masse era stata tale che, nel diramare ai reparti dipendenti certo ordine d'operazioni
inferriata. -spargere; diffondere, diramare. filicaia, 2-1-130: tra scogli
elemosina. = deriv. da diramare. diramante (part. pres.
diramante (part. pres. di diramare), agg. che si dirama
indo-europeo -trabocca a pieni getti. diramare (disramare), tr. dividere in
una piccola vite del canadà cominciava a diramare sull'altana una bella tenda di fraschette
mani. rigutini-cappuccini, 60: * diramare un ordine, una circolare 'dicono
quando non restava altro da fare che diramare gli inviti, ecco, come il
questo sminuzzamento del pensiero, a questo diramare in mille piccoli bracci dell'unità ideale che
: se le azioni nominali si avessero a diramare ampiamente nelle diverse classi e nelle diverse
a terra, i cani, in quel diramare di uomini su per le piante,
diramato (part. pass, di diramare), agg. diviso in rami
notizie). = deriv. da diramare. diramatura, sf. disus.
il febbraio. = deriv. da diramare. diramazióne, sf. il dividersi
sacro. = deriv. da diramare. diramorare, tr. (
(ant. e dial. dezamare, diramare), tr. non amare più
disragionevole. disramare1, v. diramare. disramare2, tr.
un invito: inviare, trasmettere, diramare. fogazzaro, 1-26: l'invito
-foglio membranaceo o pecorino: cartaper poterla diramare anche in lettera. pecora, pergamena.
l'invitata o un'invitata: invitare, diramare gli inviti; convocare, radunare.
di una corporazione medievale, incaricato di diramare gli inviti per i funerali dei confratelli
, allo scopo di impartire disposizioni e diramare avvertimenti ai partigiani. 8.
trae origine dall'abitudine di napoleone di diramare comandi durante la battaglia adoperando come tavola
con una nave, chiedere notizie o diramare ordini servendosi della voce. zucchetti
radiodilettantismo. radiodiramare, tr. diramare per radio. la voce di
= comp. da radio1 e diramare (v.). radiodiscórso
di sua altezza imperiale... possano diramare ogni sorte di legname. grandi,
ieri invece di domenica non permise né di diramare ili-ili: tornando ai libri, quando mi
di stampa e televisivi, comunicare, diramare le notizie trasmesse con una velina o
dai seggi, condotto al fine di diramare con relativa approssimazione i risultati delle elezioni