a pena / degnar de'tuoi magnanimi disdegni? canale, iii-424: contempli il
altri; o tempera i suoi corrucci o disdegni. = deriv. da piacevole
ladra, / principio de martiri e de disdegni! -dial. in canto:
tutta italia, e se'povero e disdegni lo chiedere. perché non ti provedesti
; / e tu de esser mirata te disdegni? bembo, 2-64: [gli
sotto sotto, piene di dispettuzzi e disdegni talvolta feroci. carducci, iii-16-249:
/ denegherien il ver, sì son disdegni. s. caterina da siena, iv-302
55 (89): se'povero e disdegni lo chiedere. dante, par.
ferma il passo, / deh perché mi disdegni? or sei tu nata / di
certamente critica estetica, ma non perché disdegni la filosofia come quella pseudoestetica, anzi
/ denegherien il ver sì son disdegni. = come part. accorciato
, e molto pianse / dai superbi disdegni esercitata / d'ima diva maggior che
fra gli altri e sol, quasi disdegni / i coralli minori, al cieco ordigno
/ giunto al fin de'disir, disdegni ed ira. poliziano, si.,
fra gli altri e sol, quasi disdegni / i coralli minori, al cieco ordigno
ladra, / principio de martiri e de disdegni! bembo, 1-167: augellin tra
di verità. alfieri, iii-1-7: tu disdegni finora di volgere benigno il tuo sguardo
, e molto pianse / dai superbi disdegni esercitata / d'una diva maggior che
/ giunto al fin de'disir, disdegni ed ira. cariteo, 312
/ perché abitar in me non ti disdegni. sarpi, vi-1-12: ascoltò il pontefice
/ tra- lucean di venere / i disdegni e le paci, / la speme,
morte vien sì presto, / li toi disdegni in me non han più loco!
e qual t'assale / fiera tempesta di disdegni e d'ire, / che esser
d'un ago punto: / se mi disdegni, ben moragio, lasso!
acquistò dalla poetica e critica nuova i disdegni d'una muffosa intolleranza. papini,
dio voglia che una presuntuosa saccenteria non disdegni l'umile senno che spesso si nasconde
che in sé rientri / che satollar disdegni del po, dell'adria i ventri;
occhi ridenti / traluceano di venere / i disdegni e le paci, / la speme
su me furtivi, e par che si disdegni / della presenza mia.
della luce di tintoretto, quando si disdegni l'uso dei riflettori di rembrandt.
[il reno] rientri / che satollar disdegni del po, dell'adria i ventri
per ogni tragitto / tra i più fieri disdegni / potran sì nobil legni / schernire
beltade onnipossente, e degli alteri / disdegni tuoi si sconsolava il folle / signor di
sparger sangue, / furore e guerra, disdegni e rancura, / seaizion crudel,
della luce di tintoretto, quando si disdegni l'uso dei riflettori di rembrandt.
r. longhi, 1-i-1-421: mille altri disdegni del marangoni, deliziosi nelle prime ore
fa'l'anima ancella; / e se disdegni signoria sì bassa, / altrui mi
, torvo minaccia / fiera tempesta di disdegni e d'ire, / ma quanto più
qual t'assale / fiera tempesta di disdegni e d'ire, / che esser voglia
occhi ridenti / traluceano di venere / i disdegni e le paci, 7 la