salvini, [crusca): adulterando diogene la lega, e acchiappato come vogliono
sedendo presso il mio capezzale il caro amico diogene. manzoni, pr. sp.
la faccia di arlecchino e la sfacciataggine di diogene venne nuovo professore di chirurgia e d'
che gli competono. -botte di diogene: quella in cui secondo la leggenda
secondo la leggenda viveva il filosofo cinico diogene (per ostentare il suo disprezzo del
dalle leggi agrarie, non dalla botte di diogene o dai dittonghi di lucrezio.
calvino, 1-133: la « botte di diogene » fu subito piena di marinai già
claudi. d. bartoli, 9-31-2-119: diogene dunque, forse più per la fame
, ii-134: fra costoro è un diogene con la sua tazza a giacere in
l'adolescenza in istudiare sotto il celebre diogene mastigoforo, insigne papasso d'an- tiochia
se si cercasse con la lanterna di diogene. segneri, iv-156: non piccola libertà
la faccia di arlecchino e la sfacciataggine di diogene venne nuovo professore di chirurgia e d'
. ottimo, i-60: abitò [diogene] in una botte, la quale elli
petrarca, iv-3-83: e [vidi] diogene cinico, in suo'fatti, /
più di cinquecento venir a corteggiar questo diogene, il quale per grazia de le
filosofi cinici. salvini, 39-v-36: diogene, il cui cinismo si fu un
. d. bartoli, 34-167: diogene, senza più che fargli una passeggiata
il moto era possibile, o che diogene era da più che giove, facendo
: anassagora... fu condiscepolo di diogene; amendue furono discepoli d'aristotile.
vasari, ii-134: fra costoro è un diogene con la sua tazza a giacere in
loro maniera. leopardi, 1038: diogene laerzio le riferisce [le parole di
stanze di essa [della palestra di diogene] a piè piano andar sopra i
più di cinquecento venir a corteggiar questo diogene, il quale per grazia de le
. bencivenni [crusca]: disse diogene, che appitito di mangiare aiuta a
io non vo'condurmi ora dietro a diogene, dispensando seco i precetti della sua filosofia
botte in cui viveva il filosofo cinico diogene. battista, iii-399: io non
, 11-3: dentro al dolio / diogene albergava. 4. dimin.
il nostro marchese raggi mi fece pigliar da diogene un leone radiato. lo donai,
da gubbio, 96: nulla cosa diogene possedeva: tutto ciò facieva per non
ancora l'acquisto de le dottrine: perché diogene d'idiota divenne filosofo; e laddove
s. girolamo dà questo soprannome a diogene. = voce dotta, lat
nostro cadimento. loredano, 1-24: diogene cinico, a cui la filosofia istruiva
suoi detti eraclito coverto; / e diogene cinico in suo'fatti, / assai più
f. f. frugoni, vii-474: diogene rise nel chiudersi le nari al passar
e qual ne appresti al novo / diogene dell'auro spregiatore / e della opinione de'
ancora l'acquisto de le dottrine: perché diogene, d'idiota divenne filosofo; e
, i-58: i costumi formali di diogene passerebbero oggi per pazzie. carducci,
vedreste più di cinquecento venir a corteggiar questo diogene. boccalini, ii-59: quella celeberrima
zelosie...; ben credo che diogene seria schiopato di dolore. inventario di
f. frugoni, i-250: studiava diogene, intento già col genio trasumanato ad
. f. frugoni, vii-400: rincontrò diogene un giovinetto,... di
. d'annunzio, v-3-73: quando diogene laerzio ci racconta che il divino aristotile
f. frugoni, vii-67: presa [diogene] la sua cretacea lucerna che tenea
, i-238: per istrozzar il cane di diogene, tal lupo, che non ha
apa- teia, ovvero impassionevolézza, di diogene. 2. imperturbabilità, impassibilità
uomo (secondo una definizione attribuita a diogene o a platone). f.
degli articoli imprestati alla « lanterna di diogene ». pavese, 10-15: parlavan
accompagnano. boccaccio, 1-vi-243: essendo diogene andato in cicilia a considerare lo 'ncendio
ridicola: che cosa andasse cercando? rifletté diogene all'ora e rispose: io cerco
più inasprire. buonafede, 2-iii-27: diogene laerzio... si avvolge in
, vii-517: presumi d'inibir a diogene, che va per la città dicendo il
. f. frugoni, vii-502: diogene s'appressò all'insaccato e gli disse amorevolmente
ella maggiore che quella che fu fatta a diogene filosofo, al quale, insegnando egli
fatto aguzzar le zanne al cane di diogene. i. nelli, i-180: io
: onde meglio spiegare al mondo, diogene d'apollonia vuole l'aria intelligente e ragionevole
degli articoli imprestati alla 'lanterna di diogene ': e questa è la parte seria
aureo vello! ma non perciò teme diogene il tuo investire insolente, assuefatto a
avevano gran faccende. -lanterna di diogene: con riferimento alla leggenda che attribuisce
alla leggenda che attribuisce al filosofo cinico diogene, vissuto nel iv secolo a.
[tommaseo]: a ritrovarlo, / diogene può venir colla lanterna. tommaseo [
]: proverbiale la 'lanterna di diogene ', che, accesala in pien giorno
. g. ferrari, 444: nuovo diogene, percorrendo il mondo colla lanterna dei
, ii-y-tit.: la lanterna di diogene. moretti, ii-455: non sei tu
alla raffaella? e la lanterna di diogene? dove l'hai messa, corrado
messa, corrado, la lanterna di diogene? -lanterna cieca, scura,
e non cercarli col lanternone politico di diogene, con cui si va cercando per non
imparando di più, dalla lettura di diogene laerzio. leopardi, iii-549: sono
ha una lucerna. -filosofo lucernista: diogene, che, secondo la tradizione,
f. f. frugoni, vii-450: diogene passò oltra e rincontrò un magattonaccio,
. frugoni, vii-419: sentenza [di diogene]... la forca è
. fiori di filosofi, i-178: diogene fue filosafo. e per lo grande
quella filosofica libertà, disse marmottando a diogene: che cerchi, o cane?
luciano], iii-2-109: v'era diogene tanto mutato da quel di prima, da
. f. frugoni, vi-416: incontrò diogene un rigattiere, che rivendea robe usate
. landino, 59: fu ricco diogene, el quale vivea contento in somma
. carbone, 31: disputando platone cum diogene e riducendo sempre ogni parlar suo a
la mensa diceva sempre la mensalitade. diogene dicendo: io vedo la mensa e
, proprio dei sali degli idracidi. diogene, anzi qualificolla per fatta a tempo con
, vii-29: il suo naso [di diogene], col micterismo aggrinzante, accompagnava
cioè minuto, aristipo gli disse: o diogene, se tu volessi lusingare alessandro,
livellò alla punta [del naso] diogene la lucerna, esclamando: oh che moccolo
che il mendico e sano... diogene, introdotto ad abboccarsi con tardione,
f. frugoni, vii-400: ricontrò diogene un giovinotto, morbidotto, succhiosotto,
, stufo. leopardi, v-18: diogene cinico, trovandosi in compagnia d'altri
. boccaccio, viii-2-69: fu [diogene] negli studi continuo e sollecito mostratore
una persona. buonafede, 2-iii-366: diogene, molto indifferente che il suo albergo
monti, 4-3-219: avendo egli [diogene] preso l'incarico di campione della virtù
piene di tarli. lancellotti, 3-334: diogene scalzo,
: il mio padrone antico, dico diogene..., mi rigettò con austero
è nemica la lanterna / che portò diogene. bernari, 3-339: passando da
. monti, 4-3-221: egli [diogene] seguitò a latrare in tutta sicurezza,
faccia di arlecchino e la sfacciataggine di diogene venne nuovo professore di chirurgia e d'
quel camerino, destinato da xeniade a diogene, un letticiuolo succinto d'alga inarsicciata
piene. a. cattaneo, i-425: diogene, quel bell'umore di cui spesso
ne appresti [asilo] novo / diogene dell'auro spregiatore / e della opinione
faccia di arlecchino e la sfacciataggine di diogene venne nuovo professore di chirurgia e d'
della mano. ottimo, i-60: [diogene] portava seco un nappo di legno
di focione o l'angusto doglio di diogene. d. contarini, lxxx-4-290: il
gli astanti curiosi applaudean all'erudito, diogene ripigliò il discorso per profilarne l'argutezza
frugoni, vii-194: è meglio (rispose diogene) lasciar pericolar il vino che 'l
due maniere di titoli con li quali diogene laerzio scrive aristotele avere intitolati i suoi
. monti, 4-3-217: inaccessibile [diogene] alla tristezza ed al timore, sempre
quel poco è stato pur molto, mentre diogene laerzio, da cui son raccontati,
. f. frugoni, vii-259: proseguiva diogene il suo istituto: andando per quelle
. lupis, 26: ti eligesti [diogene] per stanza una botte..
f. frugoni, vii-67: cavò diogene, a due picchiate, il fuoco
gioielli, non è un menippo o un diogene che affetti di parere orrido et incolto
: medicava per carità col piuolo di diogene le ferite soppanno delle femmine. b
ah razza pizzafrona, sciamò all'ora diogene, più dell'urna di pandora, più
frugoni, vii-534: qui si sentì diogene pizzicare dall'estro poetico. martello,
, anassimandro, archelao, aristarco, diogene, epicuro e molt'altri. giannone,
, non è un menippo o un diogene che affetti di parere orrido e incolto
un altro filosafo, ch'avea nome diogene, venne a lui e trovò grandi
landò, i-51: ebbe già un servitore diogene chiamato manes, il quale partendosi da
. g. gozzi, 4-3: o diogene, saggio, a cui di casa
. frugoni, vti-689: qui pianse diogene, faccendo punto al preconio d'una
, vii-29: il suo naso [di diogene], col micterismo aggrinzante, accompagnava
le opere e le parole sue [di diogene] erano una continua predicazione contro il
f. f. frugoni, vii-777: diogene, che si vedea dalla di lui
f. f. frugoni, vii-112: diogene... abboniva, seben mordace
. f. frugoni, vii-400: rincontrò diogene un giovinetto, morbidotto, succhiosotto,
se non pur fanciullesca, l'approvò diogene, anzi qualificolla per fatta a tempo
essendo principalissimo cittadino di efeso, come diogene laerzio il racconta, non seppe a suo
i-285: onde meglio spiegare il mondo, diogene d'apollonia vuole l'aria intelligente e
. f. frugoni, vii-118: mentre diogene accogliea tra le braccia il novello scolaro
f. frugoni, vii-118: or mentre diogene accogliea tra le braccia il novello scolaro
sommesso russare il rifiato al samacar di diogene rassopito. = comp. dal pref
. frugoni, vii- 177: diogene insegnò ai figliuoli di xeniade...
g. aver ani, ii-6: diogene d'apollonia... figurò le stelle
delfico, iii-243: la vita di diogene rettificata da una critica imparziale ci mostra un
chi se'tu? -l'ombra di diogene sinopeo: che non abito fra gl'
la bocca. salvini, 46-3-195: diogene, dopo certo tempo incontratolo, ridendolo
sommesso russare il rifiato al samacar di diogene rassopito. bersezio, 2-65: menico rispose
vii-577: dopo ch'ebbe letto, [diogene] s'accentrò con il pensiero alquanto
. frugoni, vii- 416: incontrò diogene un rigattiere che rivendea robe usate,
rigerminò l'alba fiorita e si svegliò diogene ridente. 5. figur. risorgere
era famigliare più che qualunque altra a diogene, che perciò fé vedere trasfigurati molti
, non sapendo che rinfacciar altro a diogene, rimproverollo di monetaio. rispose quegli
f. f. frugoni, vii-678: diogene... rise con piacimento geniale
f. f. frugoni, vii-112: diogene, che abboniva, seben mordace,
m'incaminai... dietro a diogene mio padrone per ritentare s'egli m'
tassoni, xvi-657: che bel vedere diogene cinico col mantello di romagnuolo squarciato e
bizantine di rame fatte coniare da romano diogene, l'ultimo degli augusti greci che
f. doni, 115: certo, diogene, che tu eri fuori di gran
. luigini, xlv-286: il che diogene affermò, quando vide quel fanciullo tutto
luciano], iii-1-116: poi viene diogene con la sfrontatezza e sacciutézza dei cinici.
mantello indosso al filosofo. focione e diogene il portavano del medesimo saio; ma
tenuto un sapiente; lacero e fangoso diogene, e fu reputato un gran pazzo
frugoni, vii-29: il suo [di diogene] naso col mi- sterismo aggrinzante accompagnava
. tesauro, 2-364: quel di diogene che, additando anti- stene cinico suo
..., ben credo che diogene seria schiodato di dolore e consumatosi di
f. f. frugoni, vti-i77: diogene insegnò ai figliuoli di xeniade prima il
l. carbone, 29: credo che diogene seria schiopato di dolore e consumatosi di
che i tuoi ammirato, 2-28: diogene..., parlando della voce umana
. f. frugoni, vii-843: diogene, ch'avea spazioso al soggiorno l'angustogiro
io non fossi alessandro, vorrei esser diogene ». galileo, 1-2-214: l'
la faccia di arlecchino e la sfacciataggine di diogene venne nuovo professore di chirurgia e d'
f. frugoni, vii-400: rincontrò diogene un giovinotto, morbidotto, succhiosotto,
f. f. frugoni, vii-379: diogene,... acceso d'un entusiasmo
la conosce, la dice. così diogene, mio padrone, avvezzo più al
delfico, iii-243: la vita di diogene rettificata da una critica imparziale ci mostra
f. f. frugoni, vii-710: diogene, ancorché slombato dall'inedia,..
. salvini, 46-3-195: stando esso [diogene] a soleggiare nel luogo detto craneo
faccia di arlecchino e la sfacciataggine di diogene, venne nuovo professore di chirurgia e
vero. ottimo, i-60: abitò [diogene] in una botte, la quale
o deh'acervo), attribuite da diogene laerzio a eubulide di mileto (mentre
e boriosi, benché lor s'inchinasse [diogene] per cimentarne l'orgoglio più che
del merito al cinico: « amico mio diogene, io sono il merito sì,
camerino, destinato da xe- niade a diogene, un letticciuolo succinto d'alga inarsicciata,
quel camerino, destinato da xeniade a diogene, un letticiuolo succinto d'alga inar
947: ne appresti al novo / diogene dell'auro spregiatore / e della opinione
. f. frugoni, vii-67: cavò diogene, a due picchiate, il fuococoperta,
tassoni, xvi-657: che bel vedere diogene cinico col mantello di romagnuolo squarciato e
, vii-71: tosto che videro entrare diogene in quella guisa..., proruppero
servi, quale era il filosofo cane diogene, il cui cinismo si fu un ramo
f. f. frugoni, vii-294: diogene, introdotto ad abboccarsi con 3. in
, avran preso argomento di motteggiarlo [diogene] come abitatore continuo ai una botte
parlare. b. fioretti, 2-4-134: diogene laerzio per bocca d'anstotile dice che
, vii-660: qui si fermò alquanto diogene contemplativo, poi (ri- scotendosi dal
. f. frugoni, vii-400: rincontrò diogene un giovinotto, morbidotto, succhiosotto,
io non fossi alessandro, vorrei esser diogene ». tasso, 3-14: mentre ragiona
f. f. frugoni, vii-177: diogene insegnò ai figliuoli di xeniade prima il
di piglio all'acciaiuolo, sviscerò [diogene] dalla focaia tantosto il lume con cui
. frugoni, vi-527: madama, è diogene un filosofo, tagliato secondo il bisogno
. fiori di filosofi, 126: diogene fue filosofo. e per lo grande
. f. frugoni, vii-152: scagliossi diogene collerito, come fulmine fragoroso contro la
f. f. frugoni, vii-777: diogene che si vedea dalla di lui faccia
luciano], iii-1-392: -dimmi, o diogene, conosci chi è costui?.
un dì alessandro venuto alla casa di diogene, e per avventura postosegli davanti al
: m'in- caminai dunque dietro a diogene mio padrone per ritentare s'egli m'
quantunque vilissime, il che volle accennar diogene, il quale dimandò perché andasse a
, 46-3-215: dicono che niente è di diogene, e le tra- gediuccie, dice
, essere di filisco eginese, scolare di diogene. -peggior. tragediàccia.
f. frugoni, vii-19: così diogene, mio padrone, avvezzo più al
era famigliare più che qualunque altra a diogene; che perciò fe vedere trasfigurati molti
f. frugoni, vii-292: mi rappellò diogene col fischio ai trionfi della sua lucerna
una sua bella casa... volendo diogene sputare, s'accostò a colui che
convertirmi di cane in cinico, poiché diogene di cinico parea tramutato in cane.
per gli vasti progetti di riformazione che diogene meditava, troppo angusta era la famiglia
non è un menippo, o un diogene, che affetti di parere orrido e incolto
e giotti. salvini, 6-100: diogene poemi, come invasato, versava,
. frugoni, vii-540: qui saltò a diogene un zampillo aga- nippeo nel cervello,
. frugoni, vi-248: come genio di diogene, conservai la zannuta critica a miglior
frappe,... ben credo che diogene seria schiopato di dolore e consumatosi di
« nuova antologia », collo pseudonimo di diogene laerzio, le sue note melense e
; cinismo. lomonaco, 2-173: diogene si contenta piuttosto di mangiar cavoli,