cadàvere, locuz. lat. stor. dir. alla presenza del cadavere: locuzione
ogm ben sentire. 5. dir. proc. provocare una preclusione.
chiudere). preclusióne, sf. dir. proc. nel linguaggio della moderna
a precludere. 2. dir. proc. che attiene alla preclusione.
già un sacrificio? 5. dir. proc. colpito da preclusione (l'
.). precontratto, sm. dir. bozza preliminare di un contratto.
1749- precontrattuale, agg. dir. anteriore alla stipulazione di un contratto
, le quali devono essere, per dir così, le precursoresse del libro che sarà
ed uccide in un istante solo e, dir si può, in un chinar di
pruna. /... / potresti dir ch'e'gli occhi mi traesse, /
giovane, 71: non lasciam di dir che d'armi strane, / d'armi
. pass, di prededurre). dir. detratto in prededuzione. prededucìbile
prededuzione. prededucìbile, agg. dir. suscettibile di prededuzione (una determinata
da prededurre. prededuzióne, sf. dir. operazione giuridica contabile regolata di volta
pur pigliare in collo, / e dir: bambolin mio, abbraccia il nonno.
ivi sur uno scabello o, per dir meglio, predellóne. vasari [zibaldone]
ma questi sono quattro effetti o, per dir più propriamente, segni, perché non
fanno atti di gran valore, con dir che il tutto è predestinato e che
). prediale, agg. dir. disus. che si riferisce agli
dichiarare queste leggi prediatorie o prediali che dir si debbano. de luca, 1-2-198:
antica unità prediale romana. -stor. dir. decime prediali: quelle spettanti sui
dice la sacramentale. 2. dir. civ. servitù prediale: servitù propriamente
famiglia. 3. stor. dir. tassa, imposta, tributo prediale:
4. sm. stor. dir. imposizione feudale sui redditi fondiari.
dichiarare queste leggi prediatorie o prediali che dir si debbano. = voce dotta,
prediatura). prediatura, sf. dir. rom. contratto di garanzia personale
sermone. batacchi, 3-9: a questo dir s'accorse la regina / che tempo
significa dir bene d'alcuno, espressamente lodarlo; ma
proroga dubito non sia una ritirata per dir di no. baldi, 7-28: dall'
patto in contrario. 3. dir. pubb. protrazione nella carica (
. prorogàbile, agg. dir. che può essere dilazionato, rinviato
da prorogare. prorogabilità, sf. dir. possibilità legale di concedere o disporre
pres. di prorogare), agg. dir. disus. cne acconsente a una
perfetti. mintumo, 66: il dir libero e sciolto, che 'prosa '
i prosanti e rimatori / si può dir ch'in firenze oggi sia cima.
/ -incaprestito voi! incapriccito / volete dir, capaccio. / -bene: a codesto
.: cfr. sciogliere). dir. pen. mandare libero da un'
da prosciogliere. prosciogliménto, sm. dir. pen. liberazione di un imputato
f. frugoni, 2-466: più volea dir la critica, accesa nel proseguimento del
volta i preti quando avevan finito di dir messa. fucini, 78: questo dialogo
pro soluto, locuz. lat. dir. civ. a titolo di paproprio,
pro solvèndo, locuz. lat. dir. civ. per provvel'ulcere vecchie
gran prosperitade, / ben si può dir ch'egli ha la testa acerba.
tornate tutti a novero, / vo'ben dir che fortuna mi sia prospera. g
donne, furono in palermo ricevuti, che dir non si potrebbe giammai. bonfadini,
scienze italiane. il qual punto, a dir così, di prospettiva verrà ognor meglio
, 3-148: il qual punto, a dir così, di prospettiva verrà ognor meglio
fuor di disegno. 3. dir. tipo di finestra (detta anche veduta
'n una istessa natura prossimamente, per dir così, ma ciascuna di quelle si riduce
sua similitudine, / chi 'l poma dir? 8. adeguato, equiparabile
prossimo). prossimiorità, sf. dir. l'essere parente in grado più
questi prossimissimi giorni ti saprò anche dir l'ora e il punto deltarrivo. d'
elemosiniere, xxxrv-518: or se vuoi dir, pel tuo comandamento / se dè
massime adii profani, propalata o, per dir quasi meglio, prostituita. grillo,
savonarola, 13-8: ben credo (se dir lice) / che avete doglia assai
castiglione, 161: certo ben si poria dir la colpa d'alcuni pochi aver dato
medesimi ciottoli? 5. dir. civ. nei contratti dei lavoratori dello
o tecniche richieste. 6. dir. intemaz. dichiarazione con cui uno
e venti protesti. 7. dir. far dichiarare da un pubblico ufficiale il
pass, di protestare), agg. dir. riconosciuto inesigibile da una dichiarazione di
spiriti che la dettarono. y dir. atto formale, compiuto per mezzo di
insolente? protettorato, sm. dir. intemaz. rapporto giuridico fondato su
detto appieno, / e pure a dir gran cose si condussero. /..
un sovrano). -in partic. dir. intemaz.: stato che,
. protimèsi, sf. stor. dir. diritto di prelazione e di retratto
accortosi dello inganno, deliberò di non dir al re egli in persona cosa alcuna
ultimi è la scienza finale o teleologia che dir si voglia. tommaseo, 1-103:
'. protomiseo, agg. dir. ant. gius protomiseo (anche
. protutèla, sf. dir. civ. ufficio del protutore (v
. i. protutóre1, sm. dir. civ. persona che, nell'or
è perché si truova / rado chi dir si possa vero amico. ariosto, i-iv-397
37-4: però ch'orno mentir e dir ver osa, / for prova non abbiate
santo or le servili squadre! / né dir potrai che a libertà pretesto / cercassi
giudei / che non credete il meo dir senza prova, / guardate se press'a
di nido affamata. 7. dir. dimostrazione della verità o della realtà
chi una ne pruova / quasi tutte può dir aver provate. caro, 12-i-265:
proverrò voi; / non bisogna altro dir più qui tra noi. aretino,
b. corsini, 12-100: vi so dir io che la pesante clava, /
grado di provarci. 17. dir. dimostrare la verità di un fatto giuridicamente
gravida o di giove / facil è a dir, ma di provar si tratta »
nel gorgia che l'eloquenza, o vogliam dir la retto- rica, è una espressa
l'architettura, volendomi servire, per dir parte delle sue giuste lodi, solamente
guittone, xvii-164-5: non è da dir giovanni a tal che nuoce /.
: eo mi voi'provare / di dir lo mal ch'eo aggio / a lo
chiaro davanzati, xxiii-70: d'esto dir non m'allento: / che 'n cotal
. magalotti, 19-16: vogliono alcuni dir che in su 'l cotogno / la
e sfilacciato. 2. dir. dimostrato, accertato per mezzo di
poi pare ancor che a ciò col dir sien pronte / le profezie, minacciando tal
, 344: non l'auso dir, ché la mente ò raminga, /
: del qual verso divenuto, per così dir, proverbiale, nulla v'ha di
, per muover le risa cominciarono a dir motti e a proverbiarsi l'un l'altro
serva, / pensate lo proverbio che dir sòie: / « a bon ser
. lippi, 7-49: per proverbio dir si suole: / la lingua batte
. andrea stramazzo, xlvii-120: nel dir non com sofista persevèro, / ché
sette province settentrionali. 3. dir. amm. ciascuna delle circoscrizioni territoriali
(una località). 4. dir. can. ciascuno dei vari tipi di
del 28 maggio 1333. 5. dir. rom. ciascuno dei territori, siti
natura e spinte dell'indole o per dir meglio del ghiribizzo non hanno fatto altro
con il sostrato locale. 3. dir. canon. che è proprio, che
i remigio zena. 23. dir. canon. superiore di più case religiose
la momentaneità (se mi è permesso dir così) del problema psicologico che ne è
apologia. 8. dir. disus. chi prende formalmente l'inizia-
rimanga sul terreno. 10. dir. disus. chi è citato, convenuto
così di seguito. 7. dir. proc. disus. che prende l'
tratto le orine. 7. dir. proc. disus. instaurazione di una
che proveggi / a le parole che dir ti prometto, 7 da parte di
: oggidì fa pietà, per non dir peggio, il vedere alcuni che, dopo
dormire ancora. 2. dir. atto giuridico con cui il pubblico potere
1-77: essendo sopracomito, ebe animo de dir vilania et altre parole iniunose a
sal- vandy. 6. dir. amm. ciascuno degli alti funzionari amministrativi
appagare 7 prima che 'l tuo mal dir ti sia creduto. / ma pensa
, a più o 8. dir. ant. feudo di patto e provvidenza
nave dal lido. 6. dir. comm. compenso, per lo più
intervento. 7. disus. dir. canon. provvisione canonica. brusoni
del civico teatro. 5. dir. disus. provvisorio (un provvedimento
chiamati possessori rurali. -sf. dir. proc. provvedimento con cui il giudice
tra le parti. 6. dir. canon. disus. relativo a una
provisionati. fagiuoli, v-151: in dir castrato, / d'un musico pretendo di
può senza una virtù virile o, per dir meglio, senza gran provvisione di quelle
va a farlo. 13. dir. canon. conferimento di un ufficio o
rodersi un po', e basti, e dir buon giuochi. lorenzo de'medici,
nel capanno inoperosi. 4. dir. comm. e finanz. disponibilità di
esercizio del credito. 5. dir. canon. atto con cui un ufficio
non proviste menti. 5. dir. canon. disus. dotato di un
l'agitata prua / e tomo a dir di bradamante sua. aleardi, 1-164:
condennabile, / e gustando il suo dir dentro me inanimo. g. m.
giusta, sì è larga e allegra di dir bene in prode d'altrui e d'
mi piacque la vezzosa / forma di dir prudente, / il replicar presente, /
a talun creder accidia / e parsimonia dir fa l'avarizia. cuoco, 1-218:
de troppo sottili omeni, per non dir maligni, alquanto discolonta e ben tocca
. alle volte viene il prurito di dir loro: volete un po'di sale?
vomitar pseudodottori, / che non voglion mai dir com'ella sta. = voce
la storia d'un tirannuccio degno, a dir assai, di memoria nelle croniche veronesi
dagli altri animali: ciò che, a dir vero, non sussiste affatto in una
membrana distesa che l'aiuta, per dir così, a volare. m. a
vendono per le botteghe, si può dir, pubblicamente. tasso, ii-390:
io vorrei che la nuova o per dir meglio la pubblicazione del mariaggio del principe
ultima residenza. 2. dir. ciascuno dei vari tipi di procedura lefale
, quasi freddo. 8. dir. conoscibilità, legalmente garantita, di
altrui? i signori riformatori vi pagano per dir male o per leggere? sarpi,
. longhi, 604: procedimento, a dir poco, corrivo, non essendo stato
degli ufficiali, e anche, per dir tutto, di indirizzi di donne fàcili
scrittura dice ciò che ancora della poetica dir si puote, cioè che essa in
compimento della pubertà perfetta, che vuol dir lo stesso che la maggiore, nella città
pùblica honèstas, locuz. lat. dir. canon. pub blica
). publiciano, agg. dir. rom. azione publiciana:
». ceresa, 1-1478: per dir de le cose al mondo rare, /
vuoi? con te mi pare di poter dir tutto seranamente e puramente, senza pensiero
dove arrivi la cavillazone o, per dir meglio, la puerilità de'pirronisti,
crudeli manifesti nella puerizia si ritraggono per dir così nell'intemo della personalità. -con
vuò dar questo piacere / di poter dir: per me si fece frate / quello
veste, chi li piedi, senza dir parola veruna. p. æl rosso,
, xxxv-ii-386: se di tal materia vo'dir piùe, / dante, risponde,
sì confuso / che non sa quel che dir né quel che fare: / ripon
v. 11. stor. dir. diritto di pugno: nell'età feudale
era ancor dell'altre genti, / come dir pulci, piattole e pidocchi, /
e bocca e testa, / e dir che sotto 'l ciel non ha più bella
comunemente si tiene per punzella o vuoi dir vergine: affermando i terrazzani che giamai
esser domato. caro, 12-iii-284: il dir vostro, se pur pecca, pecca
intermedie dai puledri, o bambini per dir così, fino ai più adulti e vecchi
fece un breve inchino agli sposi per dir loro che erano padroni della sua casa
cecchi, 170: taci, / non dir più là, ch'io t'ho inteso
ben sapete, / tiriti tiriti voi dir che ha sete. firenzuola,
: 'pollerà...: vuol dir anche granchias- secco. accademia senese
longiano, iv-211: cominciò egli a dir alcune piacevolezze, ma miste d'alcune parole
. monte, i-rx-133: nom poria dir com'povertà traripa! / bene foll'
mi ponge, / dicendo che del dir non so ben l'arte. machiavelli,
, /... / ché 'l dir m'infiamma e pugne, / né
pucci, cent., 81-65: potresti dir, lettore: il cor mi pugni
la voglia di mangiare, bere e dir cose grasse; e il sempiterno principio che
il ruffo (il quale potremo forse dir noi rosso), il purpureo o il
punica vuol dire vergine, tra latini vuol dir santa. vico, 4-i-888: certamente
taluno. / non sempre è dato dir: batti ed ascolta, / ché ove
sanguinem ', e gli hanno, per dir così, sulla punta delle dita,
'l predecessore / vostro contese e vinse, dir non vaglio. -essere di
occhi degli abitanti del vicinato, volevano dir fiamme. guadagnoli, lviii-195: candida ricamata
'bisticciarsi 'ricordandosi che si può dir a proposito in molti casi: 'pigliarsi
veniero, 15: gran cosa è a dir che l'avarizia stringa / una puttana
/ poner sul bianco el bruno / e dir el ver pontato. 9.
puntazióne2 { puntuazióne), sf. dir. documento con cui, nel corso
d. bartoli, 2-3-259: per non dir del pericolo in che metteva di perdersi
dice, perché molte volte l'interesso fa dir cose nemiche capitali della verità..
zavan per fame i puntaruoli. / vo'dir ch'ivi bottega aperta f
alle spalle, / come sarebbe a dir tonchi e tignuole, / puntemoli, moscion
trapassi un picciol puntiglio di tempo che dir si possa essere speso in vano.
si dimenticasse di lei; o, per dir la cosa proprio a un puntino,
coglierli in quel punto matematico o, per dir meglio, immaginario, nel quale si
parole andanti tutte e seguite o, per dir meglio, serrate, come nella pronunzia
poco il tuono più grasso, come dir 'questo castelvetro, 8-1-545: i
4 u ': perché lo stesso è dir 'quocere ', che 'guocere
poi conchiuso, / la cassasse con dir: portò contanti. sansovino, 2-85:
tesori rivelando, / chi del futuro dir qualche bugia, / sì ch'io
480: non si dia vanto alcun con dir che sano / quell'arte che non
quadra alle persone. / anzi a dir vero per una pulzella / ell'era un
essi dicevano punti sei, era come dir 450; e, quando dicevano punto in
in bianco, era lo stesso che dir zero elevazione. -nei fucili,
sorella, / del mie chiamarti vo'dir la cagione. / nel cor mi
la stima non sanno, / ché basta dir che questo qui, ch'è il
come dire altezza e larghezza non è dir corpo. = denom. da
attillata e col quadro, / ti so dir che firenze va a soqquadro. gargiolli
milanesi, / vi dareb- bon da dir per cento mesi. domenico di giovanni,
, i-4-105: nessuno pensa già di dir male delle cronologie e cronografie e tabelle
, là dove la loro presenza non vuol dir nulla. = voce dotta
. l. pascoli, iv-1-48: dir dovea 'arrigo 'e...
parendomi che il poveretto sia, a dir vero, ignorantuccio assai e non poco
quadruplo. quadruplatóre, sm. dir. ant. nell'antica società romana
in comporle andiamo timorosi, non che dir che noi ci assicurassimo nelle triple e
. sono insidiati con quaglieri o vogliam dir quagliadori, come noi chiamiamo. =
. salimbeni, xxxviii-355: io ti vo'dir il vero: / el c'è
anche un po'in fretta, a dir vero, perché qualcuno che parte m'
dante, lxxlx-4: molti, volendo dir che fosse amore, / disser parole assai
parole assai, ma non poterò / dir di lui cosa che sembrasse il vero,
inf., 1-4: ahi quanto a dir ual era è cosa dura / està
con un vago errore / girando parea dir: « qui regna amore ».
la quale e 'l quale, a voler dir lo vero, / fu stabilita per
'artista '. 3. dir. lavor. nel linguaggio legislativo, ciascuna
al criterio della onnicomprensività. 4. dir. amm. giudizio sintetico sulle capacità e
, ecc.). 5. dir. risultato dell'operazione del qualificare;
di accademico della crusca. 9. dir. sottoposto a un'operazione di qualificazione
). 2. sm. dir. canon. teologo incaricato di esaminare
è grandissimo. 7. dir. il sussumere un fatto concreto sotto una
: questioni di giurisdizione si possono anche dir quelle le quali sogliono disputarsi tra piu chiese
di navigabilità). 18. dir. commerc. marchio di qualità: v
la mea vose no me segua a dir quelo ch'eu voio. parlamenti ed epistole
c'insegnava a tutti quanti e sapeva sempre dir la sua. -in relazione con
... suole sincopar questa voce e dir 'merto '. -spazio,
ho 'n o / non savria dir lo quanto, / tanto m'ha dato
, nel meo domo, / di quanto dir si può ch'all'uomo è contra
., 26-131: falli per me un dir d'un paternostro, / quanto bisogna
costesta amabile casa dite per me quanto sapete dir di più tenero e di riverente.
un'osservazione. 'si fa presto a dir guerra; ma ci vuol danaro.
dante, inf, 1-4: quanto a dir qual era è cosa dura / està
la strozza / curio, ch'a dir fu così ardito! idem, inf.
, dolorozo tanto, / non si porea dir quanto, / per qual s'avesse
. dire]: 'non si può dir quanto... ': di
in sommo grado. 'non si può dir quant'è allegro, quant'è studioso
e vaghe ed eleganti quanto mai più dir si possa. l. berrà,
conoscere che io intorno a sì fatta materia dir potessi cosa che alle dette s'appareggiasse
. cecchi, 20-25: -io ti so dir, che tu m'hai concio /
la prima quarta. 5. dir. la quarta parte di un valore economico
ne fanno delle rimesse che le so dir io! n'ammucchiano financo 'na quarticina (
meno 150 'ribà'i', o vogliam dir quartiruoli d'oro. cotesta moneta usata
quartése, sm. stor. dir. prestazione con carattere di onere reale
7-42: la medesima polvere o, per dir così, farina terrosa è quella che
non bee vino / io ho sentito dir che se ne more, / e quasi
, locuz. usata come sf. dir. ant. nelrespressione contratto di quasi compra
. usata come sm. stor. dir. nel diritto civile romano-giustinianeo, in
. usata come sm. stor. dir. nel diritto civile romano-giustinianeo, in
quasi-domicìlio, locuz. usata come sm. dir. can. luogo in cui un
). quasi-parròcchia, sf. dir. can. comunità di fe
sm. (plur. -ci). dir. can. sacer dote
. quasi possésso, sm. dir. civ. disus. esercizio
quasi pròva, sf. stor. dir. circostanza o insieme di circostanze dotate
). quasi reato, sm. dir. pen. nel linguaggio della dottrina
). quasi tradizióne, sf. dir. rom. nel diritto giustinianeo,
quasi usufrutto (quasi-usufrutto), sm. dir. civ. disus. diritto di
quattr'otto e non ci è da dir contro. tommaseo, clx-i-109: il
, come al padre e alla madre dir 'babbo 'e 'mamma il pane
e noi gli demmo quattrini ne facesse dir una per noi. guicciardini, 10-56
firenzuola, 600: i'vi vorrei dir quattro parole. a. f. doni
puoi frodarle f f o dir d'esser caduto, / e con tuo
sacco. grazzini, 4-363: non bisogna dir quattro s'altri non l'ha nel
amico quattro. guerrazzi, 2-159: non dir quattro finché la noce non è nel
uomo arguto che fu, non volle dir quattro sinché la gatta (come porta
concetti nuovi e quattrocentoquaranta parole diverse per dir sempre la stessa cosa? zena, 3-78
d'esser dotto in quatròque, a dir dove, quando e per chi e qual
in qualche modo somigliante, non dovendosi dir 'quegli 'd'un legno o di
: 'io vidi ', potrai dir, 'quel da duera / là dove
, 32-20: non avere temenza de dir tuo entennemento, / ché eo sì mo
sì confuso / che non sa quel che dir né quel che fare. f.
. guarini, 1-i-96: eliceto vuol dir un bosco d'elei come querceto di
. foscolo, i-904: udito ho dir che dalla patria tempe / le napee fuggitive
con pianti e querele eiulative (per dir così) e consentirsi dalla parte di
insegna del tuo cor piagato / a dir le pene dolcemente acerbe / e le dolci
gettò nel fuoco. 11. dir. pen. atto giuridico con cui la
mai farse fine di udirle querelare e dir: se io mi avessi creduto di aver
ha di te suaso, / ché dir non puotti mai la mia ragione. guicciardini
: non ho paura, è come non dir nulla. un buon mezzo è di
ragio- nomi, / sento la lira dir con voci querule: / « di lauro
sonar d'intorno, e non so dir di cui. ciro di pers, 3-210
querere). quesito2, agg. dir. acquisito. -diritto quesito: diritto
e astronomici. -polit. e dir. cost. argomento di discussione in
magiore. serafino aquilano, 75: in dir 'amore ormai taccia la gente /
uccello. 14. stor. dir. questioni perpetue: tribunali o commissioni
una parte di sé amare e, per dir meglio, l'altra metà di se
quello. i. nelli, i-43: dir male di questo e di quello.
]: 4 per questo ': a dir il vero. 4 per questo non
del campo. 2. dir. cost. per lo più al plur
dei parlamenti stessi. 3. dir. amm. alto funzionario del ministero degli
materia dell'arte questuaria, cioè a dir dell'industria non meno pubblica che privata
cui erano imposte. 2. dir. amm. l'ufficio amministrativo a cui
. francesco da barberino, i-224: puossi dir che qui claude / septe maniere d'
dosso, non ti sia fatica / a dir chi è pria che di qui si
una lettera. 5. dir. civ. diritto quiescente: diritto che
tenne a battesimo. 4. dir. civ. condizione temporanea in cui viene
/ ma quei, quasi il mio dir lor poco importi: / « no'abbiam
talun creder l'accidia, / e parsimonia dir fa l'avarizia. -immobilità.
[il grillo] / mi fa dir ch'egli è tale / qual è né
: tu sola [venezia] ti puoi dir sicura e lieta, / refugio degli
queste regole del bene o, per dir meglio, del queto vivere alquanto debilette parranno
loro mescolati molti dei piccioli, com'a dir settenari, quinari e qualche ternario ancora
, / ma non avevo fiato / da dir ch'io ero in un gran fondo
stato del tutto sincero e, per così dir, verginale; ch'ella non abbia
] e quintessenza, / e posso dir d'aveme tal notizia / come l'uomo
, lii-1-39: dell'indie non si può dir cosa certa, perché molto variamente se
. quiritàrio, agg. stor. dir. che si riferisce, che è
io non so s'io mi so dir il concetto mio. -buon quore
quotalite (quòta lite), sf. dir. patto di quota lite:
'. quotalìzio, agg. dir. che si riferisce alla quota
, sopra ciò fate, si pò dir che niuna vengi observata, anzi quotidianamente
goldoni, xiii-501: questa, per dir vero, è una procella, /
sf. aliquota, percentuale. -stor. dir. imposta di quotità: quella
: v. respiratorio. 4. dir. pubbl. quoziente elettorale: nel sistema
consonanti a loro stesse appoggiate, sicché dir si debba 'la m ',
al che non aveva egli, a dir vero, molti titoli il più delle volte
tebaldeo, xxx-7-25: più ti vo'dir se sono audaci e strani [i lupi
d'ogni parte scorrete, / e sappiatemi dir ciò che vedete. / -per
, quanto ve ne cape, basta dir della feccia di quello scorrettissimo popolaccio,
16-iv-196: per lo soverchio e, per dir così, rabbioso amore che portano al
che fan consister la filosofia / nell'aspro dir, ne'modi screanzati. manzoni,
.. / -... per dir de'mantelli, / cavezze assai di
e in lingua spagnuola rabo vuol dir coda. = dallo spagn.
al suo fratello, che importa, come dir, sacco di fango, diverrà reo
di studi fra popolazioni puritane, sentendo dir raca di noi, concepirono il proponimento
ch'egli nel riconoscimento di filomela facesse dir all'aco, col quale ella racca-
né raccapezzo / quel che tu voglia dir nel tuo capriccio. baretti, 6-140:
i-99: io per me non ne voglio dir nulla, sentendomi tutto raccapricciare le carni
per la strada, raccattava, per dir così, i pensieri che ci aveva lasciati
giamboni, 8-ii-187: liberale è a dir largo, cioè quegli che di suo
a galla, senz'altra fatica, per dir così, che di stender le mani
3-152: di tutta italia non è né dir conviensi questa lingua per alcun modo.
opere loro alle stampe e che si potrebbon dir della prima classe, i quali sono
vocabolario è il raccoglitore e, per dir così, il relatore de'fatti d'una
passeroni, iii-217: perché un lungo dir tedia chi ascolta, / non volendo
, / in sé raccolto, a così dir da l'alta / sua sponda incominciò
di messer alfonso. 3. dir. navig. affidamento di merci a un
come raccomandatario. 2. dir. navig. professionista che, nell'ambito
alla buca delle lettere. 4. dir. navig. l'attività di collaborazione commerciale
in essi contenute. 9. dir. intemaz. ciascuno dei vari tipi di
debbono aver in raccomandazione è di non dir bugie ai lor soldati, se la
piccolomini, 10-96: si può dir... ch'il modo d'introdursi
e rime inaudite in versi pesco / per dir le tuo magagne non racconte. beicari
, xxv-i- 123: -te vorria dir una cosa; ma non vorria che me
raddolcire..., rinvigorire e per dir così imbalsamare tutti i fluidi universali del
versi fossero un poco raddolciti o, per dir meglio, fatti un poco più fluidi
i campi, ogni tranquillo fonte / parea dir mormorando: « a questa fronte /
m. adriani, 5-52: il dir le medesime cose due volte raddoppiando o
casa, 714: alla barbierina / potrete dir, se 'l vostro amor l'aggrada
r. martini, 66: ho saputo dir con la madre io, la qual
sacio mai, alta regina, / a dir di te, madre, figliola e
sperar mi lice / è il poter dir col suo favore usato / l'alte virtù
/ colle superbe sponde / del suo mar dir felice, / poich'a sì degne
comenga, / eo te l'ò dir. bonagiunta, xxxv-i-267: radice è di
, 117: ciascun si guardi di non dir tal cosa / ch'abbia a 'mportare
quanto puoi, rubrica, / ché quel dir frutta c'ha vive radici. aretino
e maledetta, / che in mal dir si diletta, / sì che di lor
. forteguerri, 1-36: astolfo a questo dir si mette in tasca / la mano
lxxxvm-i-348: si truova / rado che dir si possa vero amico. muratori,
cecchi, 1-1- 3: a dir il vero, ei non mi piace che
7-10: il mantenimento o, per dir meglio, la rafferma dei suoi previlegi
per me il mondo è morto. dir 'tu * o 'voi 'a
in quelle ov'essa è, per così dir, più fragile e più delicata.
. girolamo leopardi, 2-11: so dir ch'i'avrei fatto un bel profitto
vo'che questa vecchia rimbambita mi faccia dir mal de le donne. loredano,
infuocato dal sole, traspira, per dir così, moltissimo, ma nel raffrescare
si raffresca / pensando pur che mi convien dir oltre / la pena mia che sempre
l'ultimo passo, / non sapendo ben dir qual è più bella.
.. i -tutti non già per dir 'l ver, ma * 1 caso /
aveva nel zero, / né so dir come rabbia sopportata, / ché le puzzava
faf'uoli, iii-69: ho lasciato dir questi animali, / perché egli
, il dadaismo e il surrealismo, per dir solo dei movimenti di maggior raggio.
queste gengivette... o guaine che dir vogliamo, quando la vipera si sdegna
s'erano invecchiate del pari e sarei per dir raggrinzate. = comp.
ma assai volte anche taglia, per dir cosi, secondo il panno, e ragguaglia
di compire l'opera della redenzione, dir si può che la vergine...
sentito talora ragionare / un villan e dir cose alte e stupende / che farian
piango e ragionomi, / sento la lira dir con voci querule: / « di
, 31: che? s'abbian di dir quest'occhi il vanto, / ch'
d'amor ragiona: / e potea dir le tue fatiche, o marte, /
, xxv-44: « fiorenza » non pos'dir, ché se'sfiorita, / né
mia pazzia; anzi, se debbo dir tutta la verità senza vergognarmi, ero finanche
frugoni in servizio dell'ode starei per dir ragionativa del secolo le strofe di sei
. patecchio, xxxv-i-569: a dir l'om q'el sea mato, non
, m'è pur vietato / che dir le vere mie ragion non possa, /
avvertir, l'occasione / mi fa dir ch'in andando e ritornando / la
seguita, / al più si può dir misero, / e di ragion non merita
non erano com parsi a dir le loro ragioni i legati dei grigioni,
, sia per mangiare, sia per dir la nostra ragione », disse un
che sto io qui a perdere tempo e dir quasi le mie ragioni a'birri,
20: poi che co 'l tuo dir, non men verace 7 che pietoso,
/ e de l'amor no saccio dir ragione / ed agio letto verso de l'
il nostro mancar di onestà, il dir bianco o nero senza ragione.
ragionevolissimi preliminari, spero che si potrà dir qualche cosa. zanon, 2-xviii-277:
; così scrive: tornerà dunque, a dir tardi, a primavera. allora sì
, lii-4-435: mi pare ragionevole di dir qualche cosa delle lunghe trattazioni che sono
autori della medicina filosofica o ragionevole che dir si voglia. -regolato in modo
. /... / chi altro dir si elegge / resta degiun dal cibar
ruspoli, 1-144: nel grazioso raglio del dir male / somiglia un luteran ch'a
gianni, xxxv-ii-579: in colei si può dir che sia piovuta / allegrezza, speranza
della barba, 344: non l'auso dir, ché la mente ò raminga.
parini, 554: intese egli di dir che 'l buon religioso... sentiva
, 4-148: - ah! voleva ben dir io! - sciamò la buona giannella
le colonne è un divanaccio, per dir la verità molto comodo, con tanti
, 198: le radici o volete dir ravanelli e bianchi e neri, e i
armata di quattro cornetti o, per dir meglio, di rampini duri e forti
dretamentre, / trova qualqe rampogne per far dir a la gente. abate di tivoli
distesa ed essi in porto, / come dir, giunti, dessero gli orecchi /
amore. poesie bolognesi, xcv-45: a dir lo male no è cor- tisia,
. lomazzi, 231: basta a dir questo che a dir è bisogno, /
231: basta a dir questo che a dir è bisogno, / come ho gran
tua musa? -fammi la grazia di non dir più questa parola così rancida e antipatica
, / risaluto voi, per cui dir franco / eo dotto sì ch'io dovento
nei vostri ranghi uomini facoltosi. bisogna dir loro che il successo è una questione
noi di scrivere a quanti conosciamo e dir loro di rannodarsi intorno al partito nazionale.
. graf, 5-614: in dir ciò la mia voce rantolava, confusa /
, i narcisi e gli anemoni formano per dir così la prima comparsa. 0.
con sua mente rape / el bel dir vostro, e dice che vedute / ha
le stame, toccava al fiorentino a dir del suo, ma egli si mise con
/ rapir co'labri miei, / per dir se sian più dolci e più graditi
d'eredia, 15: rapisce il mio dir quella gentile / alma, che il
rapir co'labbri miei, / per dir se sian più dolci e più graditi /
era un mescolamento o ver rappezzamento (per dir così) di misure di tutti i
più tra noi un cantone che si possa dir suo, se non si elegge di
1-2-273: trova mogliata, / e con dir d'esser stato colto e messo /
io m'ero mezzo disposto di non dir più nulla dello sfortunato mio perseo; ma
. guittone, i- 39-16: dir potemo che divina grazia n'àe allevati d'
fanno tanta iniquità di rapportare male e di dir male, giudicali tu. ariosto
, 117: ciascuna si guardi di non dir tal cosa / ch'abbia a 'mportare
dell'impiego statale). 4. dir. pen. atto con cui un pubblico
si trovano fra le cose o, a dir meglio, fra le idee loro corrispondenti
stata messa in azione. 2. dir. intemaz. volontaria lesione di un diritto
rappresentabili si partono. 4. dir. disus. dotato di capacità di rappresentanza
di staffette del partito. 4. dir. civ. il soggetto che, in
tavola diligentemente intagliata. 5. dir. civ. la funzione, l'istituto
, il nostro fine non è, per dir la verità, soltanto di rappresentare lo
la loro protesta. 16. dir. civ. sostituire, con la qualità
idee e forme de'nostri pensieri che dir vogliamo rappresentata, imperciocché alcune forme sono
sensibili ci rappresentano. 6. dir. civ. sostituito da un altro soggetto
sì vivace. 21. dir. civ. istituto di diritto successorio in
o il legato. 22. dir. contratto di rappresentazione: quello con
risoluzione del contratto. 23. dir. pubbl. ant. atto con cui
a lei / i'perdo sì che dir non ve 'l potrei. a. pucci
verghe o rampolli de'più teneri o per dir meglio ramoscelli di pali de'pioppi e
cose / far come vere, ma non dir le vere. b. croce,
si vede nel colliquamento o, per dir meglio, nel bianco dell'ovo fuso e
7-150: ora voi sentite o, per dir meglio, avete sentito il mio giudizio
questa brigateli, / io ti so dir che gli hanno a rasciugarsi, / né
fagiuoli, xiii-50: non c'è che dir, non vuole stare a casa /
la quale e per la sua costruzione raspa dir si potrebbe. 2.
raspollaménto, sm. il raspollare. - dir. pen. raspouamento in fondo altrui
curo or contare: / ch'a dir gli arei due volte, e non è
e di vera comune sensibilità o vogliam dir simpatia, che, riconosciuto come 11
m'appella: / giove mandami a dir che non è buono / un ganghero ch'
e (se mi è lecito a dir mi fosse) di adorarla maravigliosamente m'
ar. ratiabizióne, sf. dir. ant. ratifica. s
topo \ ratìfica, sf. dir. ciascuno dei vari tipi di atti
contratto prima della ratifica. 2. dir. intemaz. atto con cui l'organo
da ratificare. ratifìcaménto, sm. dir. disus. ratifica. papi,
tr. { ratifico, ratifichi). dir. concedere la ratifica a un atto
questo raccolto. 7. dir. confermare in tribunale una confessione o
pass, di ratificare), agg. dir. fatto proprio, approvato formalmente (
del vostro assunto. 4. dir. ant. conferma davanti al tribunale di
lat., con valore di sf. dir. lo scopo della legge, il
lat. con valore di sf. dir. indica la considerazione della materia che
fatte nella guerra. 3. dir. canon. stipulato, celebrato (un
/ e le inquiete / fauci agitando / dir: quando, quando / l'interno
rattener la penna e la lingua dal dir la verità. fenoglio, 4-156: di
fregi. papi, i-157: in così dir dappresso / ei mi si fece,
corsini, 18-16: a tal modo di dir, quasi le risa / furon -con riferimento
/ di forestier modesto / fawi al dir rattenuto. lancellotti, 2-24: vedendo
signora!.. » ma non seppe dir altro: incominciò a singhiozzare; le
cerchio il grande impero. / chi può dir come gravi e come ratte / le
correndo e ratto, ché non verna a dir nulla. documenti visconti sforza, ii-336
il fiume a un tratto, per dir così, precipita molti palmi nella lunghezza
, rapto, raptu), sm. dir. pen. ciascuno dei vari tipi
se 'remiendo 'in lingua ibera vuol dir 'ripezzo ', chi più acciabatta
sappi, /... / né dir leal chi 'n un dì 'l
un dì 'l suo rinterzi, / né dir guarir non può un che rattrappì,
le poesie da'nostri dì son come dir bastarde e piene di malumori, quasi altrettanti
mio, che lo sognassi e non dir che 'l sentisti. soderini,
anonimo genovese, 1-2-136: te so dir per bona sfrena / che son monto
alla redenzione dei captivi. 2. dir. pen. ravvedimento operoso o attuoso:
scorza di una presunzione o, per dir meglio, petulanza incredibile e di un
allora in presto domandar dovesse / e dir di renderglile a dì nomato.
col suo bel spirto, / col suo dir, col suo fare, /
'l maestro, / non so io dir, ma el tenea soccinto / dinanzi
. da quel frappatore. -cossa voi dir sfrapador? -vuol dire rawolgitore, raggiratore
ravvolte insieme, leggiere e soffici, per dir così, s'an- davan lumeggiando di
voglio qui farla da morale / e dir quel che conviene e non conviene / all'
in più rigorosa, il che vuol dir razionale perfettamente. c. varrà.
ma primieramente il discorso o, per dir meglio, la razionalità. rosmini,
. bruno, '3-985: a dir il vero, l'oggetto ch'oltre la
tico! allegri, 167: vo'dir ch'accenna in coppe e dà in
, 'riflettere ', come a dir ripiegarsi e reagire sopra gli oggetti o le
(i-iv-954): che si potrà dir qui? se non che anche nelle povere
spese. pasquinate romane, 593: un dir de pasteggiar alla reale, / chiavar
agg. (superi, realissimo). dir. che attiene e, in partic
cittadino ed allo straniero. 2. dir. civ. che consiste in un rapporto
quei precetti in atto retorica usante (per dir così) si suol domandare, e
. segneri, ii-28: ben può dir egli [gesù] in senso non solo
n. 17). 7. dir. realismo giurìdico: l'insieme delle concezioni
poeta s'esprime. 6. dir. appartenenza di un diritto alla categoria
l'ordine sociale. 3. dir. pen. ogni comportamento umano che
sic), locuz. lat. dir. nella situazione di fatto attualmente esistente;
. tansillo, 1-242: chi potria dir quanto diletto e quanta / utilità reca ai
soffocar la ragione, è da dir che tullio né con gli altri concorda né
non ti dico; a quanto a dir mi resta / supplirà teco il recator di
da recavo, e da recavo quello solea dir spesso una medesima cosa en altra maniera
disse: « ben non ti posso or dir di noe! ».
cui realmente succedono. 8. dir. liberarsi dal vincolo derivante da un
avvento dell'architettura razionale e funzionale che dir si voglia, con il suo radicale
recesso. 12. stor. dir. nell'età intermedia, sospensione dei
delitto tentato). 14. dir. civ. atto unilaterale con cui un
chiusura di questa. 15. dir. intemaz. atto con cui uno stato
. nel regno lombardo-veneto, funziona5. dir. accoglimento, accettazione, presa in
anche della 6. stor. dir. il processo storico (di natura soloro
o rampolli de'più teneri o per dir meglio ramoscelli di pali de'pioppo e
pascoli, i-247: non si poteva dir meglio; ma la tagliente definizione non
ascriver si debbe. 3. dir. pen. condizione giuridica di chi,
recidivoi. recidività, sf. dir. pen. l'essere recidivo in un
salvo toma. 2. dir. pen. che, dopo essere stato
marmoreo [dell'università], a dir vero un po'sconquassato e crollante;
grani. idem, 15-131: niuno deve dir bugie, molto meno degli altri il
reciprocazioni del mare. 4. dir. intemaz. disus. reciprocità (come
reciprocità tale di attaccamento. 2. dir. intemaz. condizione alla cui sussistenza
gambino d'arezzo, 125: non dir che m'abbi visto in que
reclamazione a stuttgard. 2. dir. disus. impugnazione, volta a ottenere
tardi veramente e con molto languore, dir di sì. gozzano, ii-166:
rimasta pressoché intatta. 3. dir. pen. pena detentiva temporanea prevista
/ degno assai più ch'io col mio dir non récolo. = voce dotta,
atra bile, in contar sogni e dir le pappolate senza construzione e senso alcuno
dai libri degli eretici qualche notizia, dir non saprei di che sappia questo degnissimo
la teneva a forza. finalmente per dir qualche cosa pensò a cangiarla e a
in vaso, / che non si puote dir de l'altre rede. idem,
106: esitava fra l'andarmene dispettosamente senza dir parola o redarguire i due motteggiatori con
. j j (. dir. trib. reddito agrario: quello derivante
meglio, lxxxviii-ii-121: intendo / versificando dir nel tuo cospetto / quel mister sacro,
xv. redibitòrio, agg. dir. civ. che abilita all'esercizio
). redibizióne, sf. dir. azione redibitoria. dizionario universale
allegrezze, restituito agli onori, potè dir con quell'altro: 'perieram, nisi
scabri iugeri redima. 10. dir. civ. disus. riscattare un bene
redire; / che poco saggio si può dir colui / che perde il suo per
referendaria, sf. stor. dir. ufficio, carica di referendario (
referendario1. referendariato2, sm. dir. amm. ufficio di referendario (
riferendàrió), sm. stor. dir. nell'organizzazione amministrativa centrale del tardo
referendari del pubblico ministero. 2. dir. amm. magistrato del consiglio di stato
referendaria. 3. agg. dir. canon. prelato referendario (anche
'. referènte1, agg. dir. costit. che ha il compito
-che ne so io? vòlsiti / dir de le manco rie che si ritrovano.
lat. con valore di sf. dir. proc. pen. riforma di una
pres. di refutare), sm. dir. ant. chi ha rinunciato a
'. refutatàrio, sm. dir. ant. persona che subentra in
chiamar consiglio dell'eterna mente, / e dir fur osi che
. cacasangue! scacchia, / sentir dir quelle cose e non si muovere? /
guerrazzi, 6-731: ora andate a dir male, se fi cuore vi regge
e la seconda dal reggimento, per dir così, dominativo, nel quale il
tr. (regìfico, regìfichi). dir. far passare sotto l'amministrazione regia
'. regificazióne, sf. dir. passaggio sotto l'amministrazione regia di
... / che regina è da dir dell'altre spade. bruno, 3-148
de'sestieri, ché li rioni vogliono dir regioni. ricordati, 1-46: servio tullio
piccola che ella sia. 2. dir. trib. imposte o tasse di registro
rigettare. regiudicata, sf. dir. ant. cosa giudicata; giudicato:
). regnicolato, sm. dir. disus. condizione giuridica < 5
i regni. forteguerri, 11-59: dir solea che né per terra o villa
, 1-3-20: tutto questo, a dir vero, era eccellente / per farsi presso
tutto / e, come si suol dir, farmi un buon letto, 7 mi
uomo naturale. 6. dir. potere, potestà regolamentare: quello di
tozzetti, 10-81: ci resta ora a dir qualche parola sul regolamento di vita che
un conflitto di interessi. 13. dir. insieme di norme e di disposizioni giuridiche
fossero la stessa cosa. per dir il vero, però, la stessissima
cubico o monometrico. 12. dir. canon. che appartiene a un ordine
. giovanni in borgo. 18. dir. il recupero (totale o parziale)
e beni. -stor. dir. nella disciplina dei benefici ecclesiastici e
uom membra né volto, / meglio dir ti potrà, chiara reina, / quel
). reincidènza, sf. dir. pen. disus. recidiva in
a ricongiungere, a rinquadrare, per dir così, cotesti episodi personali, con
. lat. con valore di aw. dir. essendo la situazione ancora impregiudicata;
dio] si vendica, che è quanto dir si redintegra l'onor leso, non
reipersecutòrio (rèi persecutòrio), agg. dir. rom. volto a recuperare
proroghe. 6. stor. dir. destinato a conservarsi e a trasferirsi
ed altro sia il reciproco. dir. pen. recidiva reiterata: v.
e nuova replicazione o reiterazione (per dir così) possa, senza esser interrotto da
'. reivendicazióne, sf. dir. rom. azione volta a fare
vocabolario è il raccoglitore e, per dir così, il relatore de'fatti d'una
una lingua. 2. dir. proc. giudice che fa parte del
lezione di ostetricia, di comunismo o dir coma del principe e di dio, nessuno
, rilevici), sm. stor. dir. nel diritto feudale, donativo che
loco io senta. 14. dir. canon. ordine o congregazione religiosa.
remancipare, tr. (remàncipo). dir. rom. nel di
emancipare). remancipazióne, sf. dir. rom. nel diritto dell'antica
di spirito. 4. dir. pen. disus. ciascuno dei vari
ogni pratica. 5. stor. dir. revoca di un provvedimento di bando
predetta autorità. 7. dir. civ. atto negoziale con cui il
uomo che vigilia? 4. dir. che ha la funzione di condonare o
'). remissoriale, agg. dir. che si riferisce, che è
da remissorio. remissòrio, agg. dir. lettera remissoria (anche solo
lire 7. 2. dir. canon. lettera con cui il vescovo
remittènte, agg. e sm. dir. comm. ordinatario (prenditore,
/... e non può dir morendo: / alma terra natia, /
e per tua gloria basti 7 che dir potrai che contra me pugnasti. balbi,
'vacabili '. 4. dir. pubbl. reddito fornito a titolo d'
l'anno 1920. 5. dir. civ., contab. e matem
i trasgressori? 6. dir. proc. pen. che indebitamente omette
severamente sono puniti. 7. dir. proc. pen. il comportamento di
impedito al per altro divino petrarca il dir qualche cosa con la sua usata leggiadria e
reo animo, ma non ne volle però dir nulla. s. bernardino da siena
consiglio disleale e reio / che fece dir chlera dubbioso 'l passo. paolo da
o proporzionali, distribuzione. -stor. dir.: suddivisione, per lo più
1-24-18: ne'luoghi più staterecci (per dir così) posono le coperture manco repenti
dormiva; / e il suo libero dir già al ciel rimbomba. manzoni, ii-626
di messer michelangelo non so che mi dir altro, se non che vive; del
opere buone. 2. dir. ciascuno dei vari tipi di registri che
in luogo del secondo 'dianzi 'dir 'prima ', si può; ma
superficie originaria). 7. dir. disus. in senso tecnico (nel
le mie troppo replicate, per non dir continuate amaritudini. marco foscarini, lxxx4-
tasso, 16-23: ride armida a quel dir, ma non che cesse / dal
partecipano del governo, si possono ben dir cittadini, ma non republichisti o cittadini della
che né anche si sarebbe ardito a dir questo se egli non avesse letto presso
. sanudo, xxxv-295: se poi dir esser anzelico; ha più lingue,
requie1. requirènte, agg. dir. che formula richiesta al giudice,
anonimo genovese, 1-1-240: tanto so dir e far, / che e'averò
da requisire. requisitòria, sf. dir. nel linguaggio tecnico del processo penale
). requisitoriale, agg. dir. disus. lettere requisitoriali (anche
rera. résa, sf. dir. intemaz. atto con cui, nel
v d x. 2. dir. che provoca la rescissione (l'annullamento
degli israeliti. 4. dir. sottoporre a rescissione; provocare la
scindere). rescindìbile, agg. dir. che è suscettibile di rescissione,
da rescindere. rescindibilità, sf. dir. possibilità di rescindere un contratto.
. riescire. rescissione, sf. dir. ciascuno dei vari procedimenti giuridici (
rigermoglia. rescissòria, sf. dir. disus. azione di rescissione.
. rescissòrio, agg. dir. che attiene a una rescissione;
forza di rescritto. 3. dir canon. atto dell'autorità ecclesiastica (in
rès derelicta, sf. invar. dir. civ. cosa mobile, che
appetito smoderato dell'onore, che vuol dir la superbia, è quello che spinge gli
mezzo prescelto per offender il nemico il dir che sia efficace senza crudeltà. conviene
fibocchi. 11. sm. dir. proc. nel linguaggio forense, la
ramo di questa disciplina, vale a dir le leggi della resistenza de ^ fluidi
. lat. con valore di sf. dir. civ. cosa (come,
abita con essi. 3. dir. pen. che, avendo commesso un
regime parlamentare. 2. dir. civ. responsabilità patrimoniale (anche
{ { 3. dir. pen. condizione giuridica di chi,
che non riluce / in me el polito dir, ma cose inconte, / che
1-16: siila già dittatore, si può dir signor di roma e del mondo,
lunardo del guallacca, 333: serventese a dir esto / va, ché per servir
e la sorte. / altro non voglio dir: restate in pace. panzini,
/ di morte voglia far, non sa dir anco. / pensa talor di fingersi
la sacrosanta eucaristia. 5. dir. disus. che è stato dato a
loro perfezione e rovina e restaurazione e per dir dir meglio rinascita. bellori, 2-7
perfezione e rovina e restaurazione e per dir dir meglio rinascita. bellori, 2-7:
prescio e 'l nomo / di voi potesse dir, sóne restio. ariosto, 4-28
iii-1-23: nessuno dei sudaiti ardiva francamente dir loro che si facessero...
altri la metempsicosi. 2. dir. il rimettere una persona o una cosa
va / lo so cor in far e dir / per guardasse da falir, / quello
la lengua no s'asbrive / en dir cosse da pentir, / e poi gran
donna, la quale, quando non potette dir più forbice colla bocca...
facendo chiara una sciocchezza che quella di dir che la lingua nostra possa ristringersi in
della lor libertà, se pure si può dir tale, in tempo di guerra,
ed ecclesiastiche ', restrizione che, a dir vero, non s'attagliava troppo all'
in vaso, / che non si puote dir de l'altre rede; / ia-
: dei soli traslati si enumeravano, a dir poco, quattordici forme...
manifestarli. panni, 551: altri potrebbe dir bensì, a un bisogno, che
la trasportava non si ricordava più che il dir male fosse il peggior male degli altri
retratto { ritratto), sm. dir. diritto di riscattare un bene,
legale spettante ai coeredi stessi. -stor. dir. il diritto di prelazione legale {
par., 9-6: io non posso dir se non che pianto / giusto verrà
retroattivo. retroattività, sf. dir. natura o efficacia retroattiva di una
rétroactivité. retroattivo, agg. dir. che si applica anche a un
fortune. 11. tr. dir. ritrasferire la titolarità di un bene
senza arresti. 6. dir. ritrasferimento di un diritto o di un
retrodonare, tr. (retrodóno) dir. ant. restituire un bene,
). retrodonazione, sf. dir. ant. restituzione di un bene
, 453: il toce a quel mio dir parve retrorso / bollir gonfiarsi e ringorgando
deriv. retrovendéndo, sm. dir. disus. nell'espres
coniug.: cfr. vendere). dir. disus. ritrasferire la proprietà di
). retrovéndita, sf. dir. disus. ritrasferimento della proprietà di
mi vergognai, come / non so dir la ragione. 3. per
bene di far vedere e palpare, per dir così, agli scolari fino le cose
liquida; rettificazione. 6. dir. soppressione a opera della pubblica amministrazione
malatesta malatesti, 1-198: voglio che col dir benigno e acro / cerchi rettificare el
'rettificazione '. 7. dir. provvedimento con cui si correggono errori
noi reptile, presso agli ebrei vuol dir sorgere, e nascer copiosamente; scaturire
bono essetto, / e com'dovria il dir vostr'esser retto / e del contraro
/ vo dietro al retto, e lascio dir le genti; / né crollo cima
da una fierissima artritide, o per dir meglio da un terribilissimo reumatismo. i
e di preparazione. 4. dir. rinnovamento di una situazione giuridica che
gli arde tutti. 3. dir. ritornare in vigore (una condizione giuridica
. refe. rèvoca, sf. dir. revocazione (nel senso di atto
revocàbile (rivocàbile), agg. dir. suscettibile di revocazione (un qualunque
revocaménto (rivocaménto), sm. dir. ant. revocazione. statuto dell'
revocatòrio irivocatòrio), agg. dir. che produce un effetto di revocazione
plur. ant. anche -e). dir. ciascuno dei vari tipi di atti
giunto a mezzo, / e convien dir che disse il ver per certo, 7
l. strozzi, 1-169: son per dir ogni cosa ad antonello / e rabbellir
e sicuri. 6. dir. restituire un soggetto nella pienezza della
e ai monti. 5. dir. restituzione di un soggetto nella pienezza
.). riaccusa, sf. dir. ritorsione dell'accusa. pagano,
). riaccusare, tr. dir. colpire con accuse in risposta ad
poterli in quei giorni penitenziali disporre a dir lor colpa e raffratellarsi insieme. mazzini,
l''allungarsi 'è uno, per dir così, rimettersi insieme e stirar tossa
dello stipendio intiero, non ti so dir nulla. 2. per simil
portafoglio del partito liberale. 4. dir. proc. ciascuno dei vari tipi di
questa bri- gatella / io ti so dir che gli hanno a rasciugarsi; / né
vannozzo, 174: po'che 'l mio dir col tuo sì tosto adoi, /
: tocca al sottile grammatico, o per dir meglio al profondo filosofo di riascendere sovente
. riassicuranza, sf. dir. disus. riassicurazione. tramater
l'oscuro indirizzo. 3. dir. garantire mediante un contratto di riassicurazione.
dipoi ai risarcimenti. 2. dir. comm. che, in veste di
crediti. riassicuratóre, sm. dir. comm. l'impresa assicuratrice che
riassicurare. riassicurazióne, sf. dir. comm. contratto di assicurazione che
dell'operaio. 5. dir. proc. civ. riassunzione della causa
le labbia, / non farà questo dir ch'ella non parta, / e malgrado
al desco / e (come si suol dir) riebbe il peto. fagiuoli,
di sardegna così nominata; ed a dir di sardigna non si sentono stanche le
): questo ribaldo non si vergogna dir male d'un uomo da bene e
occorre sperar ribasso un soldo o per dir meglio risparmio. bergantini [s.
strambotti anonimi, lxv-233: una cosa vo'dir, se m'ascoltate, / con
ribattuti, non è necessario in questo luogo dir altro. pascoli, i-638: l'
'bisticciarsi 'ricordandosi che si può dir più a proposito in molti casi:
proverbio. grazzini, 4-47: soleva dir l'avola della prima padrona mia un
asino o per vaglio. / che vuol dir or questo ribobolétto? =
ribocca, / per poter far e dir ciò ch'ella vuole. =
e t'ha stordito e t'ha fatto dir cose 'che non sai'. tobino,
in una quinta. 33. dir. spettare, toccare a qualcuno per eredità
ricadia. ricaducità, sf. dir. ant. proprietà di un bene
becchina, / dante alighieri, e dir del mariscalco: / ch'e'par
fini. broggia, 177: quella dir si dèe ricchezza che è soprapiù deltordinano
beni mobiliari; specie nell'espressione di dir. trib. imposta sui redditi di
venisse a rimpastare e a riconiare, per dir così, la lingua francese, ed
giudici, 13-71: voi sareste / al dir vostro la riccia / riccio femmina che
all'imperatore di restar grandemente disonorato e per dir così infame apresso alli suoi populi,
da faenza, xvii-109-38: altro nom saccio dir né dimandare / che lei merzé chiamare
occhi e bocca e testa, / e dir che sotto 'l ciel non à più
del loro rango. 2. dir. domanda rivolta all'autorità giudiziaria (
. ricidènda, sf. dir. ant. revocazione. cellini
d'una realtà. 2. dir. che ha natura di riconoscimento o di
per revisore. 3. dir. disus. che compie un atto di
è stato tocco. 8. dir. accertamento (in via extragiudiziale o
particolari che ricorda. 9. dir. civ. ciascuno dei vari tipi di
ti faccia liberamente ciò che 'l tuo dir priega, / spirito incarcerato, ancor
di sangue brano, / ricominciò a dir: « perché mi scerpi? ».
: circa ciò non le voglio dir più, se non che se ne troverà
hegeliana, ma da lui riconcepita e per dir così ricreata. riconcèsso (
marino, 1-13-89: falsirena a quel dir si riconforta / e novo ardire entro 'l
vin riconfortati, / e più dal dir consolativo e dolce. pratesi, 5-369:
a rimpastare e a riconiare, per dir così, la lingua francese.
bellissima cosa. 4. dir. ant. dichiarazione di un proprio obbligo
nel prezzo e man- andolo, come dir si suole, in cerimonie, tuttoché istante-
metodi chimici o fisici. 11. dir. ciascuno dei molteplici tipi di atti giuridici
stato o di un governo: nel dir. intemaz., atto con cui uno
impers. magalotti, 4-194: che dir puote or natura? ecco tra i
.: cfr. venire). dir. chiamare qualcuno in giudizio di riconvenzione.
ragione. riconvenzionale, agg. dir. proc. civ. che attiene
riconvenzióne (reconvenzióne), sf. dir. proc. civ. atto
. magalotti, 23-171: ora per dir l'istesso, ma in un modo da
novo e bizzarro: / bastivi 'l dir che la figlia d'un sire, /
: la potenza ricopre o, per dir meglio, sostiene molti errori di colui che
marini, iii-141: statasi poscia alquanto senza dir nulla, aggrottando le ciglia e ricoprendosi
quale in quel giorno che il mio dir vi canta. ammirato, 25: dicesi
(raccordatura, recordatura), sf. dir. stor. comunicazione inviata ai mercanti
grata alla gloriosa vergine, è il dir ogni di nove volte la ^ salve
i-rv-290: guar- atevi / di dir che siàn senesi; e raccordevoli / siate
collegio motu 'ex conscientìa', a dir non se incantava il dazio a spina,
anima mia ricorre. 3. dir. presentare un ricorso come atto giuridico;
poi [il burchiello] di 'quinto'dir voglia del tesoro, non è così facile
ripresa vegetativa e produttiva. 7. dir. ciascuno dei vari tipi di procedura,
ricotta. - (buono! volse dir sangue e latte). -intenerito
hegeliana, ma da lui riconcepita e per dir così ricreata. 5.
. musso, iii-214: io voglio pur dir qualche cosa di quella beata resurrezione per
per sgrassare le pelli. 5. dir. rom. recuperatori: nell'età repubblicana
ricuperatòrio (recuperatòrio), agg. dir. civ. che si riferisce al
discordi dal ricusante. 3. dir. che propone la ricusazione di un giudice
ha punto sorpreso. - dir. fatto oggetto di ricusazione (un giudice
reccusazióne, recusazione), sf. dir. atto con cui una parte in causa
b. vannozzi, i-143: questo dir delle bugie, ch'è così familiare
che 10 gliel prestassi, non seppi dir di no; ma bada, gli dissi
faccia. cavalca, 11-48: non dir... parole che commuovano altrui a
atto di morir lieto e vivace, / dir parea: « s'apre il cielo
, 1-123: 1 soldati, a dir la verità, non avevano alcun timore
, che con greco nome si può dir 'gelastico'. ricci, 3-90: questo il
4-185: non si poteva né pensare né dir nulla che non fosse ridicolmente madeguato.
5-122: assai ridicolo mi sembra / il dir che siano apparecchiate e pronte / nei
per palesar crassa ignoranza / o cosa dir sì strampalata e sciocca / che il
è così poco sostanziale che si può dir ridicola. c. i. frugoni,
satirico / bench'io non abbia gemo di dir male. goldoni, iii-358: il
, più inetto e, se vogliam dir così, più ridicoloso, si è,
no! taci! taci! non mi dir più nulla! / non mi ridire
« vien dietro a me, e lascia dir le genti » /...
: la rissa loro, a non vi dir bugie, / nacque per quelle ceneri
! -forse dal ridere? / -vuol dir cortine, tendine, bandine. moretti,
amor veggiam ridotti / tutti si possan dir stomi e merlotti. -esposto a
del pensiero logico. 2. dir. possibilità di promuovere un'azione di
. ariosto, 24-89: tanto seppe dir che la ridusse / da quel crudele
, saputa la diffinizione, si può dir quasi che non si sappia nulla.
derivate dalla loro comminuzione. 21. dir. ciascuno dei vari tipi di atti (
del pignoramento. 22. dir. canon. riduzione allo stato laicale:
quel medesimo io puro riempito, per dir così, di una determinata esperienza:
). riestradizióne, sf. dir. estradizione di un imputato o di
ed egli a rifarne loro e a dir barzellette, finché giunse l'ora di cena
si sentisse lontanissimo, e per arrivare a dir chi era dovesse fare un cammino infinito
del suo codice. . dir. risarcimento. anudo, lii-342
di grazie. 5. dir. proc. civ. riferimento del giuramento
a lui ingiuria. 15. dir. proc. civ. riferire il giuramento
. sacchetti, 119: così dal dir tal tempo mi diparte, / ma
/ respose quella vecchia scozzonata / che mai dir 'pater nostri'non refina. bembo,
un amante ho ritrovato, / e posso dir che ritrovai marito: /..
luci della fiorentina gloria [giotto] dir si puote; e tanto più,
.]: e'mi ha mandato a dir che mi rifiuta: / s'e'
altra selvaggina. 23. intr. dir. ant. rifiutare a un'eccezione:
effetto della richiesta fattane da un sogmai dir un sì. g. gozzi, 1-335
valore; paccottiglia. 7. dir. amm. atto con cui la pubblica
caldo e del silenzio. 9. dir. indiretto, mediato (un effetto giuridico
libri, capitoli e quasi, per dir così, le pagine di quelli, co'
castri, i-15: il pensare e il dir così forma una scusa alla negligenza de'
degli ufici loro. 2. dir. proc. modifica di una sentenza,
ant. anche -e). stor. dir. nell'età intermedia, atto normativo
l'ultimo. tacci, 2-28: a dir vero, quanti lessici e vocabolari vi
? i signori riformatori vi pagano per dir male o per leggere? galileo,
mia, quando aprissi le mie carte nel dir mal di questo o di quello,
-in partic. riformatorio giudiziario: nel dir. pen. vigente, istituto penitenziario per
di questo canto, o, per dir meglio, ne la total riformazione. manso
annunzio, v-2-310: domenica tocca a me dir messa nella cappella; e tu,
di uomo come me: che a dir pur s'abbia / che tu mi sii
: la verità qui mi sforza a dir cosa che nelle tirannidi moverà al riso il
: fuoruscito, profugo (e nel dir. intemaz. indica la persona che
, / e pàrtiti da. llei san'dir niente. 4. negare ciò
quelle parole anche in prosa e fargli dir quello che il poeta voma ci sarebbe più
povera offerta, io potrò... dir qualche volta per vanto che il dono
asprezza / che alcuno non ardiva a dir niente / per la temenza di sua
tua? capuana, 1-i-102: voleva dir nulla quello sfidare il terribile sdegno dei parenti
n. franco, 7-213: a dir il vero philena non è sì bella che
, xvi-57: talora / ebbi a dir che costei non era amante, / e
, toccasion prossima, subito cominciate a dir ch'egli è rigido, ch'è intrattabile
le rigiri, le congratulazioni non vorrebbero dir altro che questo. einaudi,
. magalotti, 9-2-50: si può dir bello infino a quel segno che può
salirvi; e lui non aveva saputo dir di no. dopo diversi rigiri, erano
alla più forte, richiamandola, per dir così, e facendola rigodere novella luce.
il falla-a-tutte grida rigogliosamente al famiglio con dir: « trotta per il mio sarto e
tolosani, 1-2-78: del rigogolo ancora a dir mi resta, / il quale è
indulgenti sì facilmente gli apre o per dir meglio crede di aprirgli le porte del
riguardò. chiabrera, i-iv-87: nel così dir l'abbraccia, / poi dolcemente lo
serpe che ti passava la gamba altro dir non si può che significhi che 'l
su tal riguardo non gli si poteva dir nulla a 'pentolaccia'. tarchetti, 6-ii-
fatto dai repubblicani. -stor. dir. mandato di rilascio: ordine, immediatamente
dei beni stessi. -stor. dir. patente di rilascio: documento ufficiale
vostra durante la guerra. 3. dir. civ. abbandono, da parte del
impoverita la nobiltà, rilasciata, per non dir alienata, la fede e devozione dei
a un certo tempo si contraeva per dir così, senza avvedersene, per lo scrivere
di maggior calore. 2. dir. proc. che può essere verificato dal
sede scientifica. 2. dir. proc. possibilità di essere verificato dal
rileva e molce. 13. dir. liberare una persona da una responsabilità,
se ben li guardi e che vuol dir rilevi. berni, 21-21 (ii-168)
studenti nelle singole università. 22. dir. proc. verificare legalmente, da parte
rilevarsi, nell'una sforzandosi di far dir male il poeta contra il suo vero
noia a sostenere o a ricevere che dir vogliamo, nondimeno si conviene all'uomo
, / diceva: udito i'ho dir sempremai / che chi pnma rileva, non
, n. 9. 19. dir. proc. verificato legalmente dal giudice
(rilevazione extracontabile). 7. dir. disus. liberazione da una responsabilità
industriali. 18. stor. dir. somma che il concessionario di un'
lettera di feudo. 19. dir. civ. liberazione di una persona da
scoprirla per parola che supponga reluttanza o vogliam dir resistenza dalla parte umana e una necessità
: qui lascio la rima / per dir più chiaramente / ciò ch'io vidi presente
inghilfredi, 379: del meo voler dir l'ombra / cominzo scura nma.
poeta [carducci], come, a dir vero, per l'odio le più
vece lo sposo uscisse dalla stanza senza dir parola, sarebbe segno che non trovò la
mattio franzesi, xxvi-2-108: con un dir: servidor mi raccomando, / bacio le
camera un rimaneggiamento ministeriale, io desiderava dir poche cose, ma io era malato,
in vaso, / che non si puote dir de l'altre rede. idem,
. ssi rintoppa innanzi, gli vò dir quattro parole a mio modo e avvertirlo che
cecchi, 9-164: ci rimarrebbe a dir qualcosa delle prospettive delle chiese, conventi
-rimanere senza parole: non riuscire a dir nulla per lo stupore, lo sconcerto
fantastica / a un che, si può dir, non sa niente / e ch'
forza rifarsi indietro e rimbambire, per dir così, un poco...,
407: il collegio si può ben dir da nulla, riva petizion d'un
o rimandargolinato che io non ho potuto dir parola che non m'abbia sela l'un
straordinaria fortuna... non crediamo dir troppo affermando che quasi tutto il bel mondo
bocca de la tomba, / per dir parole, messer casentino, / sì nel
del corno ivi giunt'era, / parea dir, con cortesi e bei saluti:
. all'istorico insegnare, dilettare e dir la verità e non canzoni, per invitar
, nmenata, rinfrescata, che vogliono dir tutti la stessa cosa: ed è
mi sento tutto rimescolare. che vorrà dir questo? goldoni, v-40: -
(ant. remissióne), sf. dir. proc. - trasferimento di una
accidenti amorosi, dove assai sovente accade dir le sconce cose, tutto ciò il dire
doni, 345: l'importa troppo a dir dotton, sapete voi quello che m'
arderico dalla moglie. io non so dir nulla di quest'incontro rimettendo fi discorso
che le stelle sono grandi, o a dir meglio se ne cesari, iii-307: la
maggior male nei rimettiticci o ringrani che dir si vogliano. = deriv
purg., 26-101: sanza udire e dir pensoso andai / lunga
tra mortali angosce viveva, ora, per dir così, risuscitando nel gaudio e nella
son rimosse, / qual lingua poria dir mia pena grave, / qual cor
ovvero sia divenuto insolvente. 7. dir. asportazione dei sigilli posti per legge.
cancelliere. -in partic. dir. pen. ciascuno dei vari tipi di
a rimpastare e a riconiare, per dir così, la lingua francese.
finezza ^ un occhio acutissimo, per dir così, onde, tutte scoprendo le
bontà di carattere. 2. dir. che si attribuisce in riconoscimento dei
xliii-396: grazia al signor rendie quanto dir puossi / moisè delrim- mensi benefizi;
avrà egli il coraggio o, per dir meglio, la crudeltà di farvisi rinascere in
citolini, 265: rincacciare, schernire, dir villania. = comp. dai pref
esser più traverso, / e nel dir vostro voglio esser sommerso. = comp
mordi e non guardi a cui, sanza dir: guarii. / così vai sceverando
ditemi, servi miei, che vuol dir questo / che mio padre mi tien così
perché cosa / cad io vi degia dir lo convenente / di quei che di
che vigliacchi! / -tutti non già per dir '1 ver, ma 'l caso /
: dell'animo dei popoli mi basterà dir quello che è solito dirsi de'napoletani,
, 1-2-m: tropu me recrexeriva a dir, / e for a voi de tanto
lxi-a: tu non curi il mio dir, crudele alessi, / né ti rincresce
pronostichi e profezie o, se vogliam dir più vero, sogni e fantasie,
..., rinvigorire e per dir così imbalsamare tutti i fluidi universali del
occhio. fiori, 3-23: ti so dir eh'esti aceti rinforzati / dicano e
vin che col glo, glo / sembrava dir anch'ei: buon prò, buon
io dico pena, e dovria dir sollazzo. cino, iii-95-7: or sento
. / sento mie lingua che nel dir rinfresca / per questo quinto genito seguente,
, rimenata, rinfrescata, che vogliono dir tutti la stessa cosa: ed è una
ti voglio dare una mazza frustata o dir si voglia una rinfrusta o uno scazzaburello
chimici. biringuccio, 2-66: dir vi voglio come tutte le acque stracche
, ii-98: e pur cosa volgare a dir.: morii invocando maria: ma
... i e par che voglia dir, mentr'egli ringe / con dolorosa
sermmi, 173: ringhiallar porci, pastor dir to to, / vacche mugghiar.
odio in quel mese si era, per dir così, ringiovanito; egli sentiva in
, 2-3: de potta non vò dir di san palpano, / ho perso ella
, 453: il toce a quel mio dir parve retrorso / bollir gonfiarsi e ringorgando
. caro, 12-i-276: non ho che dir altro, se non che vi ringrazio
di cotesto spiritaccio / che vi fa dir tante pazzie; se no, / or
guarini, 383: che vuoi tu ora dir, manigoldo? che quasi mi hai
amici 'd'avant la lettre', per dir così, con quella sicurezza di non
rinnovamento della guerra. 8. dir. rifacimento di un atto o di un
davanzati, 78-12: vò celare e dì dir ritenere / quanto disia e vuole vostra
, inf, 1-6: ahi quanto a dir qual era è cosa dura / està
che le primiere. 12. dir. rifacimento di un atto o di un
dopo un certo numero di tali vicende che dir si possono minori, avviene una di
era spenta la rinomanza, per non dir la buona memoria, se pur l'aveano
, rintavolare una lite'. 2. dir. civ. nel sistema tavolare, iscrivere
squasso buono. / or vi so dir che la grossa rintocca. buonarroti il giovane
. ssi rintoppa innanzi, gli vo'dir quattro parole a mio modo. =
limite degli oggetti. 7. dir. atto con cui un soggetto manifesta la
alla parola. 4. dir. manifestare la volontà di abbandonare un
la nostra posizione-guida. 4. dir. disus. che è beneficiario della rinuncia
..., rinvigorire e, per dir così, imbalsamare tutti i fluidi universali
i tacuini acciabbattati; gli rinversava facendoli dir l'opposto, e colpivano, più rovesci
il grado dell'attual rinvilio? al dir dei timidi egli è tale che all'agricoltura
libertà di stampa. 3. dir. proc. rimessione di una causa,
rinvita; / e non ti potrei dir quanto contento / egli ha di questo
-che ne so io? vòlsiti / dir de le manco rie che si ritrovano.
. forteguerri, 16-56: in così dir son giunti alla riviera; / e
ho dipinto al scuro, / con dir che matto sei, deforme e rio,
de'sestieri, ché li rioni vogliono dir regioni. d. bartoli, i-5-123
la finezza un occhio acutissimo, per dir così, onde, tutte scoprendo le mezzetinte
casa uno di questi spassa-martello, non dir male di colei con la quale egli è
. bartoli, 28-12: maggior tesoro converrà dir che sia la benedizione con che un
. ripàggio, sm. stor. dir. nell'età intermedia, il diritto
. gratarolo, 206: non ricusar di dir quel che vi offende; / l'
stravolto inventato dall'arte: o per dir meglio da chi aveva il cervello oblico
: bellissimo ritrovamento delle genti è da dir che sieno le lettere e la scrittura.
poggino sul sodo, stiano come a dir sulle sue, ritti e intirizziti,
magno, / e chi de te dir poma? / a chi c'è annegato
spando / pensavi tu, ch'a dir costei nvimpaccia. / ma s'io me
, i-312: queste idee che, per dir così, riumana- vano i greci divinizzati
pare che fosse lecito passare, per dir così, a canto, senza avvertirlo,
una commovente cantata. 15. dir. proc. riunione di giudìzi o di
, quanti ve n'hanno o, per dir meglio, ve n'ha egli alcuno
vedeva, sarebbe volentieri uscita fuor per dir anco ella circa il caso suo quattro
8-2: una volta udito fu / dir mentre ei dava alla sua diva un
. g. bentivoglio, 5-i-240: sento dir molto bene da tutti dell'arcivescovo,
quele porte. 5. dir. disus. ripaggio, ripatico.
simbolo delltnfinito. rivalènza, sf. dir. ant. regresso. g
), tr. (rivàlido). dir. ant. convalidare, ratificare un
rivalidatòrio (revalidatòrio), agg. dir. ant. convalidatorio, che convalida
rivalidazióne (revalidazióne), sf. dir. ant. convalida, conferma,
di un popolo, che non si può dir popolo, e di una nazione cieca
e di morte? 3. dir. civ. operazione economico-giuridica mediante cui
ultime leggi finanziarie. 2. dir. civ. adeguamento dell'importo nominale
stro rigolistico, al quale se tu vuoi dir solamente 'buon giorno signor maestro', te
insegnava a tutti quanti e sapeva sempre dir la sua. -imbattersi di nuovo
. bellincioni, i-67: sento a giove dir: s'i'non mi celo per
delitto si pente. 17. dir. pen. ciascuna delle figure di reato
suff. rivélo, sm. dir. disus. dichiarazione riguardante una certa
{ rivendico, rivéndichi). dir. civ. reclamare mediante azione giudiziaria
rivendicare1. rivendicatòrio, agg. dir. che attiene all'azione di rivendicazione
(ant. revendicazióne), si. dir. civ. azione giudiziaria
chiaro davanzati, v-76: i'odo dir ch'ai pulican divene / che sucita
è in me vertù, ma nel dir vostro, / il qual fa certo voi
piccolomini, 1-282: non senza ragione soleva dir pitagora che, dopo dio, la
riverso. riversabilità, sf. dir. disus. reversibilità (di un
alzana si reversò tanto bestialmente che più dir non si poi. landò, 113:
nelli, ii-10 (43): col dir monin, monnicchia o cucco- letta /
. lamenti storici, iii-371: a dir roma alla riversa / amor si dice
avilàr e lomb. devilàr 'sparlare, dir male'. rivilicato (part. pass
, rimenata, rinfrescata, che vogliono dir tutti la stessa cosa: ed è
, 1-9-13: una, i'non saprei dir se ninfa o diva, / dal
e rivolgiamo / i nostri canti a dir l'alma beltade / della tua
padre di giasone la vecchiaia, / dir altro quella favola non volse, / se
(i-rv-373): madonna, voi potreste dir vero, ma tuttavia, non sappiendo
, lxxviii-ii-345: ma che non gli valse dir né lusingarla, / ché non seppe
perché pur diffidi? » / a dir mi cominciò tutto rivolto; / « non
gente ch'ella riceveva, e facendo dir loro salmi e delle orazioni, e
dammene una, che se gli poteva dir 'arcivoi', non pur 'voi'. ruscelli
donna. piccolomini, 8-157: a dir il vero a te, io mi coleo