ch'a la mia donna ne li occhi dimora. ariosto, 14-104: siede parigi
/ là dove 'l corpo di tristan dimora, / la quale abbarbicata se ne già
è che amore, ov'egli moderatamente dimora, temenza e vergogna conviene del tutto
magalotti, 17-44: la non così breve dimora fatta da me in etiopia, m'
l'abitare; luogo di abitazione, dimora. latini, rettor., 85-8
dell'animo ad eleggere ciò che nel mezzo dimora. idem, 7-1-5: l'abito
2. disus. abitazione, dimora (in senso generale); uso
intelletto. 3. ant. dimora per animali. crescenzi volgar.,
ii-6-369: nel primo anno della mia dimora in esso [collegio], vi si
-per estens.: prendere o stabilire dimora (improvvisata o provvisoria). maestro
metter su casa, stabilirsi, prendere dimora; stanziarsi. berni, 67-36 (
. tr. disus. collocare in stabile dimora; mandare ad abitare. m
. 2. che ha preso dimora: che si è stabilito in un
odii acerbi e di torbidi sentimenti accerchiato dimora. 2. milit. stretto intorno
.. concorse per tanto dopo qualche dimora, come si dice per via di accesso
acciaccato / dal mal stato in che dimora. vettori, i-16: quelle [le
puossi dal soggetto, in cui dimora e risiede. = variante di
4-58: a parigi gli accompagni all'ultima dimora, come del resto anche quelli nuziali
. addimoraménto, sm. ant. dimora; indugio. guido delle colonne
(adimoranza), sf. ant. dimora; assenza; lontananza; indugio.
agg. ant. che ha fatto dimora, che ha indugiato. boccaccio,
/ ferie 'l baron, si che senza dimora / in su la terra cadde manifesto
verso noi, il qual nella lunga dimora riman come sopito. nievo, 231
è cosa agevole, perché basta fermar dimora in una città dove sian ben provviste
,... / ne la città dimora; / ma ne la villa,
, 18: sull'uscio assiso della pia dimora / egli mirava la nascente stella,
non abbia chi nella sua città guernito dimora, che di lontano agognando se ne
medici, ma nelle mani della giannetta dimora, la quale... il giovane
dov'è la biblioteca, edificata forse per dimora d'estate, si specchia gravemente nelle
albergaménto, sm. ant. alloggio, dimora. iacopone [crusca]:
. intr. prendere albergo, alloggio, dimora; alloggiare, abitare, dimorare.
. alloggio, albergo, ricovero, dimora. giamboni, 4-45: al tempo
; per il significato di * albergo, dimora 'cfr. provenz. albergaria '
'cfr. provenz. albergaria 'dimora, alloggio '. alberghétto,
. casa, abitazione, alloggio, dimora, ricetto; ospitalità. - anche al
una stanza luminosa. 3. dimora, rifugio degli uccelli (nelle fronde
e 'l bene della verace amistà non dimora nella corporale congiunzione, anzi nell'anima
, 10-130: il fer gigante non fece dimora: / subitamente una sua alfana assetta
a scegliere quel monastero per sua perpetua dimora. leopardi, iii-58: voglio un
alloggiaménto, sm. alloggio; dimora, abitazione; ricovero; ospitalità.
. 2. che prende alloggio, dimora. alloggiare, tr. [allòggio
; abitare, aver l'abitazione o la dimora. -anche al figur. cantari
. che ha preso alloggio, dimora, stanza. m. villani
qualche tempo (e di solito indica una dimora piuttosto provvisoria e temporanea; spesso soltanto
/ che tu quivi prendesti a far dimora! nievo, 586: peraltro se il
né pur lo lascia un giorno far dimora. idem, 5-40: e se creduto
punto lo spirito animale, lo quale dimora ne l'alta camera, ne la
frutto e '1 bene della verace amistà non dimora nella corporale congiunzione, anzi nell'anima
tempo si sarebbe certo abituato alla nuova dimora e ammansato. beltramelli, iii-476:
del grazia, 7: l'uomo che dimora lungamente in alcuno peccato, e'non
assai pena la strettezza del luogo ove dimora, perché naturalmente ogni creatura hae in
iii-469: lassuso andianne, ove non fa dimora / chi le dolcezze altrui palesi o
/ né pur lo lascia un giorno far dimora. tasso, 17-26: ne te
diventa minore, per ciò che ella dimora nell'anima e quello che 10 vi
punto lo spirito animale, lo quale dimora ne l'alta camera, ne la quale
sotto il cancro e capricorno dove più dimora. idem, 2-194: la malinconia
prenderai / alcun buon frutto di nostra dimora. soffredi del grazia, 8:
iii-436: turba di fole entro i licei dimora, / né di finte apparenze è
pur d'un giorno / non fia dimora al tuo pregar concessa, / che nulla
nelle pietre sta, e nelli luoghi pericolosi dimora, e nelli sassi alti dove non
pietra, l'architettura della sua antica dimora. sinisgalli, 6-79: ma l'architettura
, i-151: il cavaliere che là dimora è di sì fiero coraggio e ardimento
: e nel mezzo della gran casa dimora un bellissimo letto di piuma,.
uova scompariscono nelle profondità della loro abituale dimora. si vede il mare talora per
. bruno, 104: si dimora e qua su non ascende, / se
simulate nel giorno le apparenze di ferma dimora, e nella notte istessa i fuochi
, sì come il rabioso tigro che dimora ne la foresta d'organia, che apena
. busone da gubbio, 112: dimora lo re con sua giente intorno alla
18: sull'uscio assiso della pia dimora / egli mirava la nascente stella. comisso
nel proprio posto; stabilirsi, prendere dimora (per lo più, degli animali
, adatta a essere trapiantata a dimora. 2. erba perenne della
governo popolare avrebbe avuto qui sua stabile dimora. -crepi vastrologo: esclamazione popolare con
a. cocchi, 8-55: dopo breve dimora che l'uomo faccia nell'atmosfera dell'
sopra questo poggio, dove questo cerreto dimora, non edifica la nuova terra?
altro che chiamare e della mia lunga dimora t'attristi. girone il cortese volgar.
tempo dolce e bello / con noi gaio dimora / e canta ciascuna ora; /
dal gr. aùar) 4 cortile, dimora '. cfr. festo, 120
incontanente nel vedere / a ciaschedun che dimora assetato / e mostri a dito que'
/ ond'elli awen che tanto fo dimora / in uno stato. idem, inf
in tempo d'estate, quando il sole dimora quasi di continuo sopra terra. segneri
47-76: ond'elli avven che tanto fo dimora / in uno stato e tanto amor
divizia, / nel fumo dello arosto fa dimora, / e qua tentando ciascadun lavora
per tetto): usata a volta come dimora permanente, più spesso per deposito (
enorme e nobile monastero, la signorile dimora dei padri gaudenti, l'aristocratico collegio della
quale è curato del luogo dov'egli dimora. monti, i-406: se io e
su, » disse astolfo « non prendiam dimora! / batter si vóle il ferro
bench'io lungi talora / da te faccia dimora, / fin d'ogni mio desiro
sublimi contemplazioni della filosofia per condurre alla dimora del povero le anime benefiche...
/ che già fea dolce con enea dimora, / quanto bevesse amor non s'accorgendo
cappello, senza denti, senza fissa dimora, e un fiore all'occhiello -io terribile
, / sanza far quivi più lunga dimora, / se ne veniva ad attene festante
amico / fa che nemico sempre li dimora. = cfr. biasimare.
, 665: quanto alla sua lunga dimora a venezia, ecco come stava la cosa
lito: / disegnò quivi senza più dimora / condurre a fin l'ingordo suo appetito
diodati, 2-116: se alcuno non dimora in me, è gittato fuori come il
prenderai / alcun buon frutto di nostra dimora. fiore, 36-2: quand'i'
. si contentasse almeno che la mia dimora in questa tomba non fosse più lunga
: lasso! ché nel cor vostro non dimora / pietate che del mio martirio caggia
aurora, / dimmi ove adesso angelica dimora. lorenzo de'medici, 167
pochi dì fa, una femminetta che dimora nelle vicinanze di san polo, per
4. ant. ricovero, dimora. -anche per simil. e al
spirito de la vita, lo quale dimora ne la secretissima camera de lo cuore,
che va col cuore e col corpo dimora. boccaccio, dee., 2-3 (
studia il camin; non è da far dimora / là, dove amore e fede
pochi dì fa, una femminetta che dimora nelle vicinanze di san polo, per isfuggire
, 17-44: la non così breve dimora fatta da me in etiopia m'abiliti,
22. mitol. campi elisi: dimora ultraterrena degli eletti (nella religione pagana
alla foresta / dove la foresetta mia dimora / sotto candido vel e 'n bruna
chiamano giorni] caniculari, quando la canicola dimora sotto i raggi solari. galileo,
si semina in aprile e maggio a dimora: quando la pianta raggiunge il massimo
prelati spagnuoli annoiatissimi della lunga ed infruttuosa dimora in luogo tanto spiacevole e carestoso.
, / amor e carità in lor dimora, / mantenitor di pura lealtade.
vita familiare). - anche: dimora signorile, palazzo. patecchio,
fiorellini e dell'erbucce. 2. dimora, alloggio (in senso generico);
malissimo per tutto il tempo della mia dimora. alvaro, 7-262: l'industria
: andarvi ad abitare, a prendervi dimora stabile. -mettere su casa: prender moglie
la ferita. boiardo, 1-5-6: nulla dimora fa il franco barone, / né
tratto di strada ferrata e ha stabile dimora in un casello; cantoniere.
pochi dì fa, una femminetta che dimora nelle vicinanze di san polo, per
la fraterna testa. 2. dimora di signore feudale. -nei tempi moderni
manifesta; di luogo, tempo, dimora, ove si vive castamente, piamente
un luogo ove fissare stabile e sicura dimora. caro, 12-i-339: la vostra
: mosca del genere ippo- bosca che dimora abitualmente su cavalli, caprini o bovini
dell'orientamento che li fa tornare alla dimora abituale. -ling. vocabolo passato da
cocuzzoli stanno dell'alte montagne, e dimora / hanno entro grotte cavate, ed
11 cavo orribile delle gote testimoniava d'una dimora sepolcrale, come pure le due corone
79 (108): sappiate ch'egli dimora in questo luogo infino alla pasqua di
della divinità sia cristiana sia pagana e dimora dei beati); che deriva dal
al cielo (inteso come luogo di dimora dei beati). vasari, i-693
catedrale, l'altro che di presente dimora in tolosa e dà opera a le
luogo remoto, inaccessibile (paese o dimora appartata, recesso inesplorato). -anche
lo scudo, senza muoversi sconciamente, dimora correndo sopra il cavallo. boiardo, 2-2-21
/ si fa però che queto non dimora. cecco d'a scoli, 905:
* 204: primieramente adunque mandagli senza dimora e senza riguardi una citazione per l'
in molti mesi ch'egli vi fece dimora non mai seppe chiarirsi se la pubblica
cavo orribile delle gote testimoniava d'una dimora sepolcrale, come pure le due corone
sui cocuzzoli stanno dell'alte montagne, e dimora / hanno entro grotte cavate, ed
codesta, in verità la scelta dell'ultima dimora da cui non è lecito fare san
79 (107): il gran sire dimora in su 'l letto, e coglie
2 7: i nobili continuarono lor dimora nei castelli tre secoli dopo che i loro
luogo privato, e volentieri siede e dimora sopra e teatri presente alle contioni et celebrità
, trovò, per la lunga dimora aveva fatto di circa mesi tredici non era
spirito de la vita, lo quale dimora ne la secretissima camera de lo cuore,
15-114: muovavi il vecchio padre, che dimora / lontano, e pan con lagrime
commorare), agg. che ha dimora in un luogo, abitante. cellini
/ mentre co 'l re clorinda anco dimora. bruno, 196: ha resa
migliori ch'egli abbia; e quivi dimora più baroni a suo sollazzo e a sua
cocuzzoli stanno dell'alte montagne, e dimora / hanno entro grotte cavate, ed
, il quale spesse volte non paté dimora. allegri, 133: i componenti,
de lo meo petto è fore / e dimora in sua balìa. cielo d'
, 27: i nobili continuarono lor dimora nei castelli tre secoli dopo che i loro
, / cortesia e valor di'se dimora / nella nostra città sì come sòie
9-275: il bene della verace amistade non dimora nella corporale congiunzione, anzi nell'anima
, 27: i nobili continuarono lor dimora nei castelli tre secoli dopo che i
: essendo prodotta l'affluenza o la dimora straordinaria del sangue, e quindi lo stimolo
intendete, / non è da far dimora. 0. rucellai, 8-14: essendo
cocuzzoli stanno dell'alte montagne, e dimora / hanno entro grotte cavate, ed a'
e naturate in paese da una secolare dimora, alle quali era affidata nei diversi
in grado di offrire stabile e sicura dimora (una città, una regione,
... ma la sua più continua dimora è in laterina. alunno [s
propinquità dell'imperadore, continuante la sua dimora in inspruch..., avea
, 5-50: i padri ordinarono che senza dimora gli fossero date cento libbre d'oro
costume dei conventi. -in particolare: che dimora in un convento (un religioso)
in numero tale da dare alla loro dimora carattere di convento. lamberti,
parlar e l'andar e 'l far dimora / e li atti e li costumi e
boccaccio, i-151: il cavaliere che là dimora è di sì fiero coraggio e ardimento
per freddura. latini, i-1298: qui dimora fortezza, / cui talor per usagio
di bruga per comesione d'aliso alberti dimora a valenza. -figur.
volumi di novelle, prima di prendere dimora un poco più ferma. baldini, i-376
anche in quel prim'anno di sua dimora alla corte dell'olmo: solamente nella campagna
all'altro, senza fissare la sua dimora in nessuno. baretti, 1-26:
non mi parve gran fatto deliziosa la dimora in quella città. algarotti, 3-172:
assedio costretta la città di forlì per gran dimora. crescenzi volgar., 2-9:
temenza, / e chi ne la pregion dimora e cova, / e chi del
/ l'ombra, che ci sarà poca dimora. marino, 5-70: crescer l'
cronicamente incapace di metter su una propria dimora, per quanto modesta. piovene,
forcella, per sua sottilità no vi dimora tanto ch'elli sia cotto, anzi
si fa, però che queto non dimora. 5. figur. scherz
è tenacemente attaccato al luogo scelto come dimora, così che ritorna ogni anno non
mosca culaia: mosca cavallina, che dimora abitualmente nelle parti posteriori dei cavalli molestandoli
spirito de la vita, 10 quale dimora ne la secretissima camera de lo cuore,
che va col cuore e col corpo dimora. idem, purg., 6-130:
quale è curato del luogo dov'egli dimora. monti, 3-6-68: il curato gran-
(come già feci) or fo dimora. bicchierai, 142: filze dello stato
si celebrava il culto, poi la dimora del senato (ch'era anch'essa
cheto e piano. / questa donna dimora in una sala / e fa sonar
non vi è persona che faccia dimora / avanti al conte: tristo chi lo
/ ed ogni dami- sgiella in gioia dimora, / a me n'abondano marimenti e
lontani, / voi che in qualche dimora secolare / facean su 'l virginale risonare
volerla diffinire così francamente, dopo sì brieve dimora, che pure è stata al buio
per fermar in questa città la loro dimora. nievo, 122: credo che dappoi
., 14-1 (267): sanza dimora li navi- catori videro li liti
volte l'anno i'fo viaggio / dove dimora quella che è mia dea, /
privilegi, acciocché ci sia apparecchiata una dimora confacente al nostro decoro. carducci,
sole, decorrendo sotto il zodiaco, più dimora in quello de'gemini che negli altri
diffinire così francamente, dopo sì breve dimora, che pure è stata al buio
, iv- 526: or perché dimora il mio figliuolo? or perché sta egli
mentre dimora / con teti il fratei suo dentro il
specchia. -luogo, giardino, dimora, casa, villa, ecc.,
anni, un gran noce, fosca dimora del demonio, e se qualche romeo
l'uomo più nel peccato persevera e dimora, tanto gli è più grave e difficile
1-7: anco si dice che nel diserto dimora la lievore e la salvagina,
e 'ne la lingua de l'uomo savio dimora umi- litade. petrarca, 128-29:
quei giorni a visitare la sua modesta dimora d'artista. de marchi, 439:
: sovra i colli ove roma oggi dimora / solitario pascea qualche destriero, /
-chiamai, ti prego, sanza far dimora. / -maestro. -chi mi vuole?
eleganti dettatori che dava loro la lunga dimora fatta in londra e in parigi,
): alquanto turbata della sua lunga dimora, veggendol venire, cominciò proverbiando a
iii-378: canudo riceveva in quella dotta dimora, e poi nella modesta cameretta,
/... nell'alta fiorenza fan dimora / e quella tengon d'ogni vizio
, quanto puote; e quivi più volentieri dimora e ritorna ove il suo profitto conosce
al piede dell'albero] più lungamente dimora... sì per la fortezza
i-139: lieta fortuna e con lunga dimora / tanto più nuoce quante più diletta
una città, un luogo, una dimora). -anche al figur.
, massimamente nei dolorosi giorni della mia dimora in savoia e in parigi.
tempo; permanenza, soggiorno. -far dimora, stare a dimora: sostare in
soggiorno. -far dimora, stare a dimora: sostare in una località, trattenendo
prenderai / alcun buon frutto di nostra dimora. boccaccio, iv-44: ma poi che
non poteva essere con voi la sua dimora, abbracciandovi disse: « o dolcissima
, quant'è ignorante chi fa lunga dimora nella corte d'uno signore, e come
ivi la lascia e non vi fa dimora. bembo, 1-6: con tre di
nacque..., per la dimora della corte romana per settanta anni nella
compagnia sovente / della guerriera far lunga dimora. sarpi, ii-32: il papa
più bello vi sembrerà quando con la dimora lo avrete meglio considerato, e goduto
mi querelo / de l'infelice mia lunga dimora. alfieri, v-2-804: per ora
non potrò mai più stare lungamente a dimora in nessun luogo d'italia. foscolo,
volere; e dopo tanta e sì dispendiosa dimora a milano, e sì lungo viaggio
/ che tu quivi prendesti a far dimora! tramater [s. v.]
un tempo ristretto entro certi limiti. dimora risguarda un tempo illimitato. così diremo
al cristiano, ma che la sua dimora è in cielo. nievo, 1-488
mondo nel quale m'accontenterei di far dimora se gli angeli portassero in paradiso il
malissimo per tutto il tempo della mia dimora. -per estens.: del
l'altezza dello sol, ma sua dimora / col raggio insù riflesso, s'io
: dal cerchio estremo, ove fan la dimora / scintillando le stelle, certamente /
il sole] e fa la sua dimora fra la linea equinoziale e il tropico
[l'aquila] fece in alba sua dimora / per trecent'anni ed oltre.
ancora / sparte nella tua terra fan dimora, /... / facea
/ fa'qui co'miei diletti ancor dimora, / che, benché tornin teco in
. luogo in cui si abita. -far dimora, fermare la propria dimora, prendere
. -far dimora, fermare la propria dimora, prendere dimora, stare a dimora
, fermare la propria dimora, prendere dimora, stare a dimora: abitare.
dimora, prendere dimora, stare a dimora: abitare. -fissa dimora: dimora
stare a dimora: abitare. -fissa dimora: dimora stabile. anonimo,
a dimora: abitare. -fissa dimora: dimora stabile. anonimo, i-571:
bianchi marmi la spelonca / per sua dimora. boccaccio, dee., 7
223): in verso la loro usata dimora con lento passo ripresero il cammino.
mossa, / che nell'alta fiorenza fan dimora. tasso, 19-115: non seguì
/ poi dubbioso il cercò de la dimora. casti, ii-2-2: tempo già
suoi / ne fer la loro principal dimora / e l'adomàr di monumenti egregi
.. esige una vita attiva e una dimora fissa e solida. d'azeglio,
, 1-46: egli aveva fermata la sua dimora in savigliano e vi aveva preso moglie
dirò com'egli da firenze, sua dimora solita, fosse passato in corsica allora
mazzini, i-141: non ho pel momento dimora fissa. carducci, ii-8-227: egli
il suo biglietto con l'indicazione della dimora. d'annunzio, v-3-131: l'imperatore
fosse la sua stirpe e qualunque la sua dimora -non poteva dire che a lui si
, 2-96: la banda à preso dimora stabile quelle date ore, in quel salotto
ma non poteva darsi che avesse cambiato dimora soltanto da pochi giorni? -per
dei licheni, i licheni senza fissa dimora. bocchelli, 4-11: quanta sottigliezza di
dalle coste basche e portoghesi, sua dimora, veniva a tener classe di tonni in
altri lumi? e'fan giro e dimora / pur sopra terra: e non
doglie / in questo primo ciel faccian dimora, / perché la diva, onde
, e per tanto tempo avere stabile dimora, quelle austere forme della scienza più austera
di cui erano sacrario e tabernacolo e dimora, chiuso nel segreto inaccessibile e misterioso della
un bianco guardiano in questa tetra valle dimora all'uragano. 3. figur
. 3. figur. estrema dimora, ultima dimora: il sepolcro,
3. figur. estrema dimora, ultima dimora: il sepolcro, il cimitero,
per accompagnare l'amico alla sua ultima dimora. pirandello, 5-346: tutto il paese
e ha voluto dimostrarlo accompagnando all'estrema dimora il cadavere, a cui rivolse brevi
non piacque la terra / per ultima dimora, j la terra faticosa, / la
paese, la sua capacità, la dimora. casti, ii-2-7: osserva or quell'
: / destinata è di palla a esser dimora. cattaneo, iii-4-45: siffatto gruppo
la casa taverna * antica ', dimora del console francese. verga, i-117:
in alto nella camera dorata di quella dimora signorile, ad ascoltare con singolare interesse i
il rimanente fabbricato, cioè la dimora e il soprastante granaio. pascoli,
amore e luce era la tua dimora? cicognani, 3-138: ci vogliono
al mondo, sigillò le porte / della dimora, e ne restò prigione.
verde affondata nella sabbia indicava la dimora del bagnino. -figur
. bembo, 1-57: più onorata dimora dando loro [all'animo e alle
/ che di beltade amor vi fea dimora. onofri, 11-83: le spiovute nuvole
/ quasi palazzi diafani di velo, / dimora delle fate. c. e.
tenacemente fedele alle opere necessarie. questa dimora della vita prima e povera, della
5. bot. piantare a dimora, mettere a dimora: mettere una
bot. piantare a dimora, mettere a dimora: mettere una pianta nel terreno,
indecisione, incertezza; ritardo. -far dimora, frapporre dimora: esitare, indugiare
; ritardo. -far dimora, frapporre dimora: esitare, indugiare. -rompere le
dimore: por fine agli indugi. -senza dimora: subito, immediatamente. rinaldo
mal che mi fa a durare / la dimora sentire! anonimo, i-421: però
mosse isnellamente, / e gìo sanza dimora / loco dove dimora / cortesia graziosa,
/ e gìo sanza dimora / loco dove dimora / cortesia graziosa, / in cui
. malispini, 1-465: leva ogni dimora e va contro al nemico tuo e
10-70: quando s'accorse d'alcuna dimora / ch'io facea dinanzi alla risposta
alcuna volta con molte lagrime della sua lunga dimora si doleva e, senza punto rallegrarsi
oriente, / e non può comportar nulla dimora, / ma rodendo si va l'
, 2-59: ogni indugio e ogni dimora nelle cose è naturalmente di gravità indizio
li volete, a che più far dimora? tasso, 20-74: -su su,
, -gridò -non più, non più dimora: / convien ch'oggi si vinca o
i ministri, ed importuna / sarebbe ogni dimora. alfieri, 6-298: e voi
qui rispondetemi; ma senza / frappor dimora e titubar di lingua. leopardi, 233
, / non aspettato ornai, che la dimora / sua lunga aveane sgombro ogni pensiero
terra; / e rompono feroci ogni dimora / brescia e milano a gridar mora mora
doversi / procedere alle nozze senz'alcuna / dimora. 7. ant. breve
: non fanno al canto pausa né dimora. dolce, 2-181: dimostra adunque il
è posto, segno d'un poco di dimora nel leggere. 8. ant
sole, spaventosissimo veramente per la lunga dimora delle tenebre, si vide anche otto notti
mi volse il suo partir, ma la dimora / fa che qui meco il
/ per tanto spazio sì lunga dimora. io. locuz. pigliare
. io. locuz. pigliare dimora sopra una cosa: parlarne a
sopra delle quali non voglio pigliare dimora, per istudio di brevitade.
(demoragióne), sf. ant. dimora; indugio. -far dimoragione:
. il sostare in qualche luogo; dimora, permanenza, soggiorno. - anche
2. luogo in cui si abita; dimora. -fare dimoramento: abitare.
di dimorare), agg. che dimora, che abita (in un luogo)
, il trattenersi in un luogo; dimora, permanenza, sosta. -fare dimoranza
ogni matta speranza, / la qual dimora nel tuo capo grosso, / non
più acconcio non sia il popolo che dimora nella villa. novellino, 96 (154
purg., 8-122: ma dove si dimora / per tutta europa ch'ei non
volte l'anno i'fo viaggio / dove dimora quella ch'è mia dea, /
ciascuna ora, / che arivi dove angelica dimora. machiavelli, 497: andò a
ricco assai che forte, / ove dimora d'etiopia il capo. boccalini,
: anco si dice che nel diserto dimora la lievore e la salvagina, e 'ne
'ne la lingua de l'uomo savio dimora umilitade. marco polo volgar., 16
, 16 (17): quivi dimora la state tutto il bestiame di tarteri
, 9-5: il luogo dove il cavallo dimora, sia il giorno bene purgato e
1 crespi favi / la stellata lacertola dimora / e mangia il mel con l'
spirito de la vita lo quale dimora ne la secretissima camera de lo cuore,
16-67: cortesia e valor di'se dimora / nella nostra città sì come suole,
! / meco non febo, ma dolor dimora, / cui sola pò lavar l'
la casa, e perir chi dentro dimora, / purché sia salva lei, che
è maritato che è poco; so che dimora in questa casa, e mi consolo
, 2-957: il villino dove fausta dimora da più di trenta anni, al margine
... -or con lei ti dimora. alfieri, 1-842: tosto, più
, / ed ogni damigella in gioia dimora. dante, vita nuova, 7 (
erranti, / fattosen duce, soliman dimora. marino, 1-169: di quell'oste
, 8-4-854: mentre lontano il sol dimora / in quel lato, onde spira il
.. il sole per sei settimane dimora sopra l'orizzonte, formando a questa regione
chiaro davanzati, xvii-743-8: per un guardar dimora al suo servagio. dante, vita
davanzati, ii-350: il re nondimeno dimora in quel peccato, onde vuolseo gastiga,
ad ogni nimico assalto in sicurezza si dimora? -ant. stare fermo.
che va col cuore e col corpo dimora. boccaccio, dee., 1 -intr
fa, però che queto non dimora. libro di sydrac, 27: sidrac
che dell'arte s'aprende, dimora. dante, vita nuova, 18 (
volgar., vi-319: la tristizia dimora nel ricusamento della consolazione; e la sostanza
ma ratto corre al mal e non dimora? ariosto, 7-26: alcina, poi
, 192: quando la festa viene, dimora; quando la va via lavora.
carena, 2-79: * dimorare, far dimora ', è lo star fermamente in
= lat. dèmoràtio -ónis * soggiorno, dimora '. dimorfismo, sm. esistenza
ci tiene in filo così strettamente intanto che dimora a genova, dio sa quanto peggio
un abito eligente, / lo qual dimora in mezzo solamente. storia di stefano,
pratolini, 4-37: com'è triste una dimora cittadina, al terzo piano, fra
niente più, che sia da dir, dimora. boccaccio, dee., 8-7
ammanto. dossi, 205: la dimora dei signori fabiani, disadorno casone a
3. che non ha una fissa dimora o non ha mèta precisa nel suo
algieri. colletta, 2-ii-311: la mia dimora in sicilia, discaricatomi di ogni offizio
1-46: egli aveva fermata la sua dimora in savigliano e vi aveva preso moglie
ora, / che arivi dove angelica dimora. michelangelo, i-23: crudel pietate e
: trovammo gaia quanto mai la nuova dimora... e il crasso aere di
son ventosi, e quando la neve vi dimora, si genera in lor buon venti
. bettini, 51: il passato dimora nei musei silenziosi; / negli edifìzi storici
mezzo, perché in quel caso la dimora è più atta a disordinarlo, che ad
disparte di quelle contrade / colà dove dimora l'avenente. statuto dell'arte dei
volere; e dopo tanta e sì dispendiosa dimora a milano, e sì lungo viaggio
tutta la dispensazione del mistero di gesù cristo dimora nell'aver lui ristorato i danni e
disposaménto2, sm. ant. sosta; dimora. s. degli arienti
cioè ne le dimostrazioni de la filosofia dimora, e bene è signore, ché
, ma disragione e mattessa disnaturata dimora loco. magatoti, 23-373:
disentire / la chiede quanto può senza dimora. = voce dotta, lat
(sto-4 doppio * e atèyot; * dimora '). il d'alberti [s
/ che nel mio cor gran tempo già dimora, / mercé de l'ignoranzia ch'
a scegliere quel monastero per sua perpetua dimora. carducci, ii-7-147: se di qui
a caso nel secondo giorno di mia dimora in parigi: e a quello spettacolo
che in quei palazzi trovava la propria dimora. 3. figur. distrazione
forse per ciò, ormai, la sua dimora preferita. 7. determinare e
ch'è chiamato cielo impirio, dove dimora la santa e gloriosa divinitade, con
alla foresta / dove la foresetta mia dimora / sotto candido vel e 'n bruna
dimora secolare / facean su 'l virginale risonare /
per quel diletto obria lo cacciatore, / dimora iloco, no 'l va seguitando
] ìssimo. proprio della casa (come dimora del gruppo familiare); che appartiene
di residenza, abitazione, casa, dimora. livio volgar., 1-226
(o in altro luogo di privata dimora, o nelle sue dipendenze).
doglie / in questo primo ciel faccian dimora, / perché la diva, onde 'l
, cioè in propia mente, ov'ella dimora. beicari, 4-90: sedendo io
ogni matta speranza, / la qual dimora nel tuo capo grosso, / non faccia
'destinata è di palla a esser dimora, / poiché la saggia turrachina vuole
nocivo; si pasce d'insetti e dimora massimamente sugli alberi nelle indie orientali,
questi ultimi anni mi ridussero a quella dimora campestre dove aveva assistito all'ultimo e ridicolo
avanti lei compariva; perché occhio e dimora aiutano il vero; fretta e dubbiéza il
arme più acconcio non sia il popolo che dimora nella villa. cecco d'ascoli,
ch'un mezzo mese e più così dimora. monti, v-155: [invierò]
cavo orribile delle gote testimoniava d'una dimora sepolcrale, come pure le due corone dei
, e poi, per la lunga dimora in egitto, coll'egiziaco. leopardi,
rammentò poi sempre con soave desiderio la dimora in toscana e i gentili amici che
/ ch'io non posso soffrir lunga dimora, / da lo sdegno de l'animo
, / un abito eligente / lo qual dimora in mezzo solamente, / e tai
e senza nome. -figur. dimora serena, abitata da spiriti eletti;
del soggiorno dei beati; degno della dimora dei beati. -al figur.:
efficacia spirituale. linati, xvi-62: la dimora ci appariva in tutta la sua nuda
, sm. (plur. ant. dimora). armatura protettiva del capo,
manco ch'el poterà e non faci longa dimora de fora. = voce dotta
avevo perduto tutti gli entusiasmi per quella dimora romantica e diroccata, che, a
e è7rt87j|i. o <; 'che dimora in un paese, che si diffonde
sopra tutte l'altre [membrane] dimora, e appellasi l'epidermide, cioè a
: la figura nominata epimone, cioè dimora o indugio, è una locuzione maggiore della
par credibile che solo dopo 24 anni di dimora in venezia cominciasse a segnar epoche ne'
, la profonda oscurità della terra, dimora dei defunti (e nella personificazione esiodea
onori, / co'chiari ingegni far dolce dimora, i che qui, dove trofei
non piacque la terra / per ultima dimora, / la terra faticosa, / la
estens. e con riferimento al luogo: dimora, residenza (di persone);
non potrò mai più stare lungamente a dimora in nessun luogo d'italia. me
cronicamente incapace di metter su una propria dimora, per quanto modesta.
non avere patria, non avere stabile dimora. lippi, 7-96: e ben
cambiare facilmente domicilio, non avere una dimora stabile, passare da un luogo all'altro
gli scoiattoli e gli uccelli potevano trovar dimora più o meno fissa: non i
mi bisogna condannarmi volontario all'ostracismo dalla dimora estiva dell'allegria. fogazzaro, i-iay:
.: che è privo di fissa dimora, profugo. cattaneo, ii-1-362
sia pagana, sia cristiana, e dimora dei celesti); divino; celestiale
e vero, in cui ogni potenza dimora. sacchetti, 49: e tu fiorenza
si vedono in europa alla custodia della dimora dei re; ma quelle numerose guardie col-
apocrifo, adamo nell'amenti, nella dimora dei morti, ode la voce.
sempronio, 7-7o: perché l'alta machina dimora / non abbia alcuna, e
del fieno. savinio, 10-184: « dimora principesca » esclama il ragioniere, falciando
altra opera a fallire ivi il tedio della dimora, sarebbe più percettibile.
fallito cuore, per fare più lunga dimora, prese ad ordinare sue conestabolerie.
, e per tanto tempo avere stabile dimora, quelle austere forme della scienza più
/ ma fallo tosto, non frappor dimora. manzoni, pr. sp.,
ammazzo. 43. stabilire la dimora, l'abitazione; fermarsi. lacopone
, / a ritenerla e farle far dimora, / prima che più lontana se ne
, xxx-5-299: in vano a far dimora / il lusinga aprile e flora. giusti
nel vostro paese, e fa sua dimora tra voi, non lo rimproverate ma
le par che troppo il sol faccia dimora / a ritornarsi al suo splendido tetto
assai lontani, / voi che in qualche dimora secolare / facean su 'l virginale risonare
] caniculari, quando la ca- nicula dimora sotto i raggi solari, altri fasti,
non mi parve gran fatto deliziosa la dimora in quella città. baretti, 1-57:
coloro che 'l mandarono, e per cui dimora, sanza licenza de'suoi compagni e
biblico: stabile, fissa (la dimora, la casa). -anche: permanente
e vero, in cui ogni potenza dimora. nannini [olao magno], 205
non potette [aione] far lunga dimora / poi che partiti furo gli occhi belli
, / chi sua ti porti nella sua dimora, / o reginella dalle bianche braccia
, / un abito eligente / lo qual dimora in mezzo solamente, / e tai
ci ha invitato a bere nella sua dimora. il più ricco del luogo, ma
solamente volscente, e in solo volscente dimora; intorno al quale raccolti i nemici
propria sede); eleggere (la dimora). p. f. giambullari
ventitré anni in poi fermò la sua dimora a milano. carducci, iii-22-114: gli
stato in luogo: stabilirsi, prendere dimora, insediarsi, installarsi, stanziarsi temporaneamente
altri motivi); tappa; dimora, permanenza. g. bentivoglio
ondeggianti. loria, 5-219: comune dimora era il crinale del monte, in cospetto
soggiorno, ecc.); che vi dimora stabilmente (una persona). -
ei si ridusse a ferrara per più ferma dimora, dovè avervi condotto la moglie
hanno terra ferma: non avere una dimora fissa, una residenza stabile. -al
impaziente, / né indugio, né dimora unqua sofferse / anco ne l'im-
/ non aspettato ornai, che la dimora / sua lunga aveane sgombro ogni pensiero.
credenza che un qualsiasi oggetto inanimato sia dimora di uno spirito che vi entra spontaneamente
privilegi, acciocché ci sia apparecchiata una dimora confacente al nostro decoro. comisso, 7-351
a cavaliere del quale è situata la dimora un po'malandata del piccolo feudatario di
: qui tanto tempo abbiamo a far dimora / finché apparir veggiam più chiari lampi
giovanni crisostomo volgar., 2-61: mentre dimora e rimane l'uomo nella fiamma e
e compiacendosi in secreto dello incenerimento della dimora opulenta di un tanto patrizio. alvaro,
, ospitale (un luogo, una dimora); sicuro, tranquillo (un
/ si fa però che queto non dimora. mare amoroso, 92: li cavelli
tiene in filo così strettamente intanto che dimora a genova, dio sa quanto peggio
sai ch'el fece in alba sua dimora / per trecento anni e oltre,
a scegliere quel monastero per sua perpetua dimora. nievo, 339: o stentò a
non mi parve gran fatto deliziosa la dimora in quella città. g. gozzi,
. per estens. dare a qualcuno una dimora permanente e adatta, un'occupazione stabile
(334): quivi fissò la sua dimora. palazzeschi, 7- 116:
. per estens. che ha preso stabile dimora in un luogo; allogato, domiciliato
occupazione in un luogo, che vi dimora o vi lavora abitualmente. magalotti,
-stabile (il domicilio, la dimora, la residenza); consueto,
. esige una vita attiva e una dimora fissa e solida. d'azeglio, 2-36
di cinquan- tanove anni, senza fissa dimora. 4. per estens.
la penisola di pallene, in calcide, dimora dei giganti, che dettero battaglia
luogo a luogo, che non ha dimora fissa (la popolazione). piovene
la casa, e perir chi dentro dimora, / purché sia salva lei, che
cosa, cioè in propia mente, ove dimora. testi fiorentini, 191: in
ha già raccolte / delia, mentre dimora / con teti il fratei suo dentro il
del tutto né urbano, che queto non dimora. viaggi in terra santa, 347:
il tradizionale attaccamento dei gatti per la dimora: a calci, a forbiciate, a
, e per tanto tempo avere stabile dimora, quelle austere forme della scienza più
... il sole per sei settimane dimora sopra l'orizonte, formando a questa
crisostomo volgar., 2-61: mentre dimora e rimane l'uomo nella fiamma e
', passato poi a significare * dimora di donne pubbliche, bordello 'per l'
., 24-11: sì come la nave dimora in fortuna di mare,..
fortuna di mare,... così dimora la cittade per le discordie. medispini
non altiera / avesse astretto a far seco dimora / sì famoso guerrier più d'una
della terra e negli abissi più profondi si dimora. 4. figur. intenso,
g. stampa, 78: là dove dimora / chi partendo lasciò gli occhi miei
nire così francamente, dopo sì brieve dimora, che pure è stata al buio
volgar., 5-192: senza frapporre alcuna dimora si partì coh'armata. guarini,
lo mira e contempla e in lui dimora. guerrazzi, 31: oh! le
; / il suo corpaccio ognun senza dimora / alla frusta condanni e alla berlina.
cronicamente incapace di metter su una propria dimora per quanto modesta. frustratòrio
fuggito di città in città, di dimora in dimora, sconvolto da un'inquietudine che
città in città, di dimora in dimora, sconvolto da un'inquietudine che non
gentil trombetta de mia gente / senza dimora a mo qui chiamerai / bellezza con
settimo. onofri, n-105: ivi dimora sotto l'alta tenda / trattenuta dal
or che di là dal mal fiume dimora, / più muover non mi può,
, 10-72: quando s'accorse d'alcuna dimora / ch'io facea dinanzi alla risposta
vergini stolte, ma tu come savia dimora dentro con lo sposo. g.
sta fuori (una persona); che dimora in altra regione; che è nato
credi tu che in quella loro villereccia dimora quella pellinetta e quell'altre furbacchiuole si
locali che anticamente facevano parte di una dimora signorile (e in seguito per lo
che il pea traeva direttamente dalla sua dimora egiziana: dall'ar. halabieh.
più tempo ancora / che non crede dimora / porai, per me passare,
... monastero, la signorile dimora dei padri gaudenti, l'aristocratico collegio
/ e 'l ciel piove dolcezza u'la dimora. -ameno, ridente (un
tempo ancora / che non crede dimora / porai per me passare /
: trovammo gaia quanto mai la nuova dimora e i letticciuoli gemelli assai ben promettenti.
ventosi, e quando la neve vi dimora, si genera in lor buon venti.
molti altri gloriosi spiriti italiani fecero grata dimora in firenze, per apprendere il genio
, vi-206: vanne di quell'afflitta alla dimora, / o luna, e d'
, / trentasei anni in vita fe'dimora. amàbile di continentia, 50: condusse
, 795: [ii] ba1 dimora '. rocco borrominiano, appena appena
è vivo il mio germano. / ove dimora? parini, 305: per
nel ventre d'uno pescie, e dimora d'uno pesce ad altro trecento anni
/ se vuoi venir, vien via senza dimora. pananti, 11-68: sente un
maniera che nell'intervallo di quella sua dimora non potè operare che secondo il tenore
17-2: presso alla fin di sua dimora in terra, / giacea consalvo. collodi
o'un antico mastro molto accorto / dimora, ch'è chiamato vecchio cloto. ariosto
la fantasia del popolo vide qui la dimora delle fate. = voce sarda,
piantine destinate a essere trapiantate a dimora. novellino, 65 (in)
in giava e alle molucche, ove dimora ne'canneti, e si arrampica sopra
i-361: una grossa gabbia era la dimora abituale della scimia; a quest'ultima poi
ah lasso! da quel dì con lui dimora / in gran piacere, e di
comodo, tranquillo, accogliente (una dimora). latini, i-1221: io
.. / ed ogni damigella in gioia dimora. machiavelli, 693: per fuggir
[s'intende] non già la sola dimora del sole sopra l'orizzonte -che è
quello spazio di tempo che il sole dimora sopra l'orizonte. alfieri, 26:
proprio mestiere; che non ha fissa dimora, vagabondo. -in senso generico:
/ che in terra non faceva mai dimora / con tutti i piè, tanto è
dalle piume di giunchiglia, / che dimora sortì più fortunata / di quelle fortunate
, 13-535: si dichiara accolto a dimora come oblato della chiesa di san damiano.
qualche grumo di sangue formatosi per la dimora in solido e poliposo globo. 14
d'un giorno solo / è la dimora e perigliosa e incerta. / se dunque
impresa..., egli senza dimora tornasse in città e nelle prigioni andasse
/ tornasse in altro corpo a far dimora. lorenzo de'medici, ii-4: la
schiera / ch'assai tesor di spoglie mi dimora, / ond'io possa gradir la
confortevole, invitante, tranquillo (una dimora); dilettevole per l'aspetto ridente,
questi ultimi anni mi ridussero a quella dimora campestre dove aveva assistito all'ultimo e
/ la 'mmensa grandezza / nella stalla dimora. savonarola, 5-70: signore mio onnipotente
dell'europa preferisce la spagna... dimora nelle lande, nelle steppe e nelle
, confortevole (un luogo, una dimora); mite, salubre (la
{ snellamente, / e gìo sanza dimora / loco dove dimora / cortesia graziosa
/ e gìo sanza dimora / loco dove dimora / cortesia graziosa, / in cui
una città, un edificio, una dimora). boccaccio, '1-6:
/ dai lochi dove il verno fe'dimora / vuol ch'in campagna all'ordine si
ogni matta speranza, / la qual dimora nel tuo capo grosso, / non
e romana le grotte sacre erano ritenute dimora di ninfe e di divinità boschive,
qualche grumo di sangue formatosi per la dimora in solido e poliposo globo. berchet,
poi si guasta, se più vi dimora. sacchetti, 91-76: io vorrei che
bella e chiara fonte /... dimora a piè del monte / cécer,
estens. e scherz.: casa, dimora. -chiudersi, ritirarsi nel proprio guscio
sospetto, elesse / il calice gustar senza dimora. bandello, ii-1222: talor in
aquilano, 53: fra noi l'idra dimora / con sette teste e con so
diletto obria lo cacciatore, / dimora iloco, no 'l va seguitando. uguc
delle professioni, operaio che mette a dimora le piantine provenienti dai vivai destinate al
piante, prima del loro trapianto a dimora. 1 = denom. da bozzima
delle piante destinate a essere messe a dimora; incamiciatura, inzafardatura. =
nel cor figora, / è stata mia dimora / in chiaressa lucente, in parte
possono essere l'effetto della troppo costante dimora di quei corpi nella medesima situazione orizzontale
amorosa, / in cui sempre dimora / valore e caonoscenza, /
aspetto, e impaziente accuso / ogni breve dimora. scenari della commedia dell'arte,
una pianta. -anche: mettere a dimora. bergantini, 1-347: d'uliginosa
-disposto nel terreno; interrato; messo a dimora (una pianta). - anche
che ne vieta ogni indugio, ogni dimora, / che punto vi fermiate a
nell'impossibile, non si fa dentro dimora, com'è quando bisognan danari,
. metastasio, 1-i-1104: ah! la dimora / saria fatai: sollecito mi porgi
, che non cessò, per lunga dimora, d'imprimere, meditando, alle piaghe
/ a quelli che 'n disparte / dimora in altra parte /...
il suo vigore dopo alcuni mesi di dimora entro d'una città. carducci, iii-10-321
dei corpi non dimora certo una efficacia infinita; e d'altra
-inattività. delfico, iii-162: la dimora nelle guarnigioni e l'ozio dell'inabilità
ancora / sparte nella tua terra fan dimora /... / facea trombando inanimar
romano volgar., i-2-18: come più dimora l'uomo ne l'avarizia e
quistione, l'impulso era di prender dimora in uno di quegli alberghetti di poco
incastrate nell'ombra anticipano il lusso della dimora. 5. medie. che
di munirla [la piazza] senza dimora e di rinforzarla d'opportuno presidio. delfico
mattutina, / la qual fa sua dimora in oriente, / e tutto 'l mondo
urna pregiata, ov'il tuo fral dimora, / con lagrime negli occhi e fiori
all'alba, dove l'uomo senza fissa dimora s'incitrullisce a lanciare cento e cento
particella pronom. diventare cittadino; prendere dimora in città; contrarre abitudini cittadinesche;
. incoiato, sm. latin. dimora, residenza lontano dalla propria patria,
mi sono incontro al bel paese / dove dimora ciascun mio pensiero! ariosto, 4-36
3-2 (65): conciossiacosaché la mia dimora sia increscevole, vorrei, se piacesse
nel secondo anno, benché dopo breve dimora, precipitano in malattie croniche, incurabili.
a rappellare il manriquez la cui lunga dimora in venezia stimavasi indecorosa. mazzini, 83-
fran /... dimora in pace, / ma con parlare alteramente
che fora / perigliosa pur troppo ogni dimora. pindemonte, ii-458: avvisa gli
4. fermata, sosta, dimora. ariosto, 1-25: mentre con
i nobili di fresca età, intolleranti della dimora, abboccano le statue infarinate di zucchero
li qual in la corte con teco dimora. / molto di loro tu te ài
che la pianta cresca, infino che dimora ed ha le sue radici nella terra.
mi feci uno infinto capezzale e sanza dimora il lettereccio sonno m'assalio. pindemonte
che, mentre che la gente attenta dimora a vedere la vostra battaglia che essi subitamente
renitente / et ostinata in fargli far dimora, / darebbe di sé indizio e chiaro
ariosto, 13-21: disegnò quivi senza più dimora / condurre al fin l'ingordo suo
surroga un'altra equivalente ad abitazione o dimora, ben è facile intendere che nel
la scena; coro permanente era la sua dimora. = voce dotta, lat.
5-379: inibì l'ingresso e la dimora in roma a tutti che avessero avuto
fiori e l'erbe, / tanta dimora fe', che non s'avvide / tre
, iii-27-60: mirate nel piacer dove dimora / la vostra donna ch'è 'n
pur ricercati nella loro oscura e tacita dimora dalla inquirente autorità del tiranno, arditamente
un luogo, stabilirsi; prendere stabile dimora in un territorio, stanziarsi (un
2. che ha preso stabile dimora, stabilito; stanziato. ferd
insegna / la qual dimostra u'la vertù dimora. alfani, xxxv-ii-608: questa mia
mani degli insidianti uomini ne'notturni tempi dimora. s. bonaventura volgar., 4-52
di dio, nella sua protezione farà dimora. lo assalto deltinimico non gli nocerà
: ogni pensiero della femina continua- mente dimora in fioriti giardini, dove s'inghirlandano le
. morgagni, 287: per la dimora e ringorgamento d'essi fluidi insorgono le gonfiezze
insubre terra; / e rompono feroci ogni dimora / brescia e milano a gridar mora
. gualdo priorato, 155: senza dimora s'accinse all'intacco di quelle fortificazioni
finice; / alexandro la vide ove dimora, / con cresta la 'ntagliò que'che
anche un esercito straniero, che passa o dimora sopra l'altrui territorio, è sottoposto
: amore fa timidi coloro in cui dimora... questo avviene, percioché
intenzion non era che per la sua dimora quivi il conte stesse in perpetuo essilio
la 'ntenzione di colui in cui dimora dalle necessarie cose, e disponlo alle
por tempo in mezzo, senza dimora. 3. impedito, ostacolato
mi perquote / senza intermission, senza dimora. manzoni, pr. sp.
il cortese volgar., i-114: così dimora la donzella in della compagnia di breus
di là a roano, senza interpollante dimora, trovo ericinta, mia madre,
i sospetti e le gelosie di questa dimora dell'infante a milano, e quello
la scena; coro permanente era la sua dimora; coro interrotto era l'interlocuzion sua
i-211: per non lasciarlo nella lunga dimora intepidire d'affezione e di buona volontà,
, 13-274: a inaugurare la nuova dimora il marito dette una festa, in mio
nobili di fresca età, intolleranti della dimora, abboccano le statue infarinate di zucchero e
core meo sempre fedele, / però dimora intra crudele sorte. cavalca, 20-18:
, 1-ii-149: aveva vicino alla sua dimora una grotta,... protetta contro
dimmi in che parte ogni mio ben dimora? di leo, 169: ben teco
. 5. per estens. prendere dimora stabile in una località. faldella
, e quali donne? intrudersi nella dimora del vicario di cristo, e annidarvisi
rotta si fugge, e noi facciam dimora, / e perdiamo la vita inutilmente.
che possibile ma utile e ricreativa la dimora dell'uomo. -ant. assalire
. trascorrere l'inverno in una data dimora o in un luogo adatto ad affrontare
presente / a la sovrana in cui pregio dimora. b. tasso, ii-xxxvi
uscì dal corpo, come invisibilmente vi dimora. scala dei claustrali, 434: per
= deriv. dall'avestico airyana 1 dimora degli aria '; cfr. fr
. quivi incominciò a fare la sua dimora. saba, 155: deserta com'è
, col quale lo animo, mentre dimora in terra, fa tutte le sue
sovente / de la guerriera far lunga dimora. / seco la vide il sol da
, xii-1-294: nelle labbia sua sempre dimora / là simile d'un angel la pietate
, nell'isola di creta, come dimora del minotauro, e quello egizio descritto
. llaccia / per un guardar, dimora al suo servaggio. fiore, 47-4:
i crespi favi / la stellata lacèrtola dimora / e mangia il mel con l'improvviso
d'ispirazione poetica e scelsero a loro dimora e cantarono nei loro versi la pittoresca
colpo a l'altro mai non è dimora, / e nel colpir fan foco e
ch'io vegga ornai dolce il mio ben dimora. foscolo, iv-363: lancia il
sono ancora mossi. bembo, 9-1-235: dimora... fece l'esercito degli
nel tuo vaso ognora / ninfe faccian dimora, / quant'altre furon mai vaghe e
asfòdelo prato / là per dove è la dimora dell'anime, spettri di lassi.
iii-178: or mentre fan tra noi dolce dimora, / il gran tonante istesso /
lastrico alle travi, / di ben retta dimora abbia sembianza. 7.
può nel vizioso / far longiamente sua dimora il fallo. = voce dotta
, ma di cittadinanza dopo la stabil dimora di tre secoli. cantoni, 26
i lauri si addensavano ad accerchiare la dimora degli uomini, a lambire i vetri verso
v.]: * lauro ', dimora degli antichi monaci; lo stesso che
rimandar a lavéggio, / né ben dimora sul taglier lo sale. paganino bonafè
i e se en sua ubidenza ben dimora / e mostrasi di lui servir vogliente
/ alto savere e piena veritate / ove dimora e grana copiosa, / non dotto
: or che di là dal mal fiume dimora, / più muover non mi può
era cielo; il sole ignorava la sua dimora; le stelle erravano smarrite; tutto
/ piansemi amor nel core, ove dimora. petrarca, 319-1: i dì
ella è oggi, e 'n qual parte dimora, / qual a vedere il suo
accogliente, ospitale (una città, una dimora); moderato, carezzevole (il
m. -ci). biol. che dimora nel mezzo dell'alveo, a distanza
pesci simili a fiori coronavano la nostra dimora. -di veicoli. carducci
il pesce, che nell'alto mar dimora, / o la ghiarosa riva ama e
., 6-1 (144): sanza dimora il lettereccio sonno m'assalio. candido
. 9. locuz. -avere dimora alla lettiera: giacere a letto ammalato
, 255: un mese fu la nostra dimora alla lettiera, poscia resta liberi dalla
. per estens. alloggio, ricovero, dimora. alfieri, xiv-1-233: volendo venire
9-5: il luogo dove il cavallo dimora, sia il giorno bene purgato e
-senza letto né tetto: senza dimora, senza casa. tommaseo [s
né, sì chinato, lì fece dimora, / e come albera in nave si
asiatiche, è comune in italia e dimora soprattutto in vicinanza delle acque, dove
. ariosto, 24-113: senza più dimora, come pria / liberato d'assedio
., 306: e 'l servo non dimora nella casa in eterno; ma il
casa in eterno; ma il figliuolo vi dimora in eterno. e inperò se il
de gasperis avevano uniformemente tappezzato questa loro dimora con una stoffa grigia e pesante che
le dimostrazioni, de la filosofia dimora, e bene è signore; ché
ti piace, e tu fa'qui dimora; / se non, tu se'nella
disegno, o ordinasse la villa o la dimora informata a tale stile. borgese,
sacra alle muse e, secondo alcuni, dimora di orfeo; dal gr. aei37
figur. territorio. - anche: dimora. dante, par., 2-4:
38: sonni soavi e lievi ha ove dimora. gherardi, 1-ii-386: fatta questa
albertano volgar., 1-7: nel diserto dimora la lievore e la salvagina. esopo
gozzano, i-411: oimè, la dimora non è imperiale! ha una lindezza
fu chiesto l'assenso per stabilire la dimora in venezia. filangieri, ii-248: trascurando
, 8-86: tolta ogni lite, ogni dimora, / sol giudice tra voi parli
i suoi, / ella tutt'ora dimora con voi. cronica degli imperatori romani
locóre, sm. ant. collocazione, dimora, residenza. - anche al figur
2. abitazione, albergo; residenza, dimora. r. da sanseverino, 16
. quivi incominciò a fare la sua dimora. poerio, 3-51: l'intelletto
, / a ritenerla e farle far dimora, / prima che più lontana se ne
. m. -ci). che dimora sul fondo e lungo le rive dei
nel cor figora, / è stata mia dimora / in chiaressa lucente, in parte
/ che luce ne la parte ove dimora / la donna di cui dire amor mi
, / cortesia e valor dì se dimora / ne la nostra città sì come suole
partic. da quella romana era considerata dimora di divinità e assumeva quindi un carattere
più tempo ancora / che non crede dimora. dante, purg., 6-148
garzo, xxxv-11-304: la luna non dimora / in uno stato un'ora.
luca, / cortesia e valor dì se dimora / ne la nostra città sì come
terra in 2 ore; e la dimora ch'è 'l sole in un segno,
ne dae il mese; e la dimora ch'egli fae ne'12 segni, ne
che va col cuore e col corpo dimora. idem, purg., 19-27:
critiche che erano imminenti lungo la mia dimora a firenze? b. croce, iii-27-306
loco, / arde immantenenti / ciò che dimora loco. bestiario toscano, 31-17:
adibito, per lo più, come dimora di una persona o di una famiglia
lo buon bernare la calandra / spesse volte dimora in buono luoco. latini
: offrirgli un ricetto, procurargli una dimora, fargli il posto; posare, collocare
passaggio, entrare; scegliere la propria dimora. guittone, 32-9: or non
posto; offrirgli un ricetto, una dimora; cedergli il passo; accoglierlo,
, 6-32: la figlia a far dimora / è forzata lassù dove ogni prova /
obbligo, dopo il primo anno di dimora, inviare in ogni semestre un saggio coi
maestro: edificio o attendamento adibito a dimora di sovrani, a sede del governo
servizio in una reggia oppure in una dimora nobiliare o signorile, occupandosi nello stesso
come sede e centro della famiglia; dimora, abitazione, appartamento. -in partic
- in partic.: la terra, dimora degli uomini. -anche al figur.
la magione a qualcuno: procurargli una dimora, ospitarlo. imperiali, 4-74:
dal lat. mansio -ónis 1 fermata, dimora ', da manére 'rimanere,
. pagliaresi, xliii-181: poi senza dimora / di ciel sì venner, perché dio
. monti, x-1-103: nella sua dimora a berlino, quella reale accademia lo ascrisse
or che di là dal mal fiume dimora, / più muover non mi può,
. boccaccio, vi-173: senza far dimora / da lei si di- partia:
di mezzi a quest'orribile e detestata dimora, e già morto ad ogni godimento
are. lamberti, 51: la lunga dimora che [i colchi] fanno in
mal che mi fa a durare / la dimora sentire! / e poi ch'ella
che, nell'intervallo di quella sua dimora, non potè operare che secondo il
fino all'apertura del buco in cui dimora; commestibile; comune. abita nei
castello; palazzo solenne e severo, dimora nobiliare o signorile'(per lo più di
sortita. montale, 3-133: là aveva dimora il suo vecchio amico giampaolo, sparito
[d'edera] venerabile dell'antica dimora signorile, e appena le imposte sbattute
de'medici, ma nelle mani della'giannetta dimora. dominici, 1-56: data t'
la tua e di stratonica tua moglie dimora. tasso, 7-6-62: frenare i
. mansionarìus 'che si riferisce alla dimora, alla stazione '(fulgenzio),
(fulgenzio), da mansio -ònis 1 dimora, residenza '; cfr. fr
. mansionatìcum, da mansio -ònis 1 dimora, fermata '. mansionato (part
luogo di residenza, di abitazione; dimora, sede (anche con riferimento al mondo
voce dotta, lat. mansio -ònis * dimora, sosta ', da uno dei
tavola ritonda, 1-96: se tristano dimora in questo paese, egli, per
ma mester falli allora / che nel contrar dimora, / per mantenersi a bene.
, / amore e carità in lor dimora, / mantenitor di pura leal- tade
letargo; il morso è assai pericoloso; dimora in siti tanto aridi quanto umidi;
armata, per la lunga e oziosa dimora ch'ella fece in dalmazia, s'
tuttora, sra grato il fin come nostra dimora. dante, conv., iv-xxvm-17
tra'bianchi marmi la spelonca / per sua dimora. -parete marmorea. dante
, / ed ogni damigella in gioi dimora; / e me, n'abondan marrimenti
/ del mal stato, in che dimora. m. villani, 5-39: l'
mediev. ma [n] sum 4 dimora ', dal lat. ma \
ant. més, rum. mas 4 dimora ', lat. mediev. mansuarius
dentro, intendono di fare una lunga dimora in campagna. monti, ii-16: il
avere uomo fino a tanto ch'egli dimora sopra la terra; e credimi che,
ilo savere che dell'arte s'apprende dimora. come se noi dicemo che ile
indicazione. 19. sede, dimora. dante, purg., 18-30
di così fatti ragionamenti e di tale dimora, fosse venuto in pensiero di parlarne
noè stesso fosse passato in america e fattovi dimora. botta, 5-384: se il
dirà che ortensia quintilia, quella che dimora più a basso, sia sorella d'ortensio
inanti, / ed ogni damigella in gioia dimora; / e me, n'abondan
sott'ombra di ghirlanda d'erba / facean dimora gli vostri occhi quando / amor ferì
, / cortesia e valor dì se dimora / ne la nostra città sì come
/ quando sola mi tolsi a la dimora / violata del sogno. e. cecchi
disus. edificio secondario annesso a una dimora di campagna; dipendenza. -in
680: la mia carica importava la dimora nel palazzo, e una maggiore dimestichezza
/ piansemi amor nel core, ove dimora. idem, purg., 29-31:
marito della sorella d'odoardo, che dimora da due settimane in firenze,.
de mori, 74: dopo lunga dimora, licenziatasi lidia da lui,.
acque limpide e fresche, sono la dimora de'merli acquaioli. bacchi della lega
. 9. bot. messa a dimora: trapianto e sistemazione di una piantina
a rimanere stabilmente (v. anche dimora, n. 5). 10
. exotxé (o * emigro, cambio dimora '. metèco1, sm.
2. piantare, seminare, collocare a dimora per la durata del ciclo vegetativo (
incarichi e con compiti precisi; prendervi dimora stabile, alloggiarvi. dante, vita
che volta e gira, e non dimora in loco, / e mette in bono
grave mora. pagliaresi, xliii-181: senza dimora / di ciel sì venner, perché
sé. -mettere, porre tempo, dimora, indugio, spazio in mezzo:
facessero tradimenti. tasso, 10-4: dimora alcuna / non pone in mezzo e prende
nel secondo anno, benché dopo breve dimora, precipitano in malattie croniche, incurabili.
cioè, che presso a tre mesi dimora nel campo, e un altro,
]: 'milàcride': sorta d'insetti che dimora ne'molini e ne'palmenti e si
amoroso e arguto messaggio d'invito da dimora in dimora stellare. -per antonom.
arguto messaggio d'invito da dimora in dimora stellare. -per antonom. stor.
s'inquadra alla finestra / di quella mia dimora d'una volta, / di questa
finestre il minacciante cielo nemico alla sua dimora. -avverso, ostile (il
speso: / alcuna rara e minima dimora / in quest'uso per me da voi
spirito de la vita, 10 quale dimora ne la secretissima camera de lo cuore,
: lo spirito naturale, lo quale dimora in quella parte ove si ministra lo nutrimento
mattutina, / la qual fa sua dimora in oriente, / e tutto 'l mondo
19: -il traditor qual è? dove dimora? / -miralo! nella destra ha
per rivettovagliare l'armata navale e la dimora delle truppe in linguadoca e provenza mirassero
, 2-ii-806: caro misografo, di irreperibile dimora. = voce dotta, comp.
. idem, xxxv-ii-210: in poca dimora / provide per mi sura
ascendea / per misurare il di senza dimora. cariteo, 383: le stelle in
trissino, 2-1-244: si dipartì senza dimora, / e menò seco il vescovo
cattaneo, v-3-163: questa descrizione d'una dimora che unisce la mobilità della vita nomade
. levi, 6-43: era la vecchia dimora di una famiglia nobile che da molto
[l'abate de ballivier] trovò la dimora abba- ziale troppo rude e troppo modesta
solo a chi osava farne la sua dimora. idem, 147: l'osserva
ci tien'chiusi in sì molesta / dimora, ove il digiun n'uccida
/ come a l'usato teco non dimora / quella ch'ogn'altro ardor dal
comodità, lusso, raffinatezza (una dimora). ariosto, 7-48: per
onori / co'chiari ingegni far dolce dimora, / che qui... /
, xv-435: ti avverto che la mia dimora non può essere che momentanea. manzoni
monachismo girovago, i monaci benedettini hanno dimora fìssa. 2. stato, condizione
era un antico monastèrio divenuto più tardi dimora padronale. palazzeschi, 1-246: quando
monistero. 3. ant. dimora di un anacoreta, cella di un
per giusti fini, vuol cambiar dimora; / se questo è vero,
/ che luce ne la parte ove dimora / la donna di cui dire amor mi
, mondo di là o dell'aldilà: dimora assegnata alle anime dei defunti secondo
; condurre una vita errabonda, senza dimora fissa. dante, conv.,
alla leggiera, che per nascita o dimora possano meglio di ogni altro combattere e
-che ha la propria dimora fra le montagne (una divinità)
loro privati beni. — che dimora sui monti (una divinità).
e le comodità atte a offrire una dimora confortevole (un appartamento).
bianchi marmi la spelonca / per sua dimora. pegola ut, lxxx \ lu-ll-245:
/ da le donzelle in cui beltà dimora. tommaso di silvestro, 25: per
moranza, sf. letter. ant. dimora, sede. libro di astrologia
giamboni, 7-8: il popolo che dimora nella villa... tiene al
perché mormoravano i religiosi per la mia dimora in convento, pensai di sgombrare la
là lontana / nella stessa stagion facea dimora / d'un'ampia signoria la marchesana,
morosa, dal tempo che la volontà vi dimora intorno. a. cattaneo, i-204
da essa destare mentre nella presente vita dimora. somma de'vizi e delle virtù
senza morte, che la sua vita dimora ed è nell'anima d'un solo uomo
. moschile, sm. letter. dimora, nido di mosche (e ha
ha / l'alte vertù che fan dimora e stata / indela vostr'onorata persona /
istando a mal servagio / gravami la dimora, / ché non colora -in mostrarmi
con molta mia sodisfazione d'una breve dimora in pesaro presso quelli munificentissimi prìncipi,
nembo. -plur. casa, dimora. pindemonte, 4-953: tanto ai
a residenza o ad abitazione; casa, dimora. nuovi testi fiorentini, 199:
-quattro mura: ambiente chiuso, dimora angusta, in cui si è costretti
non fa muschio: chi non ha una dimora fìssa o chi muta spesso residenza generalmente
è difficile credere che museo significhi 'dimora delle muse ', se si giudica da
non si muta, / anzi vi pur dimora. chiaro davanzati, 64-10: voi
18: sull'uscio assiso della pia dimora / egli mirava la nascente stella.
faccia. castelnuovo, 2-249: chi dimora nel nascondimento dell'altissimo 'alberga all'
: / ond'io morir voria / sanza dimora avere, / s'io dovesse tenere
: lo spirito naturale, lo quale dimora in quella parte ove si ministra lo nutrimento
e naturate in paese da una secolare dimora, alle quali era affidata nei diversi domimi
, dove per tre anni avevo fatto dimora. parini, giorno, i-189:
, regione, città, che hanno dimora più o meno stabile e duratura in
pers, 199: non sospenda dimora / la battaglia amorosa. / non
s. e de negoziare e fare dimora nel suo dominio, prego quanto più strictamente
può nel vizioso / far longiamente sua dimora il fallo. cino, 190: pel
e tornar alla sua posta senza nisciuna dimora. g. m. cecchi,
pianticelle innestate, prima della messa a dimora. g. b. tedaldi
), diffusa nell'africa sud-orientale, dimora in zone coperte da fitta vegetazione e
dalle foglie della melaleuca vivi dimora, specie appartenente alla famiglia mirta- cee
incisione. 2. scegliere la dimora per sé o per la propria famiglia
al paradiso terrestre, in quanto prima dimora del genere umano. dante, purg
gozzano, i-4xx: oimè, la dimora non è imperiale! ha una lindezza
, /... / tanta dimora fé che non s'avvide / tre il
! colletta, 2-ii-311: la mia dimora in sicilia, dopo discaricatomi di ogni
il vero, oscuro e difficile a vedere dimora altrove. - cappita! voi stringete
ariosto, 13-21: disegnò quivi senza più dimora / condurre al fin l'ingordo suo
modo, né mi sarebbe stata la dimora noievole. d. bartoli, 7-3-124:
propria attività; che non ha fissa dimora, che è costretto a cambiare spesso
gano gli avvisa / che navighi ruggier senza dimora. alfieri, 5-35: motore e
a milano, e durante quella breve dimora, notava che le figlie delle nostre
la notte, dalle finestre aperte della cupa dimora, veniva frastuono di osceni canti.
né dell'olimpo in vetta / la tua dimora non è già. carducci, iii-1-3io
condizione, cinquanta libbre d'oro senza dimora noverar gli fece [al capitano francese
gessi, 86: nel tempo di nostra dimora a berber ci occupammo della ripartizione dei
per la facilità di dupplicarli nella eventuale dimora in più di una parrocchia, ossia col
, tipica della sardegna e adibita a dimora fortificata; ne restano circa 7000 esemplari
coltivare in semenzaio prima di porre a dimora. palladio volgar., 4-19:
schiegge / a gli uomini nimica si dimora [circe], / nodrita a'sospir
, / arde immantenenti / ciò che dimora loco. ristoro, 7-2: quando l'
lito; / disegnò quivi senza più dimora / condurre al fin l'ingordo suo appetito
agli occhi invisibile e nel cuore ne dimora. v. franco, 317
pietro di bernardone si dichiara accolto a dimora come oblato della chiesa di san damiano
figliuoli e di se medesimo, saragli dimora negli anni infermicci e senili sin
10-ii-288: nella forza passiva dell'attrazione dimora certa virtù occasionale di altra specie di
come verificabili anche in persone che facciano dimora in un luogo occasionalmente. salvini,
vecchio di nome patricio... dimora presso al sacrario di sotto allato al muro
mattutina, / la qual fa sua dimora in oriente, / e tutto 'l mondo
mille ricerche, non potè occultarsi ch'egli dimora celato in un certo luogo davanti alla
, tiene coloro, ne'quali esso dimora, del tutto oziosi. giov.
. dal gr. otxo£ 'casa, dimora 'e cpó ^ oi; 'paura
uno sviluppo conveniente, sono trasferiti a dimora; può essere sottoposto, per scopi
e naturate in paese da una secolare dimora. cantoni, 578: vi lascio a
tu sai ch'el fece in alba sua dimora / per trecento anni e oltre,
mondo). -in partic.: dimora o sede assegnata alle anime dei defunti
l'anno i'fo viaggio / dove dimora quella che è mia dea, /
dall'on- date, ma fitta ne dimora. a. f. gori, io
chiabrera, 1-iii-299: verso macheronte, ove dimora / allor d'erode la superba altezza
: vuole il cittadino che la sua onorata dimora attesti delle ben locate ricchezze, cresca
di vita, una sistemazione, la dimora, ecc.). dante,
perduto. carducci, iii-6-208: nella dimora in ispagna più gli crebbe l'odio
/ che luce ne la parte ove dimora / la dama di cui amor mi
lo parlar e l'andar e 'l far dimora / e li atti e li costumi
270: al ben far non far dimora, perché presto passa l'ora.
fece prendere. boccaccio, viii-2-29: la dimora sua [d'orazio]..
come, essendo prodotta l'affluenza o la dimora straordinaria del sangue e quindi lo stimolo
mattutina, / la qual fa sua dimora in oriente, / e tutto 'l mondo
e naturate in paese da una secolare dimora. monelli, 2-473: mi hanno
. linati, xii-165: nar- cissa dimora con una vecchia zia in una casetta all'
orlo de la vita, j qua giù dimora e qua sù non ascende, /
e che come fossero spesi senza altra dimora aveva da farsi quel che diceva.
. / e se 'n sua ubidenza ben dimora / e mostrasi di lui servir vogliente
a l'altro, / con tal dimora pur che, quando increspa / il primo
presso di sé o nella propria dimora. -anche con riferimento a luoghi,
presso di sé, nella propria dimora, offrendo ospitalità. -anche con riferimento
, sm. letter. casa, dimora, alloggio; luogo di abitazione,
ed ospizi e protezioni e luoghi di dimora e aneddoti e tradizioni e novelle.
una lettiera d'osso d'indiani leofanti dimora. dominici, 1-137: nel suo grado
ostale, sm. ant. ostello, dimora. - in partic.: casa
ant. e letter. ostello, dimora, in partic. suntuosa; alloggio
fosse renitente / et ostinata in fargli far dimora, / darebbe di sé indizio e
stanza felice, dove il gran signore dimora? botta, 5-264: le ottomane
castello? chiaro davanzali, lix-15: ove dimora e posa / cortesia e valore?
29: al suo povero ovil senza dimora / tornossi e al padre con pronto desìo
notte! -casa, abitazione, dimora. pagliaresi, xliii-131: per tutto
stinian, 1-63: dona, non far dimora, / non perder tempo,
dimensioni (con partic. riferimento alla dimora propria dei popoli nomadi); tenda
, la tribù che abita in tale dimora. f. casini, i-112:
dio fuoco, e nell'inverno era la dimora dei cani e dei gatti.
reno dell'uomo in contrapposizione alla dimora transitoria sulla terra.
a'costumi dei luoghi dove va o dimora. proverbi toscani, 205: ogni
ma paga di me stessa io fo dimora, / qui me ne vengo. michiele
aereo dentro le nubi. -la dimora degli dèi. monti, 1-563:
mai non fui; ma dove si dimora / per tutta europa ch'ei non sien
giovani piante prima che siano messe a dimora. 6. marin. disus.
è stato il prete santi, che dimora là in quella casa, ed è
morte. gigli, 3-10: nella dimora in quel santuario non sapeva io contenermi
cerebrali prodotte dall'insolazione, dalla dimora in un luogo stretto e poco aerato,
oro / e poi nel loco dove fai dimora, / gra dito a
effettiva. delfico, iii-162: la dimora nelle guarnigioni e l'ozio dell'inabilità
dolce e bello / con noi gaio dimora / e canta ciascuna ora; / ma
, quivi incominciò a fare la sua dimora. manzoni, pr. sp.,
nel cor figora, / è stata mia dimora / in chiaressa lucente, in parte
luogo di soggiorno temporaneo alla volta della dimora eterna; dipartita, morte (con
parte / e là ove siete sì dimora asiso. bianco di siena, 2-105:
premiando avvilire gli scrittori. -consentire la dimora (un luogo). fatti di
., 79 (108): egli dimora in questo luogo infìno alla pasqua di
pochi dì fa, una femminetta che dimora nelle vicinanze di san paolo, per
, provvisorio (una costruzione, una dimora). bettinelli, 1-i-30: il
per la pastura che trova piagente / dimora illoco e d'essa si contene. dante
succiessione paternale. -che è dimora del padre (una casa).
, si è trascorsa l'infanzia (una dimora, un luogo, in partic.
a'padri è di gran patimento il farvi dimora. -sofferenza inflitta; angheria,
., 33-21: sì come la nave dimora in fortuna di mare,..
di mare,... così dimora la cittade per le discordie, et
12-22: fa lor far quivi dimora, / perché di cibo non patischin brama
uno mortifero draco voracissimo et invisibile dimora. 2. figur. non
patrii riti. -che costituisce la dimora avita, nella quale si sono succedute
haliti per sue paurezze e per sua dimora. = deriv. da paura
lo più sugli alberi ed ivi vi dimora fin tanto che vi sono frutti da
: infin a tanto che '1 peccatore dimora indei peccato, tutte le sue opere
pecorile. 2. figur. dimora molto misera. baruffaldi, 1-222:
tanto, figliuol mio, fatt'hai dimora / in lontani paesi, e preso moglie
. linati, 20-252: luogo e dimora, questi, che per la loro
e notte penava / faciendo sì gran dimora, / che disiando perla. ruggerone da
grigio, marrone, fulvo e bianco; dimora lungo i fiumi e i laghi e
bella, / nelle cui chiome non dimora strida. -incantevole, delizioso;
quella basilica e lasciar le vestigia della forzata dimora. pacichelli, 1-110: ieri appunto
à temenza / e chi nella pregion dimora e cova / e chi del male altrui
che va col cuore e col corpo dimora. giusto de'conti, i-45: la
accrescimento di forze e per la lunga dimora che 'l re faceva in paese tanto
amico, e dove è oggi vostra dimora stata, che veduto non v'abbiamo?
le fila cui era sospesa la pensile dimora. tarchetti, 6-i-322: il pappagallo
, ii-113: in quei pochi giorni di dimora presso questi due ultimi mussulmani, non
le mani in tutto il tempo che feci dimora in vienna. g. gozzi,
'bianchi marmi la spelonca / per sua dimora. idem, par., 20-37
punto lo spirito animale, lo quale dimora ne l'alta camera ne la quale
perquote / senza intermission, senza dimora. colletta, 2-ii-285: molto
amoroso e arguto messaggio d'invito da dimora in dimora stellare. 2.
arguto messaggio d'invito da dimora in dimora stellare. 2. perseverante,
o parrocchia) fuori della sua fissa dimora (domicilio 0 quasi domicilio) pur
perseguiti coloro che si procuravano questa terribile dimora a furia di tante fatiche.
chiaro davanzati, lix-21: ove dimora e posa / cortesia e valore?
servir tuttora, / non fu lunga dimora / ch'eo viddi che. ssua vist'
immaginat'ha / l'alte vertù che fan dimora e stata / indela vostr'onorata persona
de gasperis avevano uniformemente tappezzato questa loro dimora con una stoffa grigia e pesante che
ed è in sua natura pesante, e dimora nella forcella del petto e restrigne il
poi la mia intensa in voi solo dimora. chiaro davanzati, xvi-40: non vi
continuare oltre il predetto termino così fatta dimora in teatro. -con riferimento alla
26: la quarta casone è far dimora in logo pestilenzioso, imperoché subito l'
il piacere non vi soggiorna, vi dimora la noia. carducci, iii-23-240: libertà
de lo meo petto è fore / e dimora in sua balìa. bonagiunta, lxih-57
per la pastura che trova piagente / dimora illoco e d'essa si contene. campofregoso
/ ch'asconde qui beigli occhi ove dimora / tutte piacevolezze intiere e salde.
/ piansemi amor nel core, ove dimora. idem, in}., 34-53:
tema non sia sdegnatrice / di mia dimora, ch'è contra volere. idem
quell'altra dove la recitazione fa alquanta dimora. -mus. disus. pausa
isnella- mente, / e gìo sanza dimora / loco dove dimora / cortesia graziosa
/ e gìo sanza dimora / loco dove dimora / cortesia graziosa, / in cui
. chiaro davanzati, lix-15: -ove dimora e posa / cortesia e valore?
fervidi suoi detti / a farle far dimora. marino, vii-297: è una
torniate / dentr'a brandizio senza far dimora / per prendere il possesso de la terra
oh, felice colui il quale innocente dimora nella solitaria villa, usando l'aperto
. il piantare, il porre a dimora; l'essere piantato; il punto (
necessita di essere trapiantato, messo a dimora (una pianta). landino
in cui si compie la messa a dimora di una pianta. landino [plinio
dentro la grotta di un boschetto vicino aveva dimora una coppia di grossi leopardi, e
2. intr. disus. prendere dimora stabile, stanziarsi. vico, 4-i-828
mi postergo / il dispiacer de la dimora ingrata. gualdo priorato, 6-iii-129: postergata
le giovani piante prima di metterle a dimora. = voce tose., forma
3. piantato, messo a dimora (un albero, una coltivazione)
a crescere senza essere trapiantata; a dimora. vocabolario di agricoltura [s.
aldini, i-552: ecco laggiù la dimora ideale per un pensatore ad alto potenziale