è una brutta baba sdentata che sbraita discinta dalla finestra contro il suo bambino.
della fantasia, [la vedeva] discinta, non era più quella della
tiene ascosa / la faccia lagrimosa: / discinta e scalza, e sol di sé
mila ridente dalle iridi violacee, tutta discinta nei cenci, tutta calda in quella
, io mi vestirei di bigio, e discinta e scalza con due candele in mano
, si aggirava per la casa sempre discinta, spettinata, sfiancata. -ore
ojetti, i-797: nell'ombra una parca discinta e rimbiondita che s'è seduta a
tanto duro, da preferire quella accoglienza discinta, ciarlona e sgangherata. 3
. manzoni, 11: e te, discinta e scarmigliata, figlio / chiamò,
improvviso, e apparve donna bianca, discinta, pallida come una morta, annaspando
: così è ripassata la fortuna, figurazione discinta, che il giudice griffini ha negli
properzio. d'annunzio, ii-778: discinta era, e l'incuria / della sua
era a filar la vecchierella, / discinta e scalza, e desto avea 'l carbone
da frasche di acacia, scalza, discinta, violenta. bocchelli, i-145: ragazza
costei, le chiome / discarmigliando e la discinta vesta / lacerandosi a brani.
crudel martoro, / l'avean discinta le spietate squadre. soffici, v-6-260
adminiculo da potersi offendere. per il che discinta ed ogni altra cosa da occidersi toltali
tiene ascosa / la faccia lagrimosa: / discinta e scalza, e sol di sé
era a filar la vecchierella, / discinta e scalza, e desto avea 'l
all'incontro, onde una donna uscio / discinta e scalza, e sciolte avea le
, 49: ella, uscita / parte discinta e sciolta, / parte ristretta e
improvviso un uomo che la mirava così discinta. manzoni, 13: invan le
corda di un liuto; ed ella restò discinta. saba, 155: di fumi
un dalmata ha con sé la più discinta; / ritrova il marinaio la sirena
lilla e a una finestra una donna mezzo discinta, con macchie lilla sul viso e
m. c. bentivoglio, 11-706: discinta il seno, / e senza serto
scapigliata i crini. arici, ii-347: discinta il sen, mostra sua doglia al
la veste vii s'aprìa, come discinta. pananti, ii-89: copre le grazie
/ nel sospirato dì, né la discinta / veste conceda mai nude le mamme
quel sorriso stanco e quella vestaglia eternamente discinta, pudica. 4.
/ l'aurato crin su gli omeri discinta. testi, ii-123: io come
albergo il piè raggiro, / che discinta le chiome e sciolta il manto /
tutti caliginosi per la favella scatenata e discinta. c. boito, 32:
creanza: appartiene all'arte scapigliata e discinta. 5. figur.
bocche sdentate. sbarbaro, 1-255: discinta e bestiale primavera è per strada.
discoverto 11 mare; ed or, discinta / e nuda il piè, correre incontro
le mane e 'l volto bello i discinta e disfibbiata / vidi mia donna in un
sia rimasta qualche malizia di quando ballava discinta e non trovo nulla d'inverecondo. questa
? marino, 264: scalza e discinta / varcò de l'aspro monte il duro
di leone. d'annunzio, iii-2-97: discinta la prima tunica verde si rilassa giù
levata era a filar la vecchierella, / discinta e scalza. boccaccio, vi-289:
. panzini, iii-99: così un po'discinta, in gonnellino, ed un fazzoletto
, 334: del signor suo / la discinta mogliera,... l'ignudo
del palazzotto. sbarbaro, 1-255: discinta e bestiale primavera è per strada:
lentamente. avea il manto purpureo, ma discinta, squallida, feroce negli occhi,
era a filar la vecchierella, / discinta e scalza. poliziano, 193: ma
la gonna infino a i piè flussa e discinta. nale, il meridionale fa
spalle, e in veste breve e discinta, dalla stanza da letto balzò con
ancora pettinata, e così un po'discinta, in gonnellino, ed un fazzoletto
e. gadda, 6-246: scarmigliata e discinta, una scopa a mano, cui
guarnèllo bianco. anonimo, ix-505: discinta e disfibbiata / vidi mia donna in un
quando la notte imbruna, / turba discinta e libera / di gioventù si aduna.
alla bocca, sudante, lagrimante, discinta e il bambino tra le sue braccia
, con la tonaca lenta, larga e discinta, che si stende giù per fino
: levata era a filar la vecchiarella / discinta e scalza, e desto avera 'l
: a una finestra una donna mezzo discinta,... suonatrice di lira
lume balenan iridi come di mandreperla. / discinta, e molle quale il fior del
ingemmata di rose e di ligustri, / discinta e scalza e di leggiadro aspetto /
balenan iridi come di madreperla. / discinta, e molle quale il fior del loto
sia rimasta qualche malizia di quando ballava discinta e non trovo nulla di inverecondo.
colcano. foscolo, 1-308: né la discinta / veste conceda mai nude le mamme
subito divertito nel vedere la fanciulla così discinta... « non mi guardare!
più vecchia, brutta, sguaiata, discinta, scarmigliata, scostante o, anche
precipitosa le scale la sua grassa sorella discinta bionda, provocante e procace, quasi
incolti / negletta e scalza e con discinta gonna, / con diletto non più
-giunge la vittima / nero-vestita, - discinta e scalza! carducci, iii-2-228:
precipitosa le scale la sua grassa sorella discinta bionda, provocante e procace, quasi sempre
respirazione. guerrini, 2-460: dormi discinta nell'ombra ospitale / ed io contemplo
/ nel sospirato di, né la discinta / veste conceda mai nude le mamme,
quale ci appare nelle vecchie stampe, discinta in un peplo, coi « begli crespi
; / ti trova in pianelline, discinta e in cuffia bianca. 2
precipitosa le scale la sua grassa sorella discinta bionda, provocante e procace. saba
scendeva precipitosa le scale la sua grassa sorella discinta bionda, provocante e procace, quasi
... /... riballi discinta innanzi a voi? = comp.
, con la tonaca lenta larga e discinta,... rigettatovi su il coprimento
). d annunzio, iii-2-97: discinta la prima tunica verde si rilassa giù
1- ^ 97: nell'ombra una parca discinta e rimbion- dita che s'e seduta
fui tanto duro da preferire quella accoglienza discinta, ciar- lona e sgangherata. faldella
, io mi vestirei di bigio e discinta e scalza con due candele in mano.
saltellando come botte. poliziano, 1-712: discinta e scalza, /...
incontro, onde una donna uscio / discinta e scalza, e sciolte avea le
a filar la vec- chiarella, / discinta e scalza e desto avea 'l carbone.
e con una semplice veste lunga, discinta e con maniconi assai grandi, andavano
spalanca di colpo e una scar- migliona discinta, esterefatta, si precipita nella camera.
sorta dal letto e con la veste discinta per far una tal quale scarsa pompa delle
incostanti / e la succinta, anzi discinta gonna / scorciava più che non conviensi a
tanto duro, da preferire quella accoglienza discinta, ciarlona e sgangherata. fogazzaro,
sciupato, sfatto; che appare la accoglienza discinta, ciarlona e sgangherata. marinetti,
volte l'aveva sorpresa tutta sossopra e discinta e aveva sentito qualcuno sgattaiolarsela dal cancello
urbana, / che sgola una fata discinta ed ebra un poco. -recitare o
nulla! moretti, iv-847 carolina, discinta, corre dal letto all'uscio di
e a una finestra una donna mezzo discinta, con macchie lilla sul viso e sul
/ con la vincastra in man, discinta e scalza. ariosto, 14-62:
in ciabatte, polacca, scarmigliata e discinta, con una scopa tedesca e un secchio
incontro, onde una donna uscio / discinta e scalza. f. buonafede [aretino
le feste. d'annunzio, iii-2-97: discinta la prima tunica verde si rilassa giù
ch'ivi piange in vano, / discinta, in treccia e nuda ambe le
mortiferi. d'annunzio, iii-2-97: discinta la prima tunica verde si rilassa giù
levata era a filar la vecchiarella, / discinta e scalza. caro, 4-982: