dante padre, nel cuore odio e disdegno. 3. figur. mettere
dare corso alla rea, cadde in tanto disdegno, che da lui si rubellò quasi
sangue / dentro nel core che il disdegno infoca. d'annunzio, iv-1-54:
qua su si comporta / con men disdegno che quando è posposta / la divina
necessario all'espugnazione di troia, per disdegno contro agamennone, si appartò dalla battaglia
ma solo in apparenza, un supremo disdegno per i compratori. papini, 8-59:
future cose, / tanto ch'a imaginar disdegno e tremo, / m'affrontan mute
b. croce, ii-9-46: il disdegno che l'artista talora prova...
lenta, / clemenza accorre, e quel disdegno allenta. monti, 6-695: spesso
atteggiamento di chi intende mostrare disprezzo e disdegno verso gli altri; sussiego.
la persona ha di sé; il disdegno dalla bassa opinione ch'egli ha d'
naso alto: con fierezza, con disdegno, con superbia. carducci, 508
spalle: atto di noncuranza o di disdegno. -al figur. alzata d'ingegno
de le rose offesa; / e di disdegno ambizioso accesa, / il pensier con
morto da quei cani, tutta piena di disdegno ed ira, gli disse: -
/ furon materia a sì giusto disdegno? boccaccio, dee., 4-1 (
gusto, / credendo col morir fuggir disdegno, / ingiusto fece me contra me
più s'apprende al core / il disdegno e l'oblio di quanto vive /
amore della natura, che sottintende un disdegno e una fuga dalla realtà, e
8-90: allor chiusero un poco il gran disdegno, / e disser: « vien
, per derisione de'sciocchi, per disdegno o bile contro gli usurpatori, o
, / né copro mia ignoranza con disdegno, /... / ma sono
morti, e in lui quel caldo / disdegno marzial par che s'attuti. /
, e abbia in dispregio e in disdegno i beni della ventura e la gloria del
mena / forse cui guido vostro ebbe a disdegno. idem, inf., 23-93
morendosi di fame, caccia, per disdegno, via la balia. simintendi, 3-188
(in maniera perentoria, e con disdegno). -anche al figur.:
. avverb. alla bersaglierà: con disdegno del pericolo, con cuore intrepido e
e pur troppo le infondono un generoso disdegno della brutale ricchezza e della boria brutale
tremare / viverò con dispetto e con disdegno. -in senso osceno.
un consenso o le oscuri un'ombra di disdegno, le dischiuda il piacere o le
482: non dirò più: giusto disdegno / forse mi tirerebbe a porre in carta
, per far mostra di entusiasmo o di disdegno. moravia, iv-177: i muscoli
è rotta la chiave / del su'disdegno nel mio core verso, / sì che
: allor chiusero un poco il gran disdegno, / e disser: -vien tu solo
cioè occultarono e tennero celato il gran disdegno che avevano preso. landino [inf.
posta innanzi, e non avere a disdegno se gli ha difetto di condimento niuno
cole / priva sua vita col maggior disdegno. petrarca, 321-n: sol'eri in
dante, 59-21: dico che bel disdegno / sarebbe in donna, di ragion
qua su si comporta / con raen disdegno, che quando è posposta / la divina
tremare / viverò con dispetto e con disdegno. leonardo, 1-268: queste non sono
/ ch'io non ne porti verso me disdegno. lorenzo de'medici, 307:
si congiugne. / perinto avvampa di disdegno e d'ira, / e d'una
, per far mostra di entusiasmo o di disdegno. cicognani, 3-252: la velia
ii-545: dunque non move ragione il disdegno, / ché io convegno -seguire isforzato
,... con quel fastidio e disdegno con cui si suol par
alto coraggio, / e 'n matura virtù disdegno acerbo. campanella, i-202: dove
/ e a cerere cagion d'alto disdegno, / il coronato melagrano, e
rose / le tempie a menalippo per disdegno, / che quei faceva il teschio
patria. ira, vendetta, dolore, disdegno, ansietà pubbliche e private, tutte
truova segnoria, / né umiltà contra disdegno sale / se del tormento morte non
forse, cui guido vostre ebbe a disdegno. idem, inf., 28-70:
/ forse, cui guido vostro ebbe a disdegno. idem, purg., 19-143
v-2-329: salì sul patibolo sorridendo e a disdegno volle giacere supino per fissare la mannaia
massimo volgar., i-631: acceso per disdegno verso la terra di pozzuolo, perché
voce dotta, lat. dèdignàtiò -dnis * disdegno deriv. da dèdignàre 'sprezzare,
di compassione inverso il reo e di disdegno contro l'attore. alfieri, v-1-731:
donne / furon materia a sì giusto disdegno? s. gregorio magno volgar.
ugualmente rinnegare e volentieri, anzi con disdegno, getterei ai piedi di quella cupa
, 103: su, si sfoghi ogni disdegno / in quel legno / che fidossi
loco ove ti trovi; i perché disdegno e nimistà tu movi / tra veri e
non per paura ma per un loro disdegno che li teneva lontani dalle vendette devolute
impeto della mente, con tutto lo disdegno, con tutte le forze, sono
persone e cose con superiorità sprezzante; disdegno, disprezzo. p. verri
cotal riso / di scherno e di disdegno, che dipinge / di gioia al
testi a mano hanno in quel luogo 'disdegno '; voce che vi sta veramente
/ da'be'vostr'occhi, ma disdegno et ira. della casa, 553:
disdegnanza, sf. ant. disdegno, disprezzo. giacomo da lentini
io sì m'appago / che non disdegno signoria d'ancella. chiabrera, 347
poi... è incredibile come disdegno! non trovo mai nulla di a
: tratta dal vostro amor non mi disdegno / cangiar il mio gran nilo col
. 'chi disdegna, che ha a disdegno. l. bellini, i-126
suoni. = deriv. da disdegno *. disdégno1 (desdégno)
/ rizzami gli occhi de lo su'disdegno / sì feramente che distrugge 'l core.
nel paese che la bella volesse vedere per disdegno del marito. dante, 59-19:
. dante, 59-19: dico che bel disdegno / sarebbe in donna, di ragion
, la donna mia ha d'un disdegno / sì ferito 'l meo core, /
ad or venirmi al core / un leggiadro disdegno aspro e severo / ch'ogni occulto
me'saria di fore, / s'aver disdegno ne troncasse amore. da porto,
poco di gelosia, un poco di disdegno, ch'entri tra questi signori, non
volto or di colore / di rabbioso disdegno ed or d'amore. marino,
i lumi abbaglia, / la diva di disdegno inviperita, / cui nulla furia in
che si crede disonorata nel cedere, il disdegno di contradirsi, di ritrattarsi, di
scese / dalle cime d'olimpo in gran disdegno / coll'arco su le spalle,
basso loco pose, / odio mova e disdegno. verga, ii-302: la diva
trionfo, fece un atto sublime di disdegno, lasciandosi cadere quasi sfinita sul canapè
chiusa nel suo tedio e nel suo disdegno, violante m'appariva in un'attitudine
solo la penetrazione, e un certo disdegno finissimo dell'artista ben nato, ma anche
. gadda, 5-128: guardava con disdegno muto la bocca dell'informatrice, tutta
cole / priva sua vita col maggior disdegno. varchi, v-930 (60-5):
il po con men grido e più disdegno, / porta il suo dritto all'adria
volte ha tratto il legno / dal disdegno / di ria tetide spumosa / rasserena
africano spesso è portato a considerare con disdegno le miserie della vita.
/ e la propria cagion del gran disdegno, / e l'idioma ch'usai
indegno, / onde seguì il gravoso disdegno, / togliendo vita, letizia e diporto
dopo tanti amari, / che per disdegno il gusto si dilegua. 3
più degni di noi, ciò è grande disdegno. 4. locuz. -avere
4. locuz. -avere a disdegno, in disdegno (assol. a
. locuz. -avere a disdegno, in disdegno (assol. a disdegno):
, in disdegno (assol. a disdegno): non tenere in nessun conto,
giamboni, 4-193: abbiendo io in disdegno costui, dicendo parole di fanciulli,
/ forse, cui guido vostro ebbe a disdegno. pulci, 22-196: per invidia
, 22-196: per invidia m'ha in disdegno. bembo, 1-253: or ho
stesso a noia, / anzi a disdegno, e sol pianger m'avanza. scalvini
poi che tua servitù s'ebbe in disdegno. / volesti esser fellon pria che negletto
di ruvo salì sul patibolo sorridendo e a disdegno volle giacere supino per fisare la mannaia
suo dio eterno. -cadere in disdegno di qualcuno: provocarne tira, lo
è ben savio, ei cade in disdegno e in male talento di coloro medesmo
non solamente ne cade l'uomo in disdegno, ma in odio e in disgrazia
vorremo per alcun modo venire in lo disdegno e disgrazia del nostro signore; che sarìa
nostra total disfazione. -essere a disdegno: essere sfuggito con disprezzo e disgusto
tanto èv'a desdegno? -essere disdegno: essere causa d'ira, di
fia desdegno. -muovere a disdegno: provocare sdegno, ira. monti
, v-396: mi ha mosso a grande disdegno ciò che mi scrivi di questo ingrato
questo ingrato. -prendere a disdegno: incominciare a disprezzare, a non
ferirmi il core. / allor presi a disdegno il cane e l'arco / il
terra e 'l cielo. -prendere disdegno, salire in disdegno: sdegnarsi,
. -prendere disdegno, salire in disdegno: sdegnarsi, montare in collera.
malcontento / degli ufici comun, prese disdegno / contro a certi altri del nero
ond'io salii per questo in tal disdegno / che sempre mai da poi gli
guerra. -recarsi, avere qualcosa a disdegno: considerarlo offesa, sentirsene provocato.
giovanaglia di roma ebbe questo in grande disdegno: però presono partita d'averle con
per disdegnoso gusto / credendo col morir fuggir disdegno, / ingiusto fece me contra me
, 19-42: non possendo il suo disdegno in porto / addur, sendo la pugna
anco vorremo per alcun modo venire in lo disdegno e disgrazia del nostro signore; che
di estraneità, di solitudine, di disdegno (in un ambiente, fra persone
e non solamente ne cade l'uomo in disdegno, ma in odio e in disgrazia
anco vorremo per alcun modo venire in lo disdegno e disgrazia del nostro signore; che
, 103: su, si sfoghi ogni disdegno / in quel legno / che fidossi
tener lontano, respingere, rifiutare con disdegno (una persona, anche una proposta
: par ch'egli abbia / dio in disdegno, e poco par che il pregi
tremare / viverò con dispetto e con disdegno. p. fortini, i-155: ohimè
contrarietà, malcontento astioso, corruccio, disdegno (il viso, la voce,
vedilo andar pien d'ira e di disdegno. boccaccio, v-122: i furti
, il vostro disprezzo e 'l mio disdegno / son doppio mio tormento, /
croce, i-4-178: tucidide accennava con disdegno alle storie che si scrivono per riportare
rizzami gli occhi de lo su'disdegno / sì feramente che distrugge 'l core.
trionfo, fece un atto sublime di disdegno, lasciandosi cadere quasi sfinita sul canapé
qua su si comporta / con men disdegno, che quando è posposta / la divina
per la terra, / da muover a disdegno ogn'alma onesta, / e per
nel suo tedio e nel suo disdegno, violante m'appariva in un'attitudine
e lungamente indarno, acceso poi per disdegno, la spugna abbeverata di tutti li
i-340: ma l'orgoglio, il disdegno, l'odio, il disprezzo non vi
deriv. da fastus -ùs 1 orgoglio, disdegno, disprezzo ', con l'incrocio
. fastus -ùs * orgoglio, superbia, disdegno ', anche * lusso, sontuosità
poi che tua servitù s'ebbe in disdegno. / volesti esser fellon pria che negletto
lumi abbaglia, / la diva di disdegno inviperita, / cui nulla furia in
loro ferità. -orgogliosa ritrosia, disdegno (con riferimento al rapporto amoroso)
: a questo dir, d'acerbo alto disdegno / fiammeggiò in volto e tanta ira
, / rizzami gli occhi de lo su'disdegno / sì feramente che distrugge 'l core
nella tua natura una fierezza e un disdegno che non conciliano la confidenza. saba
pecto da cui si sgombra ira e disdegno, / quantunque fenestrando il cuor mi
vostro fleto, / per lo giusto disdegno che v'ha morti, / e puose
/ forse, cui guido vostro ebbe a disdegno. petrarca, 264-43: ben ti
donne, la donna mia ha d'un disdegno / sì ferito 'l meo core,
, / non s'incolpi di ciò disdegno od ira, / o paura o dolor
di tanta illusione e speranza, originavano il disdegno per le frasche della vanità fascistica petulante
venne udita dal prigioniero con freddezza e disdegno. carducci, ii-7-162: mia moglie
e par ch'elli abbia / dio in disdegno, e poco par che il pregi
, la rozzezza del gusto e il disdegno per l'ordine e la regolarità.
ma viaggia per proprio conto in privilegiato disdegno. = comp. da fuori
cieco, 1-95: l'odio, il disdegno, il furor e la rabbia, /
, 1-95: l'odio, 11 disdegno, il furore la rabbia, / tutti
. che il niccolini va furibondo per disdegno di tanta gagliofferia [il cadmo del
le labbra iersera sigillate dal più gelido disdegno. bontempelli, 19- 19:
ugualmente rinnegare e volentieri, anzi con disdegno, getterei ai piedi di quella cupa deità
francia gli gittarono in volto il loro disdegno e disprezzo. -gettar sassi in
a poco a poco / spegnerà di disdegno un freddo giaccio. alfieri, 8-
/ e la propria cagion del gran disdegno, / e l'idioma ch'usai
e serene, / che superbia e disdegno or mi nasconde. 0. rinuccini,
conduce / e pentiti farà nel suo disdegno / i giurati potenti. = voce
gusto, / credendo col morir fuggir disdegno, / ingiusto fece me contra me
. fazio, vi-5-83: io ho disdegno e onta assai / a pensar ch'
glie li gitta in faccia / sorgendo con disdegno e con minaccia. d'annunzio,
. croce, i-4-178: tucidide accennava con disdegno alle storie... che si
passare. carducci, iii-7-309: con nobile disdegno dei mestieranti che le lettere acquistano per
, / rizzami gli occhi dello su'disdegno. dante, inf., 33-47:
disdegnoso gusto, / credendo col morir fuggir disdegno, / ingiusto fece me contra me
è dopo tanti amari, / che per disdegno il gusto si dilegua. leggenda di
steccato. papini, i-451: non disdegno ficcar l'occhio alle fessure degli impalancati
gittò la spongia ne la tavola per disdegno e impazienza. g. bentivoglio, 5-
immatura, senza sentirsela di discutere, per disdegno e impedimento d'uomo e di artista
a spiegare in che consista il « disdegno » (o della lingua latina, o
cosa mobil per natura, / e per disdegno impetuosa e fera. palmerini, lx-2-144
al bel petto / nascondi odio, disdegno ed impietate. scarpelli, 1-4: a
, 178: abbia in dispregio e in disdegno i beni della ventura e la gloria
è dopo tanti amari, / che per disdegno il gusto si dilegua: / altro
che l'avversario l'ha fatto in disdegno del comune, credendosi... che
francese... spezzasse con generoso disdegno le sue catene. giusti, 2-186
petrarca, 23-105: talora umiltà spegne disdegno, / talor l'enfiamma. s
sangue / dentro nel core che il disdegno infoca, / per qual de la
, per tuoi gran gesti ebbi a disdegno, / e mentre fummo cavalieri erranti /
pucci, cent., 80-85: disdegno / s'ingenerò tra 'l papa, e
inobbedienza è quando l'uomo, per disdegno, non ubbidisce il suo maggiore nelle cose
città, non senza suo grande disonore e disdegno. = comp. di
e paura, / raccende amore se il disdegno è inturno. crescenzi volgar.,
sangue / dentro nel core che il disdegno infoca, / per qual de la
/ poscia che fu per froda e per disdegno / de l'iniqua madrigna al padre
menzini, 5-262: 'l tuo disdegno sfoga / tu, che dietro a
: dalla lira mia, che io ora disdegno di toccare, non ispirano che di
1-ii-419: sì dicendo m'accesi e per disdegno / battei col pié le lastre e
un consenso o le oscuri un'ombra di disdegno, le dischiuda il piacere o le
filo della scarpa: giudicarlo con sommo disdegno, non tenerlo in alcuna considerazione.
a considerare che non sarebbesi tollerata senza disdegno. = deriv. dal fr.
core / di lontana vendetta e di disdegno. birago, 369: in effetto la
alle profonde luogora, / dove il disdegno piove. g. gozzi, i-8-204
loco pose, / odio mova e disdegno. imbriani, 1-236: chi pone il
negarò che non sia stato maggiore il disdegno che 'l piacere, pensando che non è
imbastardita / razza di marte e, di disdegno
sottopose / a portar dal demon tanto disdegno, / e che le spalle brutte e
inobbedienza è quando l'uomo, per disdegno, non ubbidisce il suo maggiore nelle
(117-50): prego che quel disdegno più non aggia, /...
giudicò da questo suo procedere che avesse disdegno di levare l'assedio, ma col manco
che guido [cavalcanti] poiché ebbe a disdegno ciò che dante non ebbe, cioè
ruggero bonghi aveva torto di guardare con disdegno, misurando col suo ideale manzoniano,
morti, e in lui quel caldo / disdegno marzial par che s'attuti. siri
donne / furon materia a sì giusto disdegno? tavola ritonda, 1-125: le
gusto, / credendo col morir fuggir disdegno, / ingiusto fece me contra me
nelle botteghe, trattava con un certo disdegno i bottegai, si lagnava della mediocrità
gradita / e a cerere cagion d'alto disdegno, / il coronato melagrano. manzoni
tassoni, 7-19: urta fremendo di disdegno e d'ira / tra i ferraresi
/ forse cui guido vostro ebbe a disdegno. bibbia volgar., i-71: comandò
qualcosa: trascurarla sprezzantemente, ignorarla con disdegno. e. cecchi, 8-132
-il disdegno, il corruccio, la riprovazione della
ruggero bonghi aveva torto di guardare con disdegno, misurando col suo ideale manzoniano, gli
contrario a queste spese! avevi tanto disdegno per queste mollezze! non dicevi così?
gusto, / credendo col morir fuggir disdegno, / ingiusto fece me contra me
vostro fleto, / per lo giusto disdegno che v'ha morti / e puose fine
chiesa, 5-178: fece un musetto di disdegno. c. e. gadda,
d'ira, di vergogna, e di disdegno. trissino, 2-1-363: il gran
esigenze, gusti, stato sociale; disdegno, sufficienza, alterigia. dossi
che l'artefice scaglia da sé con disdegno, perché troppo diverso dalla immensa concezione
popolo francese... spezzasse con generoso disdegno le sue catene. garibaldi, 2-2
ora io disdegno quel che un dì bramai / lavoro di
nelle botteghe, trattava con un certo disdegno i bottegai, si lagnava della mediocrità
. petrarca, 264-97: un leggiadro disdegno aspro e severo / ch'ogni occulto
, 216: già mi vien di quel disdegno orrore, / che soleva offuscar la
carlo, per suo oltraggio e gran disdegno, / perdeo cicilia ch'era in suo
, 374: gli ombreggiava non so che disdegno / il labbro. perché
ferro o colle privazioni e col disdegno. stuparich, 9-173: quando
sdegnosa, soggiungendo la virginità, con disdegno, di non voler più onestar del
vostro fleto, / per lo giusto disdegno che v'ha morti / e puose
stato di umiliante abiezione, di universale disdegno e disprezzo, di pubblica disistima).
. fazio, vi-5-79: io ho disdegno e onta assai / a pensar ch'
sollicita arte, / vita constante con poco disdegno; / e per sostegno de l'
lusinga e 'l merto osceno, / disdegno n'ebbe. foscolo, gr.,
ella a me per tutto 'l suo disdegno / torrà già mai né per sembiante
i'ho servito quanto / mostrar ver'me disdegno vi piacesse. g. villani,
e non citato da alcuno quasi a disdegno della sua ostinata rettitudine, io vi
ho servito quanto / mostrar ver me disdegno vi piacesse. -che non agisce
messo del cielo pare 'pien di disdegno ', e così parla. si rivolge
. faldella, iii-120: sbirciava con disdegno lo scolare traditore quasi nascosto nel pallone
giudichiamo ingiusto, delittuoso, l'abituale disdegno per tutto ciò che è giovane,
i nostri adversari in invidia et in disdegno dell'uditore se noi
che l'artefice scaglia da se con disdegno, perché troppo diverso dalla immensa concezione
. dante, xlix-21: dico che bel disdegno / sarebbe in donna, di ragion
/ te desiando tu ristringi e preme / disdegno, crudeltà, volere insieme, /
ha solo la penetrazione e un certo disdegno finissimo dell'artista ben nato, ma
animo vanagrolioso, uando ha sì in disdegno gli altrui fatti che non soffera i
/ forse cui guido vostro ebbe a disdegno. idem, inf., 16-71:
loco pose, / odio mova e disdegno. graf, 5-940: forse un periglio
che gittò la spongia ne la tavola per disdegno e impazienza dipinse a questo modo la
ardimento / ch'oblio, ragion, disdegno e lontananza / saldasser le mie piaghe
: un soffio di libertà, un disdegno virile pei piagnucolamenti e le viltà del
: ahi quanto mi parea pien di disdegno! idem, par., 25-16:
che l'avversario l'ha fatto in disdegno del comune, credendosi essere sì grande o
mare / che i destrieri del sol disdegno n'hanno, / che con doppio
persona atteggiata a un tal qual burbanzoso disdegno della aristocrazia delle forme esteriori.
procurava da noi nascondersi e ora, per disdegno fatta in volto sanguigna, anzi infiammata
che 'l mio core fiede / e con disdegno fieramente il pizza. 2.
al bel petto / nascondi odio, disdegno ed impietate, / fere peggior ch'angui
none è ben savio, ei cade in disdegno e in male talento di coloro medesmo
risuscitare questo vocabolo di epico e storico disdegno), tra i fischi e le minaccie
verso lui se accosta / e per disdegno come un porco rugge. pascoli,
gli ambasciatori, per dispregio e per disdegno, s'egli avevano fatto alcun postribolo
acerbo / l'alma infiammata di crudel disdegno / salute offerse a'successor d'enea
questo qua sù si comporta / con men disdegno che quando è posposta / la divina
par ch'elli abbia / dio in disdegno, e poco par che 'l pregi.
pascoli, ii-618: capaneo mostra il disdegno che ha di dio e il poco
pucci, cent., 80-85: disdegno / s'ingenerò tra 'l papa e la
non pesanza, / ch'ell'à preso disdegno ed ira forte / di tutto quel
adulate, dopo aver respinto con presuntuoso disdegno parecchie dozzine di pretendenti, si avvicinava a
4. figur. riserbo ostentato, disdegno. carducci, ii-3-215: io non
. -fare il prezioso: ostentare disdegno, fare il sostenuto, farsi desiderare
. per esprimere disinteresse, noncuranza, disdegno nei confronti di determinati problemi. -
nuovo quella signora a dirmi con pudibondo disdegno: chiel a l'e mac di alpin
216: già mi vien di quel disdegno orrore, / che soleva offuscar la gran
alcmero il ragionar pungente, / di disdegno turbò l'aspra presenza. p. foglietta
quirini, xllx-81: benché talvolta algun disdegno corra / tra madre e figlio, pur
/ li rimiran con sprezzo e con disdegno. -con uso aggett.
/ forse cui guido vostro ebbe a disdegno. -presso di qui: vicino
di dottrina, la quale gli spiri disdegno della tumultuosa vita esteriore e lo concentri
or di colore / di rabbioso disdegno ed or d'amore. casalicchio, 340
dante, cvi-20: dico che bel disdegno / sarebbe in donna, di ragion
, ch'a- polline son, cantar disdegno / con stucchevoli carmi il rancio amore
belzebù maligno / che minar per te disdegno il mondo, / all'inferno,
. tasso, 1-8-11: in tal disdegno, in tal furor s'accese / che
un atteggiamento di indifferenza o di sprezzante disdegno. della porta, 1-205: se
fatto recare addosso. -recarsi a disdegno: v. disdegno1, n. 4
, ii-1426: guido ebbe a 'disdegno 'quello studio tanto paziente e umile quanto
: assumere un atteggiamento altero o dimostrare disdegno e noncuranza verso qualcuno. aretino
che volga il mare e 'l suo disdegno / quasi ristringa e mova e freni
, ch'ogni difesa / ebbe a disdegno. tasso, aminta, 701: tu
all'ambiente con petulanza più che con disdegno e lo vada frusteggiando agile e ironicamente con
e ricopri', com'i'seppi, il disdegno / de'falsi colpi ch'i'trassi
anche di tristezza, di sospetto, disdegno, di terrore. boccaccio, dee
letteraria. cicognani, vt-202: il disdegno per la narrativa gli rimase. an-
lancia in resta pose, / e per disdegno par che si rincuori. caro,
sommerge / quanto osa opporsi al suo disdegno, a tira, / tal se
, / dicendo: « scusa parrebbe disdegno, / onde distrutto saria questo regno
è legati. -anche con riferimento al disdegno di dio per il peccatore. savonarola
leno lamento, così con più aperto disdegno sono da risegare l'ingrati fatti delle singulari
onde l'uomo commosso dal sensitivo del disdegno non ha una ora di tregua, non
grazie, la beltade, / il disdegno e l'amor, l'ira e le
/ te desiando tu ristringi e preme / disdegno, crudeltà, volere insieme, /
si rivolta, / torcendo gli occhi de disdegno e de ira. vasari, 4-ii-72
non erra o per amore o per disdegno / o per contraria sorte, ed al
/ rizzami gli occhi dello su * disdegno / si feramente che distrugge 'l core
rose / le tempie a menalippo per disdegno, / che quei [il conte ugolino
verso lui se accosta / e per disdegno come un porco rugge. varchi, 22-71
? e con piacer, odio e disdegno? / chi 'l saprà dir? non
in dosso a qualcuno: per indicare disdegno e indifferenza di fronte a determinati argomenti
qua sù si comporta / con men disdegno che quando è posposta / la (divina
una febre ardentissima e maligna / alcun disdegno altier smania e delira, / e con
, io... ebbi subito a disdegno i testimoni del nostro incontro. marinetti
la vostra ira e il vostro giusto disdegno si scancella. 12. perdersi
nostri ad versali in invidia et in disdegno dell'uditore se noi contiamo...
duolo, / com'à cresciuto il disdegno e l'ardire / la dispietata morte
che dimostra eccessivo disprezzo, accanimento e disdegno nei giudizi critici. papini
. ant. con disprezzo, con disdegno. avanzi, 2-1-24: tanto rosetta
una persona. -con valore attenuato: disdegno, alterigia, presunzione nei confronti di
3. sussiego, alterigia, disdegno, disprezzo riservato a una persona.
. letter. disprezzare, considerare con disdegno o con sussiego. petruccelli della gattina
da alterigia, da presunzione, da disdegno, da disprezzo, o, anche
scarsa considerazione o atteggiamento di rifiuto o disdegno per quanto si ritiene di scarso valore
la morte. battista, vi-3-79: io disdegno portar cinta la spada / che nulla
, 13- i-876: schiviamo odio e disdegno / e là miriamo ove 'l piacer
loco pose, / odio mova e disdegno. carducci, iii-5-67: la insurrezione
de'fabrucci, xxxv-i-382: eo per disdegno / se stessi o ripiegati; disfare pacchi
cino, iii-106-49: non move ragione il disdegno, / ché io convengo -seguire isforzato
e ricopri', com'i'seppi, il disdegno / de'falsi colpi ch'i'trassi
2. atteggiamento di disprezzo; disdegno. petrarca, 128-104: al passar
potere e credo che essi rigetteranno con disdegno questo genere di difesa. faldella,
sì che ogni operazion m'era in disdegno / salvo le note che tua destra coglie
dante padre, nel cuore odio e disdegno; / ma chiusa rugge la vorace vampa
e disusati versi / ritrova il mio disdegno; / ma nel novo rimar non toca
ned ella a me per tutto 'l suo disdegno / torrà già mai, né per
., 82-90: il legato ne prese disdegno, / ed èche se n'accorse per
separativo, agg. che indica disdegno, che mo stra la
i nostri adversari in invidia et in disdegno dell'uditore se noi contiamo la forza
e par ch'elli abbia / dio in disdegno, e poco par che 'l
or ad or venirmi al core / unleggiadro disdegno aspro e severo. castelvetro, 8-1-266:
, ii-204: superba mano e levante disdegno di lingua, crespamento di naso, levare
di freddezza, di distacco, di disdegno. fogazzaro, 2-57: il rigido
dal timore o dallo sdedal più gelido disdegno, la tranquillità di noi spettatori romani
maggiori nae invidia, de'suoi minori hae disdegno, a'suo'iguali non leggiermente s'
sparse / memorie un santo e pio disdegno uccise, / mirò alessandria e palladi
. sf. ant. scarsa considerazione o disdegno di unaforza di mantice veementemente soffiante, vi
dio è mente immortale, altezza sanza disdegno, forma incomprensibile, occhio sanza sonno,
sospira, / non s'incolpi di ciò disdegno od ira / o paura o dolor,
, 1-i-206: cristo, non ti sia disdegno / perché tu se'nostro pegno;
sparmiar nel critico / caso del disdegno chiude dentro con tacere, sparlano manifesta
7 per sua vista fermata me in disdegno. chiaro davanzati, xxvi-23: da ch'
ad ubbidir veloce / la donna spiritai disdegno prende, / onde con sferza rigida
. -trice). che assume atteggiamenti di disdegno, di ripulsa o di superiorità e
, ecc.; scarsa considerazione, disdegno, disprezzo (anche in espressioni come
in tempo per alleggerirsi vanno per disdegno e impazienza dipinse a questo modo la spuma
dice che il ponesser giuso [il gran disdegno], ma alquanto, col non
fece, drizzando il collo con istrabiliato disdegno lo snarr, « come, macché?
per l'esotico; vi si aggiunse il disdegno per la surata dal calibro, ossia
. il farebbe con certo abbonimento e disdegno. nievo, 438: si ammirava il
iv-1-1008: con un gesto di supremo disdegno, superba e intre- sida, isolda
. petrarca, 23-106: talora umiltà spegne disdegno / talor l'enfiamma; e ciò
si rivolta, / torcendo gli occhi de disdegno e de ira. cellini, 1-116
qua su si comporta / con men disdegno che quando è posposta / la divina scrittura
manto / con viso d'umiltà senza disdegno. -condurre in un'impresa militare
8-ii-354: altresì può egli esser mostrato [disdegno] per ragioni di loro antichi,
frutto di dottrina, la quale gli spiri disdegno della tumultuosa vita esteriore e lo concentri
dalle nebie del sospetto e dalle caligni del disdegno, non pur prima lo vidde
chiuso innanti, / alto ululando per disdegno e rabbia. de sanctis, ii-n-34
d'affanno, rivolge in riso ogni mio disdegno. calvino, 7-28: lei sognava
fatto / più dentro alquanto, or che disdegno è questo / che 'l tuo figliuolo
basso loco pose, / odio mova e disdegno / se nel femmineo core / d'
spalle; sporse il labbro per atto di disdegno; fece perfino le ficne, come
arte; ma certo il romano avrebbe avuto disdegno delle alture spagnole e ribrezzo delle viscidità
cavallereschi, 85: l'ira e 'l disdegno mi rode ed ammala; / carlo
vien su tu dunque, e 'l tuo disdegno sfoga / tu, che dietro a
/ forse cui guido vostro ebbe a disdegno. ». machiavelli, 1-vi-203: sono
il jazz tiene per lo più in gran disdegno, le 'ragas'indiane (e anche
: la non facile contentabilità, il disdegno dell'ipocrisia, la saggia diffidenza, la