. ora l'uso comincia a diradare. ammolli ti vo, agg
: il vero tempo di tagliare, e diradare i fiori de'suddetti peri, egli
, ii-218: prima di deciderci a diradare i nostri contatti eravamo rimasti d'accordo
onde alterne del sole non riescono a diradare. la pioggia à reso cupo il
circumcinto di nebbia, e poi vederla diradare. = voce dotta, comp
soffici, ii-218: prima di deciderci a diradare i nostri contatti eravamo rimasti d'accordo
, ii-218: prima di deciderci a diradare i nostri contatti eravamo rimasti d'accordo
195: come ei comin- ciorono a diradare l'una e l'altra di queste due
onde alterne del sole non riescono a diradare. la pioggia à reso cupo il
umidi, spessi, e cominciatisi già a diradare per la virtù del « calore »
un bosco per sostituirli con altri; diradare una piantagione boschiva per favorirne la crescita
: la diminuzione di organico obbligava a diradare, lungo il ciglione delle mura,
. diradaménto, sm. il diradare, il divenire più rado; il
; il divenire meno frequente. diradare (ant. anche deradar e),
questo mese negli arbori serotini si voglion diradare i pomi, o frusti, se troppo
e di tant'in tanto nettare e diradare (lasciando solo tre o quattro messe
lavoranti padovane, ingaggiate per l'operazione di diradare i grappoli di uve mangerecce. piovene
e si trasmisero a sterrare, a diradare i sassi, che in quel suolo
bene. rimarrà poca gente, bisogna diradare; e saranno anche diradati ii vostri
niuno de * cortigiani si attentò a diradare la pressa. cattaneo, iii-4-184: schifose
1-231: la diminuzione di organico obbligava a diradare, lungo il ciglione delle mura,
l'astro brillante che, incominciando a diradare le tenebre di quella notte, faceva
ma sopravvenendo in appresso altri filosofi a diradare ed espandere, v'ha pur chi gli
. croce, ii-5-177: qui è da diradare l'altro comune equivoco...
ima volta sola e non può efficacemente diradare molti dei concetti oscuri che agiscono assiomaticamente
mente era confusa e quel gelo invece di diradare il suo turbamento, lo accentuava.
incomodasse, tu puoi, mia marzia, diradare le lettere; non è giusto ch'
ciascuno allontanandosi dall'altro, come per diradare la loro colpa allargando all'infinito la
, spessi, e cominciatisi già a diradare per la virtù del « calore »
sequestrò le chiavi della dispensa, vedendo diradare i salsicciotti appesi al solaio. dossi
, anche i vecchi clienti incominciarono a diradare. bocchelli, ii-402: le condizioni
corrotta: ma come ei cominciorono a diradare l'una e l'altra di queste
l'arrecasse per ingiuria, che cominciò a diradare a poco a poco. viviani,
il lavoro], e se '1 diradare delle piene non avesse dato tempo a ristaurarlo
di aurora o come d'un diradare di nero, o come d'un rientrare
diradato (part. pass, di diradare), agg. reso rado o
bosco. = deriv. da diradare. diradicaménto, sm. letter
'(v. diro). diradare (anche diretare, deretare, deredare)
più languisce. -raro. diradare. esercizi militari, 1-173: questa
si è però ottenuto altro che il fargli diradare, 0 rendergli di minore durata.
quando s'entrò da lei, cominciava a diradare la gente. 2.
, 13-559: i dolori costali, col diradare degli analgesici, le si erano fatti
10-99: sapesti con un tuo solo amplesso diradare la nera rabbia che m'ingrommava le
bacchelli, 14-311: accadde che per diradare un poco le schifose e fastidiosissime iene
, 377: la interlucazióne, ciò è diradare e rami, giova a gli alberi
. 4. per estens. diradare, disperdere, far svanire (il
padovane, ingaggiate per l'operazione di diradare i grappoli di uve mangerecce. -che
archeologi tedeschi... non varrebbe a diradare. tarchetti, 6-i-281: di là
frequenza un'azione abituale o consueta; diradare. longano, xviii-5-353: a malapena
rendere meno assiduo, meno frequente; diradare. cavalca, 1-70: non avere
mezzogiorno, col nuvolo che comincia a diradare e il sole ch'esce finalmente a brillare
1-180: il vero tempo di tagliare e diradare i fiori de'suddetti peri egli è
: troverò il modo di costringere ilio a diradare le sue visite, ma non posso
col riposo, dico, e col diradare le consuete fatiche matrimoniali, che certamente
quell'oscurità, che nulla sembrava poter diradare, s'andava gradatamente illuminando.
artiglio. -rendere meno frequente; diradare. marini, i-164: in questi
e rarifica. -figur. diradare l'oscurità dell'errore. savonarola,
catene un poco. 2. diradare la corrispondenza. carducci, ii-1-52:
vedranno come, sua mercede, a diradare si vengano per ogni dove e a
volo. 16. tose. diradare i rami di una pianta con la
rischiarisco, rischiarisci). illuminare; diradare le tenebre. galileo, 3-3-222:
tommaseo, 11-514: non sapevo per anco diradare le fronde delle parole, sbrattare il
dissipare, le nubi, l'oscurità; diradare la nebbia. mariotto davanzati, ciii-200
le colline aperte. -per estens. diradare la foschia, dileguare la nebbia.
, 14-311: accadde che per diradare un poco le schifose e fastidiosissime iene,
. { sfrondo). levare via o diradare le fronde di un albero (o
lui avventura finale. 8. diradare il traffico automobilistico. e. palmieri
, li aduna. 7. diradare una capigliatura fino alla calvizie. batacchi
: 'spiazzare': far piazza sulla testa, diradare, perdere i capelli. 'comincio a
perché con poco impeto l'aria si può diradare da muover la piuma, anzi che
, tr. ant. e region. diradare i rami di una pianta, tagliandoli
non son calvo. 5. diradare un ortaggio estirpando i germogli superflui.
stèrzo). diminuire di un terzo; diradare un bosco, in modo da ottenere
bacchetti, 14-311: accadde che per diradare un poco le schifose e fastidiosissime iene
... del non aver fatto diradare le boscaglie, dello aver tenute lontane da
: col riposo, dico, e col diradare le consuete fatiche matrimoniali, che certamente
= nome d'agente femm. da diradare. dirado, sm. agric.
diradi. = deverb. da diradare. direct marketing [dàjrekt