matin me levai, / in un zar din entrai. boccaccio, dee.,
bando alle rime bugiarde, e man- din le muse in chiasso a suon di corno
due torri col carilión che faceva don din don, poi dolcemente si spegneva per
ambrogio? le campane che facevano don din don nell'alba chiara? risorgono dunque i
di di verse campane: din don, din dan).
verse campane: din don, din dan). negri, 2-148
innanzi, ant. dinn \ anti, din [n \ ante, den [n
. dìnderlo). dindòn (din dòn, dindóne), sm. voce
di metallica voce al rimbombare / il din don don della campana invita. cagna,
, incessante, come dicesse: « din don. destatevi bambini, venite a
= cfr. dindon. dindondàn (din don dan). voce che imita
perché non pareva lontana?) / din don dan, din don dan.
lontana?) / din don dan, din don dan. dindondare, intr.
anche unita con altre onomatopee: dòn din dòn, din dòn, ecc.)
altre onomatopee: dòn din dòn, din dòn, ecc.).
da le orecchie col loro don, din, don, mille cose belle da raccontare
boccaccio, iii-1-17: commossi adunque i popoli din atto luminoso di generosità e
anche 'e dall'avv. lat. din 1 per lungo tempo affine a dum
, altri gradinati, altri tratteggiati e din tornati solamente. tommaseo [s. v
della tela, segnava con lo stilo i din tommaseo [s. v
, xxxiv-245: io sono, maestro din, sempre di quelli / che mi piace
in partic., a essere parte din un processo: vedi legittimazione, n
/ che il piè ponesti nel giar- din d'amore, / godi or ch'hai
notato la straordinaria libertà con cui la din! mostrava le gambe. 22
certi vecchietti che se li scuoti fanno din din da tanto sono pieni di marenghi
vecchietti che se li scuoti fanno din din da tanto sono pieni di marenghi.
di metallica voce al rimbombare, / il din don don della campana invita. nievo
l'accelerazione di gravità (simbolo m din). determinata classe.
certi vecchietti che se li scuoti fanno din din da tanto sono pieni di marenghi
certi vecchietti che se li scuoti fanno din din da tanto sono pieni di marenghi;
fragil peso / faccianlo a forza citta- din mondano, / ei col pensiero in sulle
. montale, 5-52: exit fa- din. e ora dire che non ci sei
eh'a dar tenuto / è l'or din nostro a le donzelle aiuto. statuti
quali con quel perpetuo e costante or- din di rime così chiaramente scoprono l'artifizio del
, i-84: s'apre vago giar- din, di cui natura, / di cui
i più belli che il mio giar- din quest'anno abbia fatti. -la quantità
pane * pappo 'e 'l danaio 'din do '. bencivenni,
certi vecchietti che se li scuoti fanno din din da tanto sono pieni di marenghi,
vecchietti che se li scuoti fanno din din da tanto sono pieni di marenghi, la
platani d'atena f qui pensile giar- din fatta si mira: / su portici più
gherardino, 2-37: lo bel gherar- din molto sdegnosse, / veggendo che 'l soldano
, 5-5-275: chi procura il giar- din, cui sempre manche / per natura l'
prolin, forma abbreviata pyrrholi din 'pirrolidina '; voce registr. dal
1 venerabil chiostri / prostrati fian giar- din de edere e spine. savonarola, 13-8
furor de'scelerati, / perfidi citta- din distrugger tenta / e rovesciar dal fondo /
neve, / per l'alta solitu- din della chiostra, / che il sol,
certi vecchietti che se li scuoti fanno din din da tanto sono pieni di marenghi
vecchietti che se li scuoti fanno din din da tanto sono pieni di marenghi la
imaginar è come riga / di ron- din nera per il mobil cielo.
positivisti, da realisti, il co- din dell'arcade spunta sempre dalle nuche dei rigenerati
forma in -e). ropalo din a, sf. zool. genere di
, / vuol dir, con quel din don: « didone è morta ».
certi vecchietti che se li scuoti fanno din din da tanto sono pieni di marenghi
vecchietti che se li scuoti fanno din din da tanto sono pieni di marenghi.
. ambrogio contarmi, cii-iii-596: sentiva din « questi sostampa periodica milanese, i-391
10-103: primiero maurizio scocca / in questo din « che vogliamo noi fare? /
e possa scoprire ogni stratagemma fatto appresso a'din torni di detto lago.
tempo il muto e il sordo / e din « padre, son balordo »,
l'esilio, degli affanni, / possiam din « o graditi e felici anni,
napolitano, ne'suoi sdruccioli sdrucciolò a din « l'invidia, figliuol mio, se
por se, quasi a din « che pensi? », / quella
grande in le sublimi imprese / il poter din « s'io non sciapei, io volsi
fazio, i-9-76: qui mi potresti din « dimmi s'egli erra / qual
e da colui mi slontanava / con din « non creder da quell'asinaccio / di
, x-5-414: pensa ond'esci e non din « non son più quello »,
ultime margherite che fra poco non do sento din « egli è spagnuolo » / faccio la
perche non pareva lontana?) / « din don dan, din don dan »
) / « din don dan, din don dan ». 14.
gente macello, / gabbata / si sente din « colui me l'ha sonata ».
roselli, lxxxvii-ii-447: o caro citta- din marco, ch'avevi / sottomesso cartagine a'
, a governare / a voi tocca e din « questa e questa spesa / non
certi vecchietti che se li scuoti fanno din din da tanto sono pieni di marenghi la
vecchietti che se li scuoti fanno din din da tanto sono pieni di marenghi la milka
poi vinto rimango / secondo il vostro din no. l prezzo un fico!
s'addestra. / milon non stette a din « tu ne stranienti! »,
propietà lo tiro, / se ancor vò din « selvaggia, ciò è strana /
spirto ornai m'avanza / che basta a din « soccorri, aita, aita »
un svergognatalo, / gli avessi avuto a din « vanne in bordello ».
torpido si svolgea. ragazzoni, din. ho accennato le nostre idee in proposito
. capuana, 1-i-319: non potendo din « zitto! » a questo qui [
s'udì di quelle donne, e din e viva / viva costei, che parlò
, vi-553: - so'io donna da din fatti in là? sono io vecchia
... / mandaron poi messer din della rocca. d. barbarico, lii-13-7
cieli, / tu non gli possa din « stella diana, / al par di
d'ala / e ventarmi nel viso e din 'beati / pacifici, che son sanz'
una sola parola: 'cives'; come a din 'borghesi'. -reduce.
vetriuòla, / un trema in sentir din fuor camiciuola. redi, 16-i-44: la
figura / ch'a l'anima gentil far din cellini, 624: vedendomi questi lavoranti radere
/ in vista; e se volesse alcun din 'come? ', / lo mento a
e lassù la campana.. / din don dan, din don dan.
campana.. / din don dan, din don dan. -con riferimento a
e lassù la campana... / din don dan, din don dan.
.. / din don dan, din don dan. -cercare una persona
le cose antiche, che si potrebbe din forse non fu così? diciamo di quelle
, di sciraz, detto bab-ed - din 'porta della fede'(1810-50), fondò
per abbecedario. aberdeen angus / aber'din 'angus /, correttamente / 'æb. di
uno di quelli utilizzati dal gruppo gelli-ortolani-tassan din per le loro manovre di scalata alla
senza motivazioni presentabili, e che tassan din aveva deciso di far rientrare in italia per
/ 'moding /, correttamente / 'm. din /, sm. invar. l'