ingombri, e con man si diradi / spesso, acciò non ammuffì
colla fame, e che la moria diradi la poveraglia! buzzati, 1-231:
adopera mai una parola, che muova o diradi quei veli. 5. figur.
certi altri, quasi per conseguente, diradi l'uso o lo dismetta spesso per alcun
moravia, xi-419: è meglio che diradi le telefonate, telefonami tutt'al più
: la nebbia, dove non si diradi, ha a tòr la vista delle cose
corrotti, e troppo spessi, sicché diradi. b. davanzali, 3-26: il
certi altri, quasi per conseguente, diradi l'uso o lo dismetta spesso per
certi altri, quasi per conseguente, diradi l'uso, o lo dismetta spesso
qual cosa l'istruzione popolare, che diradi le tenebre della mente e dissipi la densa
: la nebbia, dove non si diradi, ha a tor la vista delle cose
domare colla fame, e che la moria diradi la poveraglia! -in senso iron.
dei casi e delle credenze non li diradi e consumi o non tolga loro ogni
/ n'on s'apra e si diradi al giorno nuovo. -sottoporre a coercizione
collettivi: per rimboschimenti, sfoltimenti e diradi, trasformazioni di cedui in fustaia e
altrui del viso i néi: / diradi molto il riguardar sul proprio / setto
: per rimboschimenti, sfoltimenti e diradi. = deverb. da diradare