e scherz. per indicare scritti o discorsi particolarmente prolissi. pallavicino, 10-i-96:
, iii-25-224: tonato uno di quei discorsi, e fremuta una di quelle epigrafi,
iii-24- 452: venti giorni di discorsi ed emendamenti, e ordini del giorno
pavese, 5-70: a sentire i discorsi che facevano adesso donnette e negozianti in
profluvio, sequela di frasi, di discorsi. n. franco, 4-49:
a qualcuno: seccarlo, importunarlo con discorsi lunghi, inutili e fastidiosi. =
: il mio compagno di cella faceva tortuosi discorsi in un borbottio che non usciva dalle
4-i-308: non ti sgomenti quel mar di discorsi, / quel traccheggiar la grazia al
psicologo a seguir un poco ne'precedenti suoi discorsi la traccia che in certo modo gli
punti luminosi, traduce simultaneamente dichiarazioni e discorsi in lin gue diverse trasmettendo
con la mia dignità, non faccio discorsi senza sugo. papini [in lacerba,
la maga a poco a poco / a'discorsi d'amor se ne trascese.
, 3-1 io: vedevo che i nostri discorsi si trascinavano con stento, sostenuti solo
guardava trasecolato, si dibatteva in quei discorsi come uccello nella rete. 2
.. la trasmissione per radio dei discorsi. soffici, ii-413: per dimostrarci la
tanto nella trattazione degli affari quanto ne'discorsi dalla cattedra, si esprimeva egli con
a qualcuno, per lo più con discorsi interessanti o divertenti; intrattenere. compagni
e alla noia e al disgusto pei discorsi che udivo, si mescolava un disagio d'
parole scappando sovente anche senza occasione in discorsi che dimostravano quanto ne fosse ulcerato l'
tali complimenti e torniamo sul sodo coi discorsi. crudeli, 2-92: non sì tosto
esitante (una persona, i suoi discorsi). - anche in una sineddoche.
p. zaguri, cxlviii-ii-237: discorsi infiammatori, giuramento solenne, evviva e
facciano parer lui sano. -pronunciare discorsi con un tono pomposo, saccente e
trivialmente, per dire parole, discorsi, lavori d'arte, che siano
suo caratteristico) non è che i due discorsi appaiano a uno;..
2. chi concentra nei suoi scritti o discorsi un numero particolarmente elevato di ovvietà,
absolutamente convenga dire dove son più maturi discorsi, più saldi proponimenti e più trutinate
di longavilla con la soavità de'suoi discorsi, e col mae stoso
2. figur. frastornato da discorsi che s'intrecciano, che si accavallano
don ferrante, / turbinati in quei discorsi, / tracannavano i rimorsi / come il
troppo bruscamente dai loro turbolenti e appassionati discorsi. 2. per simil.
percoto, 133: gran parte dei discorsi caddero sull'uccellata, sulle mattoline,
l'ascoltare con attenzione in partic. discorsi, letture, insegnamenti; l'interessamento,
davanti al sagrato incominciò la serie dei discorsi. -esequie solenni di un defunto
uggiosa. soldati, ix-214: i discorsi sulle parentele piemontesi, quando uno vive
giorni dell'anno, sono i più uggiosi discorsi del mondo. -spiacevole,
con il proprio comportamento, i propri discorsi e, in partic., con
istruzione, che tu lasci pubblicare i discorsi coi quali esponesti le tue idee intorno
servitori s'uniformavano, nelle maniere e ne'discorsi, all'esempio e all'intenzioni de'
, qual differenza avvi mai tra i discorsi evangelici, ripieni di unzione e di
, 12 (220): tra questi discorsi, dai quali non saprei dire
, con figli e nipoti, con discorsi, con usanze e interessi in comune
consueti e familiari fra due persone (discorsi). carducci, ii-1-120: quanto
si possa. magalotti, 9-1-4: i discorsi furono dell'utilità delle vele dei navicelli
nelle parole: è argomento necessario dei discorsi, sfoggia nelle determinazioni che si prendono
sensali, e pareva che ascoltasse i discorsi. arbasino, 7-30: 'sweet bird of
di stile in opere letterarie, in discorsi, ecc., soave dolcezza di parole
. delfico, ii-98: 1 loro discorsi tutti sono in quel vago modo di
indeterminatezza. arbasino, 11-132: tutti discorsi sul vago, però... e
4. figur. perdersi in discorsi o in ragionamenti futili e oziosi,
, alla vuota magniloquenza, a fare discorsi vani, futili, inutili, inconcludenti
vanilòquio, sm. inclinazione a fare discorsi futili, vani, inumi, sconclusionati
, vaniloquiscì). letter. fare discorsi inconcludenti, futili o farneticanti. bacchelli
nome, anche con scritti, con discorsi; lodare qualcuno con un giudizio autorevolmente
presuntuoso (una persona, i suoi discorsi). -anche con riferimento a un
presto, a vapore, senza tanti discorsi. de roberto, 283: il deputato
agg. disus. che si diffonde in discorsi ampollosi e ridondanti, in dichiarazioni di
p. verri, i-361: laddove i discorsi nessun effetto producevano, si dovettero far
meno che sacrilegio l'affaticare e molestare con discorsi ed osservazioni un vecchio, per età
: con la bocca piena / di ventosi discorsi e sciocco riso / guadagni il vitto
dove gli umani discorsi non possono arrivare,... pienamente
eutrapelia, o versabilità dell'ingegno negli umani discorsi. p. verri, 2-vi-45:
voce borbottante. -pronunciare lunghi e appassionati discorsi; rivolgere a qualcuno una sequela di
, 5-384: tanta è l'efficacia dei discorsi versipelli nelle discordie civili.
pratici. cassola, 5-41: 1 discorsi vertevano sulla caccia e sulla campagna;
pavese, 7-22: voglio sentire i tuoi discorsi, -disse -quel che vi dite tra
via uno: dilungarsi, perdersi in discorsi, congetture, considerazioni inu
ne'vichi e nelle castella sue erano discorsi. bembo, 5-133: quel vico
dei ministri; e dei resoconti e discorsi parlamentari stampati in carta villana con caratteri
in municipio, con 'vino d'onore'e discorsi, e una visita al prefetto nei
filippiche di cicerone è impeto; in certi discorsi di rivoluzione spira la violenza. faldella
. papini, 28-223: 1 discorsi dell'uomo alla donna, della donna
. -intensamente espressivo (parole, discorsi). c. campana, i-153
e dantesche ch'egli intercalava ne'suoi discorsi non erano fresche di letture recenti, bensì
, fermo e lucia, 292: i discorsi abituali di quei crocchi erano miseria e
, rivolto a qualcuno (parole, discorsi); levarsi, risonare (un canto
involontariamente. pallavicino, 10-i-127: questi discorsi di medicina, ne'quali non volendo
a tutti la mano, ascoltava i discorsi melensi, rispondeva una frase sciocca,
attenzione e sotto ogni aspetto questioni, discorsi, situal'animo, anche con riferimento
zanzare, intr. ant. fare discorsi oziosi e vani; chiaccherare di argomenti
. -trice). ant. che fa discorsi vani, azioni futili; che dice
sciolti che cercassero, in loro grossi discorsi, filando e zappando, altro fondamento
tra il sentore dei letti e i discorsi con gente che rantola / e seguire,
. girammo a zonzo. rifacemmo i discorsi di prima. pratolini, 2-151:
: con tutto lo zucchero de'suoi discorsi certe sguardate velenose lo tradivano, che non
-celebrare, esaltare qualcosa o qualcuno con discorsi o scritti. fanfani, i-194
, sf. citazione da propri scritti o discorsi, per 10 più eccessivamente compiaciuta.
deriv. da balcone, con riferimento ai discorsi che mussolini teneva da quello di piazza
che ci si incontra, i suoi discorsi stupidini, le risate, a guardargli i
mondo, ma descriverlo addirittura 'rivivendo'i loro discorsi: cioè ci tando continuamente
3. agg. che fa discorsi inutili e inconcludenti. m. tedeschi
. invar. notizia confusa, mescolanza di discorsi eterogenei. la repubblica [30-i-1992]
i suoi [di r. prodi] discorsi. c. de gregorio [«
. figur. che è stato persuaso con discorsi o ragionamenti insistenti ad abbracciare un'idea
in partic. dovuta ad azioni o discorsi inconcludenti e superficiali. a
volg. persona che ama attardarsi in discorsi leggeri e superficiali, dal comportamento frivolo.
carattere, o delle maniere, o de'discorsi, o degli scherzi, sentimenti ec
molle, il roederer brut, / i discorsi, gli interpreti, l'orchestra /
. da contro e deduzione. discorsi e controdiscorsi, di argomentare e ragionare e
[i giornalisti] il loro tempo in discorsi lunghi e tortuosi pieni di ripetizioni,
centrare la propria attenzione o i propri discorsi esclusivamente su se stessi. = denom
pure in termini emici) dei discorsi o dei testi come prodotti di una lingua
. letter. pronunciare parole empie, discorsi blasfemi; commettere atti sacrileghi.
persona i cui comportamenti, gusti, discorsi, ecc. sono il frutto e il
). letter. dire eresie, pronunciare discorsi o fare affermazioni contrarie ai dogmi e
caratteristiche dei personaggi che figurano nei suoi discorsi. alfieri, xi-12: e'sarà
cosiddetti intellettuali -continuano a ripetere oscuri discorsi. = comp. da fanta [
estens. pronunciare bisticci di parole; fare discorsi confusi, capziosi. = denom
precedenti, che parla di linguaggi e cita discorsi sulle citazioni. intertestualità,
a cassetta, sembrava estraneo a quei discorsi, assorto nei suoi pensieri e nel suo
filosofia analitica del linguaggio, analisi dei discorsi e dei termini centrali dell'etica.
spera che possa spezzare la noia dei discorsi sempre uguali, di categoria; non
acqua. piovene, 7-560: i discorsi sono animati dalla bevanda favorita, il
vicende ripescate nella memoria, su frammenti di discorsi ascoltati in varie circostanze press'a poco
ma gia, secondo li discorsi precedenti, d'allongare e abbreviare la vita
esempio da una fonte insospettabile, i discorsi a tavola di martin lutero ».
ammaestra. di giacomo, i-372: discorsi ammonitivi. na ammonizione,
. bagolonerìa, sf. insieme di discorsi futili e vani. a.
apertamente. – anche: fare lunghi discorsi noiosi e incomprensibili, come parlando fra sé
, 10-ii-1987]: la gente comune ascolta discorsi del genere, ascolta il politichese,
accozzi strambi, quali sono i 'discorsi della corona', i 'caffè cantanti'e i
1-97: i commenti dei genitori, i discorsi delle madri-stronze- truccate-con-la-gonna-corta, ché finoaquandoticalavigliacidicon
. ant. carattere cauto, prudente di discorsi, di comportamenti. campanella,
, agg. che ciancia, che fa discorsi vani e pettegoli; chiacchierone.
del più e del meno; fare discorsi oziosi, vani. p.
ciancivèndolo, sm. letter. chi fa discorsi sciocchi e vani. bresciani, 4-i-202
, i-107: e poi sempre i soliti discorsi da ciula. ciulatore, sm.
con i versi del mio baudelaire, in discorsi collaterali sui fallimenti di vari istituti di
: far parlare i fatti e non i discorsi (che poi era alla base della
neuroscienze, relativo alla percezione di suoni, discorsi, testi, ecc. provenienti da
americana sconvolgendo nel giro di poche ore discorsi preparati da giorni, comizi, analisi
brave e degne persone che danno retta ai discorsi dei guerrafondai. r guerraiòlo,
. (aus. avere). fare discorsi considerati di malaugurio, portare sfortuna (
monumenti, combinare grandiosi pranzi e lunghi discorsi. gentile, 7-iii-113: ma qual
. frastornare, confondere con parole, discorsi, chiacchiere. c. e
parole inglesi, anche storpiate, con discorsi in lingua italiana (e ha valore spreg
prezzo per poter diffondere in esclusiva i discorsi di bin laden o di saddam. non
u. simonetta, i-105: « che discorsi del lella! ». = voce
per lo più a sproposito, nei discorsi di altri; impiccione, ficcanaso.
nucleare di sei mesi, i suoi discorsi stentano ad arrivare sulle prime pagine dei
sm. e f. persona che fa discorsi vani, oziosi, inconcludenti.
[29-v-2007]: secondo bellocchio i discorsi di brunetta sono di estrema volgarità. le
antesignano dei fascisti nel comportamento, nei discorsi, nel pensiero. – anche sostant
con erifile, riflessionando, ponderando i discorsi di calcante, di nestore e di ulisse
granrisorsa, ipuntinidisospensione, peraggiungere naturalezza ai discorsi e ai soliloqui dei personaggi manzoniani.
. fanno accademie, non solo con discorsi e sonettaie asciutte, ma con musica e
sm. invar. attività di chi scrive discorsi per conto di terzi.
(svìpero). letter. rivelare con discorsi e comportamenti la propria natura malvagia.