com'uom lasso, / « conviensi dipartir da tanto male ». boccaccio,
con le bigonce / mille asinelli al dipartir carcati. carletti, 155: mancò.
son, d'amore / senza me dipartir né sceverare, / ed or mi veggio
contento ad un commiato solo / per dipartir dalle amorose insegne. marino, vii-367
e son, d'amore / senza me dipartir né sceverare, / ed or mi
di star male, / convenendo da me dipartir tosto, / e verso creta andar
, che l'alma svanisce / al dipartir di questa spoglia frale, / o tesser
un bel provato esperimento / per voler dipartir l'or da l'argento, / sì
. michelangelo, i-18: amor nel dipartir l'alma da dio / me fe'san
e finge / ch'altra cagion a dipartir l'astringe. chiabrera, 347
paventa e langue, / teme accostarsi e dipartir non vole, / e con pietoso
lo conduca, / per non mi dipartir dal mio costume, / poi che da
lasso, fue quello / de vostro dipartir, crudel mia morte, / che
giason. petrarca, 291-9: i vostri dipartir non son sì duri, / ch'
perdona volentieri, / che del suo dipartir troppo è contento, / perché eran
8-866: evandro il figlio / nel dipartir teneramente abbraccia. tassoni, 9-71:
e in tuo potere / lasciato al dipartir del mio signore. monti, x-2-12:
monti, x-2-12: dopo il tuo dipartir dal patrio suolo / io misero parini il
assistevi ultimo all'ore / d'ogni mio dipartir da quelle nostre / case infelici,
tal natura che non s'estingue al dipartir della sua cagione. fiacchi, 228:
che più ridente / tomi la luce al dipartir dell'ombra. -tramonto.
martelli, 1-175: or in su 'l dipartir del chiaro giorno / a medesmi conviti
, ix-216: o lei felice, o dipartir beato: / che 'n quella età
v.); cfr. fr. dipartir (nel sec. xi).
, lasso, fue quello / de vostro dipartir, crudel mia morte, /
mercede. tasso, 1-20-82: a dipartir n'affretta il tempo / ed il sol
più lume vostro, / m'ha fatto dipartir dal cieco tempio. ariosto,
un bel provato esperimento / per voler dipartir l'or da l'argento, / sì
, ella davante, / come fantasma al dipartir del sonno. tasso, n-ii-259:
si perde per amare; / vogliolo dipartir dalla fantina, / in altra parte lo
, lasso, fue quello / de vostro dipartir. arrighetto, 246: tutte
alcuno afferma che l'alma svanisce / al dipartir di questa spoglia frale. menzini,
-di che? -promettesti di non ti dipartir da me; e, a pena conducesti
perdona volentieri, / che del suo dipartir troppo è contento, / perché eran
chiaro sol titon costretto / all'alma aurora dipartir concede, / ella gioconda n'abbandona
sottili. pulci, 7-82: del suo dipartir troppo è contento, / perché eran
sì crudo, oimè, c'al dipartir sì sùbito / non desiasse un cor di
so- vent'ore / che nulla cosa dipartir poria / uno perfetto ed incarnato amore
ognaltro indotto / era chi mosso al dipartir l'avesse. marradi, 285
. monachi, 100: or sento dipartir la nebbia scura, / che tenia
del fratei tuo caro / il lagrimoso dipartir piangevi. pascoli, 3: sibila
com'uom lasso, / « conviensi dipartir da tanto male ». bibbia volgar.
, non però volle / punto indugiarsi al dipartir. carducci, iii-5-327: le braccia
, lasso, fue quello / de vostro dipartir, crudel mia morte, / che
fra tei tuo caro / il lagrimoso dipartir piangevi. / ahi! tutte si
dal suo volendo / in alcun modo dipartir volere, /... / magna
, lasso, fue quello / di vostro dipartir, crudel mia morte, / che
affisse. monachi, 100: or sento dipartir la nebbia scura / che tenia l'
aggio audito sovent'ore / che nulla cosa dipartir poria / uno perfetto ed incarnato amore
di. anonimo, i-636: né dipartir non posso a la mia vita, /
audito sovent'ore / che nulla cosa dipartir poria / uno perfetto ed incarnato amore
punge l'amorosa piaga, / di lassar dipartir l'amato bene / non sia alcuna
non però volle / punto indugiarsi al dipartir. emiliani-giudici, i-53: i cavalieri
d'udendo esser beata / l'anima al dipartir presta raffrena. l. giustiniani,
f monachi, 100: or sento dipartir la nebbia scura / che tenia tocchi
parole / che tra i più cari al dipartir si suole. trissino, 2-3-81:
gli spiriti. tasso, 11-57: al dipartir del capitan si parte / e
ormai lo mio volere, / e dipartir da voi e core e voglia.
com'uom lasso, / « conviensi dipartir datante male ». 6.
amanti, / c'hanno 'l suo dipartir per duro scempio. ^. grave
con le bigonce / mille asinelli al dipartir carcati, / acciò per quelle strade
). petrarca, 242-13: al dipartir dal tuo sommo desio, / tute n'
fiori: / ma il capitan ch'a dipartir n'invita / sa c'hanno come
tegno, / e non mi credo dipartir già mai. boccaccio, dee.,