. it., ii-403: calunniato, disconosciuto, dimenticato, nel continuo flutto delle
ogni modo l'amore del naturale, disconosciuto e rinnegato, mi pare, in
d'annunzio, v-2-285: d'esser tanto disconosciuto non m'adontavo né m'attristavo,
oste. = comp. di disconosciuto. disconosciuto (part. pass
= comp. di disconosciuto. disconosciuto (part. pass, di disconoscere)
/ verbo; e più nulla fu disconosciuto, / anche per me, ne l'
veglia, s'affatica e muore / disconosciuto. serra, ii-273: in tutta
in tutta l'opera dello scrittore, disconosciuto ugualmente dal silenzio di ieri e dalla
paura. -trascurato, sprezzato, disconosciuto. dante, par., 11-82
che sa di esser qualche cosa, disconosciuto, si inacerbisce. -diventare più acuto
medesimo, di tanto il migliore, così disconosciuto, infelice tanto e triste fra gli
, ignorato di proposito, trascurato; disconosciuto, sottovalutato. carducci,
: una sera venne cola di rienzo secretamente disconosciuto per vedere la figura nanti sua partenza
una sera venne cola di rienzo secretamente disconosciuto per vedere la figura nanti sua partenza
209: tornò in suo paese, disconosciuto, in modo di pellegrino, con
amministrativa o giudiziaria) un proprio diritto disconosciuto, contestato o leso dall'indebito comportamento
bascià. 5. che ha disconosciuto una persona, che le è perfidamente