lui fummo amati, che egli non disdegnò l'altezza de'suoi regni abbandonare per
. gadda, 103: non disdegnò di portarsi insieme qualche volta il «
da lui fummo amati, che egli non disdegnò l'altezza de'suoi regni abbandonare per
sì, che 'l suo fattore / non disdegnò di farsi sua fattura. boccaccio,
menata dagli stimoli del suo dolore, disdegnò. petrarca, 5-12: se non
che quell'esteta di ugo foscolo non disdegnò, pur avendo soltanto sedici anni,
, che 'l suo fattore / non disdegnò di farsi sua fattura. s. caterina
che 'l suo fattore / non disdegnò di farsi sua fattura. lorenzo de'
sì, che 'l suo fattore / non disdegnò di farsi sua fattura. petrarca,
e aggradevole nella soavità di costumi, non disdegnò d'esser macchinatore della gentilissima burla.
sì, che 'l suo fattore / non disdegnò di farsi sua fattura. petrarca,
/ poi ch'i'la vidi, disdegnò pietanza. petrarca, 158-4: ove
mai / poi ch'i'la vidi disdegnò pietanza, / mi mena con tant'ira
sì che 'l suo fattore / non disdegnò di farsi sua fattura. cavalca,
lamenti. patrizi, i-94: non disdegnò di porsi anch'egli in novero de'
non perdonoe alla sua onestate, non disdegnò di corrompere la sua virginitate, né
, della quale infino a ora si disdegnò [il diavolo] di percuotere a
sempre mai / poi ch'i'la vidi disdegnò pietanza, / mi mena con tant'
mai / poi ch'i'la vidi, disdegnò pietanza, / mi mena con tant'
: il re di maiolica... disdegnò di rendere al re d'araona l'
/ poi ch'i'la vidi, disdegnò pietanza, / mi mena con tant'ira