che sempre il meglio apprezza, / disama il peggio. dante, par.,
. canigiani, 1-53: il tiranno disama / comunemente i buoni e'rei mantiene
. francesco da barberino, ii-94: disama chi per sé finge d'amare /
altro, che 'n un punto ama e disama, / vedi tamar ch'ai suo
pieno / che le false sembianze odia e disama; / e de'mortali avari /
/ se non di lei, che la disama a morte. cesarotti, ii-415:
potrà, spero, placar chi mi disama: / tutto in letizia finirà. fracchia
-per simil. soderini, iii-356: disama [il castagno] le fonti e tacque
sempre il meglio apprezza, / disama il peggio e poi qui ti ritorno.
uomo ama la donna, la donna disama lui, e per contrario, se la
/ che le false sembianze odia e disama, / ed a'mortali avari / i
che 'l nostro bene e la virtù disama. -insidiatore. de mori
cui s'ama o disama amante obbietto / per interna ragion non
/ ché la tua stanza mio pianger disama, / col qual maturo ciò che
sa quel che ama e quel che disama, e costringerla a fare 'tutto', virgilio