.. / la sua rabbia addolcisce e disacerba. morando, iii-233: gli angeli
voi, di ch'il nostro mal si disacerba / sempre vivete, o care arti
voi, di ch'il nostro mal si disacerba, / sempre vivete, o care
tai detti di vulga e disacerba. galileo, 387: e'non è
: quegli occhi ch'el voltar suo disacerba / ogni crudezza. zanobi da strata [
in rime i danni e 'n pianto disacerba. tansillo, 19: per mostrar
boccaccio, vii-42: se zefiro ornai non disacerba / il cor aspro e feroce di
se in altro modo amor no 'l disacerba. b. corsini, 6-59: scelse
cui ridonda / virtù ch'intenerisce e disacerba / ogni più aspro, ogni più
cercar tesoro, / con diletto l'affanno disacerba. lorenzo de'medici, ii-268:
foresta, / e quanto può sue cure disacerba. ariosto, 13-32: mentre sua
doglia così rinnovella, / o forse disacerba i suoi martìri, / da venti uomini
/ che né state né verno or disacerba. marino, vii-279: canta il
spaventa, 2-117: questo discorso mi disacerba affatto l'amarezza che ho dovuto provare
rabbiosa / la sua rabbia addolcisce e disacerba. -lenire il dolore (di
prende, / ove 'l bel lume morte disacerba,
bellezza un core impiaga, / le ferite disacerba; / sol conforto allor si spera
[luogo] entrando poi, vi disacerba / quell'odioso fetore. garzoni, 2-9
tempo, che migliora i componimenti e disacerba le fresche verità, gli avesse resi più
veggio e già 'l frutto che si disacerba. 5. divenire meno tormentoso
, 23-4: perché cantando il duol si disacerba, / canterò com'io vissi in
che gran doglia in un dì si disacerba. ariosto, 45-74: quando di
erba / la cruda piaga sua si disacerba. tasso, 6-67: da la madre
appena, / che subito il dolor si disacerba, / saldansi i nervi e stagnasi
/ a noi non già: che più disacerba / il gran pensiere del profondo inferno
, di ch'il nostro mal si disacerba, / sempre vivete, o care
io scrivo perché scrivendo il duol si disacerba, perché ho bisogno di scrivere:
scempio / non si sfoga il fellon né disacerba. folengo, li-m: disacerbossi allora
, / ma del comun gioir si disacerba. = comp. da dis-con
voi, di ch'il nostro mal si disacerba, / sempre vivete, o care
crebbe, / perché cantanto il duol si disacerba, / canterò com'io vissi in
162: ma nostra doglia mal si disacerba / pensando che sua vita è giunta al
crebbe, / perché cantando il duol si disacerba, / canterò com'io vissi in
, vii-42: se zefiro ornai non disacerba / il cor aspro e feroce di costei
rabbiosa / la sua rabbia addolcisce e disacerba. giordani, iv-89: quelle fiere
, / perché cantando il duol si disacerba, / canterò com'io vissi in libertade
;... non inagrisce, anzi disacerba pressoché ogni cosa. dossi, ii-256
bellissima donna, onde repente / si disacerba il duol che lo martira. fagiuoli
appena, / che subito il dolor si disacerba, / saldansi i nervi e stagnasi
, / l'interna péna sfoga e disacerba / e l'affannato petto in un
giraldi cinzio, 3-13: il dolor si disacerba / mentre a persona amica altri il
in fronte alla sanguigna fera: / disacerba il dolor, l'affanno molce. v
, / che subito il dolor si disacerba, / saldansi i nervi e stagnasi ogni
fesso appena / che subito il dolor si disacerba, / sal- dansi i nervi e
giraldi cinzio, 3-13: il dolor si disacerba / mentre a persona amica altri il
stato / l'interna pena sfoga e disacerba, / e l'affannato petto in un
foresta, / e quanto può suo cure disacerba. bonfadio, i-17: lungo le
mentre sua doglia così rinovella / o forse disacerba i suoi martiri, / da venti
appena / che subito il dolor si disacerba, / saldansi i nervi e stagnasi
ch'è nel sen ristretta, / si disacerba in palesarla, io voglio / che
appena, / che subito il dolor si disacerba, / saldansi i nervi e stagnasi
, / perché cantando il duol si disacerba, / canterò com'io vissi in
foresta, / e quanto può suo cure disacerba. aretino, 20-231: pareva che