazia si fossero abbattuti a venir loro sottovento
quella parte sarà maggiore in taluno che per disgrazia patisca qualche imperfezione della statura, converrà
[guevara], ii-136: quanta disgrazia ha colui ancora ci ha il cor suo
. è che l'olio sparso porta disgrazia. 4. versato, pianto
3-53: è un brutto guaio, una disgrazia grossa, /... /
avevono e sparuta e malfatta vita e disgrazia in tutto quanto il corpo, diceva
1-44 (i-520): guardate che simil disgrazia non in- travenga a voi e che
scimunito, / e compatisce ognun la sua disgrazia. foscolo, gr., ii-679
la vita; non che meritassi la disgrazia che ho avuto, perché il signore
concreto: avvenimento funesto, sciagura, disgrazia. -anche con valore attenuato per indicare
andata nel bosco a piangere la sua disgrazia, vide venirsi incontro un omiciattolo brutto
7-iii-553: un intervento straniero sarebbe una disgrazia, un intervento piemontese sarebbe la fortuna
ghislanzoni, 17-126: deplorando la. disgrazia del 'povero sensuale', ella usava coi
comincio a temere che, se per disgrazia sarete stata da qualcuno udita dire que'
la mente stanca si ricusa al creare: disgrazia che mi capita anche troppo spesso,
: di ciò è fatta menzione per la disgrazia del detto campanile spesso tocco dalle saette
zi, 1-755: accorsero per vedere che disgrazia fosse accaduta; soverchio caldo, / voglio
sprezzasse. giuglaris, 1-213: tutta la disgrazia del re francesco primo a pavia venne
marcolino] mi faccia stampare / con la disgrazia de lo sprivilegio. =
aiuti! -povero signore! -ohimè! -gran disgrazia la vostra! -mo cavami di dubbio
2. figur. iattura, disgrazia (e ha valore enfatico).
, rovina morale o materiale; estrema disgrazia, sventura, calamità. scala del
sterrò il carro con un suono di disgrazia. -intr. con la particella
condannare una povera creatura. come la disgrazia diventa più grossa, come il buio
[idee], ce n'era per disgrazia molte delle storte. de sanctis,
... è pur stata una disgrazia / grande, che prima che trovare
un libraro, vi si ridusse per mala disgrazia loro tre pedanti e un traduttore di
sm. ant. rovescio della sorte, disgrazia. sassetti, 7-228: voi con
goldoni, iv-709: se per mia disgrazia i miei creditori mi stringessero per li pagamenti
. fagiuoli, xii-7: non è disgrazia, / ch'ella non sia di strippamaestosa
. della porta, 5-123: la disgrazia fu un legno che stropicciai a quello
. 4. figur. danno, disgrazia; rovina, fallimento. bugnole sale
. marco foscarini, lxxx-4-677: alla disgrazia... degli sturbati soccorsi andò
ferd. martini, 1-i-555: ha la disgrazia di avere una moglie fastidiosa, superbiosa
a lui. -fatto cadere in disgrazia, reso spregevole. pellegrino da castiglion
né men qui è creduta sin ora la disgrazia del marchese tulio guerrieri, né la
, o per isvaligiamento, e per altra disgrazia..., non ebbe mai
ecc.; sciagura, avversità, disgrazia. boccaccio, dee., 5-3
pres. sventurataménte, avv. per disgrazia, per uno sventurato caso; disgraziatamente
buon taglio. ronconi, 2-8-52: la disgrazia non ha mai sotti! taglio.
. 2. figur. grave disgrazia o, con valore attenuato, evento
2. figur. evento piacevole o grave disgrazia, che si verifica per lo più
addosso non può esser contenuto della sua disgrazia. 3. disus. tipo
del ritorno era dovuto ad una orribile disgrazia, la cui prima notizia fu portata
. oriani, x-5-369: è un'immensa disgrazia. jela starà qui: telegrafate al
. fagiuoli, vii-171: chi per disgrazia sua vota ha la cassa, / ricorra
di temperare la sua felicità con una disgrazia. carducci, iii-14-317: anche nella tragedia
morgagni, 233: il tumore è per disgrazia sul lembo anteriore del muscolo temporale.
dagli uomini affliggitori e da una sua ostinata disgrazia. -fra le tenebre-, nascostamente
a divenirlo lui, per quella benedetta disgrazia di non saper tener la penna in
, ha ancora una fortuna nella sua disgrazia: ha sempre accortamente risparmiato e tesorizzato
v.]: per ora la disgrazia che voi temete non è avvenuta; non
: mio padre era finito nel pozzo per disgrazia, l'avevano tirato su in tempo
già trovato. monti, i-314: per disgrazia mia e per consolazione dei malevoli ho
. e. gadda, 6-36: la disgrazia era venuta doppia: ai suoi ori
. essere prossimo alla rovina; cadere in disgrazia. navagero, lii-1-359: uomini d'
viene dal vedere e conoscere una vera disgrazia che tocchi alcuno. 10.
, cxxxvii-69: ed io per mia disgrazia / questa sera ho un impegno /
accompagnar dovrebbe, / si sente per disgrazia impetuosa- / mente chiamar - gran caso
di terremoto, non s'inceneriscono per disgrazia d'incendio? a. cattaneo, ii-62
3. figur. cadere in disgrazia, precipitare in una condizione di grave
a rosaura la farlo cadere in disgrazia, precipitarlo in una condizio
, fatto luttuoso; grave sventura o disgrazia che provoca dolore, pietà o, anche
quasi dovesse a ogni passo accadergli la disgrazia di essere travolto dai trammi, dalle
chi la trovò, e poi per sua disgrazia venne a smarrirla, di subito la
miseria talvolta di non ispendere, la disgrazia e il corrotto mondo, fa talvolta
amato dal suo signore, che in disgrazia di lui traricchire. boterò, 9-14
corsi fuori della caverna per vedere se disgrazia fosse incolta a qualche pastore.
proprio in quell'attimo fosse accaduta la disgrazia. calvino, 3-30: il sentirsi
co- testo mondo, da che la disgrazia o la cattiva elezion mia mi trasecolò
che le erano rimasti asciutti al sospetto della disgrazia, le si inumidirono in così breve
. pirandello, 8-351: aveva la disgrazia, lui, d'essere 'trasparente'. sicuro
nuove. pirandello, 8-351: aveva la disgrazia, lui, d'essere 'trasparente'
leti, 6-1-218: cadde elisabetta nella disgrazia di vedersi servir di trastullo alle peripezie della
a compiangere la tua non mai meritata disgrazia; che dopo aver sudato e trasudato per
una travégola agli occhi per pormi in vostra disgrazia? lubrano, 3-136: traveggole de
. figur. avversità, grave difficoltà, disgrazia. -anche, con valore attenuato:
traversità, sf. difficoltà, impedimento, disgrazia. papini, iv-710: il
dall'apice delle speranze all'abisso della disgrazia. 4. locuz. dare
scortese;... la malva disgrazia; la menta dolore,...
. 3. evento luttuoso, disgrazia, sventura. marsilio da padova volpar
, angoscia, sofferenza; fatto doloroso, disgrazia, sventura. dante, conv
confusi e misti, / e per disgrazia si conserva ancora / il seme rio
: mio caro alberico, è successa una disgrazia. è morto tuo zio ferruccio.
giulia tutto il successo de la sua disgrazia. g. bentivoglio, 4-1083: stendevasi
conosciamo quanto sia grande et infinita la disgrazia nostra, intendendo tanti maligni offizi fatti contra
negativo di una realtà; sventura, disgrazia, magagna. f. f.
e. cecchi, 9-243: dopo la disgrazia che gli occorse alla corte d'ungheria
giramenti di capo, che mi minaccia qualche disgrazia. bicchierai, 206: sorpresa da
. nievo, 1-113: nella sua disgrazia la vecchia marta aveva se non altro avuto
veemenza di terremoto, non s'inceneriscono per disgrazia d'incendio? mamiani, 10-ii-364:
che egli avesse preso a veglia la disgrazia del cieco, per ingrassarvi nell'ozio.
un grave pericolo, incappare in una disgrazia inattesa. firenzuola, 676: costar
non han cuore di fermarsi dopo accadute la disgrazia. -con riferimento all'antica concezione scientifica
di eventi sfavorevoli; circostanza sfortunata, disgrazia (in par- tic. nelle espressioni
viene scritto esser comune uest'anno la disgrazia della raccolta dei grani, tutti bucati da
-verno della ventura-, cattiva sorte, disgrazia. bartolomeo da s. c.
dal virus della febbre, se per disgrazia si trovi con lo stomaco ingombro,
qualcuno al vischio-. farlo cadere in disgrazia. tasso, 1-6-83: io cerco
uso antifr. esito negativo, infausto, disgrazia, rovina. g. m
rara figlia? bianciardi, 4-76: disgrazia volle che mi vedesse per strada un
certo piovano appreso a varese, entrò per disgrazia ancora lui su questi umori da bestia
a tale che, quando occorresse una disgrazia che il navilio si perdesse, questa
zopicano. muratori, iii-165: la disgrazia però si è che lo stesso idenam
ridere e scherzare, ignaro della sua disgrazia; ma una brutta bestiola non ne fa
neri, 4-81: ma se poi per disgrazia m'interviene / di far come gli
. invar. che si ritiene che porti disgrazia (una persona, anche come epiteto
che disamministra, dove, pena la disgrazia del capo, si scrive sempre 'ufizio'postale
. gadda, 25-70: sentita la disgrazia del divo, si affrettò a insinuare che
iettatòrio, agg. che si ritiene porti disgrazia, che è di malaugurio (con