, dal cui fianco mai non si dipartono, e chiamolli assistenti. buzzati,
beneficare la terra anco quando se ne dipartono. panzini, ii-548: credeva nei vari
percorse da numerosi rilievi paralleli che si dipartono dalla cerniera; vivono sui fondi
più abbozzi di arti accessori che si dipartono dalla testa. = voce dotta
sotterranea dell'albero, dalla quale si dipartono le radici. tommaseo [s
bocca e in corrispondenza dei quali si dipartono dal calice cinque braccia (per lo
un fusto d'albero da cui si dipartono i rami. trinci, 1-19:
fusto di un albero da cui si dipartono i rami (v. croce, n
dei prolungamenti di un organo che si dipartono dalla terminazione di esso con una disposizione
sono poveri e mendichi, perciocch'egli non dipartono le loro cose a'poveri.
. dividersi in rami, che si dipartono dal tronco: una pianta, i
sezioni o ramificazioni che derivano o si dipartono da un centro più 0 meno unitario
italia; ha rizomi ramosi da cui si dipartono foglie radicali e fusti eretti, alti
sollevano o con il corpo da cui si dipartono. d'annunzio, iv-2-1352: un
e diritto, cranio allungato da cui si dipartono penne lunghe e variopinte; secondo il
nevroglia della sostanza bianca, che si dipartono dal piccolo corpo cellulare. -guaina fibrillare
., 1-60: quando li vizi si dipartono o rimuovonsi per pugna del luogo loro
torace e l'addome, da cui si dipartono gli arti superiori e inferiori; tronco
macchina aerostatica], dal quale si dipartono per andare ad investire tutto all'intorno
, patrio interno dal quale si dipartono perpendicolarmente i marciapiedi e le pensiline di
quella di grandi ammassi dai quali si dipartono apo- fisi e filoni differenziati o no
in cui convergono, o da cui si dipartono, varie diramazioni di colli o di
dove termina il tronco e donde si dipartono gli arti inferiori. 1.
per una le varie alternative che si dipartono da ogni singolo punto, e forniscono
un sacco centrale, dal quale si dipartono due ale di circa venticinque metri ciascuna
nervoso o escretorio, dalle quali si dipartono le ramificazioni secondarie. intelligenza, 107
a mezza altezza, i cui rami si dipartono dal fusto a circa un metro
arrivano alla corteccia e che se ne dipartono. -legge mielogenetica fondamentale: formulata
mina: i corridoi secondari che si dipartono dal cunicolo principale. guglielmotti, 1083
comisso, 17-143: da me si dipartono i richiami come dalla stazione radio di
dotato di apice vegetativo permanente, si dipartono ramificazioni secondarie (ed è il
manico della campana e da cui si dipartono i bilichi per sospenderla. carena
costituita da un tubo dal quale si dipartono numerosi tubicini che dosano la fuoruscita del
della palpebra dell'occhio, da cui si dipartono le ciglia (sia di persone,
raggiungono il sistema precedente o se ne dipartono per distribuirsi nelle varie parti dell'organismo
che, dal corpo vertrebrale, si dipartono dorsalmente e si uniscono a formare la
. delle due linee che si dipartono dalla cresta -male della nuca',
rughe disposte a raggera e che si dipartono dall'angolo esterno dell'occhio; zampa
ciascuna ai un rabdomero, dalle quali si dipartono le fibre che formano il nervo ottico
: ciascuna delle ossature trasversali che si dipartono dalla chiglia ad intervalli eguali e che
la macchia acustica, dalla quale si dipartono le fibre del nervo otricolare. -otricolo
sagola principale di canapa da cui si dipartono numerosi filaccioni dotati di ami; è
minore: ciascuna di quelle che si dipartono dall'arteria palatina discendente e che irrorano
un'altra retta e da cui si dipartono in giù altre rette perpendicolari e perciò
centrale (la rachide) da cui si dipartono numerose fini appendici (le barbe)
, che bene di questa vita si dipartono, non perdono la libertà dello arbitrio
, che bene di questa vita si dipartono, non perdono la libertà dello arbitrio,
un corpo di fabbrica di collegamento si dipartono le altre costruzioni, simili e parallele.
di un ramo, da cui si dipartono i peduncoli delle ciliege. bartolini,
2. archit. fascia da cui si dipartono le volute del capitello ionico.
zool. ciascuna delle appendici che si dipartono dal pleon dei crostacei; arti addominali
di dimensioni molto piccole dal quale si dipartono quattro paia di appendici laterali rigide.
e delle fibre che da esse si dipartono, dando origine a paralisi flaccide specie
e superiore del telaio, da cui si dipartono i due regoli o staggi della cassa
celesti, ma dal suo tutto non si dipartono mai né s'allontanano né lo scompongono
raggiungibili con le strade che se ne dipartono; segnale ferroviario luminoso che precede un
comuni delle scienze e dalla quale si dipartono le scienze particolari. -nell'opera
ramo principale: ciascuno ai quelli che si dipartono direttamente dal tronco o dal ceppo e
luoghi o dei centri dai quali si dipartono o sui quali convergono le linee che
penne degli uccelli, da cui si dipartono le barbe che formano il vessillo.
carcassa sono disposti in piani che si dipartono dall'asse di rotazione. panorama [
. raffigurato come un disco dal quale si dipartono brevi linee (rette o ondulate)
raggiera; screziato di linee che si dipartono da un centro. d'annunzio,
da un centro principale da cui si dipartono a raggiera le vie più importanti (la
. fascio di raggi luminosi che si dipartono da un punto verso tutte le direzioni.
: fascio di raggi luminosi che si dipartono dal capo e che nell'iconografia tradizionale
delle strade che a raggera se ne dipartono, aprendosi in mezzo a quei giardini
merletto, raggiera di fili che si dipartono da un punto centrale. 12.
simile al lambello, da cui si dipartono, al posto di pendenti o gocce,
da un grande sacco centrale dal quale si dipartono due ampie ali a larghe maglie.
venosi (o arteriosi) che si dipartono da una vena (o da un'arteria
... e, se eglino non dipartono da loro le cagioni del loro aiutorio
dire o che turbano l'ordine, si dipartono dall'ordine. pascoli, i-596:
egisto), nel fine riconciliati, si dipartono amici, né vi segue morte fatta
solfo che restavano nella massa se ne dipartono in forma gassosa e resta libero,
rigagnolo di questa acqua a loro uso dipartono. baldelli, 3-146: era il luogo
funge da centro e dal quale si dipartono le decorazioni.
-drappeggio formato da pieghe che si dipartono radialmente da un centro. a
disco girevole e dal quale si dipartono leve azionate dalla forza motrice animale.
secondo l'una dall'altra, si dipartono le scariche guida o scariche-pilota, che avanzano
un'altra retta e da cui si dipartono in giu altre rette perpendicolari e perciò
di grandi dimensioni, da cui si dipartono corti rametti fittamente disposti tutt'intorno.
, che bene di questa vita si dipartono, non perdono la libertà dello arbitrio.
asteroidi caratterizzata dalle numerose braccia che si dipartono dal disco centrale. = voce
posizione superiore dell'ipotalamo da dove si dipartono fibre nervose dirette verso la parte posteriore
, che bene di questa vita si dipartono, non perdono la libertà dello arbitrio,
numerose spi ghette che si dipartono dall'asse (una spiga).
raaici o rizoidi, dalle quali si dipartono gli stoloni. 2. zool
ciascuna delle due cinghiette di pelle che si dipartono da ogni estremità della bretella e che
di stoffa smaltati e frastagliati che si dipartono dal cercine dell'elmo e ricadono a
dove, dalla parte dell'impugnatura, si dipartono i crini. -suonare, eseguire al
questi paesaggi quasi sempre le verticali si dipartono dal primo piano e si interrompono al
una vite nel punto in cui si dipartono i tralci. trinci, 1-286:
superiore della vite, da cui si dipartono i tralci e dove viene effettuata la
. caratterizzato da tre raggi che si dipartono in piani diversi a partire dal centro (
cappelle a raggiera che da esso si dipartono. -anche: ogni loggia esterna 0
del babuino, di ripetto) che si dipartono da piazza del popolo. =
(una foglia; e le incisioni si dipartono dalla nervatura mediana nelle foglie pennate e
alberi e degli arbusti da cui si dipartono i rami, per lo più eretto
il collo), da cui si dipartono gli arti superiori e inferiori.
tubulare-. l'insieme dei tubuli che si dipartono dai corpuscoli renali dei nefroni del rene
. comisso, 17-143: da me si dipartono richiami come dalla stazione radio di una
da frutta, in cui le branche si dipartono in modo tale da far assumere alla
per simil. raggera di elementi che si dipartono da un punto centrale, insieme di