, apertissimo). non chiuso; dischiuso, disserrato; con la porta spalancata.
/ dal vento. -sbocciato, dischiuso (un fiore). dante,
carducci, 414: il ghetto d'italia dischiuso è per tutti. / al popol
!, ode vibrare / nel suo dischiuso petto il primo suono / che improntò
frugoni, 638: ecco l'uscio dischiuso. / l'auree cortine aprite:
sorriso timido, quasi spaurito, che aveva dischiuso la bocca serrata e sottile del giovane
sotto l'ampie / vie del tamigi fia dischiuso il varco, / opra ardita,
/ opra ardita, immortai, ch'esser dischiuso / dovea, già son molt'anni
spalancato gli avelli, i granitici avelli: dischiuso le sue blindate casseforti: come accadrà
m'hai consacrato martire e m'hai dischiuso il regno de'cieli. moravia, ii-214
sacro seno, che non s'è dischiuso mai al languido tepore della fecondità, diventa
: di career l'altro giorno fu dischiuso; / e avuto arme e cavallo a
19-70: com'io nel quinto giro fui dischiuso, / vidi gente per esso che
del carro che va, / ha dischiuso nel cielo che pesa in alto / una
? un avvenire di gioia mi s'era dischiuso. d'annunzio, iv-2-534: l'
fue / da poter sodisfar per sé dischiuso. idem, par., 14-138:
/ ché 'l piacer santo non è qui dischiuso, / perché si fa, montando
dischiuso (part. pass, di dischiudere)
tempio). pascoli, 770: dischiuso il tempio era di giano. / esso
a quando a quando da un canale dischiuso come una bocca viva su l'immenso spazio
lato di un tavolino, sul quale era dischiuso un libro; portava gli occhiali d'
3-49: dal suo labbro caldo di marmo dischiuso crolla lieve il detto antichissimo, che
mercantar. / il ghetto d'italia dischiuso è per tutti. / al popol d'
702: ed ecco tutto io mi sentii dischiuso / all'universo, che d'un
propria vita! ode vibrare / nel suo dischiuso petto il primo suono / che improntò
valeri, 1-83: un azzurro nel fosco dischiuso / ricomincia gioia ai miei occhi;
delle arene, dal quale egli era dischiuso, e combattello e vinselo, e sol
. ant. aperto col cuneo; dischiuso. -per simil. che si
letter. non ostruito; aperto, dischiuso. govoni, 298: sentii per
(disus. diserrato). aperto, dischiuso. -anche al figur.
un avvenire di gioia mi s'era dischiuso; sapevo quale strada tenere. bcrnari,
, del carro che va, / ha dischiuso nel cielo che pesa in alto /
povere donnine, in su l'usciolo dischiuso, si facevano il segno della croce
19-79: com'io nel quinto giro fui dischiuso, / vidi gente per esso che
chiavi, con le quali certo ella ha dischiuso penetrali della scienza. di giacomo,
. i. riccati, 2-542: appena dischiuso il fóro, spiccia essa [l'
opposizione d'alcuna gran montagna aperto e dischiuso da queste due parti non diventi rigido
ii-524: per la virtù eroica ha dischiuso il cammino a ciò che della virtù
valore aggett.): aperto, dischiuso. bandello, 1-54 (i-620)
sordi. 11. aperto, dischiuso, spalancato (una porta).
opposizione d'alcuna gran montagna aperto e dischiuso da queste due parti, non diventi
spuntato da poco; che si è appena dischiuso. paganino bonafè, xxxvii-105: quando
co- m'io nel quinto giro fui dischiuso, / vidi gente per esso che
utilità cui le sue interpretazioni solitarie gli abbiano dischiuso sopra la lenta palude della pratica.
. del carro che va / ha dischiuso nel cielo che pesa in alto / una
opposizione d'alcuna gran montagna aperto e dischiuso da queste due parti, non diventi rigido
2. spalancato a metà, semichiuso, dischiuso (una porta, una finestra)
da semis 'metà') 'quasi'e da dischiuso (v.). semidiscinto
luce. pascoli, 770: dischiuso il tempio era di giano. / esso
/ ché 'l piacer santo non è qui dischiuso, / perché si fa, montando
: il suo oracolo non sarebbe uno spiraglio dischiuso verso un mondo soprasensibile ma l'ammonimento
agg. del tutto aperto, completamente dischiuso (porte, finestre, un baule
mi negare. -scostato leggermente, appena dischiuso (un battente di imposta).
di un tavolino, sul quale era dischiuso un libro. fenoglio, 4-12:
: notorietà e enorme ricchezza gli avevano dischiuso l'accesso alla corte imperiale; era stato