/ o più del sasso, ove or dimori, alpestre! idem, iii-233:
o più del sasso, ove or dimori, alpestre! segneri, iv-246:
damigella, come voi siete, senza amante dimori. idem, dee., 3-6
miseria e della cattività nella qual tu dimori. idem, dee., 2-9
: e chi dubita che il pensiero non dimori nell'anima medesima e l'occhio a
o più del sasso, ove or dimori, alpestre! brignole sale, iii-236:
essere maninconoso, né astratto là dove tu dimori. bruno, 58: molti sono
: mangi legieri vivanda e poco, e dimori e posi, tanto chela vivanda sia
boccac in questa sola mi dimori ragionando, secondo che elle mi
accennar la contrada, o la casa dove dimori. = dal nome della città
mia fama fiorita / tra le genti dimori, me vivendo! sacchetti, 48-110:
dissipò. beicari, 3-4-154: come dimori tu in questa spelunca per la grandezza
l'animo a sapere / in che luogo dimori il cavaliere.
accennar la contrada, o la casa dove dimori, e spargendo essi il cesto,
o chiostro o altro luogo pu- blico dimori. ariosto, sai., 5-57:
commossi a pietà, ch'elli non dimori in suo compianto, ma incontanente ponga
cosa preziosa e di naturale bellezza, tu dimori in questa bruttura, e niente hai
sempre beate alme contrade, / ov'or dimori cara a quello amante, / che
sono, e che all'altrui servigio dimori, come io fo, non si richiede
(n-6): pare che in vo'dimori ogni fiata / la deità de l'alto
/ marine, a cui vicina ora dimori? / non t'è el,
di me stesso? prati, ii-321: dimori alla città? schiva la lupa /
fèra in su la testa: / perché dimori in te tanto nascosa, / che
né guardi al del né molto vi dimori. caro, 7-99: si dicea che
francesco da barberino, 78: allegrezza dimori con voi in lunga e dilettevole vita
diletto i sensi, / solo il bene dimori. -divertirsi, sollazzarsi, scherzare.
infirmità, perché la virtù di cristo dimori in me. moscoli, vii-592 (47-9
grazia discenda sopra voi, e vi dimori sempre. s. giovanni crisostomo volgar.
me misera avendo dimenticata con nuova donna dimori, maladetto sia il giorno che io
2-292: ma quanto più tu qui dimori, più disonestà ci procacci. tasso,
darsi il caso che l'antimonio per necessità dimori più lungamente nello stomaco. -figur
/ venuto il tempo che più non dimori, / ormai ch'in casa era
: né mai con quello a riguardar dimori, né anco mai dimostri che ella di
al mare / al qual tu ora dimori vicina. baldinucci. 175: si
acciocché dimori in casa. foscolo, xvii-130:
che non sostiene / che in sé dimori alcun cattivo zelo, / e che
uscio o chiostro o altro luogo publico dimori. fazio, ii-6-24: costui d'amare
] se non distemperata, acciocché non dimori nello stomaco. e non si dee
tu l'avrai appiccato al legno: non dimori il suo corpo morto in sul legno
caso, che l'antimonio per necessità dimori più lungamente nello stomaco. milizia, ii-60
tu l'avrai appiccato al legno: non dimori il suo corpo morto in sul legno
lo diletto mio, e voglio che dimori nel mio petto. bibbia volgar.,
, e piacevole sarà per me che qui dimori lungamente. alfieri, 1-200: vidi
il quale fuori del distretto di firenze dimori, possa da quinci innanzi per sé
/ lunge dai giochi aonii / sempre dimori, e dalle nove suore; /
che mia fama fiorita / tra le genti dimori, me vivendo! boiardo, 1-8-28
. boccaccio, iv-71: ora in forse dimori che egli t'ami o no.
affanni e doglie porta. l. a dimori, i-69: nacque maddalena,.
. né mai con quello a riguardar dimori, né anco mai dimostri che ella
tu, che di fori / della danza dimori, riguardando / ne'belli occhi a
-poiché. testi fiorentini, 198: dimori e posi, tanto che la vivanda
morali, 39: tanto quanto tu dimori a fare la bontade, tanto perdi
, i ir intanto a veder dove dimori / lesbina, e s'ella stiasi
« o graziosa anima, dovunque tu dimori,... rallegrati ».
deserto... non è uom che dimori a fecondare la terra inarabile.
incarrucolare all'andarvi. a. a dimori, 1-77: non vi lasciate incarrucolare
'l vino con la feccia lungo tempo dimori, che venente il calore, ella sì
, dove ne vai? ché non dimori / ne lo tuo dolce albergo, e
lvii-129: se tra l'erbette punto tu dimori / sinché il sol passi all'ora
proserpina, che or sotto / il tartaro dimori tenebroso, / ora all'olimpo di
i-481: poi che 'l corpo dimori in altro lato, / lo cor con
. si pare lu- culentissimamente in che dimori il nerbo e la forma intrinseca del
virtù de'begli occhi ove sì pietoso dimori, entri in me con la tua
quelle conviene che con grave noia si dimori. s. bernardino da siena, 628
tuoi regni, ne'quali mezzi tempi dimori, che tu domani, dopo la mia
commossi a pietà, ch'egli non dimori in suo compianto. -con insistenza
vai mondana, / mentre che'cci dimori. dominici, 4-143: vennemi desiderio
quelle conviene che con grave noia si dimori. cesari, iii-608: il forte di
menti] conviene che con grave noia si dimori [la malinconia], se da
1-9: sia comandato al paziente che dimori in luogo oscuro e sia guardato dall uso
noia la cagione per che qui relegato dimori narrarci, e chi tu se'.
uscio o chiostro o altro luogo plubico dimori. 3. istituito o stabilito
d'aqqua gelata si possi lavare e vi dimori assai; cavise- gli sangue e lavisi
: o graziosa anima, dovunque tu dimori,... rallegrati però che vedere
se 'l vino cón la feccia lungo tempo dimori... si ponga in tino
fattagli e raccontagli come di là si dimori. ariosto, 14-36: venne dove /
esser certo che, nella regione nella quale dimori, molti sieno che amici e parenti
e che certo principio di legai resistenza dimori insinuato e diffuso per ogni parte e
, rappe. soaerini, iv-145: si dimori assai intorno a'talloni e giunture de'
spaziosi tetti / dèe, sotto cui dimori il fabro, mentre / contesse i novi
miseria e della captività nella qual tu dimori, e a una ora il tuo
quelle conviene che con grave noia si dimori, se da nuovi ragionamenti non è rimossa
tu sii, che nelle presenti onde dimori, perdonami se io t'offesi,
sono venuto a voi per dirti che tu dimori tanto che non vieni a combattere con
così solo in questa / landa selvaggia tu dimori? d'annunzio, i-352: poi
151: nostra fede vuole che pietade / dimori sopra nel beato regno / al quale
eo non arò fallo, / perch'eo dimori 'n fallo, / ch'è già
leggi, richiede che numero di cittadini dimori stabilmente nel gono stabulati in
forsennarìa, / che 'n parte ch'eo dimori in terra strana. sacchetti, 126
lo 'ntende, / che non dimori in troppo tardaménto, / ca doppio
fermi, rimanga o anche risieda, dimori, alloggi in un determinato luogo o
condurvelo al pascolo o perché vi dimori per un certo tempo. trattato
è ben giusto, che con lei dimori / un fìnto successor dentro a quel
amorosa spera, / com'io credo, dimori riguardando / la bella bice, la
miseria e della captività nella qual tu dimori. laudario di borgo san sepolcro,
1-9: sia comandato al paziente che dimori in luogo oscuro, e sia guardato
luce in su esso del sole e dimori di guatare e poi volga il viso
: « o graziosa anima, dovunque tu dimori,... rallegrati ».