delle palpebre i grossi umori assottiglia e disecca. alberti, 72: molto giova
lo caldo e lustro del bacino si disecca la pupilla, e perde il vedere.
, 9-22: questa infermità asciuga e disecca le 'nteriora del cavallo,...
leonardo, 1-137: esso fegato si disecca e tassi al modo di crusca congelata
leonardo, 1-137: esso fegato si disecca e fassi al modo di crusca congelata
senape] cotto e dei draganti insieme, disecca l'umidità dell'uvola, del cerebro
marsilio ficino, 4-62: quello che disecca tanto il naturale umore, è un
alcuna nitrositade; perocché riscalda, e disecca il corpo. seneca volgar., 3-110
in mille amorazzi, gli smugne e disecca per modo, che ancor'acerbi per
abondantemente dannosa l'ardente invidia: questa disecca e consuma in privato e in publico qualunque
sasso: a tenpo di gran calore disecca e tom'a nulla. vangeli volgar.
e batte i denti, e tutto si disecca. leonardo, 2-227: sopra le
difende, ma stando poi troppo si disecca. d. bartoli, 2-4-70: strug-
si langue: / tosto la vena li disecca e munge. pulci, 25-323:
superficiali. soderini, ii-290: il ramno disecca o digerisce e sana l'erisipele o
che in questo tenpo afieboliscie il corpo e disecca sopra tutte cose. boccaccio, dee
/ invidiando agli assetati il bere, / disecca i fiaschi, onde vacilla e fete
e, quello che è tristo, disecca l'ossa. cavalca, i9-374:
anime, la qual pena non affligge né disecca l'anima, anco la grassa
detti, igno borea che disecca. ranza ed improbità. guerrazzi
. e totalmente il ceppo si disecca. [sostituito da] manzoni, pr
, 215: il troppo coito infrigida e disecca il sangue,... leva
indescrizione, il quale è vento ardente che disecca ogni fonte di pietà. dominici,
215: il troppo coito infrigida e disecca il sangue. gelli, 15-ii-
, non « dolore affliggitivo » che disecca l'anima, ma « ingrassativo »
, posto in un medesimo ordine, disecca l'enfiatura premendo e innaffia le membra
fuoco il passa, e la midolla disecca dall'umido, onde poco nutrica e
accidia smunge la povera anima e tutta la disecca. roberti, xiv-12: funereo però
fatto della sua decozione [del puleggio] disecca l'umidità della matrice e strigne il
il fuoco il passa e la midolla disecca dall'umido, onde poco nutrica e tardi
che se tocca la vite, la disecca e non lascia far frutto.
sciatica] il fuoco, il quale disecca la muffa e rende le ligamenta più sode
landino, 147: la poppa si disecca pel mugnere. lauro, 142:
d'ogni male spirituale e vento che disecca ogni bene e ottura la fonte della
il fuoco il passa e la midolla disecca dall'umido. a. f. berlini
calor loro dà accrescimento e nutrimento e disecca la loro umidità, onde è medicina
, / su le piume abbonite più mi disecca o abbrucia. -con generico
: la ingratitudine è uno vento ardente che disecca la fonte della divina pietà. luna
la piumata, allarga il budello e disecca la umidità soperchia che non può uscire
che ha puntura ingrossa l'umidità e disecca... ha di buono che genera
mente, ma la moltitudine de'cibi disecca le fonti delle lagrime. benci, 1-43
cibo che ha puntura ingrossa l'umidità e disecca. 15. fis. ant
liquefà, a poco a poco penetrando la disecca e la conserva dalla putredine. casti
: il loro vino [delle fragole] disecca i quossi del viso e chiarifica gli
l'umido radicale e, inducendo malinconia, disecca l'uomo e fallo infermare e morire
sasso: a tenpo di gran calore disecca e tom'a nulla; e sì amore
momenti perde ogni bel lustro e si disecca. -ciò che costituisce il prodotto
temperata e rasciuga con una sua virtù e disecca tutti i cattivi umori. m.
overo non essendo senza evaporazione fumale, disecca e scalda, donde rimette quello che
i-15-57: era notabile nel more proprio che disecca l'anima. dominici, 4-123: saptempo
tenga di salnitro o vero di solfo, disecca catarro. 'ontano, 160:
sua cura. questa infermità asciuga e disecca le 'nteriora del cavallo e macera il
molta fatica, la qual riscalda e disecca le membra, in tanto che non può
contrae i pori delle piante e tura e disecca il letamein tal maniera che 'l suo umido
, 147: imperoché come la poppa si disecca pel mu- gnere, così el polmone
di contra, nuoce, imperocché disecca. bembo, 10-vi-348: io vi fo