dimostrate / e ferezze e crudelezze quando disdegnate. guittone, 4-23: donna c'
e dissi: « monsignore, non li disdegnate perché siano pochi, perché sanza i
/ e feresse crudellesse, / quando disdegnate. m. villani, 2-61: e
/ e feresse / crudelesse, / quando disdegnate. compagni, 3-14: constrigneano le
/ e tanto più ca voi mi disdegnate. guittone, i-40-92: chi desdegna de
per virtute di nòva pietate / non disdegnate la mia pena udire. novellino,
/ e feresse / crudelesse, / quando disdegnate. giamboni, 139: la carità
accende e avaccio si disferma / partendo disdegnate l'alme felle. leggenda aurea volgar.
di naturalezza e di fiorita luminosità, disdegnate, neglette o ignorate prima di lui
; / e feresse e crudellesse, quando disdegnate. n. quirini, ix-20
tutte sian curate bene, / né disdegnate dalle sane mai; / così ancor
/ e tanto più ca voi mi disdegnate. guittone, iv-31: gioioso -e novello
veniero, 8: puttane ladre, che disdegnate / tener un gentil'uom per vostro
di naturalezza e di fiorita luminosità, disdegnate, neglette o ignorate prima di lui.
letterato dello scorso secolo le avrebbe superbamente disdegnate. pascoli, ii-1026: in quella
la beltade vostra: / se voi mi disdegnate, morto sono. tasso, 2-20
voi, o gran signora, non disdegnate, vi prego, dall'alto soglio in
in mezzo a tanta gloria, non disdegnate d'udire, fra le replicate acclamazioni
], 257: nelle umili e disdegnate forme dell'arte popolare sonori forze ascose