dei fiori, e dall'empìreo in cui dimora con molte compagne discende spesso sulla terra
francesco di vannozzo, 16: qui non dimora venus o diana, / qui non
rettor., 33-19: la nave dimora in fortuna di mare e talvolta crescono in
e notte penava / faciendo sì gran dimora / che disiando peria. giacomino pugliese
fantasticheria aggiornante e la mia vita senza dimora fissa e la ripugnanza 'a volersi bene
scena; coro permanente era la sua dimora; coro interrotto era l'interlocuzion sua
5. sosta più o meno prolungata, dimora, soggiorno di una persona in un
stato il tuo? / perché tanta dimora? pallavicino, 11-68: non ottennero
urna pregiata, ov'il tuo fral dimora, / con lagrime negli occhi e fiori
che può essere piantato o messo a dimora (un organismo vegetale). -anche,
delle operazioni necessarie per la messa a dimora stabile di piante. s.
delle operazioni necessarie per la messa a dimora di piante. paganino bonafè,
. macchina usata per la posa a dimora delle patate da seme (ed è costituita
piantarlo a cavicchio. -piantare a dimora: v. dimora, n. 5
-piantare a dimora: v. dimora, n. 5. -piantare di
, sistemare opportunamente un terreno mettendovi a dimora determinate piante. -anche: coltivare.
fosse stato suo, vi piantò là sua dimora. -rifl. stanziarsi, insediarsi stabilmente
propri penati in un luogo: prendervi dimora, abitarvi. d azeglio, 6-6
che dovranno in seguito essere messe a dimora; semenzaio. vocabolario di agricoltura
. il piantare, il mettere a dimora, per lo più in modo regolare e
piantato). collocato, messo a dimora nel terreno (un albero, un
11. figur. che ha preso dimora in un luogo, che vi si
in partic., alla collocazione a dimora di alberi. -in partic.: che
-sf. macchina usata per mettere a dimora tuberi e bulbi, in partic.
. il piantare, il mettere a dimora piante, germogli, semi.
; arboscello che deve essere posto a dimora. crescenzi volgar., 5-50
o essere innestate prima della messa a dimora. targioni tozzetti, 7-40:
collocarlo in vivaio o per metterlo a dimora (ed è tipico nella riproduzione dell'
cui ha sede un'istituzione o che è dimora di un signore, di un'alta
franca. -figur. sede, dimora, asilo di un sentimento, di
ho sul telaio una monografia sulla dimora e l'opera in lucca del picchia
vermigli / di montare a cavai già non dimora. v borghini, 6-iii-97: l'
non uscirne più. -prendere dimora, abitare; stanziarsi. dante,
van finsi fin ora / ragioni alla dimora, / sperando pur che, della
tolto a'pisani, senza far lunga dimora, entrò armato con le sue genti in
/ scritto per sottigliezza: / « qui dimora fortezza ». testi fiorentini, 83
finestre il minacciante cielo nemico alla sua dimora. borgese, 1-264: il barcaiolo rigirò
fine. peregrini, 3-187: la pigra dimora diede la vittoria a fabio; la
2. per estens. messo a dimora con la terra ben pinata intorno.
costui a pistoia e facendo là sua dimora, fu stimolato e pinto dalli suoi prossimani
afferrare i tessuti). -pinza a dimora: quella usata per l'emostasi definitiva
fanno buchi nel terreno per collocarvi a dimora pianticelle o semi (anche nella locuz.
generazione... la sua più continua dimora è in laterino. ben vanno per
. coltivata in vivaio e da mettere a dimora. roccatagliata ceccardi, 8: a
e 'l ciel piove dolcezza u'la dimora. poliziano, 1-716: dà luce
poco più grosso dell'allodola cappelluta. dimora presso all'acque, e particolarmente nelle paludi
gualdo, 170: saliva la scala della dimora di quel pittorèllo, di cui non
, i-39: se fé figura in terra dimora, / seguite qual più scaldavi talento
, 13-21: disegnò quivi senza più dimora / condurre al fin l'ingordo suo appetito
trissino, 2-1-244: si dipartì senza dimora, / e menò seco il vescovo
e gli portarono, quand'ebbe preso dimora in città, omaggio ed amiscere di
: tolta la penna e sanza far dimora / ho vinta la mie pigra condizione,
l'aspetto, richiama alla mente la dimora infernale di plutone; infernale. -anche
, / che gira e volge e non dimora in loco, / e mette in
/ che volta e gira, e non dimora in loco, / e mette in
gualdo priorato, 156: egli più dimora nel polirsi la barba ch'io nell'
7-257: la perfezione del viver politico dimora in ciò, che sieno le libertà
partic.: chi stabilisce ove porre a dimora le piante; piantatore. -al figur
, sf. disus. il porre a dimora le piante. - con metonimia:
la vita, con sufficiente apparecchio senza dimora ne andasse alla totale mina e distruzione
-popolazione residente o legale: quella che dimora effettivamente e durevolmente nel territorio considerato,
, regione, città, che hanno dimora più o meno stabile e duratura in un
3. piantare, seminare, collocare a dimora per la durata del ciclo vegetativo (
/ circondar l'alta rocca, ove dimora / quella ch'è in cima il cor
. -per estens. abitazione, dimora. oliva, 247: fu
a milano, e durante quella breve dimora, notava che le figlie delle nostre portinaie
color variato appare il peristilio che precede la dimora delle donne. montale, 3-85:
o nel secondo anno, benché dopo breve dimora, precipitano in malattie croniche, incurabili
chiarini, indicando preciso il luogo di dimora. -a, per essere preciso,
vesta onor quanto si deve / senza alcuna dimora, o le tue membra / fian
[monti] lontana la grandissima pianura dimora, utile alle varie caccie de'predanti
: il coltivatore, che ha la sua dimora nel predio, lo visita, ogni
, 23-4: ciò prefisso tra sé, dimora alcuna / non pone in mezzo,
l'urna pregiata ov'il tuo fra! dimora, / con lagrime negli occhi e
la grotta di un boschetto vicino aveva dimora una coppia di grossi leopardi, e
o 'prepassività ', dove l'accidente passivo dimora unicamente nell'atto dell'atto, cioè
. linati, 20-252: luogo e dimora, questi, che per la loro profonda
intelletto a conoscere com'e- gli veramente dimora dentro di noi; e consiste in applicare
, a un ritorno gioioso alla propria dimora celestiale dall'esilio terrestre nella prigione corporea
prigione eterna, senza dubbio più dura dimora credo che ivi sia, che qui non
mondo, sigillò le porte / della dimora e ne restò prigione. -persona
suoi / ne fèr la loro principal dimora. -figur. prediletto, preferito
titolo personale. -anche: nella propria dimora. boccaccio, viil1-19: propose di
del congresso di vienna prolunga la mia dimora qui. 3. indugiare.
che operassero con tal sollecitudine che la dimora non potesse mai ascriversi a lor procrastinazione,
'mansionale 'la casa nella quale dimora il procuratore della possessione o fattore.
4-59: que'di parigi senza far dimora / della gran fossa corrono alla proda.
profitto e piacere di chi quinci oltre dimora. d. bartoli, 1-1-64: gli
grafi 5-605: come profugo uccel che non dimora. montale, 1-121: l'acque
. cecchi, 8-81: micene è la dimora, disabitata e sconvolta, dei progenitori
allorché decide ai non costruirsi più la dimora di fango secco in forma di baccello
si trovano nell'ex città proibita, ossia dimora degli imperatori, oggi trasformata in giardino
questa professione eruditoria mal può fare prolissa dimora fuora di casa. d. bartoli,
, me ne rattristerò per la prolungazion della dimora, di cui sono stuffo di sopra
mi applicai di proposito a troncare ogni dimora in lasciare il mondo. baretti, 6-75
di tornare in efeso, per non fare dimora in asia. giuseppe flavio volgar.
parte delle bellezze sue [di dante] dimora nella lingua, cioè nella proprietà e
periodo per tutto il tempo della sua dimora. cassola, 4-58: aveva le mani
ad ogni nimico assalto in sicurezza si dimora? -argomento a favore.
-uscire fuori dalla tana o dalla dimora abituale (una massa di animali)
prosperevole. siri, xii-892: la lunga dimora a casalmaggiore corruppe il frutto del prosperevole
/ a quelli che 'n disparte / dimora in altra parte / ed èmi ciascun giorno
per ispegnere con sì arrogante e maliziosa dimora le provanze delle sue sce- leritadi,
mare /... / in poca dimora / previde per misura / le parti
ne propose solo un'altra che egli senza dimora tornasse in città e nelle prigioni andasse
] per monte e per valle fino alla dimora di sua donna: che attendeva,
un abate che in pochissimi giorni di dimora a portogruaro avea già preso il sopravvento
speranza, la quale quante volte viene o dimora con amore nella mente dello innamorato,
ragione, chiamata 'palazzo ', ove dimora in qualche tempo dell'anno il regio
qualche grumo di sangue formatosi per la dimora in solido e poliposo globo. fortis
, 4-50: alcuni non volean più far dimora, / ma gli altri si ridean
tu sai ch'el fece in alba sua dimora / per trecento anni e oltre,
pulviscolo di carbone che aveva preso stabile dimora sotto la sua pelle. -con
santità contra l'imperatore, e della dimora quivi di quel cavaliere molto si punsero
persuasioni muleasse, e non vi interponendo dimora alcuna, rivocan- dolo e protestando indarno
in questa città, non vi potei far dimora più d'un giorno, per la
del gran valore, / il qual dimora 'n vostr'allegra ciera. latini, rettor
, i-39: se fé figura in terra dimora, / seguite qual più scaldavi talento
pascarella, 2-6: siamo in quarantena. dimora sulla rada di suez.
abbia altrove il suo stabile domicilio, dimora da un certo periodo di tempo (
tale periodo (e detto tipo di dimora, che si distingue in quasi-domicilio parrocchiale
, della diocesi al cui territorio la dimora stessa appartiene). =
/ a quelli che 'n disparte / dimora in altra parte. dante, inf,
lor amanti / quella valle s'elessero a dimora. / africo allegro ruscelletto accorse /
, si crucia, si rode e sempre dimora immerso in continovi travagli e dolori,
presso / e chiamò quel villan senza dimora. -star sul quinci e quindi
visconti, ii-2-4: - va'senza dimora / e fa'che a pasithea me racomandi
, / per poter, raccorciata ogni dimora, / tornar per torme nostre al mondo
a radicarsi. 3. prendere fissa dimora in un luogo (una persona).
. -luogo scelto da una persona come dimora stabile. linati, 11-47:
vostra raffermazióne della vostra da me lontana dimora, io mentirei. = nome
s'aspetta; / perché dunque trapor dimora alcuna / a liberar gierusa- lemme soggetta
muove il vento? ei non vi fa dimora, io. dimin. ramétta.
... il pianterreno dell'antica dimora per gli uffici del banco rammodemati.
batista / un ramuccello in cia- schedun dimora. -ramucèllo d'olivo: come simbolo
. -in partic.: che non ha dimora fissa, perché le necessità o le
, 5-1-138: messer giovanni molte cagioni di dimora ogni dì poneva innanzi, molte cose
il buio della selva in una deliziosa dimora che rappresenta agli occhi di lui tutti i
di un pubblico esercizio o di prendervi dimora come confinato o come assegnato a domicilio
dispietati / da ogni parte sanza far dimora. rappresura, sf. tose
canto, / presso la strada ove colei dimora. manzoni, fermo e lucia,
savi, 2-ii-219: 'uccelli razzolatoli la dimora ordinaria di tali uccelli è sul terreno
: che al re fosse assegnato per dimora il palazzo di compiègne,...
in tua potestà, arditamente e senza dimora, corri loro iratamente dietro. boccaccio
/ li qual in la corte con teco dimora. / molto di loro tu te ài
anche ora al limitare della reggia in cui dimora e regge proserpina. -con
più racchiuso in un recinto, destinato alla dimora del sovrano e della sua famiglia.
». 4. figur. dimora di un dio; luogo di particolare
natale di laura, avignone, come dimora di amore. petrarca, 113-9:
parlar e l'andar e 'l far dimora / e li atti e li costumi e
uomo è amato tra qualunque gente egli dimora. alberti, ii-244: reggi quella
/ chi sua ti porti nella sua dimora, / o reginella dalle bianche braccia.
, tr. rimettere nel terreno o a dimora una pianta. 2.
reimpianto, sm. il rimettere a dimora una pianta sradicata. -anche: riallestimento
. 2. dare fissa dimora o stanziare nel luogo o nella sede
de zaco re, subito senza altra dimora me condussi ad ella e (fissegli avere
tenditori over salani intendinsi esser constituiti in dimora... ogni volta che non
renitente / et ostinata in fargli far dimora, / darebbe di sé indizio e chiaro
chi mi toglie / là dove esther dimora entrar repente, / e prima che la
d'este, 145: nella nostra breve dimora in napoli, il mio amico,
siede, vi ha fissa dimora; che ha la propria sede in
luogo in cui la persona ha la dimora abituale. 2. casa,
2. casa, abitazione, dimora. denina, xxiii-231: vi sono
o casa o seggiorno, permanenza, dimora (per lo più fissa e stamoversi
offenda... alcuno la tanta dimora e resistenza dell'awersario, né l'attribuisca
5-151: un pugno di piccoli chiodi prendeva dimora nella sua bocca, e lingua e
volger., 3-147: sappiate ch'egli dimora in questo luogo infino a la pasqua
fatto già superbo zec- chel, senza dimora fé retrocedere l'artiglieria con la sua
questo appare che faciano la stazione idest dimora, seu corno uno stare in apparenzia
292: perché la linfa, per la dimora resa più acida, va di continuo
ingrandito. cicognani, 13-418: quella dimora riadattata per lei, rimodernata, rabbellita
etnisca. cicognani, 13-418: quella dimora riadattata per lei, rimodernata, rabbellita
.. con seimila popolari riassalita senza dimora da palombo, il generale speditamente vi
. spallanzani, 4-iii-517: la mia dimora di parecchi giorni a comacchio, riboccante
, 10-72: quando s'accorse d'alcuna dimora / ch'io facea dinanzi a la
comincerò a ricarteggiare con filippo, che dimora in luogo più comodo di te pel mio
ricerche, non potè occultarsi ch'egli dimora celato in un certo luogo davanti alla
rifugia o ci si nasconde; albergo, dimora, abitazione; ricovero, rifugio (
quando crederai potere stare sanza lei, dimora infino che tu abi fatta una buona
. guiniforto, 250: per questa dimora che abbiamo a fare, trova alcuna
mal che in voi del mio fallir dimora? j;. valutare qualcuno
chiarini, indicando preciso il luogo di dimora. -istruzione impartita dal potere politico a
del sudetto giovanni. oliva, i-1-63: dimora l'ufficiale arrogante nelle stanze deputategli,
rientrar nella dolente / città non fé dimora, e... l'ebbe /
mulino. 8. abitazione, dimora; alloggio, appartamento. cantari,
. ama per suo ricovero e ordinaria dimora il cane marino. calzabigi, 96
acqua. -tenere ricovero: avere dimora. patrizi, 2-69: nella bocca
bibbia volgar., vi-319: la tristizia dimora nel ricusamelo della consolazione.
. 45. trovare o prendere dimora stabile, accasarsi; andare a stare
. fare ritorno alla propria abitazione, dimora, sede o residenza abituale dopo esserne
dovrebbe contemporaneamente rimediare alla mancanza di dimora dei diseredati, all'appetito specifico rientrato
la casa. -ammobiliare la nuova dimora. galileo, 1-1-105: gli scudi
fanciulla. carducci, ii-21-243: quella dimora è sacra per me; e deve essere
pria s'elegge un luogo / di comune dimora: ivi addossate, / alte le
la sua partita né la sua lunga dimora né ancora la sventurata morte mai me
q [aria, / tolta dimora, per l'usata via / i cari
, 194: nei primi tempi della mia dimora a londra io ero stato obbligato a
, con me? 3. fare dimora, soggiornare in un luogo per un
venire a stare per sempre, prendendo dimora stabile. dante, inf, 15-77
assedio, / che ancora ad albracà dimora intorno, / con superchia fatica e
... è... dimora altissima, dove tutti remirano e pochi veggono
di fresco. cicognani, 13-418: quella dimora riadattata per lei, rimodernata, rabbellita
il re, saputa in qualche modo la dimora in granata occultamente fatta da lui chiuso
. disus. trasferirsi, cambiare residenza, dimora; allontanarsi da un luogo.
né poco, né molto; anzi dimora così fermamente, come se fosse un
o nella tana o nel luogo dove dimora (un animale); ritirarsi nel
1-100: dove armenti di quadrupedi fanno dimora, ci ha de'luoghi, come lo
renfiora / il petto pellegrino in cui dimora. -intr. con la particella
rinfoltiménto, sm. il mettere a dimora nuove piante in un bosco per renderlo
altre capanne e recinti prossimi alla nostra dimora, abitavano una gran quantità cn schiavi
sopradette, sfiancate in oltre dalla lunga dimora o concorso e passaggio di molta catarrale
all'ufficio di polizia del luogo ove dimora per farsi rinnovare la carta di sicurezza
/ rinnovatrice schiudo le fine dimora fuori d'europa, si per avere tuttavia
della semina artificiale o della messa a dimora di piantine. = nome d'azione
-scasso del terreno che precede la messa a dimora di piante arboree. p.
dar a'francesi tempo, con tal dimora, di proveder meglio alle cose loro e
fra i minuti popolani, altrettanto vi dimora tenace e riottoso al di d'oggi.
riparaménto2, sm. ant. dimora (anche figur.).
. ricoverare, accogliere qualcuno nella propria dimora; ospitarlo. -anche: ristorare offrendo
offra protezione o salvezza o in una dimora appartata e sicura, trovando scampo da
3. trovare ricovero temporaneo in una dimora o in un albergo per ristorarsi e
mai cosa vile né trista, anzi dimora sempre in cose oneste e virtuose e
a un periodo di essa o alla dimora in un luogo o alla situazione della
e turbamenti (un luogo, una dimora); adatto al riposo, comodo
, di mezzi a quest'orribile e detestata dimora e già morto ad ogni godimento e
fa replicando le revoluzioni, si faccia alcuna dimora o si interrompi il movimento con riposo
... inverso la loro usata dimora con lento passo ripresero il cammino.
: di quella cosa che nasce e dimora / ove post'ànno le virtù corona,
, che non risalta troppo, ma dimora in quella semplice eleganza o gentilezza di
dove risiede, cioè dove stanzia o dimora di continuo, il principe o il
: gli forastieri, che fermano la dimora loro in moscovia o entrano al servigio
appella finice; / alexandro la vide ove dimora, / con cresta la 'ntagliò que'
splendore, sontuosità, magnificenza (una dimora, una corte, sia per il valore
a lungo in un luogo; prendervi dimora, stabilirvisi. dante, inf.
giovane fiorentino non ancora ventiduenne, che dimora in prato dalla ristorazione in poi de'
questo appare che faciano la stazione idest dimora, seu corno uno stare in apparenzia
ritardato con molta mia sodisfazione d'una breve dimora in pesaro presso quelli munificentissimi principi.
21. fissare o avere la propria dimora, la propria residenza in un luogo
ritorno nel luogo di origine o di dimora abituale, anche per rimanerci; recarsi
202: la linfa, per la dimora resa più acida, va di continuo fienché
israel. -risalita dell'anima alla dimora soprannaturale. buti, 3-115: non
persona in casa o nel luogo di dimora abituale. -anche con riferimento a personificazioni.
-raggiungere una persona nel luogo di dimora (una lettera).
della città, aveva stabilita la sua dimora in una campagna situata sul confine ».
col non passarvi gente, / tacita la dimora al mio lavoro. baldinucci, q-xvi-184
: 'sulle rive dell'amo'porre dimora o simili: in firenze o altro
anche a lungo; riprendere possesso di una dimora; fare ritorno in patria. -con
noi. bruno, 2-24: mentre dimora in questo pensiero, ecco...
era. -figur. ricetto, dimora. guinizelli, xxxv-ii-462: amore in
oriente / e non può comportar nulla dimora, / ma rodendo si va l'ongie
udire per tutto lo bosco là dove egli dimora, il quale colla sua boce il
là ove questa nuova donna di marmo dimora e le potessimo parlare, che senza
, bell'alma, piacciati / sul limitar dimora: / cheta verrai con morfeo /
bianchi marmi la spelonca / per sua dimora. buti, 1-525: roncare è divegliere
di luni ebbe la spelonca per sua dimora tra i bianchi marmi che si cavano
variato appare il peristilio che precede la dimora delle donne. de pisis, i-124:
-77: non pon vulcano in quell'affar dimora, / ma sceglie la miglior fra
per soddisfare la brama ardente di questa dimora. giannone, i-170: i nostri teologi
alla necessità elementare di avere riparo e dimora. boccaccio, 1-i-611: faccendo
/ porre alessandria. castelvetro, 8-1-212: dimora di nove anni continui...
. rovo), perché il rospo dimora tra i rovi. rubéto,
che volta e gira, e non dimora in loco / e mette in bono stato
a una divinità; che ne costituisce la dimora o è la sede di un culto
della madre di dio nella sua protezione farà dimora. lo assalto dell'inimico non gli
, l'altro che di presente dimora in tolosa dà opera a le leggi
poerio, 3-28: quivi un pastor dimora / che in ozio impingua e gaio /
con funzioni di rappresentanza, di una dimora nobiliare; aula più ampia e prestigiosa
, settore di terreno coltivato circostante alla dimora di ciascuna famiglia trasmesso in eredità secondo
, che era quella di munirla senza dimora e di rinforzarla d'opportuno presidio.
inmantenente / a quelli che 'n disparte / dimora in altra parte /...
milanese, i-315: accompagnata all'ultima dimora la salma di quest'uomo benemerito, nel
umida e ben mischiata insieme e che dimora in sua integrità e salvezza, non è
non diventa minore, per ciò che ella dimora nell'anima e uello che io
non so lo paese là dov'egli dimora. sercambi, 2-1-88: morti li tre
: la sapienza, nelle case ove dimora,... i savi fa signori
m'ha lasciato, ché, per lunga dimora fatta con meco, è molto malagevole
/ e lo vasello, ove il cor dimora, / nonn. è spezzato,
in teneri calami. nobile dimora... è già di tanto sollevata
il conte- stabile, veggendosi forzato alla dimora in corte senza credito, malediceva l'
vele; / se fé figura in terra dimora, / seguite qual più scàldavi talento
solea / che di beltade amor vi fea dimora. nievo, 500: la fuga
sappo, i... i dimora al monte là 'u vo ispesso calmo.
via. papini, 42-29: avevano preso dimora nel cedro gigante ma scapezzato dalla folgore
vista scardinata la porta d'una ricca dimora, coi segni della rapina e del
di luogo che indica la località o la dimora in cui si giunge e si è
/ né la scellenzia ch'in lei dimora. = var. di eccellenza
che conduce vita errante, senza fissa dimora (e designa in par- tic.
genere 'chrysomyza', cosi denominati dal far dimora nelle immondezze. = voce dotta
. solitarie schiegge / agli uomini nimica si dimora, nodrita da'sospir di questa gregge
della nostra cortesia / di chi quivi dimora. ghislanzoni, 17-46: le donne vanitose
, sol piange la dura pena dell'insopportabil dimora che fa nel mondo. g.
mal che mi fa a durare / la dimora sentire! / e poi ch'ella
manto venerabile [d'edera] dell'antica dimora signorile e appena le imposte sbattute dalla
suo viazo, condolendosi di la tanta dimora, e che per il sconzio intervenutoli era
/ forse ch'egli tra voi / dimora sconosciuto? tassoni, 10-58: la moglie
mondo. -che non è più dimora del re (un palazzo).
segneri, ii-142: giuditta fece una dimora pensata; dina sol diede una
, 66: sia morto senza niuna dimora e non sia udita niuna scusazione che egli
tema non sia sdegnatrice / di mia dimora. cmo, cxxxviii-135-3: se mai
, / cortesia e valor di'se dimora / ne la nostra città sì come
oltre a ciò, che così in loro dimora come le macchie nello ermellino, non
acqua et altre cose necessarie per la dimora in quel paese, secretamente andò per
, / dolente star, quando seco dimora, / ne un ropto in mar
a cecco, / a quel che giù dimora a la badia: / digli che
nievo, 665: quanto alla sua lunga dimora a venezia, ecco come stava la
con la particella pronom. prendere stabile dimora in un luogo, abbandonando il nomadismo.
4. insediamento o stanziamento o dimora stabile di una popolazione (e il
ville che i maggiori nostri edificarono a loro dimora per l'ozio loro. -locale
o costruzione dove animali hanno rifugio o dimora (e, in partic., alveare
nde andao. 8. dimora, residenza (in partic. di un
un popolo si insedia fissando la propria dimora. ramusio, cii-i-93: marocco è
ha già raccolte / delia, mentre dimora / con teti il fratei suo dentro
/ per l'imagine sua, ch'ancor dimora / lo spirto intorno a lei,
incontanente nel vedere / a ciaschedun che dimora assetato / a mostr'a dito que'ke
. quivi incominciò a fare la sua dimora. -separato, privo di comunicazione.
spirito de la vita, lo quale dimora ne la secretissima camera de lo cuore
quel diletto obria lo cacciatore, / dimora iloco, no 'l va seguitando.
intento / il suo primo camin, lunga dimora. g. p. maffei,
contrafredi del grazia, i-164: nel diserto dimora la lievore e la 11 buoi e
/ frutto in voi, 'n cui dimora / quanto nel mondo si sembla di
per ottenere piante da trapiantare a dimora o anche si pongono a radicare talee
è giamboni, 7-9: il popolo che dimora nella villa... tiene capace
ginochia, / sotto la qual verginità dimora: / quella è fedel, credente e
mio sanese. navagero, lii-1-352: dimora... l'una e l'altra
, 232: han fatto star la dimora incollata alle rocche, che bisognaserrar la porta
: dopo la vocale proferita si interpone sensibile dimora, avanti che si proferisca la sillaba
siri, vi-395: ogni più lunga dimora recar potea al re di polonia sensibile
dilazione, n. 5. -senza dimora: v. dimora, n. 6
5. -senza dimora: v. dimora, n. 6. -senza dimoranza
mezzi a quest'orri- bile e detestata dimora e già morto ad ogni godimento e
sergenti che, mentre la gente attenta dimora a vedere la vostra battaglia, che essi
ne le dimostrazioni de la filosofia, dimora, e bene è signore, ché a
e di coloro / che fan seco dimora in compagnia, / e come il
glandule sopradette, sfiancate in oltre dalla lunga dimora o concorso e passaggio di molta
[crindoro] il manto e senz'altra dimora, / scinte le spoglie, ignudo
, voltandosi insieme a guardare la graziosa dimora e il suo tranquillo contorno di beni
. spallanzani, iii-308: la sforzata dimora che assai più del divisato ho dovuto
impresa era per sfumare, ove senza dimora non travalicasse a cales. manzoni, pr
: perché mormoravano i religiosi per la dimora convento, pensai di sgombrare la camera
/ e ch'io l'uccida senza più dimora, / ché, rovina per
compiuto al momento della loro messa a dimora; sgrottatura. = nome d'azione
sfibbiasi il manto e senz'al- tra dimora, / scinte le spoglie, ignudo ivi
aspettando eglino la risposta, facessero ivi dimora, facendogli poi condurre salvi insino alle
dicea infranse medesimo ke: « sse dimora tristano in comovaglia, assicuro posso essere
al mondo, sigillò le porte della dimora e ne restò prigione.
ne le dimostrazioni de la filosofia, dimora, e bene è signore, ché a
bosco sacro. 4. che dimora in luoghi boscosi e isolati dal consorzio
, stregonesche. 5. che dimora nella selva del paradiso terrestre o,
similitudine, che sì come la nave dimora in fortuna di mare e talvolta crescono
crescono in tanto che perisce, così dimora la cittade per le discordie guidotto da
la casa dello scrittore di domani è la dimora di tanta lieta brulicante poveraglia: ed
de la decta arte, e'quali senza dimora 'ranno e loro officio di sindacare
caldi grandi non comportano che si faccia gran dimora in quelli arenosi, asciutti e malsani
-in partic.: mettere a dimora piante in un terreno. palladio volgar
regno 8. rifl. prendere dimora, stabilirsi. a. cocchi,
; lavorazione di quelli nopolitico sconfitto, dimora degli avversari politici soccivi per renderli innocui
/ così il mio duol sempre immortai dimora. 2. fatto a pezzi,
mandati dai creditori a smobigliare la sua dimora. = comp. dal pref.
, 8-i-261: la quale [bestia] dimora nelle parti d'india, che d'
-privo o privato della casa, di una dimora stabile; scacciato dalla propria abitazione;
lui crudelmente negli ultimi giorni da quella dimora che il culto di tante memorie gli rendeva
/ sonni soavi e lievi ha ove dimora. bandello, 2-41 (ii-90):
cospiravano in piantare la loro stanza e dimora presso di foro. 8.
., 14-1 (267): sanza dimora li navicatoli videro li liti troiani dappresso
mi chiedi / io ti satisfarò senza dimora. gottifredi, xliv-254: -insegnatemi..
, in quella villa dei sangro dove dimora, aveva trovato molti volumi miei.
. m. leopardi, i-166: quella dimora era meno esposta per me, e
mille ducati avean poco sofferto della lunga dimora mia e del- l'aglaura a milano
s'aspetta: / perché dunque trapor dimora alcuna 7 a liberar gierusalemme soggetta
artificiale che il tempo che 'l sol dimora sopra de l'orizonte, e la notte
un bel soggiorno, cioè d'una bella dimora, dove noi possiamo aspettare lo dì
), sm. rermanenza o dimora in un determinato luogo, edificio
stabile roso vagheggiamento o del desiderio. dimora). -imposta di soggiorno: quella (
- con sineddoche: casa, dimora. tratto. bechi, 2-143:
, 3-1156: il lume solare senza dimora si fa presente a chi se gli volta
compiuto fiochi il viaggio sopra la sua buia dimora. -estate. dante,
avere uomo fino a tanto ch'egli dimora sopra la terra. faldella, i-4-270
solitudine e luogo privato e volentieri siede e dimora sopra e'teatri, presente alle conzioni
canto / che là negli alti monti ove dimora, / canta alle solitudini soltanto.
i monti] lontana la grandissima pianura dimora, utile alle varie caccie de'predanti uccelli
c'è chi ne fa la sua abituale dimora, e gassa la giornata annoiando successivamente
d'italia egli vagheggiò, ma dimora non fece solo che in due,
/ li insomni ch'io dirò senza dimora. sassetti, 11: ora siamo alle
: partire me 'n potesse voi dimora, / da ch'io in voi veggio
da coloro in cui libertà il sommettersi dimora. v. franco, 334: l'
prime s'aggiugnessero e molte fuste senza dimora s'armassero e si sumministrassero all'armata
sì come mosser sanza far dimora. = part. pass. ant
cioè quello spazio di tempo che il sole dimora sopra torizonte. manzoni, 20 (
/ venite via, non fate più dimora. ser penzolo, 390: fu capitano
ardire di opporsi alle difese, senza dimora alcuna si debbe dare l'assalto. spontone
stratico, 1-i-429: 'soprastallia': la dimora di un bastimento in un porto oltre
un abate che in pochissimi giorni di dimora a portogruaro avea già preso il sopravvento
tendessero a questo fine e che la dimora che facevano a genova il conte di fuentes
: da lei partito, non fé più dimora; / passò in ispagna, ove
: piansemi amor nel core, ove dimora, / per che l'anima mia fu
). -per estens.: dimora, permanenza. a. pucci
presso al mar baltico. -avere dimora, abitare. marco foscarini, lxxx-4-665
. -ficcare sotterra: mettere a dimora una pianta. crescenzi volgar.,
/ scritto per sottigliezza: / « qui dimora fortezza ». guido da pisa,
servo che aiutava il cocchiere in una dimora patrizia. de roberto, 201:
: servono [le pagode] di dimora ai bonzi, che praticano ogni soverchieria per
mestiere, con vagheza e con soperchievole piacere dimora nelle creature, amandole. benvenuto da
/ a la sovrana in cui pregio dimora. alamanni, 22-57: or mentre ancide
er proprio conto, alla spicciolata; senza dimora sta ile.
/ si fa però che queto non dimora. cavalca, ili-84: perché giuseppe era
con il letto a spasso: essere senza dimora. pratesi, 5-152: è venuto
lui non essere possibile nella città far dimora, prestamente s'acordò con martino sommo
sole, spaventosissimo veramente per la lunga dimora delle tenebre, si vide ancora otto
tempo. baldi, 166: tanta dimora fé che non s'avvide / tre il
hanno ardire di opporsi alle difese, senza dimora alcuna si debbe dare l'assalto.
'bianchi marmi la spelonca / per sua dimora. simintendi, 2-91: motteggiarlo
lamentava che il destino gli prefiggesse per dimora venezia ove gli spessissimi ponti davano un
asfodelo prato / là per dove è la dimora dell'anime, spettri di lassi.
/ mentre io farò pur qui breve dimora, / dar di vista alla carta /
detto. sarpi, ix-87: della dimora e opera infruttuosa di tre persone conspique spi-
g. gangi, 75: la dimora baronale pareva un'immensa nave o la
persona alcuna del mondo, non che farvi dimora, poiché tosto ella vi morrebbe.
lo spirito de la vita, lo quale dimora ne la secretissima camera de lo cuore
elle escono dalla sorgente, il quale colla dimora si fa sempre più denso e,
/ quando ella muove a la nova dimora, / trepida; e il dolce sposo
miei versi / quel che nel tribolato cor dimora, / forse fora me- giambullari
avrebbe grugnito nel sonno. -figur. dimora dei beati. elucidano volgar.,
permanente in un luogo, che vi dimora abitualmente. -in partic.: stanziale (
sia stabile! -fisso (la dimora, il domicilio, la residenza);
74: non è considerato produrre interruzione della dimora in un comune il tempo trascorso altrove
fissarvi il proprio domicilio, la propria dimora. mazzini, 14-358: un soggiorno
: domicilio, residenza; abitazione, dimora. d'azeglio, 7-iii-103: verrà
mi fu chiesto rassenso per stabilire la dimora in venezia. codice napoleonico [regno
che servano gliprecetti de dio, e fa dimora in quelli e stabeltade sì fatta che
e di stabilità 7. ant. dimora stabile; consuetudine di vita con altri.
14. che ha preso stabile dimora in un luogo e vi ha collocato
2. con sede stabile, con fissa dimora. acciò che piangane / qualunque altro
-ònis, propr. 'lo stare fermo, dimora, soggiorno', deriv. da stare
stale, sm. ant. dimora, abitazione. anonimo genovese, 1-1-226
ant. stalaré), intr. avere dimora o rifugio con la produzione media di hi
di carico o scarico. -anche: la dimora del la nave nel porto
o stallo. -luogo di residenza; dimora. anonimo genovese, 2-95-33: usar
cre più oltre i confini della sua dimora. m. leopardi, i-137:
3-45: nessun funzionario si awii all'ultima dimora senza esser ventilato dai nastri di una
sm. ant. posto, sede, dimora. iacopone, 55-73: fama
franzesi, sdegnato di sì lunga dimora del re, era venuto in romagna.
. il risiedere stabilmente in un luogo; dimora, domicilio (anche nelle espressioni avere
, credetemi, non è / opportuna dimora la stanza d'un caffè. b.
. stanziale, agg. che dimora, vive o è presente in modo
in modo stabile e non nomade; dimora fissa e permanente in un luogo.
ospitato stanziamenti umani permanenti. -luogo di dimora (con riferimento al paradiso in quanto
. di stanziare), agg. che dimora in un luogo in modo stabile e
la particella pronom. prendere sede o dimora stabile o insediarsi in un luogo o in
stanziato ovvero ordinato. 2. che dimora, che vive o che lavora in un
2. disus. che vive o dimora stabilmente in un determinato luogo.
allontanarsene, non andare via; fare dimora, soggiornare; trattenersi; rimanere fermo
22. abitare in un luogo, avervi dimora stabile e anche domicilio a un preciso
, godendo della reciproca presenza; fare dimora con qualcuno per alquanto tempo.
lo mio petto è fore / e dimora in sua balia. anonimo, i-477:
ha / l'alte vertù che fan dimora e stata / indela vostrionorata persona /
, / che gira e volge e non dimora in loco, / e mette in
immaginat'ha / l'alte vertù che fan dimora e stato / in de la vostr'
garzo, xxxv-ii-304: la luna non dimora / in uno stato un'ora.
/ ma in piedi altri resta e dimora, / come una statua che accende /
ulteriori. -scegliere e fissare la dimora in un dato luogo. -anche in
'ntorno, / mi statuisco breve la dimora. arici, i-210: degli agnelli partir
s. giovanni. 2. dimora, abitazione. testi veneziani, 14
questo appare che faciano la stazione idest dimora: seu corno uno stare in apparenzia tardo
1899. io. ant. dimora, abitazione. storia di tobia
. ant. e region. abitazione, dimora. latini, xxxv-ii-221: poi mi
.). ant. abitazione, dimora, residenza. giamboni, 4-350:
mattutina, / la qual fa sua dimora in oriente, / e tutto 'l
-con riferimento all'olimpo pagano come dimora di giove e degli dèi.
e nelle lagune: elegge la sua dimora sovra le concreazioni. 10.
stèro2, sm. ant. dimora, palazzo. quaedam profetia,
). boccaccio, i-217: così dimora [fiorio] in istimolosa solleci
contro alle agili e squisite eleganze della dimora dei bonacolsi vinti e stirpati. stirpatóre
sul solco (una pianta messa a dimora). paganino bonafé, xxxvii-132:
, / a ritenerla e farle far dimora, / prima che più lontana se ne
la mea. -accalcarsi, prendere dimora in un luogo angusto. cicognani,
, vi-304: covella il prese sanza più dimora, / e ti- rollosi dietro infino
stronci. / colui voglio impicar senza dimora, / e voi con seco, così
. croce, ii-13-317: attirava nella sua dimora i bambini, e somministrava a loro
subcosciente del signor cougnet, specchiatissima persona, dimora un seviziatore. = comp
17-1: presso alla fin di sua dimora in terra, / giacea consalvo. gozzano
, 10-72: quando s'accorse d'alcuna dimora / ch'io facea dinanzi a la
; spogliare una chiesa, saccheggiare una dimora, un negozio, rapinare una banca
svella / l'alma che qui mal volontier dimora. moniglia, 1-ii-287: o dio
su, cavalier, non fate più dimora » / dice la tromba, il timpano
tardi, fu connesso il ricordo della dimora nelle tende durante la migrazione nel deserto
tabernacoli in un luogo: prendervi fissa dimora, trasferirvisi. aretino, v-1-29
letto, per lo più in una dimora signorile. -in partic.: camera
mura. -in senso generico: dimora, abitazione. pallavicino, 10-iii-21:
mercatanti fiorentini, i quali per lunga dimora aveano presa amistà e compagnia insieme,
un filare di salici micorrizzati messi a dimora tre anni fa nella tartufaia del centro sperimentale
bettini, 1-81: il passato dimora ne'musei silenziosi; / negli edifizi
studiava i mezzi a rendere meno tediosa la dimora in campagna. piovene, 14-4:
neanche ho sul telaio una monografia sulla dimora e l'opera in lucca del picchiapietre
à temenza, / e chi nella pregion dimora e cova / e chi del
, sempre fa timidi coloro in cui dimora e dove maggior parte è d'esso,
che la divinità stessa abbia sede e dimora, o che entri in contatto con
a sacerdoti o iniziati, dove ha dimora o si manifesta il dio, la cui
quello spazio di tempo che il sole dimora sopra l'orizonte. chiari, 2-ii-16:
questa contrada [il tibet] dimora in tende fatte di feltro nero. collenuccio
, n. 2. -ospitare come dimora, come patria (un luogo,
, fissare o mantenere la sede, la dimora, la corte in un luogo;
abitan sotto le tende, non cangiano di dimora, ma tengono abitazioni costanti in certi
mescendo il presente, / dell'atra dimora già tenta le soglie. montale, 1-75
. guicciardini, iv-201: dalla quale dimora nasceva o scusa o impedimento al senato
2-1- 30: manfrino dunque datosi senza dimora a fortificar la piazza ne'luoghi più
489: cinque giorni fu la nostra dimora in quest'isola, ne'quali somministrandoci
leva, dove più umile nella più magra dimora. crescenzi volgar., 4-6:
avere terreno fermo: non avere mai fissa dimora, continuare a cambiare residenza.
de gasperis avevano uniformemente tappezzato questa loro dimora con una stoffa grigia e pesante che da
/ mentre io farò pur qui breve dimora, / dar di vista alla carta,
pure [ulisse] interpose agl'imenei dimora / di patteggiato lin breve testura / di
con meton.: casa, abitazione, dimora (anche in espressioni quali abitare,
umano, sì come i rabioso tigro che dimora nela foresta d'organia? giamboni,
toalètte, toilèt-sane al momento della messa a dimora di barbatelle o ta, tollètta
, / colà che mi tradisce non dimora: / tosto verrà co'le 'nfiammate torme
rincasare dopo essersi temporaneamente allontanati dalla propria dimora per lavoro, impegni, ecc.
un uccello di gran castitade, che dimora ne'buchi delli arbori, e volentieri dimorano
eterogenei, utilizzata dai popoli nomadi come dimora temporanea o come riparo dalle intemperie.
/ le donne nel bel prato fan dimora, / e poi ciascuna il suo bel
forse alla vescica una cavità proporzionata alla dimora dell'urina che a poco a poco tracola
mio, già disperato di accerchiare la dimora degli uomini, a lambire i vetri verso
3. ant. che non ha stabile dimora, in partic. che si sposta
non vorrei disturbasse la tranquillità di sua dimora in così onorevole posto. delfico, iii-
terreno con le radici per metterla a dimora in un altro luogo. boccaccio,
, traspiantato). che viene messo a dimora in un altro terreno, dopo essere
agric. macchina impiegata per mettere a dimora nei campi le piantine cresciute in semenzaio
guerreggiar s'aspetta; / perché dunque trapor dimora alcuna 7 a liberar gierusalemme soggetta
più traeva di lungi. -trarre dimora, dimoranza: permanere; passare il
, / ed ogni damigella in gioia dimora; / e me, n'abondan inanimenti
possedere. 3. messo a dimora in un altro luogo, trapiantato (
: non pon vulcano in quell'affar dimora / ma sceglie la miglior tra cento
di nuovo lì venien vicari / sanza lunga dimora essere stanti; / e 'n brieve
tu sai ch'el fece in alba sua dimora / per trecento anni e oltre,
/ e lo vasello, ove il cor dimora, / nonn. è spezzato,
/ quando ella muove a la nova dimora, / trepida; e il dolce
la vita raminga, sulla strada, senza dimora; l'accattonaggio da strada; condizione
ancora / sparte nella tua terra fan dimora / e faran, credo, perpetualmente,
bianchi marmi la spelonca / per sua dimora; onde a guardar le stelle / e
una persona in casa o nel luogo di dimora abituale (in espressioni quali andare,
[il segno] fece in alba sua dimora / per trecento anni e oltre,
, / a ritenerla e farle far dimora, / pnma che più lontana se ne
quali sulmona, uberissima di chiare onde dimora, si lasciano dietro. carducci,
di tornare per fare esperienza della sua dimora fine alla fine del suo officio. d
, 292: la linfa per la dimora resa più acida va di continuo benché
savere. latini, i-1297: qui dimora fortezza, 7 cui talor per usagio /
fu ritrarsi alquanto indietro, e far dimora; acciocché a poco a poco il
(un luogo); che è dimora abituale (per persone, per animali,
rimandarmi per sancta maria, / tolta dimora, per l'usata via / i cari
, 21-14-5: i monti cerco sanza far dimora; / e poi ch'io lassù
, di chi va ramingo senza fissa dimora. tommaseo [s. v.
vagabondare, l'essere privo di fissa dimora; condizione di chi, pur essendo abile
essere vagabondo, il non avere fissa dimora né occupazione; vagabondaggio.
agg. che vive irregolarmente senza una dimora fissa e un lavoro regolare; mendicante
, sm. tose. persona senza fissa dimora, vagabondo. viani, 10-165:
. chi è senza casa, senza fissa dimora, vagabondo. sirnohe da cascina,
e saggia e canoscente, / in cui dimora tutora e avanza / bontà e senno
isnella- mente, / e gìo sanza dimora / loco dove dimora / cortesia graziosa,
/ e gìo sanza dimora / loco dove dimora / cortesia graziosa, / in cui
. milizia, v-82: dopo qualche dimora in ispagna ritornò [pellegrini] in italia
sia in coloro ne'quali ella non fae dimora. -esanime (un corpo)
conviene compire, ed andare / alla dimora del buio e dell'orrida persefoneia, /
cioè ne le dimostrazioni e la filosofia dimora, e bene è signore, ché a
verticali di origine divina, permettere la dimora sulla terra, già piccola per il nostro
più là e sul dietro di quella dimora d'apparenza così civile: e cioè più
fora; / quando fa meco poi dolce dimora, / assembra il sol che faccia
agg. ant. che non ha una dimora stabile; vagabondo. nannini [epistola
non mi parve gran fatto deliziosa la dimora in quella città. parini, 209:
non passarvi gente, / tacita la dimora al mio lavoro. bechi, 2-193:
e catapulte e baliste. 7. dimora signorile circondata da terreni agricoli e giardini
il suo vigore dopo alcuni mesi di dimora entro d'una città. gentili [
. villa, sf. dimora signorile, talvolta di notevole pregio architettonico
villaiuòlo sm. chi risiede, chi dimora in campagna. a.
il giardino con aiuole e fontane della dimora patrizia, situato nel peristilio o nel
vertute. latini, i-993: in poca dimora / rovide per misura / le
di lumache, affaccendati / a cercare la dimora nei visceri / in rivolta.
dura pena dell'insop portabil dimora, che fa nel mondo. cesarotti,
pianta che sta per essere messa a dimora). tranci [il caffè]
mio, io sospiro il vostro, dimora dei miei viventi affetti. carducci, ii-9-308
/ ch'io vegga omai-dolce il mio ben dimora. mascheroni, 8-106: di mezzo
., per lo spirito santo il quale dimora in voi. aretino, 13-81:
6-32: io pure aspecto, e miside dimora; / pur che l'indugio suo
sono incontro al bel paese / dove dimora ciascun mio pensiero! salvini, 22-33:
di colui che volpescamente prolungava la propria dimora nella sede dell'ambasciata germanica, parigi
che volta e gira, e non dimora in loco / e mette in dono stato
vorticosi giri / l'anima fuggitiva a far dimora. stoppani, 1-396: ogni pelo
della nobile, e così poco warholiana dimora. warrant [wòrrent], sm
su i laghi, ma la sua dimora ordinaria è il mare. -fringuello
rimandarti per sancta maria, / tolta dimora, per l'usata via / i
che conduce una vita da mendicante senza fissa dimora. -in partic.: barbona che
cui la gente non ha mai fissa dimora, oggi anche un po'romano e
del signor cougnet, specchiatissima persona, dimora un seviziatore. non potendo trovare polvere,
janas, perché il popolo li assegnava in dimora alle fate. = locuz. sarda
28-1-1255: saliamo altri due piani di questa dimora di tipo londinese edwardiano.
risanare un'area ecologicamente compromessa mettendo a dimora determinate colture. corriere della sera-newton [
f. invar. chi è senza una dimora fissa e vive di espedienti ai margini
nell'architettura dei giardini, mettere a dimora siepi e piante, in partic. d'
ecc. non spontanee ma messe a dimora. ( casaviva
modo da agevolare la messa a dimora delle future piantine. = comp.
conduce una vita da mendicante senza fissa dimora. – in partic.: barbona che
, ai margini della società, senza fissa dimora. g. mughini [
dossi, 436: scendo dalla mia campanilare dimora, donde si scoprono tanti tetti.
tratto di strada ferrata e ha stabile dimora in un casello. de marchi
. residenzaestiva di famiglie nobilisiciliane usata come dimora per le vacanze o per la caccia.
cavallina: mosca del genere ippobosca che dimora abitualmente su cavalli, caprini o bovini per
acquistata e ristrutturata, trasformandola in una dimora a loro immagine e somiglianza.
e potei meglio rinvigorirmi nella cucina della dimora, dove m'offrirono per cambio d'abito
: è un recidivista che dà come sua dimora le carceri, col numero della cella
prezzolini, 3-706: la cirenaica è dimora del movimento dei senussi, m
senzalètto, sm. persona priva di fissa dimora. p. valera, 50
di darevoceagliimmigrati, aidisoccupati, allepersonesenzafissa dimora. a. affaticati [«
un particolare tipo di strilloni: senza fissa dimora, extracomunitari in regola con il permesso