, 1-316: peppo non se lo fece dir due volte e si ribadì sotto al
compose, / e fé di lor come dir un graticcio. -ricamato di
lode ampia mercede, / e col suo dir gl'invigorisce molto. -che non
in un miscuglio. 12. dir. ricerca giudiziale della paternità o della
/ principia a ricercare / cosa vuol dir sta cosa e poi quest'altra, /
che io gliel prestassi, non seppi dir di no: ma bada, gli
, come quello di chinare la testa per dir sì, di piegarla da un lato
piegarla da un lato all'altro per dir no, e così va ricercando.
all'ultima verità ricercata, vuol ben dir cattivo che alcun piccolo lume non ne
firenzuola, 656: - ma vo'dir io, golpe, è e'però vero
receptazióne, ricettagióne), sf. dir. pen. reato consistente nel comportamento
ricettìzio (recettìzio), agg. dir. che si riferisce alla ricezione,
. rinvio. 2. stor. dir. chiesa ricettizia (anche semplice- mente
opere loro alle stampe e che si potrebbon dir della prima classe, quali sono dante
tutto spenta. 5. dir. comm. ed econ. richiamo dei
. gozzi, 5-57: inteso ho a dir ch'è un fior di tanta fama
la destra e coll'anello in dito / dir potrò: che volete? moliere è
minore e pensa che non vale poi il dir qiesca fu'e, se ben in
ministro può promettere. 7. dir. eliminazione delle conseguenze dannose di un
di cinque altri. 8. dir. proc. pen. riparazione degli errori
una rendita vitalizia. 9. dir. intemaz. riparazione bellica o dei danni
i doni, con una, si può dir, profusa liberalità. gualdo priorato,
darà cristo, e così allora, per dir così, saranno terminate le liti di
ripartizione delle medesime. -stor. dir. imposta di ripartizione: quella il cui
cittadini. 2. stor. dir. suddivisione dell'importo complessivo di un'
divisi dagli altri. 7. dir. e finanz. suddivisione di una somma
vi dispiacerà. bella, quel sempre dir passo e ripasso / e
di dimenticare, o di stroncare che dir si voglia, giove ed apollo, cesare
legislazione e che licurgo ha, per dir così, ripartati i suoi lacedemoni, gli
ri pàtica, sf. stor. dir. ripaggio. de luca,
(plur. -ci). stor. dir. ripaggio. editto intorno al
/ allora in presto domandar dovesse / e dir di renderglile a dì nomato. boccaccio
mezzo alle burrasche fui, / posso dir cosa è il mare; so ben io
, avendone dispiacere. 16. dir. chiedere il pagamento, a titolo di
non ripetibili brutture. 3. dir. che può essere chiesto in pagamento a
fosse la prima. 2. dir. l'essere chiedibile in pagamento a titolo
usurpazione, 0 ripetimento di dritti che dir si voglia, incominciò da uno di que'
i&petitore si chiamano proprio quei sottomaestri per dir così, i quali, letta che hanno
in fase di montaggio. 10. dir. richiesta in pagamento a titolo di rimborso
le ragioni; 'riflettere', come a dir ripiegarsi e reagire sopra gli oggetti o le
, / si prepara il francese a dir suoi carmi. carducci, ii-10-169: il
ripighamenti di quelle stesse voci e il dir bene. tolomei, [tommaseo]:
, dai quali la fanciullezza (per dir così), i desideri vani e '
infuocato dal sole traspira, per dir così, moltissimo, ma nel raffrescare
in un altro conto. 9. dir. comm. e finanz. tipo di
.. avesse fatto, non vò dir questo, ma un minimo erroruzzo,
/ d'un solo istante, e il dir: felice io fui / sovra tutti
/ d'alcirim'e guariri / a lingua dir nu l'ausu, / pir gran
fa riposo; / e t tuo dir prezioso / dà gradire a quanti omini vìvoro
1-77-16: ma cui comprende, amor può dir sì: 'mio'! / chi
come non siamo qui?, ripresero a dir quelli. pascoli, 477: le
gastronomia. 4. stor. dir. riprensione giudiziale: nel codice penale
del bagno, i-xtv-6: donqu'è 'l dir no 'n ri- preza. proverbia pseudoiacoponici
la representazione che fanno. 7. dir. civ. istituto di diritto di successione
/ vi corse, o, per dir me', vi fu condutto / su l'
peraltro puntigliosamente riprese. 21. dir. ant. confiscato. statuti di
riprincipiate di nuovo? che avete aùto che dir tra voi? = comp
la famiglia intera. 6. dir. ripetuto in forma legale diversa e generalmente
di scandalizzarsi. 15. dir. rinnovare un atto giuridico trasportandone il
un compito prevalentemente riproduttivo. 3. dir. che consiste nel rinnovare un precedente
produzioni della natura, creano, per dir così, un valor nuovo, la di
opere della scuola. 3. dir. rinnovazione di un atto giuridico mediante
manda a perdizione. 3. dir. garanzia, malleveria. bibbia volgar
, 4-223: troviamo la parola 'doghi'per dir 'cani mastini'; l'inglesismo è evidentissimo
confermazione di ragione, ripulimento (per dir così), conclusione. piccolo-mini,
, che fa anche lo stesso al dir della scuola, dell'ammalato nel medico
più debbono queste qualità operare e per dir così ripullular nell'errore, quando esso
: è troppo lunge / già dal mio dir il tuo camin trascorso; / già
romito / io con gentile orgoglio / dir potessi -vincenzio, risalito / abbiamo il
ne'rospetti sotto forma di vermi o voglian dir di girini, certe appendicette risaltanti dai
'n lui per cui difranco / e dòtto dir, sì ch'io dovento ranco /
casa e poi incomincerò a desiderare o per dir meglio ad effettuare altro viaggio.
buonarroti il giovane, 9-817: io dir non risaprei / quanto mi sia quel
maglie risarcite. risarcitàrio, agg. dir. che attiene al risarcimento o ne
1-1-211: penssa si aonca far e dir, / pricar li nostri e resbaudir.
: vedi là lidio, o, voliàn dir, santilla. non ha fatto niente
). riscattàbile, agg. dir. civ. che può essere oggetto
pass, anche senza desinenza riscatto). dir. civ. riacquistare la proprietà di
sciolta e fiacca. 7. dir. amm. reso utile agli effetti della
. rescatto, riscato), sm. dir. civ. riacquisto della proprietà di
sapeva egli riscerre dalle guardarobe, lasciatemi dir così, dell'antichità toscana e dal
consorti una grandissima calla o risciacquatoio che dir si debba. domenichi [plinio]
dì si vede il proverbio che communemente dir si suole: che 'gli uomini talora
core / nel cui cospetto ven lo dir presente, / in ciò che mi
, e ge rescrivo che 'l voglia dir a m. ludovico che 'l domandi al
: io m'era quasi com'a dir riscosso / e avie vinto bolzon pure assai
mai mosso: / chi perde per mal dir non è riscosso. = comp.
e cresce nella primavera. 8. dir. ant. diritto reale di abitazione.
dei bambini; ma mai, posso dir mai in vita mia, con la parola
madre, pazientemente lo sopporta senza mai dir parola di risentimento. baldi, 632:
del vostro cuore, onde si può dir bello infino a quel segno che può essere
il disiato frutto. o. dir. can. riserbato in petto: creato
4. econ., finanz. e dir. comm. nell'organizzatenere di fronte
aveva nessuna voglia. 6. dir. atto giuridico (espresso per lo più
fino a tale momento. -stor. dir. clausola mediante cui il proprietario di
momento della consegna. -stor. dir. riserva del decreto: clausola di un
riserva del decreto. j. dir. intemaz. atto giuridico unilaterale con
deliberato dal parlamento. -stor. dir. diritto, riservato in via esclusiva a
de la impresa di anpho non voglio dir altro di quello è successo, perché
e di gravità eccezionale. 4. dir. la sfera riservata della vita privata di
su questo punto, nessuno avrebbe potuto dir nulla: non s'era saputo mai nulla
minarsi verso neuport. 11. dir. fatto oggetto di salvaguardia o di conferma
ai proprietari. 12. dir. amm. e canon. fatto oggetto
, / poiché questa scienza, al dir de'pratici, / ella è per
per l'altro. 4. dir. riserva, salvaguardia di una posizione
tranne il pelide. 5. dir. riserva, salvaguardia di un diritto,
risguardi doveano ritener l'uomo propenso a dir male. 5. regola,
a esser cristiani, ci sarebbe da dir certe eresie da mettere a risico la salvazione
quelle debbano prevalere alle centinaia per non dir le migliaia di altri e di altre
o riso, / che dicea, sanza dir nulla: / più di me t'
risodare2, tr. (risòdo). dir. ant. confermare o rinnovare in
da risodarel. risòdo2, sm. dir. ant. rinnovo di un sodo.
onda funesta: / qual, vorrei dir, temeritade è questa, / di ritentar
faccenda risolubile. 6. dir. che è suscettibile di risoluzione, di
l'essere risolvibile. 2. dir. civ. assoggettabilità allo scioglimento (di
voi avete a esser breve, risoluto e dir la verità. g. m.
gravi offese. 21. dir. sciolto per effetto di risoluzione (un
. chim. scomposizione. 16. dir. scioglimento di un rapporto giuridico instaurato
aveva patito mai) sono, si può dir, cessati; ma il principale,
voci s'udiranno più volentieri venendo risolute con dir che reggevano, favellavano, parlavano,
mille commodi. 20. dir. civ. sciogliere un contratto o un
.. indovinare cosa alcuna, posso dir forse che il papa, essendo alle strette
f f 6. dir. suscettibile di risoluzione (un contratto,
e sforza il nostro ingegno / in dir cosa che a tutti in piacer sia,
spaventosa; / ma già non te so dir ciò che ragiona. chiabrera, 1-iii-183
fosco secol nostro / e t vago dir, che 1 più gran toschi han mostro
, su il sepolcro, / e senza dir parola, alquanto stette / in quella
: ora c'è qualche cosa da dir sul suo conto e non si risparmia la
dovervi avvertir, l'occasione / mi fa dir ch'in andando e ritornando / la
forse, / s'io 'l debbo dir, venali. foscolo, xii-031: investito
respecto che fé lui e quello / puoi dir che ben faccia elio. boccaccio,
in questo luogo! 7e sì vò dir così beati a quelli / che lo frequenterai
detto, 7 e disse: -non dir più ch'i m'addormento. /
ottien l'intento. 20. dir. salvaguardia, tutela cautelativa. -distanza
, del rispetto. 21. dir. disus. attesa, tolleranza (come
che veramente / lo su'fuggir si può dir millantare. dante, vita nuova,
. corsini, 20-28: alzaronsi a tal dir le dame in piedi; / ma,
quant'io scendea / rispettoso al suo dir, tant'ella in alto / saliva superchievole
e da quelle poi o, per dir meglio, per quelle poi si comunica alli
a far de'sonetti stentati e a dir quello che non vorebbono dire. amari
, n. 12. 12. dir. comparsa di risposta: v. comparsa
che voi a me, quanto più il dir risquadri. cantari cavallereschi, 149:
, non sa / che far, che dir, sente alla lingua un nodo.
. m. frescobaldi, 1-24: per dir omei / nessun perduto tempo si ristora
ordinarono un puro ristorativo e, senza dir altro, se n'andarono. monti,
; e, per conto suo, a dir barzellette e favole la sera, perché
scrittore, non già lo scrivere in dir da'legami de ^ piedi o pur delle
poiché ci ha servito di guida e per dir così di bussola in una impegnosa operazione
il nostro fine non è, per dir la verità, soltanto di rappresentar lo
marino, 1-13-89: falsirena a quel dir si riconforta / e novo ardire entro
odìe quando transfigura, a nexum lo devessem dir firn ch'elo no fuse resusitao.
che ritrovati e risuscitati dalla nostra academia dir non si possano. sassetti, 7-78
ritardava, e con pietoso core / dir mi parea: ahi perché non riguardi
di dio], che è tanto quanto dir dell'ultimo fine? =
morto e simili. 2. dir. ingiustificato dilazionamento nell'adempimento di un
/ tornerò con la penna ritemprata / a dir di quel qual cosa o buona o
infettivi. muratori, iii-2: per dir vero, la sperienza ha fatto veder
neve nacque ardente foco, / a dir di lei alquanto in rima e in prosa
a dannaggio; / e ben de'dir l'orno lo su'volere, / spess'
su'volere, / spess'è danno di dir lo su'coraggio; / da che
amistia, / risaluto voi, per cui dir franco / eo dotto sì ch'io
; spia- natore. 9. dir. civ. creditore che esercita il diritto
onda funesta: / qual, vorrei dir, temeritade è questa, / di ritentar
: non ti lagnar d'altrui, non dir che il gelo / del mondo al
. 3. contab. e dir. trib. ciascuna delle varie ipotesi
in alcuni lochi è divietato che possa dir parola, la qual dimostri punto di
subita e poco ritenuta, ma, per dir così, precipitosa. biondi, 76
un semplice arresto. 5. dir. civ. il diritto del creditore,
senza alcuna ritirata, e si può dir senza fossa. tortora, iii-121:
il primo balzo. 11. dir. procedura giudiziaria; insieme di prescrizioni
il ritornare, / andendo dire e dir di suo valore. giov. cavalcanti,
subito che fu giunta in londra, dir la messa, e nel primo parlamento fu
pagliaresi, xliii-33: or ritorniamo a dir la bella storia, / che forse
mente altera / stanca ritorni ed ogni dir facondo. 12. riacquistare una
: imparate, imparate, donne, che dir non si può di no fra 'l
, o richiami, o ritorni melodici che dir si voglia. -mutamento, rovesciamento
schivare il male proposto. 3. dir. che esercita il diritto di retratto,
pur gelato e roco; / e dir voleva, e non volea ritrarrne,
ritratto la penna e lasciato quello che dir vi volea, non sa- piendo onde
beau- marchais. 3. dir. fare passare nuovamente una proprietà o
delle miniere. 5. dir. disus. cambiale tratta, emessa su
ritrattàbile (retrattàbile), agg. dir. disus. che è suscettibile di
et a proposito. 3. dir. revocazione, contestazione di un precedente
diceva aver parola ferma non era altro che dir apertamente o di non voler far altro
di sant'agostino. 2. dir. negazione di una dichiarazione resa all'autorità
soave, giustissimo imitatore e, per dir così, gran ritrattista delle persone e
tale. grazzini, 3-1-17: lascia pur dir chi vuol quel che gli pare
terra di melun, che si può dir un picciolo ritratto del gran parigi.
di sette o ottocento versi, a dir poco... me la rimandò con
ingegni a far de'sonetti stentati e a dir quello che non vorebbono dire. t
xav- 1-195: tanto ho saputo ben dir mal di te / che, d'uomo
rocchelle. girolamo leopardi, 2-05: a dir tutte le novelle, / troppo lunghi
, e quei vizi ch'in ver dir si pono. = forma apocopata di
sì belle / tal che 'l roco mio dir non sembre vile / a le nove
sorelle? filicaia, 2-1-118: a dir di te presuntuoso io vegno / con roca
un calamaio; / io ti vo'dir perché sua fama è roca / di questo
). 3. stor. dir. diritto rodio, legge rodia: la
tale materia. -in partic., dir. rom. legge rodia (lex rhodia
pass, di rogare1), agg. dir. richiesto di prestare un determinato ufficio
rogatore del testamento. 2. dir. rom. nell'antica repubblica romana,
rogare). rogatoria, sf. dir. proc. richiesta rivolta da un'
culto di dio. 2. dir. disus. che si riferisce a una
eletto'. rogatura, sf. dir. ant. rogito. leggi
si mosse trascinandomi. 2. dir. rom. nella roma repubblicana, proposta
rogitare, intr. { rògito). dir. perfezionare un accordo preliminare raggiunto dalle
rogito. rògito, sm. dir. atto o strumento o documento pubblico
che si possa salvare. / e puossi dir a quel che tien tal rogna /
mi evi questa rogna da dosso con dir che io son fuori roma.
paesi, / che non sanno adular né dir menzogna, / tanto son grossi e
leopardi, v-437: par che solino voglia dir lo stesso quando chiama rogo il cumulo
sia di romagnolo, / non vuol dir nulla. tassoni, xvi-657: che bel
ingegni erano ancora romani e, volendo dir l'animo loro, erano necessitati a
di romanzi / soverchiò tutti; e lascia dir li stolti / che quel di lemosì
gli sentimenti. marchetti, 4-28: il dir poi ch'ogni cosa è foco puro
diede il paolo al romito che, senza dir altro, si rimbucò chiotto chiotto nella
. ariosto, 4-41: lungo sarebbe a dir come e da cui / e quanto
manca un tuono / ruppe il mio dir repente. nievo, 1-362: il
a casa, son uomo o, per dir meglio, bestia di abitudine, e
ad infortunio il tragge, / ch'io dir non oso, or or, prego
, cent., 19-101: per non dir più lungo ch'i'mi soglia,
tanta spesa per sua salvezza, senza dir nulla ai collegati, rotta avesse. pacichelli
: / non sia chi pecchi in dir: chi 'l saprà mai? / ché
animale [il grillo] / mi fa dir ch'egli è tale / qual è né
è stata, e sarebbe impossibile / dir quanto ancide ancora il cor frangibile / più
durezza [delle molecole] o, per dir meglio, la tenacità de'princìpi che
voce fioca, / poverella! ruppe a dir: / « oh, mia francia
, per cavarmi la rabbia, / per dir de'fatti farla finita con la sua
cesari, i-631: dante, a dir vero, rompe le cavezzine in questo
o: né più si potrà dir... / che san donato rompere
son loquaci, / né con lor giova dir « taci », / io, dall'
, 1-55: su due cavalli, a dir meglio ronzini, / che pareano il
aurora. muzio, 7-131: al dir della aurora venendo, noi sappiamo di
linguaccia, tu se'tanto incallita nel dir male che né manco i vermi ti
davvero è il rospo, e non potremmo dir bello ciò che in tutti tempi,
e vi restano, o, per dir meglio, continuano a passare fino verso
anonimo genovese, 1-2-136: te so dir per bona strena / che son monto
. caporali, i-115: in questo dir gli ornò con la rostrata / corona
{ ruòta), sf. stor. dir. ciascuno dei vari uffici giudiziari o
e gli oratori. 2. dir. canon. sacra, santa o romana
ultima parola / la benedetta fiamma per dir tolse, / a rotar cominciò la santa
cherinto, il tuo fallo o, per dir meglio, / la tua follia troppo
che vuole giocare. -stor. dir. ciascuna delle schede che venivano usate
saxi? 4. stor. dir. ciascuno dei vari tipi di elenchi,
. torti, lxxxix-i-392: né il mio dir, se ben miri, era scommesso
viso iocunda. ceresa, 1-1478: per dir de le cose al mondo rare,
cognosca om del mondo; / a dir che canti o che soni la piva,
, guarda chi s'innamora. si può dir ben qui che amor sia cieco,
or facendosi tutto rapidamente o, per dir meglio, a rotta di collo, si
2-xxiv-161: per sviarlo, mi misi a dir tanto bene di deha che sulle prime
a capo chino / sta- van senza dir null'o ver far motto, / pe'
ricordandosi del peccato commesso, non potè dir altro, né seppe dir altro, se
, non potè dir altro, né seppe dir altro, se non: ho peccato
che 'l maestro volea, / el quarto dir de ti fece gran frutto. mazzei
cavata la pietra. 14. dir. pen. disus. effrazione di
volgar., 6-519: credi non omo dir queste cose a ti, ma li
. gallo, i-2-226: se vi dovessi dir gli effetti che fanno [le pernici
del loro poeta; fatiche, a dir vero, di lena assai stracca. sono
canton far all'amore, / un dir, ad ogni passo: « paggio,
che insino alle femmine, in iscambio di dir signore, le chiami madame. uccelli
appetito e vii furore / si può dir ch'abbia l'alma arsa.
saranno ignoranti: gli intelligenti ci sapranno dir che lor non hanno bisogno né di nostre
e dai libri degli eretici qualche notizia, dir non saprei di che sappia questo degnissimo
valore che l'ho legate, per dir così, in un centone.
, 1vi- 74: sanza fallo, dir posso per certo: / fa tesoro rubar
lo sapevano e nessuno si azzardava a dir niente. -portare via vessatoriamente a
rappresentazione di stella, xxxiv-631: che vuol dir questo vostro infuriare / e darmi e'
rubino /... / vi posso dir ched io l'aggio in balia,
n. agostini, 4-9-43: a volervi dir di tutti quanti, / e'ci
/ come gli frati in coro a dir l'uffizio. magri, 210: 'rubrica'
quanto puoi, rubrica, / ché quel dir frutta c'ha vive radici.
marginato di pene, che è quanto dir, con un termine, il crocifisso
primi anni / mi piacque udir e dir talvolta in rima, / benché con grosso
6-1-13 ^: men si piegò al suo dir ch'un fermo e rudo / scoglio
responso. monti, x-1-130: in questo dir con impeto sue predicazioni.
si vede nel colliquamento o, per dir meglio, nel bianco dell'ovo fuso
l'altrieri, per caxon de far dir messe, / al preite me volisti ruffianare
. galiini, 26: vi vuo'dir questo, che non potete riaver l'onor
. lmati, 9-90: tale, a dir d'al- cuni, l'avevan ridotto
levar sapea la raggine, / voglio dir che bello e crudo / sei mangiava la
voci] latine e pedantesche (se dir mi lece) senza necessità, ma di
giovanni crisostomo volgar., 2-71: lo dir de pilato ch'el lo voi lassar
venuti, lxxxviiiii- 675: se pò dir ben me sta, s'io son trascorso
, secolo briccone, / tu mi faresti dir che cose strane / e mandar fuori
fosse toscano (e veramente non dovrei dir bocca), la trombetta del buon diavolo
. pavese, i-55: non si lasciava dir nulla e ragliò come un cane le
che 'l non è persona che ne possi dir quatro parole che nui non se instìzzamo
quel matto, / quel rugo, per dir meglio, de'pisani, / ch'in
« eo ho la lengua fina / a dir, quand ha mesterà, incontra la
.. il disordine o, per dir più propriamente, la ruma, non
.. io non vi potrei mai dir la roina che mi è venuto adosso dopo
sanudo, lii-56: mi resta de più dir a la signoria vostra che io son
dio che a lor dimino / potesson dir di noi que'nuovi gianni. aretino,
, locamo, un grande onore / a dir sol fa sol fa con voci strane
dirla indarno m'affatico, / posso ben dir contra il romore antico / che de
tra'. ti 'nanti / in dir che se'in sengnoria d'amore, /
traditore, / e'ti fa male senza dir niente. savonarola, i-io: tu
degli avi suoi. 2. dir. amm. composizione e ordinamento del
amministrazioni (fello stato. 3. dir. proc. ciascuno dei vari tipi di
, da poi che la fortuna, per dir la cosa con l'ima- gine d'
di costui velocemente la mota o vogliam dir il tornio, secondo il mestiere che
continua- mente sotto la rota non voglio dir della generazione e della corruzzione, come
, 5-229: una vita rurale (solea dir aurelia) è invidiabile anche da un'
i muri gocciolavano. -stor. dir. terreno rurale: quello appartenente a
, gr., ii-702: udito ho dir che, a'preghi delle ninfe,
, la quale per la sua costruzione 'raspa'dir si potrebbe. questa è formata come
con volte rusticali. 7. dir. che grava su un fondo (un
ran la via: / affogheranno pria che dir parola / con quella fiorentina leggiadria.
ma rustichi suoni udiransi / rustiche canzoni dir de le lode tue. di costanzo
del rosso, 368-3: s'eo voyo dir d'amor per trayedìa, / el
delle maestranze. 20. stor. dir. feudo, proprietà terriera priva in
denominano 'rustiche'. 21. dir. rom. tribù rustiche: nell'amministrazione
, ma il più delle case si può dir che siano piuttosto alla rustica che alla
stivate, che non possano, per dir così, ruticarsi? forteguerri, 9-27:
in lei comprende, / che 'n dir paltò valor che vi s'intende / le
rutiliana, agg. f. dir. rom. formula rutiliana: normativa
dire. piccolomini, 8-157: a dir il vero a te, io mi coleo
sazia. cesari, i-384: intende dir delle leghe ed amicizie fatte co'prìncipi
cerchio, ed insieme insieme facesse, come dir, alla ruzzola anche di quei fiorentini
omero fece un verso composto, per dir così, di ruzzolantissimi dattili.
, 256: adel in lingua persiana vuol dir giustizia,... onde è
come in lingua arabica e persiana saibò vuol dir signore, del qual nome si sogliono
. sabi, sm. plur. dir. relig. seguaci di alcune sette
del mio figliuolo, che io ti so dir che ei non pongon ben mente alle
, i-514: tante cose, a dir meglio, da rifare nella sua casa disfatta
sacchéggio, sm. stor. e dir. intemaz. appropriazione violenta dei beni
partigiano. -dir. pen. e dir. pen. milit. ciascuna delle varie
i polmoni della salamandra sono due sacchetti o dir vogliamo otricelli membranosi stesi alla lunga del
filosofica e allo stringere del sacco finisce per dir quello che identicamente direbbe stecchetti.
politi, 1-581: 'sciorre il sacco'è dir male d'uno quanto si può.
. cecchi, 1-ii-25: l'ti so dir che tu m'hai servito col sacco
sacco. perdonati [tommaseo]: non dir quattro se non l'hai nel sacco
libri del pentateuco. 9. dir. canon. beneficio sacerdotale: quello goduto
, i quali s'avilupparono un pezzo con dir mille cose e non l'indovinarono.
sacerdote. sacertà, sf. dir. rom. condizione di chi, per
feste et attenderò poi ad imprendere a dir la messa ed a dirla. fabbri,
. ghislanzoni, 7-71: che vuol dir quella smorfia?.. / comprendo,
tennestra giustifica il suo assassinio del marito col dir che lo fece in vendetta della figlia
pubblico perpetuo di castità. -stor. dir. nell'antica roma, delitto punito
e di una generazione letteraria, per dir così, di sacripanti. 4
odio e disdegno? / chi 'l saprà dir? non so qual sacro ingegno,
somigliante; e bat- tezzollo (lasciatemi dir così) per accidente di mal caduco,
veder l'esito. / i'non vò dir più nulla, che '1 saeppolo /
uguccione da lodi, xxxv-i-613: me besogna dir de quig malaguradi /...
dato al poeta, come, a dir vero, per l'odio le più lucide
a chi ci ha astio, / sentiate dir c'ho parturito un mastio. fanfani
fagiuoli, v-191: zitto, senza poter dir di saetta / io stetti un pezzo
noia a sostenere, o a ricevere che dir vogliamo, nondimeno si conviene all'uomo
. maestro francesco, 306: non dir, c'anzi è lo paragon d'
della paura terminai; / e cominciai a dir: « nessun mal aggio! »
re enzo, 220: or si pò dir da manti: / « chi è zo
. aretino, iv-4-120: che vuol dir veste di seta e d'oro? nulla
. saisina, sf. stor. dir. nell'antico diritto franco, estensione
salta1, sf. stor. dir. mandato, assegnazione. testi
sopramuro. 2. stor. dir. nell'età intermedia, il monopolio
diritte: / ch'io vò tornare a dir salamelecche, / peccavi. domine,
manere / ai giorni tuoi, non vò dir le migliaia, / ma più di
. (region. salariado). dir. econ. che riceve una retribuzione
, salaro, sallàrio), sm. dir. econ. retribuzione corrisposta a un
poi entra nella locanda). -adesso posso dir che son servitor de do padroni.
tanta è la occupazione inglese e per dir meglio la trascuragine francese. roseo,
/... rida del tuo dir salato. boccalini, i-301: nemmeno gli
esser violento, tu con promessa di dir tutto e rispondere a tutto. facciamo
, ché altro de le pietre a dir non ci resta: essi sono il zolfo
i'ardo; / maper tema del dir male, / non pur altro, i'
). cavalca, 11-48: non dir... parole che commuovino altrui
cui è 'n grado de l'amor dir male, / or lo biasmi 'n buon'
o rampolli de'più teneri o per dir meglio ramoscelli di pali de'pioppi e saliche
ower 'leudo'. 2. stor. dir. legge salica: norma consuetudinaria di
china, / dante alighieri, e dir del mariscalco: / ch'e'par
10: chi vole a me medesimo dir: « to'! te'! »,
agio infra la gente ardire / di dir la gioia ove il mi'core sale.
salite in cielo divenute ora (per dir così) la moda poetica.
salma. anguillara, 4-134: volea più dir, ma la sua misera alma /
giando alla pazzesca. / ti so dir che la sta fresca / chi con
masuccio, 77: taccio eziandio quanto dir si potrebbe circa lo sposarse [delle
, in modo ch'elle si possono dir due: io t'accomoderò dalla parte
disdica agli uomini e alle donne di dir tutto di 'foro'e 'caviglia'e 'mortaio'e
corsini, 19-114: il sangue, in dir di voi, mi s'acca- priccia
. marino, 9-106: chi può dir poi siccome scherza e in quante /
faresti ben ora saltare. e vuoi dir ch'ella non sia la più bella donna
se'nata vestita, / e si può dir di te davvero, infatti, /
guardo quella libreria, / o per dir meglio, quelle librerie, / onde
suono di sciaurati strumenti, per così dir, cicalata. -effettuato con piccoli
rifabbricare la città futurista. 6. dir. ant. che serve a prevenire o
quasi d'amico, se 11'andavano senza dir crepa o salutando appena col cappello.
si grande / odor, non si porea dir per sermone. giamboni, 8-ii-277:
gentil core / nel cui cospetto ven lo dir presente, / in ciò che mi
corno ivi giunt'era, / parea dir, con cortesi e bei saluti: /
. g. gozzi, i-23-210: per dir di me, voi m'avete veduto,
commercio. 2. stor. dir. provvedimento che garantiva l'immunità dalfarresto
. sanudo, vii-534: ben voglio dir a la magnificencia vostra che de qui
-berna, a salvare. -io non volli dir questo, / ch'io mal volessi
. firenzuola, 729: attendeva a dir sì e no, secondo che io
a tor lo salvaor e ase ghe porre dir ch'el guarirà pu tosto lu mor
/ un paternoster et avemaria / debià dir per l'anima mia. chiaro davanzati,
, 15-166: donna venera cominciò a dir 'credi'e 'salve regine', col capo basso
tanta spesa per sua salvezza, senza dir nulla ai collegati, rotta avesse.
salviano, sm. stor. dir. particolare rimedio giuhanno odore aromatico e
sambuchella; / ah che mi par dir poco, / i'dirò fior di croco
anacreonte. sàmine, sm. dir. ant. interrogatorio di persona sospetta
e un cattivo sanabile, si posson dir congiunte con la virtù. papini, i-65
puzzerà di pedantesca. 15. dir. rimediare, mediante uno dei vari tipi
piuma di struzzo. 9. dir. convalidato, liberato dal vizio di origine
per assimilazione. sanatòria, sf. dir. ciascuno dei vari tipi di atti
pazzie altrui. 5. dir. disus. sanatoria. -sanazione in radice
baruffaldi, i-90: non mai potrei dir quanto / porta il vanto / sopra ogn'
% sangiovese (o sangio- veto che dir si voglia, o anche prugnolo gentile)
. moravia, xi-490: lui, senza dir parola, leva la mano e mi
): a sangue freddo, vi so dir io come si sarebbe fatto beffe di
come la cittadinanza). -stor. dir. erede del sangue: chi, in
la vocazione della redingote? aveva, per dir meglio, la redingote nel sangue?
ricotta. - (buono! volse dir sangue e latte). buonarroti il giovane
sono stato spogliato come non comparso a dir le mie ragioni in agosto passato.
sieno carnivori, ovvero anche per dir così sanguivori, vivendo di quanti insetti in
santate, / e tu hai ben a dir « cristo 'l volesse! » chiaro
esercito, noi. -stor. dir. deputazione di sanità: organismo collegiale
volgar., 95: tanto vare a dir michael quanto grandeza de deo, gabriel
mai nominare [la peste] senza dir san mi sia, toccando un muric-
iv-xv-11: lo nostro intelletto si può dir sano e infermo: e dico intelletto
fu, se deg- gio il ver dir teco. scarfoglio, 60: per chiunque
purg., 27-140: non aspettar mio dir più né mio cenno; / libero
giorni di sterne; dire speranza sarebbe dir poco; tutte le sante- barbare e
qui versifica, / ché non sa dir quanto a l'anima piacque / trovarmi dove
sorte che quegli capi si può dir santificati che infino le scarpe gode di
, / che al santo inaccessibile / potesse dir: 'perdona'? pascoli, 596
quale e 'l quale, a voler dir lo vero, / fu stabilita per lo
tanto potè nella cananea fosse, a dir vero, una sfacciataggine santa, cagionata
v. spinosanto. 31. dir. canon. santa rota: v.
13-39: nascono casi, e non saprei dir quanti: / una [biscia]
sanzionare. sanzionatòrio, agg. dir. che riguarda una sanzione, che
da sanzionare. sanzióne, sf. dir. ciascuno dei vari tipi di misure
della podestà legislativa. 3. dir. cost. approvazione, da parte del
che la sapa, / che 'l sentir dir d'altrui tanto ti noce! perticari,
dante, purg., 14-74: lo dir de l'una e de l'altra la
lo di nostri fatti, e saperatti dir tutto, ché sa tutte nostre faccende.
ch'allor l'anima sente, / che dir noi sapre'io. p. e.
cecchi, 1-i-32: v vi so dir che la via non mette erba, /
non creder ciò che odi, non dir ciò che tu sai. nievo, 401
intiero. parini, 478: a dir quasi m'impaccio / come, o gentil
io per una vecchia insensata non volli dir mal de le donne, senza altrimenti agli
è fatto muto: / non sai dir più che è gustare. -piacere
con sua mente rape / el bel dir vostro, e dice che vedute / ha
replicare. del medesimo sapore, per dir così, è quel di guiscardo e ghi-
casti, i-1-391: questa, a vero dir, fu chiara prova / che l'
bandello, 1-27 (i-339): a dir il parer mio, e'mi pare che
, perché una volta udito fu / dir mentre ei dava alla sua diva un bacio
. forteguerri, o-i: udito ho dir da certi saputelli, / che dàn di
politici sarcasmi / in oggi, a vero dir, non han più luogo. a
aretino, 20-173: fa che cominci a dir seco stesso che tu
fuor de'comuni affanni / e ritornare a dir, là sì com'era, /
/ quel ch'io fo, tu poi dir: « sotto un gran sasso /
è, o come lo chiamerebbe, volendo dir pane al pane e sassi a'sassi
-corpo di satanasso, / questo vuol dir saper! tanto di raro / noi
di non sapere mai la sera a chi dir grazie la mattina, d'incontrare dei
questo infame foglio o, per meglio dir, satiraccia. = voce dotta,
/ bench'io non abbia genio di dir male. tommaseo, 15-304: i libri
coniug.: cfr. dare). dir. ant. prestare garanzia, malleveria
satisdazióne (satesdazióne), sf. dir. ant. garanzia, malleveria.
invidiosi, plebei, / che del dir mal d'altrui mai son satolli. lamenti
? almeno io abbo / per folle dir procacciat'un satollo, / al qual me'
.. al passatempo, per così dir, consacrarono. -opera conviviale che
salvini, 41-104: le antiche feste saturnalizie dir si po- teano rinnovellate al tempo del
venia da bologna, / e, sanza dir menzogna, / molt'era savio e
o tanto savio che non si possa dir più. ibidem, 58: chi è
: dell'animo dei popoli mi basterà dir quello che è solito dirsi de'napoletani,
la qual ha il mal, so dir, bello), che ha / sentito
, bello), che ha / sentito dir da pirro dianzi come / fortunio è
ebber le pance sazie / spariron senza dir neppur grazie. 2. pienamente
, cent., 34-94: il lungo dir m'offende, / e tu debbi
sennini, 53: ci è da dir di molte cose a sbacco; / ma
un sbadaglio in bocca che non potesse dir parola e con un manto di scartato.
appresso e lo prese in carrozza senza dir niente a noi. -interpretare erroneamente
ossi del femore o della coscia che dir vogliamo... sfiancano afi'infuora obliquamente
spenta la lanterna destra, / chi vorrà dir che l'essere scroccata / non sia
.. quella lingua che era, per dir così, sbandita dai calamai e non
in concetto / che in cambio di dir vespro e maturino / giucasse i benefici a
garba bondato a lei; / viengo per dir che non è poi 'na sbarba /
la nencia e la filippa / sannoti dir, sbarbando la conocchia, / che dimagra
insino al cor le ficca, / con dir: « tu ci starai, bestia
, 4-140: venuto poi il momento di dir basta la direttrice si mise a rifiutare
gli altri in quella guisa che il dir birro è dire in un sol motto biscazziere
dente'; come sbattere il dente vuol dir mangiare. è di uso comune a firenze
te l'aria trasporta, / vuol dir, con quel din don: « didone
secchi, 1-42: che vuoi tu dir per questo, leccatella sbellettata?
lerce, / volgo sì come tu dir li sapesti, / così teco ancor io
. squarcio] -. squarcio vuol dir fuor di squadra, o in sbiasso o
il monte, / ma pur, per dir il vero, io la lassai:
palchi, a comodo o a difesa / dir non saprei; ma v'è de'
gentiluomo. mariconda, 5-1-38: possa dir peggio a uno che sbirro? g.
, che andasti (semplice) / a dir i fatti vostri e (come dicesi
, se ne partì, si può dir, fuggitivo. -che non ha
franco, 58: so'stato quasi per dir cazzo, / e poco ci mancò
: mi dava a credere o, per dir meglio, sospettava che forse la gallozzola
essere il suo sentimento può dedursi dal dir lui che gli antichi sbocchi del po
. palazzeschi, 6-245: pareva sbottare a dir qualcosa ma non riusciva a trovare la
praticate nel nostro mondo, appena si può dir ch'elle sieno altro che un dirozzamento
alle spalle, / come sarebbe a dir tonchi e tignuole, / punteruoli, moscion
sbreghi a monumenti, il governo dovrebbe dir sempre di sì. quando invece s'ha
sbricia sbricia / che vero si può dir coprimiserie, / sembrate gianfaldon. tommaseo
.]: 'sbronciare': far broncio o dir motto sdegnoso per cosa che ci dispiaccia
uscir di buca', ma in lombardo vuol dir 'pertugiare'. t. moretti,
intelletto sì rozzo e così scabro / che dir non sappia: « i nostri primi
lucia. verga, 3-44: chi sapeva dir quattro parole, cercava di tenere uno
lomazzi, 4-ii-109: apollo, come a dir 'pellens malum', cioè scacciatore dei mali
der lor sta apensao / d'oise dir: scaco zugao. -in espressioni metaforiche
sesto scadente. 8. dir. che giunge o sta per giungere al
maestà alla fabnca. 8. dir. ant. devoluzione al sovrano di un
li 21 del corrente. 9. dir. giungere all'ultimo momento utile del
ritornato in piacenza. 8. dir. che ha raggiunto il momento ultimo per
: subito si scaglia / senz'altro dir o far dov'è il fenile, /
è il fenile, / in cui al dir del vecchio sta la quaglia. alfieri
più su e ritrovar un'altra cosa e dir ch'egli era sostanza animata. siri
passar per l'orto, devevi farmi dir una parola e non così a l'
romoli, 198: si veneran a dir cose che anco serviranno ah'officio particolare
del vicinato, vole vano dir fiamme... del purgatorio: anime
fare le scalee di santo ambrogio significa dir mal d'uno in questo modo e per
povero ame scaltridamente, lo povero tema dir mal. 3. in modo
lunga mano differenti dagli usuali, e per dir meglio metodi cosi fatti che da molto
/ principia a ricercare / cosa vuol dir sta cosa e poi quest'altra, /
un altro, « ogni scalzacane vorrà dir la sua ». bresciani, 1-ii-182
un altre, « ogni scalzagatto vorrà dir la sua ». giusti, iii-40:
.. volse, come si suol dir, scalzarmi e fu cagione ch'io sospettassi
princìpi mattematici ed a scalzare, per dir così, i fondamenti delle più sicure dottrine
della lana. nomi, 14-30: so dir che da'saioni uscian le tarme
« ehi, maccherone », per non dir come i fiorentini plebei, ma dicono
. verga, 3-44: chi sapeva dir quattro parole, cercava di tenere uno
puossi a scancio, / si movea voglio dir io / per obbli- quo e per
, disse il signor francesco, « il dir vostro sarà fuori di scandalézzo ».
che non sanno dire quattro parole senza dir male delle donne. vi confesso la verità
di cose amorose e non si vergognavano dir l'una a l'altra: « il
i. alighieri, 96: or poria dir la gente, / chi dicesse niente
scapigliataccio / m'ha dato si può dir l'ultimo crollo. -acer.
di nulla, con i petali (ma dir petalo è dire troppo: una traccia
loro e non ne scapita / può dir che ha più virtù che la brettonica.
1-276: quest'è cosa, per dir, dond'io m'amazzo / se dio
che è uno / capitai, vi so dir, / come e'vuol essere,
, 18-16: a tal modo di dir, quasi le risa / furon per iscappare
/ delle onne fiorentine: / voglio dir non delle dame, / ma bensì
tratto a motteggiare, / i'ti so dir che gli è buono e cottoio.
disse: « ser mazzeo, che vuol dir questo, che tu sei così avviluppato
, 8-193: il logico, al suo dir, non cinga spoglia / e scamato
cos'è quest'artefatta stitichezza, / di dir più in tre parole ch'altri in
quasi mai... e si può dir lo stesso dei seguenti:...
cada la broda sulle scarpe a forza di dir male de'morti e de'vivi.
che diamine! e anzi, a dir la verità... più italiani di
saccenti, 1-1-134: non vi so dir se scarpinai veloce / a quella volta,
, 3-572: è scarsa la parola a dir gli occulti / ìrrefrenati trepidi possenti /
viaggio. 26. stor. dir. alla scarsa: senza somministrazione di
partito voi, / come sarebbe a dir quasi scasciato, / che io non
p. fortini, iii-478: ti so dir che la s'è portata saviamente e
onor ha / la sua virtù non potrei dir io, / né la scellenzia ch'
, / e con quel dir che brava ed atterrisce, / sbruffi fetenti
poesie di fra'ciro o, per dir meglio, la scelta de'sonetti da stamparsi
attribuito a boccaccio, vii-237: a dir che siate bella / scemo le vostre
né si po- trieno imaginar cose né dir parole nate in cotale imaginazione che non
scempità prosumptuosa e matta, che 'l vole dir villania a questo e quello: e
di una sciempità, ne venite a dir molte. betussi, 245: per le
scempi / ch'l pensier vince ed ogni dir è poco. chiabrera, 1-i-346:
di qualcuno. forteguerri, 11-59: dir solea che né per terra o villa /
. s. cattaneo, 5-39: perché dir non oso quel che a voi /
, 67: -ora non ci volete voi dir cosa alcuna sopra quel modo di scene
. pananti, i-28: ho un bel dir, tutto quanto è buio pesto,
, / giacché questo è 'n sul dir: 'firenze, vale', / potrà,
, / sol di velen e di mal dir ripiena.. muratori, 7-ii-399:
'l suol distesa, / tal il tuo dir i mortai petti inonda / e di
una pace, / oh, non so dir come tenera e pura! fanzini,
di sangue bruno, / ricominciò a dir: « perché mi scerpi? / non
scremir / entendi zo che te voio dir. fra giordano, 3-150: è per
ogni lato ti assagliono, / che potrai dir, se te ne sai difendere,
o morti, / e puossi ben dir che il loro schermo / fosse il
, le beffe, le schiergne, lo dir ghe profetica chi e chi t'à
imperiali, 4-401: troncando nel mezo il dir de l'altro, / in piè
primo che cominciasse a scherzare, per dir cosi, con le figure, e
volgendo gli occhi / (ma chi dir puote come!) / rasserenava paria
corsini, 18-16: a tal modo di dir, quasi le risa / furon per
nero, / a farle, vo'dir io scherzi profani. -l'ultimo
: il colore della calcidonia o, per dir meglio, il suo composto, che
che spiritosi concetti mostrino, come potremo dir che sia il giuoco delle arti;
fa venire da àpprjv, che vuol dir maschio, e figuratamente prendesi per forte e
insaccandovi drento dritti dritti, / posson dir come i ghiozzi: « noi siam fritti
che noi non s'abbia più a dir addio al mondo dal nostro placido lettone
con qualcuno non glie le mandava a dir dietro ma glie le stiaffava sul muso 'coram
/ lod'è! per savi cotal dir no à sanna. s. bernardino
provano schiantamenti qualora si trovano astretti a dir no contra tutte le inclinazioni più generose
di tal ianta, / mandatilomi a dir, ch'i'n'ho tal sede,
avanti, / non vi fidate col dir: egli è duro. / chi sa
cino, iii-94-2: sì doloroso non poria dir quanto, / ò pena e schianto
, 2-6-37: corpo ch'io non vo dir, se fusser cani, / no'
nei, ma ancora di maolte schianze, dir non si può che sia perfetto.
3-6): s'el te deletta saver dir per rima / ballatelle, canzone o
popolazione. martello, i-2-105: basta dir ch'è quest'esempio della giudaica schiatta
(schiavandàio), sm. stor. dir. lavoratore agricolo che coltiva un fondo
. schiavanderìa, sf. stor. dir. il contratto agrario che si instaura
schiavènza, sf. stor. dir. schiavanderìa. -in senso concreto:
peccato originale martello, 6-ii-402: basta dir ch'è quest'empio della giudaica schiatta
in questo career pravo / lui può ben dir: « addio vita beata ».
studiar il paese a milano e che per dir la verità non cavano un ragno da
due capanne che si voltavan, per dir così, la schiena. leopardi,
. ssi rintoppa innanzi, gli vò dir quattro parole a mio modo e avvertirlo
ston di quercia, ea insegnarvi / a dir il vero con più salda vena.
spalle. moravia, v-126: senza dir parola, ella sparecchiò, prese i
di diversi animali / che non so ben dir quali, / ma omini e mogliere
e lucia, 136: non è da dir per questo che menico avesse fallita la
, / la vec- chierella che sa dir le fole, / trista bensì, ma
conte, e se quella s'ostina a dir di no? » « vi rassegnerete,
io non mi movo / ma al dir degli excellenti i'me corregio /..
. fiori, 38: fruca, non dir; mi par pur un bel fare
. dondi, 236: benché 'l dir non sia forsi securo, / per
431: ditemi servi miei, che vuol dir questo / che mio padre mi tien
/ e non vi squarta, vò ben dir che sia / veramente la schiuma de'
patecchio, xxxv-i-563: l'om ch'usa dir pur mal e 'l ben e l'
, interrogato come si poteva schivare da dir male del prossimo, ri- spuose:
balconi vi son certe picciole fontanelle o per dir meglio zampiletti di acqua che da terra
sostenne per qualche tempo, si può dir solo, tutto l'impeto de'nemici.
. aretino, 20-82: vò dir 'treccolare', e non 'berlingare', e
il petto, tracannar sorsi, per dir così, d'aria nuova che li
s'io canto, canto per non dir del male: / faccio per iscialar
s. v.]: sciamprare vuol dir disten dere.
da la parte de noscibile'che dir vogliamo, per mezzo del quale la mente
] fu detto da'greci sciena che vuol dir ombra, perché col suo veloce nuoto
iv-417: come è accaduto, sto per dir sempre, dove e quando, o
confuso. più rigorosa, il che vuol dir razionale perfettamente. gio =
natura e spinte dell'indole o per dir meglio del chiribizzo non hanno fatto altro
mare l'azione alla regola, o a dir meglio assegnare il modoquesta [la metafisica]
stesso loda si vitupera: / pur dir posso con ver che la scienzia / mia
/ dice all'indian: « questa vuol dir salvini ». s. maffei,
15-105: lei ritrovò lo scilinguagnolo per dir loro quel che veramente si meritavano,
/ d'arrivar alla meta / con dir languido e secco / dell'alte lodi del
, desiderando il re disturbare o, per dir meglio, di tòr loro da'ragionamenti
casti, 1-3-20: tutto questo a dir vero era eccellente / perfarsi presso il popolo
inquieto, il sorriso sciocco che non voleva dir nulla. grafi 4-139: facce slavate
scirocco a inumidir ci viene, / per dir la verità, ci sento poco bene
qui sciorre i miei bracchi, / vorrei dir cose da fare stordire. -sciogliere
si domanda scioglimento della favola, 13. dir. l'atto di provocare la cessazione,
della costituzione. 15. dir. cost. anticipata cessazione di un'assemblea
, 1-viii-117: gli scioli, o vogliam dir coloro che sono dotti per metà,
. delminio, i-299: lo sciolto dir de la purgata vena, / checon l'
fontanella, 1-264: se troppo nel dir sciolta si vede, / è proprio
commedia. minturno, 66: il dir libero e sciolto, che prosa chiamiamo ed
ma romanesca et italiana, o per dir meglio teverina et amina. 2
). sclassìfica, sf. dir. ammiri. sclassificazione. gazzetta
infrazione al regolamento. 2. dir. ammin. sottoporre un bene al procedimento
.). sclassificazióne, sf. dir. ammin. procedimento attraverso cui la
, 25-17: scocca / l'arco del dir, che 'nfino al ferro hai tratto
. quirini, 35: più vorrei dir, ma sento che l'amorosa bocca /
, e subito la ritirava, per dir così, indietro. linati, 9-25:
, e non sta bene a'dottori dir le bugie. lotto del mazza, 33
vedere, anzi ci cacciano in cucina a dir delle fa = deriv.
il canto col suono o, per dir meglio, collo strepito di certi scodellini
venia da bologna, / e, sanza dir menzogna, / molt'era savio e
un, che, si può dir, non sa niente / e ch'altro
: di che fo fine e di più dir mi scollo. 7.
) -i3: amico, chi 'l suo dir v'impetra, / nonn.
/ son la fame e 'l digiun, dir tei potranno. manzoni, pr.
, ch'io l'esempro, dir c'a lei s'assembra; / del
e quasi divelto, che, se vogliam dir così, li teneva insieme.
. torti, lxxxix-i-392: né il mio dir, se ben miri, erra 5
disponibilità. guadagnoli, 1-i-5: il dir di no sarebbe scompiacenza. = deriv
: / e ci vuol'altro, che dir corri, corri; / non basta
quelle parole anche in prosa e fargli dir quello che il poeta vorrìa, ci
che avreste dato bandototalmente a questo capriccio di dir che l'acqua non sia viscosa e
e gli altri interessati tutti personalmente a dir perché non dovessero essere dichiarati nella scomunica
): lo diacono solea crià 'e dir... che futi li catecumini.
chiudete il libro mio scomunicato / chevi potrebbe dir come son belli / maggio, le peccatrici
che gli abortivi, o sconciature che dir vogliamo, non solion campare. gemelli
sconcio e duro nella lingua nostra a dir 'ami'per 'amate', 'leggevi'per 'leggevate'.
non vi fosse sconcio, i'vi vorrei dir quattro parole. vasari [zibaldone]
ho imparato, che / si può anche dir mia sposa, benché fosse / sposata
salvini, 30-2-74: il sonetto, per dir tutti i difetti in un mazzo,
da un gruppo di sconsigliati, per non dir peggio, che girone il cortese
: l'aspetto del corpo lucido, che dir vogliano lume, così immediato come mediato
de dolor, incomenga a crià'e a dir a sam beneto: « rendime lo
né... [si può dir una cosa] uguale, se non vi
fondamento, o vero di pretesto che dir vogliamo, per adoprar contro di esso ogni
pazzi, ii-101: né mai gli sentirete dir parola sconveniente e fuori di proposito o
, 1-102-3: diraggio - (c'a dir aggio - questa volta!) /
di questi quaternari, anzi, per dir meglio, per disordinargli. 2
xxxv-i-328: or intendete ben il meo dir, mo / c'a scoverta vo do
al cuor di una donzella, / dir doveva: « eleonora tu sei, ma
, 'vasca', cammin facendo gliam dir, tirarla, il terzo è l'assottigliarla
distesi, sonovi altresì certe maniere che dir si possono i proverbiali, e consistono
doni, 3-211: ha gran ragione a dir quello che dice platone, percioché l'
un diavolo costrinse, / che i fatti dir del mago non rifiuta, / né
stella, che avelena (per così dir) l'aria. marchetti, 5-11:
malamente il testo dell'avversario e volergli far dir quello ch'egli non direbbe con la
due sprocchi innestati / di frutti differenti dir a poco a poco il lieve / fulgido
umor di fonte vi scorra, si può dir libero e non abbisogna d'alcuna disciplina
dei panni, cioè delle loro falde0 vogliam dir pieghe, hanno da scorrere in tutte le
quella libertà nuova mancando l'abito nel dir franco, spesso scorreva in licenzioso.
bracciolini, 1-4-43: vulcano a questo dir le ciglia increspa / e 'l guardo
mi sono dal primo assunto con una che dir non devo le mie congetture.
ghislanzoni, 18-53: il fenomeno può dir mi sforza quell'accesa voglia / che m'
pasqualigo, 64: pazza veramente si può dir colei che, scorta da le false
solo il bello, ma il sozzo dir userebbe ancora, e con l'amara scorza
146: in quel verso, 'che 'l dir m'infiamma e pugne'e ne'seguenti
iscosse di risa che non si può dir meglio. 9. figur.
cxiv-46-396]: salute, che a dir vero è mal femia, sì per
e quasi a scosse, e, per dir la parola propria de'volgari, cacatamente
romane, 292: martorio, che vuol dir che già mille anni / non ti se'
considerato che tacque si accefacesse noia a dir loro officio. boiardo, 1-9-62: così
potrebbono, in contrario, di questaloro scostumaggine dir le donne: « quello che noi vi
d. era aoso né no scotegava a dir a ti li miei desideri. buccio
sembrano bene indicati alla pigrezza, per dir così, e alla pavidità del sangue
fan consister la filosofia / nell'aspro dir, ne'modi screanzati. breme, 1-24
dirvi contra / tutto quel ch'uomo può dir contra il nimico / per torgli pregio
e screditando questa, / delle passate fiere dir carote / e scaricar miracoli. alvise
croci osservai che le labbra, per dir così, della ferita erano per tutti
, bonso d'amo, o voi dir bonsolo, / piccolo scricciolin, re della
dire la signoria di venezia, quanto sia dir monti d'oro; e credono che
pres. di scriminare), agg. dir. pen. che si riferisce,
quanto attendibile. 2. dir. pen. privare del carattere di reato
moto e delle forme. 3. dir. pen. privato del carattere di reato
. 5. contab. e dir. comm. ant. registrazione scritta
, come scritto. 11. dir. diritto scritto: quello che viene stabilito
scarpe ai piedi. 7. dir. scrittura privata. citolini, 450
, n. 6. 9. dir. documento scritto che reca una dichiarazione
scrittura dice ciò che ancora della poetica dir si puote. bibbia volgar., ix-455
, lavorando ad accomodar serrami et a dir la fortuna per scroccar qualche cosa.
10-332: mentre ch'amorba il mondo col dir male / quel bechi scroccatore, all'
soldo, perché pettine in campo vuol dir mangiare a scrocco. p. fortini,
la turpitudine morale. 3. dir. pen. disus. insolvenza fraudolenta.
? sergardi, 1-247: ognuno il può dir, con ventate, / una piattola
dalla scrofola ro zione / dir che il nostro bartolone / con ignote arti
la conscienzia troppo scrofolosa. -scropolosa vuoi dir tu. garibaldi, 2-291: la nostra
ha la bellezza di tredici verbi per dir [del pane] la medesima cosa.
suoi figliuoli, scrollato il capo sanza dir nulla, se ne andomo in là nel
di limarsi gli incisivi, e a dir la verità sono ancor oggi assai poco
dichiarata è la naturale e (per dir così) pura forma degli argomenti, così
bruno, 3-261: del secondo non possiamo dir che l'abbia cucitura, staccarsi
, niuno scudiere, o famigliare che dir vogliamo, diceva trovarsi, il quale
il pollice senza grida volgari, senza dir parola, per far intendere che si contentano
saputo immaginarmi se non che quelle come dir volatiche dell'uno e bernoccoli dell'altra
. sculdascìa, sf. stor. dir. nell'organizzazione politica dei longobardi,
, scultàsció), sm. stor. dir. nell'organizzazione politica dei longobardi,
ite felici, / voi che 'l mio dir gradiste; ite felici / e,
e con questo termine equivoco viene a dir copertamente 'far la spia', come dichiara il
descriva a pieno / quel ch'io vò dir in semplici parole? tenta qualche
parer. / or no vojo e'tanto dir / c'o ve dejai de zo
più guittone, xlix-163: di gran cosa dir poco / non dicese scura
messo, / e che non 'n dir sia messo / a ciascun lo meo corso
. inghilfredi, xvii-99-2: del meo voler dir l'ombra / cominzo scura rima,
inghilfredi, 385: madonna, senza dir parlate, / poi no l'avete
ironia: 'scusi la mia sincerità'(nel dir cosa che possa parere alquanto ardita)
o appetito inordinato lui, / così possian dir nui / che, se lei trae
ognun fuorché di cristo, / scusandosi col dir « non10 conosco ». piccolomini, 1-232
batacchi, 2-278: si scusò col dir ch'egli era fioco, / fuor d'
d'alcirim'e guariri / a lingua dir nu l'ausu, / pir gran timenza
: imparate, imparate, donne, che dir non sipuò di no fra 'l caldo de
f. d'ambra, xxv-2-317: non dir ma''giulio'. questo si sdimentichi /
egli ha 'n buondato, / o per dir meglio dello sdolcinato. -eccessivamente
1-47: dei grandi non ti so dir nulla, mio caro; appena ne ho
guardar qualche ritratto e piano piano senza dir nulla si sdrucciolò quasi giù per le
e storpiare qualche parola, gli ha fatto dir vo- lumine in vece eli volume.
ed il cor mio, / onde ben dir poss'io / che le piaghe,
. morone, 203: in questo dir sì la tempesta accrebbe / che'l legno
ser gorello, 877: s'a dir forse di lui io troppo sdrusciò, /
se lo trovo! '(gliene voglio dir tante). 'se t'acchiappo!
ti faccia / liberamente ciò che 'l tuo dir priega, / spirito incarcerato, ancor
se e'ci fosse monna pocofila / dir sene possa oggi la vigila, / ché
soggiunse un altro, « per poter dir le bugie a dovere. »
è assioma assai difettoso ed equivoco il dir seccamente... che l'imitatore
uom muto e sordo; / però chi dir ne vuol fatica frusta / se non
secche che non voglion che sia lecito dir cosa non detta da lui. pananti,
mi trattano a codesta guisa. ma voglio dir certo il mio parere alla signora dianora
le cominciò di secco in secco a dir queste belle parole. galileo, 5-191
bisogna, / perc'hanno udito molti a dir. « siam secchi ». idem
monti, 4-3-245: 1 francesi, a dir breve, che ci credono ancora infetti
meritamente una delle luci della fiorentina gloria dir si puote. leonardo, 2-170:
lor lingua / 'numidi'e 'vagabondi'a dir seconda. 16. essere secondo
che si ripete. 11. dir. di secondo grado: v. grado1
secondogenitura, sf. stor. dir. condizione giuridica del figlio secondogenito (
marino, 1-2-62: le dive a quel dir sedar gli affetti, / pur di
ha avuto tanti seguaci che si può dir tutta germania alienata dalla sede apostolica.
alzandosi per esprimere il quasi si può dir siedono in braccio l'uno all'altro.
129: si mettesse quello partito a dir no e sì, e non a levare
. massaia, viii-182: cominciava a dir male dell'eucaristia, della madonna, dei
quel nel mettersi a sedere / suol dir stiticamente. « ohimèi ohimèi ».
sedere. goldoni, x-593: intesi a dir, fra l'al- tre cose vere
non può, dicendo il vero, / dir plici e visionari. monti, iv-238:
ad uso pubblico. 3. dir. pubbl. commissione incaricata di sovrintendere
fuoco e la luce, o per dir meglio il sole e le stelle fisse,
. forteguerri, 16-99: in questo dir vanno ad un casamento / che aveva
con qualche nota segnare, com'a dir con quelle che gli stampatori domandan rampini
fronte, alla bocca ed al petto senza dir nulla. verga, 8-117: si
bembo, 10-ix-260: salutatemi marcella o per dir più ziffre segnato, possiede, dirò così
qualche magistrato. 2. dir. canon. tribunale della segnatura (anche
, / se non me lo vuoi dir, fammene un segno. cellini, 1-71
mi faccio il segno. / che voi dir questo? ghirardacci, 3-243: san
xiii- 585: chi mai può dir che aviditade impegni / il gesuita a
): « appunto perché lei nonvuol mai dir la sua ragione, siam ridotti a segno
: dàmmi, signor, che 'l mio dir giunga alsegno / de le sue lode.
segno / equinoziale. 58. dir. comm. segno distintivo-, mezzo d'
/ ne la vertù che 'l quarto dir colora / sì ch'a le bellerime pò
impensati tesori di pittura che nascosti quasi dir si ponno, mentre che, segregati
qui è... il dramma: dir male del pensiero-parola, e perciò della
segretare, tr. { segréto). dir. proc. pen. sottoporre al
, per lo qual quasi si poteva dir lui essere l'imperadore. andrea da barberino
biondo, magro. < >. dir. e polit. segretario di stato-,
ha tenuto da maggio in qua posso dir semivivo. grillo, 606: dato ch'
pass, di segretare), agg. dir. proc. pen. sottoposto al
. secretatore. segretazióne, sf. dir. proc. pen. nel linguaggio
sottoposti a controlli. 19. dir. riserbo su questioni concernenti il proprio
infamia seguita, / al più si può dir misero, / e di ragion non
qual mi fia / ne ropra del bel dir introito e via / e seguitar a
seguito dell'anno. 7. dir. diritto di seguito: diritto di sequela
viso frala zente: / i'non vo'dir del quattro e sei niente, / ch'
loro verisimile, li sentirà essi medesimi dir di no, in un altro esame.
/ onde cacciato fui, sono, a dir poco, 7 cinque o seimila
,... vi mettiate a dir cose delle quali, poi, raffreddato l'
era smarrita. / ahi quanto a dir qual era è cosa dura / està
black birds', o uccelli neri che dir si voglia, prima di venir qui abitavano
] trattando, tanta selva / avrei da dir che senza molta noia / legger non
, inf, 1-5: ahi quanto a dir qual era è cosa dura està
doglienza. orlandi, 25: aggio udito dir dell'uom salvaggio / che ride e mena
a dannaggio; / e ben dè dir l'orno lo su'volere, / spess'
su'volere, / spess'è danno di dir lo su'coraggio; / da che
il selvaggismo scita (selvaggismo, a dir vero, da grand hotel).
senza quelle selvatichezze che si sogliono dir cortesia, ma salvatichézza meco, che son
quanto animalesco, chi di noi può dir nulla? semasiòlogo, sm. (
i-104-3: falso-sembiante si volle sofrire / sanza dir de'suo'fatti più in avante, /
amasti / quanto in sembianti e ne'tuoi dir mocerto ch'altro non potrìa parervi che
et a'poeti non è disdetto il dir bugia che abbia sembiante di vero.
, /... / studian dir pochi motti e di sostanza, / per
nostri, questo separare / che vuol dir? e che voi dalla man destra /
, questaè dismessa: / e si può dir che delle buone lingue / se ne sia
'vanno'di sopra; n questi vorrei dir tutti i miei guai, / ch'io
cariche loro. 3. dir. cost. semestre bianco: nel linguaggio
, 13-201: talvolta le minuzie, per dir così, i semicenni, che si
). semidetenzióne, sf. dir. pen. misura alternativa alla pena
, son tuo. 4. dir. pen. modalità di esecuzione di pene
questi tali, nel seminare, per dir così, i benefici, mi paiono assomigliarsi
alla spera del sole credeva essere convenevole dir cose maravigliose; e in questaguisa tutto attonito
quantunque l'assuefazione la [l'aria2. dir. pen. seminfermo di mente-, affetto
seminfermità (. semiinfermità), sf. dir. pen. seminfermità mentale (anche
un quattrino / onde ti si può dir semipedante. = comp. dal pref
semiperènto (semiperèmpto), agg. dir. quasi estinto perché colpito da perenzione
liquide e umide. 3. dir. prova semipiena: elemento probatorio inidoneo
semipròva, sf. stor. dir. quasi prova. baretti,
intorno a quella vostra non so se dir debba sofisticheria, o cacheria, con che
ha molta paura e che, a dir vero, era un assoluto non poco
semola. goldoni, i-852: ho sentio dir, a proposito di certe figure,
a pieno / quel ch'io vò dir in semplici parole? flaminio, 92:
mia salute è passabile, e si può dir buona, ognivolta che i dolori mi lasciano
semplice e la doppia, che si può dir composta. corticelli, 6: delle
. buonarroti il giovane, 9-817: io dir non risaprei / olivi, 80: tornando
tal muro, è migliore, a dir vero, la semplicità dell'uomo incolto
è pure una simplicità (per non dir peggio) di alcuni di questi valent'uomini
non sai / 'per sempre'che voglia dir mai! » / rispose: «
se cristo avesse raccomandato, per non dir comandato..., d'accumular
leopardi, 26-9: sempre / che in dir gli effetti suoi / le umane lingue
che la sapa, / che 'l sentir dir d'altrui tanto ti noce! note
senato. fazio, i-26-33: qui passoa dir ciò che fu consigliato / per fabio e
ben t'accerto / che 'l suo buon dir piacque a tutto 'l senato. boccaccio
naso, / che io non sto dir va drieto satanaso. = voce di
. bocchelli, 2-xxiv-718: non fallite a dir nei lancia, / ch'avrà l'onor
purg., 27-141: non aspettar mio dir più né mio cenno: / libero
che per ridere, / e non per dir da senno, mi ti simuli /
: basti ornai: va', del mio dir fa'senno. tommaseo, 11-34:
comodità di questi luoghi, non posso dir altro, senonché mozambicco è luogodove le navi
5-122: assai ridicolo mi sembra / il dir che siano apparecchiate e pronte / nei
, tenevasi un panno in seno dir e stravolger, / tut che de li
è stato buon sanzale, per non dir ruffiano, tra nettuno ed amfitrite.
vuol fare amicodel castelvetro, che è come dir del diavolo, e m'ha già
che cosa è quello instinto non sapranno dir altro che instinto o qualche altra voce
è un nome comunissimo, per non dir o un sesto senso, o raggione,
di far vedere e palpare, per dir così, agli scolari fino le cose astratte
anni io non soglio provare, si può dir, mai. carducci, ii-8-72:
così mi faccia perder le staffe, per dir meglio i sensi, quant'è
rossi... fu il primo a dir il suo parere, discorso breve ma
/ io... vi vò dir la mia. manzoni, pr. sj>
sentenziano come ribelle qualunque si attenti di dir cosa di cui non ci sia l'
dava molto alla fortuna, cioè a dir che la sentenziava per cosa di gran momento
sentenziosi detti, precetti e come a dir canoni di que'lor savi del secol
nomato, /... le ben dir posso che non è sentieri / ch'
è un gran male, / sentii dir veramente: / ma noi credetti mai
, 10-42: noi (se lece ame dir quel ch'io ne sento) / siamo
: come ti sofferiva l'animo di dir di lei, sentendoti quello medesimo aver fatto
per goder / di lasciare e fare e dir / ioqui giuro e poi scongiuro / pappataci
batacchi, 2-278: si scusò col dir ch'egli era fioco, / fuord'esercizio
, 1-77-15: cui comprende, amor può dir sì: « mio! » /
che m'inducesse a fare o a dir qualche cosa per la quale io fussi riconosciuto
non par che imperi; / né puossi dir sia privata 20: come spesso
un senzacervello non po trebbe dir queste cose. = comp. da
discordia amara, / che mesce al dir sue velenose bave. -privare qualcuno
separazione. 22. polii e dir. cost. separazione fra stato e chiesa
e in francia. 23. dir. civ. separazione dei beni fra coniugi
piglia gran sodisfazione che abbia gran gusto in dir male di questo e di quello?
, / tanti angeri no se pò dir. s. bonaventura volgar., 132
meritamente una delle luci della fiorentina gloria dir si puote. bisticci, 1-i-455: era
l'appetito smoderato dell'onore, che vuol dir la superbia, è quello che spinge
parlè schietto. -a mi no tocca a dir, / ma no gh'ho troppo
. / bene: giorno seppellito / vuol dir giorno guadagnato. 11.
così poco a grado, per non dir perduta. 3. successione incessante
suo aiuto sarti. 9. dir. disus. diritto di sequela: facoltà
osservo'. sequestràbile, agg. dir. sottoponibile a sequestro (un bene
sequestrare. sequestrabilità, sf. dir. sottoponibilità a sequestro. = deriv
ant. anche senza desinenza sequèstro). dir. orre sotto sequestro conservativo un bene
vengono sistematicamente sequestrati. -stor. dir. sottoporre, per ragioni politico-giudiziarie (
stuparich, 5-170: stasera, non dir di no, ti sequestriamo noi,
. campanella, i-175: non può dir l'anima che si scordò della fabbrica del
. sequestràrio, sm. dir. ant. sequestratario. statuti del
. sequestratario, sm. dir. il soggetto incaricato dall'autorità giudiziaria
di locatario. sequestratèla, sf. dir. l'essere sotto sequestro; l'
carbonchio, è perito. 6. dir. disus. sequestro conservativo dei beni di
(ant. seguèstró), sm. dir. ciascuno dei vari tipi di atti
così costituito. -in partic. dir. proc. civ. sequestro conservativo (
joyce, in cui pa dir. proc. pen. provvedimento con cui
il centralino telefonico. -stor. dir. atto politico-amministrativo con cui, nell'
sotto sequestro. 2. dir. civ. sequestro convenzionale-, contratto con
controversia sarà definita. 3. dir. pen. comportamento delittuoso, che consiste
apparecchio, scrivendo giornalmente o, per dir meglio, seralmente tutte queste belle cose
vi accorgete voiquante parole andate buttando via in dir cose senza sugo, senza concetto e
ii-8-108: con te mi pare di poter dir / ho l'agre luci a
poi, che abbiamo una serenità si può dir continua, cioè non interrotta se non
, n. 3. 5. dir. comm. assicurazione in serie, clausola
per la serietà nessuno ha mai potuto dir niente, perché le ho custodite bene
scrittura dice ciò che ancora della poetica dir si puote, cioè che essa in un
-il signor conte canzona. sermoni vien a dir satire. monti, vi-120: ho
, ché ioti do plenaria indulgenza, volli dir libertà di confabular meco. peri,
miniato e il / potevan ben po'dir nostri reggenti, / che mala serpe leggiadro
occhi degli abitanti del vicinato, volevan dir fiamme. magazzino di mobilia, 27:
, che non sapete mai se non dir male, che non fate mai altro che
, 364: sfogate oggi la rabbia de dir male, / lingue di foco,
edifici. tasso, 12-45: chi può dir come serpa e come cresca / già
. caro, 12-399: da questo dir la gioventù commossa / via più s'
sarà qualche dottor serpòtta / che ardisca dir ch'elle non sien virtudi / bastanti a
o chiuse o leghe o traverse che dir si vogliano, di buon muro a collina
europa, lavorando ad accomodar serrami e a dir la fortuna per scroccar qualche cosa a
elementi: / e ci vuol altro che dir « corri, corri »; / non
serrare il mio ragionamento / e brevemente dir quel ch'enciò parme, / voglio che
amore, / gioco, ben fare e dir, tutto ème guerra; / e son
, cioè una calla o, per dir meglio, un regolatore al fiume amo.
così appellate dal sardo 'tancare', che vuol dir chiudere, sono terreni serrati di siepe
servaggio. 2. stor. dir. secondo le istituzioni giuridico-so- ciali del
a tutti universalmente. 4. dir. fondo servente-, quello su cui è
4-389: alzata la duchessa la voce nel dir al cocchiero che s'avanzasse, a
, 19-43: doveva pure esserci, a dir poco, un contadino, un casiere
conserva, / pensate lo proverbio che dir sòie: / 'a bon servente guiderdon
ed agli industriali. 4. dir. gravato da una servitù prediale (un
per ciò che tu ci bisognavi per dir certe orazioni, e non ti seppe trovar
di piccola indole. 9. dir. disus. servitù prediale.
ciel v'e data, / ardisco dir che non è in paradiso / alma di
miei disiri! / ché, senza dir, de lei seria servito / per la
37: a la fiada sì nuose a dir de tute le da morire.
: sentìa troiol tal dolore / che dir non si porìa, talor temendo / non
sorrise, sentendo un povero soldato servitore dir quella frase un po'fuori dalleabitudini soldatesche e
, sf. invar. stor. dir. condizione giuridica ed economica di schiavo
di ogni codice. 9. dir. civ. diritto reale di contenuto limitato
romagnosi, 4-543: in generale, dir si può che tutte le servitù di divietosono
da dio rifiutato. 7. dir. servitù prediale. giovanni dalle celle
vegno / per un servizio o vogliam dir favore, / per parlar un tantin con
e le stiratrici! 16. dir. turbamento, abbandono di pubblico servizio:
v. legname]: legname di garbovuol dir legname di servizio. 20.
e lo sgozzò d'un colpo senza fargli dir né pure gesummaria. bacchetti, 14-149
fastidio o, non ti posso dir dove tu vada. anche,
dare2 (v.). dir », le disse, « i preghi
ch'era venuto, nessuno aveva più osato dir nulla di sgradevole in sua presenza.
rime inedite, lxv-294: lassate pur dir delle mutande, / o brache,
apprezzato. salvini, 39-iv-187: per dir vero, sommissimo pregio è delle lettere
sgrammaticature. raj avesse a dir 'favone', ma che il poeta fosse forzato
col vaporino fino alla da chi mi vuol dir morto di fame, di''l vero,
iv-7: proverbio... / che dir bisogna quan- d'uno è sgraziato:
dubitava; a ogni modo che voleva dir ciò a fronte dello sgretolamento della famiglia
perché... in 'barritus'/ debbe dir l'ele2. friabile (il pane
: perché dunque in 'barritus'/ debbe dir l'elefante i fatti sui, / e
tosto dille che sappia far una stramanciaria, dir una bugia, far una sgrissellata e
i. nelli, ii-22: volete dir forse a conto di quello sguaiato che
gengivette adunque, o guaine, che dir vogliamo, quando la vipera s'incollorisce e
almanco, la quale essendo, come dir, presuntuosa ruffiana della privazione, sgualdrina
mariconda, 5-1-38: a chi credete dir queste parole, a quelle sgualdrinaccie delle
questa donna in lei comprende / che 'n dir l'alto valor chevi s'intende / le
bollente. rocco, 1-71: sa dir ch'era vergine sacrosanta,...
lo so di certo, per averlo sentito dir io, con quest'orecchi, da
al tragiuliani, ii-376: non gli dir nulla di segreto (a quel ditore
batacchi, 2-278: si scusò col dir ch'egli era fioco, / fuor d'
si gorgoglian nella strozza, / ché dir noi posson con parola integra. m.
comando / io avea detto: sì nel dir gli piacqui. marco polo volgar.
che perdire 'beco'le dicon 'becco'e per dir 'cieco'le dicon 'cecco'. -
a favore. / io non so dir, pur gli fé bona ciera. guicciardini
. f. frugoni, 1-532: che dir non potrebbesi della svop. petrocchi [
si truovan sibille / i'nonotrei contar né dir per versi; / con bianchi panni e
vecchiarella che andava attorno pel monte a dir la ventura... accosciata in terra
avvento dell'architettura razionale o funzionale che dir si voglia, con il suo radicale programma
sicopanta), sm. stor. dir. nell'antico diritto dell'attica e in
, vi- 233: 'sicopanta'vuol anche dir rubator di fichi. salvini, 39-ii-219
sicofantìa, sf. stor. dir. l'attività del sicofante.
sicumera / cominciò di maniera / lodando a dir di sonetto in sonetto: / «
assimigliate a purpura regale. / oggiposso ben dir esser sicura / che il corpo tuo non
baccello vuoi, fatti scicura / che dir potrai: « stoppato ho la natura
da lodi, xxxv-i-612: mo me besogna dir dequig malaguradi, /... /
non vale un fischio o siffolo che dir si voglia. qui picchiamo sodo »
da un ministro. -stor. dir. custode del sigillo-, ufficiale, denominato
mie. 1bidem, 87: sì fisi dir a lo dicto £an de mar- chessim
periodo composto di più voci, com'a dir di nomi e di verbi o d'
438: eo mi voi'provare / di dir lo mal ch'eo aggio / a
di signoraggio', che in sostanza vuol dir tributo, pensione, ri- conoscenza.
mala donna, siatene signore / a dir o no o sì ben fermamente, /
ben che ridi e d'un tal dir vagheggi / già per dura stagionee per aprica
parimenti ho perduta per sempre, posso dir che la mia salute è non solamente