ovidio vólgar., 2-10: dimmi, che t'ho io fatto, che
la città. pulci, 27-205: ma dimmi, o figliuol mio, dove è
occtsus. grazzini, 3-1-97: dimmi... / se 'l petrarca ne'
mondo qua ti veggo appetto. / dimmi, cugin, quel che tu vuoi
non gli dicesse: « amico, dimmi un poco: se ella avesse acconsentito
dee., 2-9 (226): dimmi se io posso intorno al tuo amore
non ti corbello a modo mio / dimmi che non son oste affededdio. bar etti
lite ». carducci, 760: dimmi tu, bel marinaio, / così dio
. buonarroti il giovane, 9-340: dimmi, uom dabbene, di', quand'ei
. idem, purg., 22-19: dimmi, e come amico mi perdona,
andrea da barberino, 1-74: ora dimmi: quando tu ti ripenterai, o
, ii-8-57: come si poteva, dimmi, esser più fini, più veri,
ancise amorosa. chiabrera, 3-4-52: dimmi: è sì stran, ch'altri rimanga
4-325: ma lasciamo andare, e dimmi chi è quella fanciulla che tu hai
, 64: o maestro abbachista, or dimmi tue: / quante uova vanno in
più fecondi. marchetti, 2-380: dimmi ond'è ch'a chiunque alcuna orrenda
che la diana stella, / deh, dimmi perch'io vo, se tu lo sai
. cavalcanti, iv-87 (52-7): dimmi se 'l frutto che la terra mena
si turbarono. sacchetti, ii-158: dimmi: -deb'io fare quello che mi
m'appago. idem, 23-131: dimmi: perché giacendo / a bell'agio,
salvini, 22-8: or via, ciò dimmi, / e schiettamente e per appunto
magica. a. adimari, 1-94: dimmi un poco come farai? -oh!
idem, inf., 2-84: ma dimmi la cagion, che non ti guardi
[luciano], 11-3 * 35: dimmi, 0 solone, per quelli che
iii-130: vieni qua, figliuolo mio, dimmi: come fa tutta la italia?
armoniosissimi. melosio, iii-281: bocca, dimmi: chi sei? stanza adorata /
che chiabrera, 459: però, dimmi, che fai? come ne meni
infelice giorno. marino, 6-23: dimmi, al nunzio di giove adon converso,
nunzio di giove adon converso, / dimmi, disse, ti prego, o cara
idem, inf., 6-63: dimmi, se tu sai, a che verranno
/ s'alcun v'è giusto; e dimmi la cagione / per che l'ha
dal dubbio. leopardi, 15-63: dimmi: d'amore / favilla alcuna, o
mentre vivesti? idem, 23-132: dimmi: perché giacendo / a bell'agio,
a ben far poser gl'ingegni, / dimmi ove sono, e fa ch'io
, 1-1 (75): ma, dimmi: in avarizia hai tu peccato,
, 1-5-52: ma rivoltosi a lei, dimmi, se 'l sai, /
senza pianto. idem, 17-51: dimmi: ma pria / di lasciarmi in eterno
di marcia. bacchelli, 2-109: allora dimmi: le fucilate, la dinamite,
segno di paura, ed ei rispose: dimmi, forse per amor della patria debbo
buonarroti il giovane, 9-107: e dimmi un gran gaglioffo, un pippion novo,
ariosto, sat., 7-138: dimmi ch'avrò, di ciò ch'io leggo
pulci, 18-166: « deh, dimmi, tu non debbi aver domata,
, 18- 166: deh, dimmi, tu non debbi aver domata, /
forassero. ariosto, 359: dimmi, flavio: / hai tu quella faccenda
studiato ringraziamento. leopardi, 23-130: dimmi: perché giacendo / a bell'agio,
far puoser li 'ngegni, / dimmi ove sono e fa ch'io li conosca
. tedaldi, 5-17 (37): dimmi s'tu credi ch'io / ne
che tanto cianciare / e berlingar? dimmi se vuoi covelle, / ché vo'spazzar
d'un prete. gelli, i-43: dimmi un poco, se tutti i pazzi
colui che tu ti mangi, / dimmi 'l perché *. cavalca, 9-187:
così forte e robusto: i ma dimmi: un uom, che non sia brun
il cervello. soldani, 1-55: dimmi: che male è alfin se si trastulla
dita chiuse. pratolini, 1-43: dimmi la verità, anche a silvana e a
caro figliuol, dicendo, / deh, dimmi la cagion del tuo dolere, /
mezzo, reche- rollo; / ma dimmi se gli vuoi piccini o grossi. canti
che seguiranno. leopardi, 23-19: dimmi, o luna:... /
finire. lorenzino, 85: ma dimmi: tu non ti ricordi di tornare in
così forte e robusto: / ma dimmi: un uom, che non sia brun
in gergo di notaio, trovate: « dimmi, dimmi, apuzza nica ».
notaio, trovate: « dimmi, dimmi, apuzza nica ». =
sconciamente butterato. cicognani, 1-204: dimmi un po': che n'è stato
il cervello! bocchelli, ii-349: dimmi un po', cabalone, quando mai ti
. alfieri, vii-32: deh! dimmi; a me, consolator ne vieni,
ond'io mia colpa tutta reco: / dimmi se i roma- gnuoli han pace o
più parole. guarini, 85: dimmi: e come ti sentisti allora /
la stropicci e rendalati a pena, / dimmi se 'l frutto che la terra mena
da sira a l'aurora, / dimmi ove adesso angelica dimora. lorenzo de'medici
tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, / silenziosa luna?
volai;... deh, dimmi, in tempo giungo? appena / chiederlo
colui che tu ti mangi, / dimmi 'l perché », diss'io « per
voto, e tu apri la canna, dimmi, che dirai? che cose potranno
b. davanzali, i-9: replicò: dimmi, ti dico, quello che tu
, gl'incrementi, e i casi / dimmi, immortai camena, onde l'egregio
, 7-173: oh! insomma! dimmi tutto. parla franco: è finita?
la sua mandra. idem, 9-143: dimmi, caprar novello, e non ti
del carboncino [sugli occhi], dimmi che tua zia è rimbambita del tutto.
. idem, purg., 26-111: dimmi che è cagion per che dimostri,
in casa germanico. guarini, 328: dimmi tu, voragine delle mense: come
, i-185: guarda così, e dimmi se vedi quel bosco e quella cascina e
bianchi! nievo, 1-95: « e dimmi », riprese a voce più alta
ii-1-32: vattene, diss'egli, e dimmi alli romani, che agli dii piace
, 2-22: ma per tuo fé, dimmi un poco, vai tu a cavallo
dante, inf., 2-83: ma dimmi la cagion che non ti guardi /
, se mi porti amore, / dimmi ch'è la cagion di questo tedio;
fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, / silenziosa luna
fare. arrighetto, 239: dimmi: chente furono i costumi, chente la
naturai lume. marino, 11-32: dimmi che son, poich'a beltà sì
ha corte l'ali, i ma dimmi quel che tu da te ne pensi »
, e tutto chiudessi a chiave, dimmi: parrebbeti aver buona cura, essendo
.]. leopardi, 17-52: dimmi: ma pria / di lasciarmi in eterno
udir le tue parole degno, / dimmi se vien d'inferno e di qual chiostra
e che tanto cianciare / e berlingar? dimmi se vuoi covelle, / ché vo'
e falle tralipare. dante, 59-75: dimmi, che hai tu fatto, /
io mia colpa tutta reco, / dimmi. guido da pisa, 1-367:
. cecchi, 6-2-4: che? dimmi, tu me la cincisti così? fa'
la città superna, / che fai, dimmi; che pensi or mai, che
ciuchi. maniglia, 1-3-7: ma dimmi, come suole isabella, il mio sole
: - o bartolin, deh! dimmi 'l vero: / che è cagion che
aretino, ii-93: ah, ah, dimmi hai tu posto mente a le coglionerie
la stropicci e rendalati a pena, / dimmi se 'l frutto che la terra mena
tuo iddio mio sempre ornai sarà, / dimmi del nome tuo la veritade; /
casi altrui briga ti prendi, i dimmi, gli disse, o cavalier chi sei
notte insieme. guarini, 403: -ma dimmi, valentuomo, perché acconsentì cassandra a
francesco da barberino, 2: francesco, dimmi incontanente / come conforti di questa ovra
fine. leone ebreo, 248: ma dimmi se, così come la durazione e
, vii- 32: deh! dimmi; a me, consolator ne vieni,
feti tu, luna, in del? dimmi, che fai, / silenziosa luna?
casi altrui briga ti prendi, / dimmi, gli disse, o cavalier chi
al tuo regno. pindemonte, 216: dimmi sulla tua fé: ti si contende
di carne ch'io abbia; / ma dimmi il ver di te *. velluti
g. sacchetti, ix-162: deh, dimmi tu, reina, per che dote
sovra colui che tu ti mangi, / dimmi 'l perché » diss'io,
tempo. petrarca, i-2-26: or dimmi, se colui in pace vi guide,
non ti corbello a modo mio, / dimmi che non son oste, affededdio.
sulle coma. anonimo, ix-963: dimmi a rinaldo che in questo sentieri / tu
un pentolino. segneri, ii-40: dimmi, ingrato, c'hai tu mai fatto
loro cammino. leopardi, 23-20: dimmi, o luna: a che vale /
, / la vostra vita a voi? dimmi: ove tende / questo vagar mio
nel sonno grande / stringi qualcosa, dimmi cosa ci hai! / cosa ci ha
fastidio. comisso, 7-33: « dimmi un po', tu, dove sei stato
ed identica. leopardi, 847: ma dimmi, eccellenza e infelicità straordinaria sono sostanzialmente
questi panni come gli ha'cori, dimmi, ed a che effetto? g.
perché vieni. salvini, 12-6-513: dimmi a che fare / tu vegna, e
.. chi era?... dimmi. voglio saper tutto...
se medesima. pindemonte, 216: dimmi su la tua fé: ti si contende
e che tanto cianciare / e berlingar? dimmi se vuoi covelle, / ché vo'
moschee e cerimonie. tasso, 5-46: dimmi, che pensi far? vorrai le
dante, purg., 21-34: ma dimmi, se tu sai, perché tai
tènnolli dietro. anonimo, ix-962: dimmi a rinaldo che in questo sentieri /
giunta colei che ne pareggia: / dimmi, che hai tu fatto, / cieco
disse a maddalena, guardandola: « dimmi la verità... che vuoi
. monti, x-5-21: poi: dimmi il ver, gli chiedi, ho il
il giovane, 9-393: or mosca, dimmi un poco: / qualche libro di
bernardino da siena, 678: ma dimmi, dacché è una giovana disonesta,
. busone da gubbio, 81: dimmi, brundisbergo, che è oggimai che
. a. verri, ii-125: dimmi, qual altro popolo avesse più feroce legge
ha dannato. cieco, 25-64: or dimmi, frate colombino, / perché non
una rea convulsion di stelle isteriche. / dimmi un poco: di questo matrimonio /
: allora io così tullio interrogai: dimmi, o maestro, perché sono solleciti
». moravia, 12-277: « e dimmi » domandò ancora fermandosi bruscamente, «
né fiore. cesarotti, ii-175: ma dimmi, o cara, / per
, / forse? il futuro? dimmi. gozzano, 536: quando il sole
. machiavelli, 774: -ma dimmi: in questa tua opera come vi
cambiato. bibbiena, xxi-1-90: - dimmi: che è di lidio mio?
caldo soffione, /... / dimmi sarò giammai della tua corte? diodati
andrea da barberino, 1-145: dimmi di che paese tu se'. se'tu
nome di dio, o del diavolo, dimmi: leggi tu chiaramente la mia scrittura
tedaldi, 5-16 (37): dimmi s'tu credi ch'io / ne sia
non dire così, fratei mio, ma dimmi, in che io ti ho contristato
. cicerone volgar., 1-443: dimmi, catilina, che è oggimai
non confessato. aretino, 8-120: dimmi quelle cose che ti ricordi, che
di dio, o del diavolo, dimmi: leggi tu chiaramente la mia scrittura
): se dio t'aiuti, dimmi, peregrino, / che cosa è quella
questo dipinto, disse al villano: dimmi, compagnone, chi dipinse questa dipintura
siete. melosio, iii-281: bocca, dimmi: chi sei? conca gemmata,
pezzo. pascoli, 587: ma dimmi, o madre, dimmi almeno,
587: ma dimmi, o madre, dimmi almeno, i se nel tramonto del
tasso, 15-27: del mondo occulto / dimmi quai sian le leggi, e quale
è l'oro? savonarola, 5-i-20: dimmi, savio, come intendi tu che
signor evaristo? leopardi, 15-61: dimmi: d'amore / favilla alcuna, o
a chi dico io?... dimmi, chi ha messo qui questo fanciullo
si vada voltolando. prati, 1-86: dimmi, o pastor: tra i lucidi
se vuo'ch'i'ti sowegna, / dimmi chi se', e s'io non
ecco giunta colei che ne pareggia: / dimmi, che hai tu fatto, /
, disgregarsi. soldani, 1-55: dimmi, che male è al fin, se
pietosa il trasportò. leopardi, 15-64: dimmi: d'amore / favilla alcuna,
viii-408: se non mi vendico, dimmi ch'io sono il più vii della
anima si lega in questi pruni e dimmi, se mai niuno si dispiega di tali
giusti, 2-47: cor mio, dimmi gli affanni e i gaudi, e come
-recipr. gélli, i-122: dimmi, che ambizione vuoi tu che si
lante e bello, / dimmi di grazia se sai favellare.
ingombro. finiguerri, 13: de dimmi il nome tuo per lo mio amore
. l. martelli, 1-51: ma dimmi, alma gentil, se mai ti
toro. pulci, 18-166: deh, dimmi, tu non debbi aver domata,
tanta superba macinghi strozzi, 1-561: dimmi donde faresti pensiero a trargli per rendergli
s'adopra perché l'onta cessi / dimmi, pecca egli? jahier, 167:
de'savi. petrarca, i-2-26: or dimmi, se colui in pace vi guide
a dio. patini, 354: dimmi, immortai vinegia, e quando mai
. boccaccio, viii-1-28: deh! dimmi: di qua'vittorie, di qua'
lettere. leopardi, 847: ma dimmi, eccellenza e infelicità straordinaria sono sostanzialmente
produca questi effetti nelle cose umane. dimmi questa tua stella quale ella è,
dante, inf., 10-83: dimmi: perché quel popolo è sì empio
fremer sordo d'intestina contenuto, / dimmi, perché 'l superbo è tanto grande,
. pulci, 4-47: « ma dimmi, saracin, questa donzella / come ella
venere. leone ebreo, 136: dimmi ancora come venere parturì di mercurio l'ermafrodito
non par clonico. epicuro, 57: dimmi, filerio mio, qual sì
chi scomunica. savonarola, 7-i-28: dimmi: il predicare è egli peccato?
settembrini [luciano], iii-3-40: ma dimmi, o solone, licurgo era battuto
il pianto all'amor mio. ma dimmi / (se mi è dato esplorar gli
scoglio. monti, iv-124: e dimmi ancora se, venendo io per la via
. melosio, iii-28r: bocca, dimmi: che sei? stanza odorata /
questa volta. firenzuola, 170: sicché dimmi quello che vuol dir « spigolistra »
quanto tu mi comandi; sì che dimmi il modo et io farò tutto quello
possibile. cavalca, 16-1-112: dimmi in che io ti ho contristato
compagnoni. lorenzino, 85: ma dimmi: tu non ti ricordi di tornare in
la maraviglia. parini, 354: dimmi, immortai vinegia, e quando mai
-per simil. burchiello, 63: dimmi maestro: quante gambe ha 'l grue
io il mi dimentichi, soggiunsi, dimmi di grazia, ferragosto, di che
amor. c. bini, 142: dimmi la verità, adele, l'amor mio
da siena, 494: doh, dimmi: qual cosa è che gravi più,
! tristo fegatel! brutto ghiottone! / dimmi la cosa apunto come è ita.
visse. chiabrera, 432: ma dimmi tu: come felicemente / menate i
silvano, onor de'boschi, e dimmi / le fiere danze, e la giocosa
di pena. prati, ii-119: dimmi: non senti i palpiti / di mario
come gli uccelli. burchiello, 222: dimmi, maestro, quale è quel ferucolo
fiamma si spegne. redi, 16-vii-191: dimmi: s'ammorzan dunque o pur s'
ti tuor sollazzo de miei dolori, dimmi il vero, e non mi dar queste
, 1-76: fiatami in bocca, e dimmi che ti par del mio fiato?
? non chiamò sua madre? / dimmi, oh dimmi almen l'ultimo suo fiato
sua madre? / dimmi, oh dimmi almen l'ultimo suo fiato. c.
-nel circulo figurale così è: ma dimmi come si truova così nel circulo di
perch'io ti guardi e miri; / dimmi dov'è il mio sol lucente e
moltissimo. grazzini, 2-192: -ma dimmi un poco tu, disse alla fanciulla
parole de'suoi ammonimenti, dissi: dimmi, maestra delle virtudi, quale è la
. buonarroti il giovane, 9-107: dimmi un gran gaglioffo, un pippion nuovo
giglio, di mia vita rocca, / dimmi quel che tu hai o di che
per la selva e la collina, / dimmi tu, dimmi se mai / avrò
e la collina, / dimmi tu, dimmi se mai / avrò pace de'miei
alle colonne. sannazaro, 12-122: dimmi, nisida mia,... /
spagnuole. bellincioni, i-58: deh! dimmi un poco, / la lega cristianissima
fondare in patria più sicura; / dimmi, apollo, ove è ben ch'io
d'uomo. sannazaro, 12-210: or dimmi; a tanto umor che gli occhi
: disse a quell'oste: « dimmi, aresti tue / da darci del formaggio
e mattoni. pea, 7-67: dimmi un po', -disse il vecchio ad
di dio. gelli, i-74: dimmi un poco, quando una pietra va allo
. andrea da barberino, 1-145: dimmi di che paese tu se'. se'
. linati, 13-55: -e, dimmi, sempre in frasca eh? -fi
- dissi -m'hai contento, / dimmi, perché 'l superbo è tanto grande
il pentimento. guidiccioni, 5-44: dimmi se il tuo desio, com'esser
in smanie. aretino, 8-130: dimmi, perché tu entrasti nel frenetico di
dante, purg., 22-20: ma dimmi, e come amico mi perdona /
di morte. leopardi, 302: ma dimmi, non ti valse / pria de
amorosa inchiesta. guarini, 45: dimmi: se... vedessi..
, 1-1-17: lascia la spada e dimmi qual follia / t'induce a questo,
cavalca, 19-342: che è ciò, dimmi, che io te ne prego,
a'piedi. burchiello, 63: dimmi maestro: quante gambe ha 'l grue
nella gamba. burchiello, 2-27: dimmi dove el lucarin se cria / e se
buonarroti il giovane, 10-879: ma dimmi, hai 'l tu mai visto gaveggiare
. n. villani, 4-160: dimmi o liquor gentile [il vino],
chiamare o trovare quando mi bisogni, dimmi dove sei solito di abitare. -ancora
grandissima importanza. beccari, xxx-4-248: dimmi qual è questa tua bella ninfa /
. piero da siena, 7-15: dimmi quel che tu hai o di che piagni
. bibbia volgar., vi-54: dimmi, dov'è colui che ama l'
tu vedesti susanna con quello giovane, dimmi: sotto quale arboro la vedesti?
mare, / o figlio mio gioioso, dimmi, dimmi, / quando le pietre
/ o figlio mio gioioso, dimmi, dimmi, / quando le pietre nuotano nel
s. maffei, xxx-6-8: deh dimmi... /... come
dongella, or t'assicura; / dimmi la verità, non mel celare: /
lor volontade. getti, i-105: dimmi un poco che giustizia è questa, che
ordini. guerrazzi, 2-284: prima dimmi, dacché nessun ci sente, se
f. d'ambra, xxv-2-435: dimmi chi me gli ha tolti; ed
nobilissimo di dio leopardi, 1046: dimmi in cortesia: che figura intendevi tu
: -non mi rispondere a grado. dimmi sicuramente il vero. detto d'amore,
gravi ed impossibili. in che, dimmi, è questa gravezza? giovanni da samminiato
. gli ingannati, xxi- 1-194: dimmi un poco: quanti ne sono, in
debitamente di bellezza il pregio, / dimmi qual è l'amor che qui ti mena
in cortesia. michelangelo, i-21: dimmi, di grazia, amor, se gli
fratello, grazievolmente servirai a me? dimmi, che mercé torrai. * =
in quello burchiello, 222: dimmi, maestro, quale è quel ferucolo,
campi panopes. fazio, iv-5-34: dimmi, il guado ove si piglia? ariosto
la selva e la collina, / dimmi tu, dimmi se mai / avrò pace
la collina, / dimmi tu, dimmi se mai / avrò pace de'miei guai
idem, inf., 2-82: ma dimmi la cagion che non ti guardi /
banda. carducci, ii-8-238: dimmi se le care ciocche vanno crescendo e
. buonarroti il giovane, 9-572: dimmi, o di che ti se'tu,
leggiadria. serdini, 1-34: deh, dimmi s'ella è donna, iddea o
d'eraclito. casti, ii-12-28: dimmi... se qual si spande /
in un altro, ti rivedrò. dimmi anche tu che idee avresti, e dove
non si fa la pace di marcone, dimmi che io sia una ignocca. berni
. nessuno. pulci, 2-52: dimmi al danese, caro imbasciatore, /
fece ascondere. domenichi, 6-19: dimmi un poco, malmorigerato adolescentulo e immemore
un luogo. mazzini, 30-172: dimmi se sai dove sia ora nicola.
, 1-1-27: ora vuo'tu, dimmi, che... dio ti perdoni
del furore. sergardi, 327: dimmi, non è la carne di costoro /
, 64: o maestro abbachista, or dimmi tue / quante uova vanno in una
gelida beltà. tarchetti, 6-ii-448: dimmi: pel duolo ond'è l'anima
cui erano impegnate. forteguerri, iv-39: dimmi, carino, impegno alcuno /
v. rota, 70: dimmi un poco: dov'è l'impegno,
. leone ebreo, 27: dimmi ora del desiderio che hanno gli
certissimo? c. gozzi, 1-525: dimmi la verità: sei un galantuomo,
. p. foglietta, 141: dimmi dove vorresti impiegarti, non avendo volto
logica da ultimo. carducci, ii-8-2zi: dimmi... perché...
inasprare e deriv. frugoni, i-3-152: dimmi, chi son mai queste / danzatrici
bevanda innocente [il tabacco], / dimmi se 'l vin di chianti è più
miasmi). magalotti, 2-23: dimmi or tu [o mogarino] qual sia
dante, inf., 11-72: ma dimmi: quei della palude pingue / che
a. alamanni, xix: dimmi... / e perché son le
volgar., 26-1 (422): dimmi, o omero, il quale ne'
. bernari, 6-255: 'ma dimmi... » s'incrinò di nuovo
d'annunzio, iv-1-361: « dimmi tu che sai: quali fiori preferisce
timoroso. iacopone, lxxxiii-486: dimmi ove vai, e corno t'ai
in ritardo. giamboni, 10-74: dimmi, maestra de le virtudi, chi
senz'arte. carducci, ii-7-311: dimmi pure... che sono comune,
m. palmieri, 1-28-4: dimmi perché qui fermo se'tra e primi
al figur. savonarola, 5-i-60: dimmi che cosa è più eccelsa di dio
riscriverò. tu tienmi informato, e dimmi ciò che potrei fare oltre quel che ho
la lega e 'l peso; / ma dimmi se tu l'hai ne la tua
colpo inginocchiossi. sannazaro, iv-78: dimmi, qual fera è sì di mente umana
. alfieri, 1-1241: -èva, dimmi: co'figli mai parola / facevi
lucenti in mezzo è chiusa: / dimmi il suo nome. g. b.
., 26-1 (422): dimmi, o omero, il quale ne'tuoi
de'cori. papi, 4-257: dimmi, quel che dall'alpi ora discende
. n. franco, 45: dimmi, aretin, somaro da legnate,
. c. gozzi, 1-357: dimmi, sacerdote, / che tutto vedi.
a ben far puoser li 'ngegni, / dimmi ove sono e fa ch'io li
tu mia dolcissima lina; / tu dimmi in carità: come hai potuto? sbarbaro
di bruto. carducci, ii-4-35: dimmi che aborri e fastidisci, quanto merita,
madre. carducci, ii-8-255: ma dimmi: il tuo cerbero non potrebbe essere
anche assol. benivieni, 1-178: dimmi fra le tue merce, / fra le
che di tutte le cose t'intendi. dimmi, se t'intendi delle virtù delle
per internunci. degli angeli, 14: dimmi,
dee., 2-8 (226): dimmi se io posso intorno al tuo amore
pensier che i semplicetti intrica, / dimmi in che parte ogni mio ben dimora
-ora (sia che si vuole) dimmi quello che mi t'ha fatto far
più fluida. calvino, 8-43: dimmi se senza l'intrusione d'atomi estranei
instanzia dimandando, dice: -o socrate, dimmi se la donna ha guida o duce
. c. gozzi, 1-343: dimmi chi sei, bellezza inusitata, / abbi
intensivo. firenzuola, 645: deh dimmi di grazia, la tua padrona
. pulci, 25-203: sarebbe, dimmi, astarotte, possibile / che pel
tardi, e tu divori presto, / dimmi, denton, perché m'inviti a
uccidimi a un tratto, / e dimmi il pan pane, e non mi fare
ti facci iràscere? sannazaro, iv-74: dimmi, caprar novello, e non ti
lacerante angoscia: -tullio, tullio, dimmi la verità. mi odii? dimmi
, dimmi la verità. mi odii? dimmi la verità! valeri, 3-91:
lagri- mava. guidiccioni, 5-54: dimmi, amor tu che 'l sai, ti
caduto princivalle. pratolini, 10-289: dimmi piuttosto..., secondo te
i. nelli, 4-2-6: eh, dimmi le cose lampanti, com'elle sono
gli favella; / tra questo, dimmi, chi ti par ch'avanzi?
f. f. frugoni, vii-160: dimmi... se col vetro o
articolo. tarchetti, 6-ii-578: ma dimmi hai tu riflettuto a tutte le conseguenze di
io mia colpa tutta reco, / dimmi se i romagnuoli han pace o guerra.
latino, onesto e caro, / « dimmi chi se'», mi disse,
se la dimanda è però lecita, / dimmi: ove vai sì per tempo?
la lega e 'l peso; / ma dimmi se tu l'hai ne la tua
tu mai nel dolce mondo regge, / dimmi: perché quel popolo è sì empio
littre d'oro. cieco, 25-40: dimmi a quante carte è il vostro testo
g. rucellai, 9-205: ma dimmi: sopra il capezzal del letto /
ti venga men ricca vettura, / dimmi, scorgesti tu per alcun loco /
mentre che del salire avem soverchio, / dimmi dov'è terrenzio nostro antico. buti
fusti di corpo uman capace, / dimmi perché qui fermo se'tra e primi /
idem, inf., 6-82: dimmi ove sono e fa ch'io li conosca
liberalità favoriti. pellico, 2-90: dimmi un po'se al caso si potrebbe
n. franco, 15: aretin, dimmi il vero, hai tu sorella, /
unqua s'affisa! marino, 2-142: dimmi se trovar gli occhi de'linci /
tanti livomini. magalotti, 9-1-142: dimmi se costà si son vedute le pezze
. brunélleschi, lvi-16: dimmi, donato, senza alcun ri- tegnio
in fino in sullo empireo cielo, dimmi novelle di val di magra. antonio da
stolida). aretino, vi-541: dimmi, lumacone trasognato, cre- devimi tu
che fai tu, luna in ciel? dimmi, che fai, / silenziosa luna
presto. aretino, vi-141: - dimmi chi è questa, se è così?
. g. roncaglia, 1-4: dimmi chi tu se'? hommi a fuggire?
. idem, inf., 6-47: dimmi chi tu se'che 'n sì dolente
mille delitti. carducci, ii-4-35: dimmi che aborri e fastidisci, quanto merita
più duro macigno. metastasio, 1-i-377: dimmi che un empio sei, / ch'
, / e s'io dico bugie, dimmi po'infame. = deriv.
/ degli uccelli il linguaggio, / dimmi s'ancora intendi / i rusignol di
, inf., 6-48: ma dimmi chi tu se'che 'n sì dolente /
audace scuola boreale. praga, 3-72: dimmi, quanti morirono / sotto tue lunghe
voi parliate. savonarola, 7-i-229: dimmi: vengo io ne'tuoi palazzi o
magna. moneti, 36: or dimmi, sventurato peccatore, / che del
/ come cornacchia. pataffio, 8: dimmi, magogo: che cos'è la
mai nel dolce mondo regge, / dimmi: perché quel popolo è sì empio /
del suo stampo. deledda, iv-633: dimmi la verità; che c'è fra
qual gobba io dissi: « oh dimmi, gobba perversa, ecc'elli altro viso
inferno te e il sindaco! ma dimmi un poco se ti par possibile,
a. f. doni, 2-36: dimmi sei tu fuor del senno? non
malanconosi. sacchetti, 75-23: deh dimmi, giotto, perché è dipinto josef così
fruitante torto. domenichi, 6-63: dimmi, fontana di malizia, dimmi in che
: dimmi, fontana di malizia, dimmi in che pericolo è ora mario
/ perché mesta e sì adirosa? / dimmi via! la verità. de amicis
impudente. domenichi, 6-19: dimmi un poco, malmorigerato ado- lescentulo
imputazione. parabosco, 1-23: -ma dimmi non stai tu in quella casa?
, 1-ii-566: deh, basino, dimmi che pensi della mandata che fatta t'ho
disse a fruosino suo figliuolo: « dimmi, figliuol mio, quanti amici credi
sovra colui che tu ti mangi, / dimmi 'l perché. boccaccio, dee.
buonarroti il giovane, 9-411: e dimmi un po', parti egli / che
nel sonno grande / stringi qualcosa, dimmi cosa ci hai! pascarella, 2-489
de'medici, 197: - ma dimmi son fuggiti questi o son dentro? /
oddi, 2-2: orsù alle mani; dimmi il tutto minutamente da principio, e
sacchetti, 64-77: -marito mio, dimmi quel che tu hai. -e agnolo chiese
decapitati. tasso, 2-43: deh dimmi, chi son questi? ed al martoro
di quelle fu sepolta / qui, dimmi, dopo il grande suo martoro?
militaresco. alfieri, 12-43: or dimmi, / e con qual mezzo generavi
florido. carducci, ii-7-223: ma dimmi della tua salute: io temo,
la castità. degli angeli, 14: dimmi, sagacissima inter- nuncia, expertissima copulatrice
non palesi amori: /... dimmi l'oscure nozze, che non vide
la dimanda è però lecita, / dimmi: ove vai sì per tempo? che
, tradire. pulci, 19-163: dimmi se gano è tornato a parigi, /
: usa meco la stessa franchezza. dimmi, a che ne sei? hai
, acciocché non dia il tuffo, e dimmi segnatamente s'è termine buono e preciso
se tu vuoi essere curato, dimmi in verità le opere tue, acciocché ancora
frutto. g. cavalcanti, i-303: dimmi se 'l frutto che la terra mena
meglio ch'io ho saputo! -ma dimmi, io ti domando, salo fare?
più allegra e squillante che potè: dimmi tutto. 3. che appartiene
la mente al petto, manno, e dimmi: part'egli che l'obligo tuo
, 927: tu, anzi, dimmi, né mentirmi accorta, / qual terra
questo prezzo / gentilezza si merca, / dimmi che far io debba. parini,
a servirlo. guidiccioni, 5-13: dimmi in che guisa quel supremo duce /
dette nella cura di questo male, dimmi anco di grazia quello che ti soviene
fanioni, ii-97: bella sincerità, dimmi, ove alberghi? / sulle nordiche balze
dante, inf., 4-49: dimmi, maestro mio, dimmi, se-
, 4-49: dimmi, maestro mio, dimmi, se- gnore, /..
giudicato. buonarroti il giovane, 9-721: dimmi, tu vai cercando / ch'io
sorpresa. grazzini, 4-258: - dimmi, c'hai tu fatto della padrona?
mestola. buonarroti il giovane, 9-107: dimmi un gran gaglioffo, un pippion nuovo
su buffone ora canta, / su ora dimmi le nuove delle alcove, su,
nulla pensanti. foscolo, ii-446: dimmi tu, che pur sei mezzo algebrista
sera. bibbia volgar., vi-54: dimmi... dov'elli si giace
licenza. pasolini, 3-219: « dimmi pure », fece il prete, «
vermiglie rose. pulci, 2-51: dimmi a rinaldo mio figliuol d'amone, /
; cicisbeo. sergardi, 348: dimmi,... / fra gli milordi
, 4-ii-122: vien qui, e dimmi che trista mina ci sta sotto qui.
amico finì per chiedergli: — dimmi la verità: si tratta della contessa pieri
stato tratto puro. gelli, ii-160: dimmi un poco: quante miniere e quante
a membro. benivieni, 1-172: dimmi, fra le tue merce, /
mai nel dolce mondo regge, / dimmi: perché quel popolo è sì empio /
tante mirabilia di cotesta bellezza, e dimmi chi è la donna. bacchelli,
del cielo. ariosto, 434: dimmi questo: credi tu / che costui gran
lo voglio io intendere. su, dimmi questi miracoli, ricordami questo mio utile
gran copia. achillini, 1-46: dimmi, o bella, o cara, in
b. pulci, lxxxviii-11-298: « dimmi chi se', che da'mie'doppi
mo che conosci la natura della giovane, dimmi è ella collerica, subita? bernari
io mia colpa tutta reco, / dimmi se romagnuoli han pace o guerra
di grazia, seal trino, dimmi in che mo'opererai. buonarroti il giovane
non dole / di te ornai; ma dimmi: perché assiso quiritto se'? attendi
disse: s'io v'alloggio, dimmi nino. note al malmantile, 1-67:
g. cavalcanti, i-303: dimmi se 'l frutto che la terra mena
dante, purg., 21-36: ma dimmi, se tu sai, perché tai
false lode i prìncipi satolli, / dimmi, che truovi tu che sì la mente
io mia colpa tutta reco, / dimmi se romagnuoli han pace o guerra.
la lega e 'l peso; / ma dimmi se tu l'hai ne la tua
». carducci, ii-7-213: - dimmi (così egli di punto in bianco)
r. borghini, 2-63: dimmi un poco tu se ti par maraviglia
, prégoti per dio: / moro, dimmi in verità: / cavaliere d'armi
tutt'una. ibidem, 85: dimmi la vita che fai e ti dirò la
gli disse: s'io v'alloggio, dimmi, nino, / perch'io non
sovra colui che tu ti mangi, / dimmi '1 perché », diss'io,
, cara, perché mi scrivi « dimmi... se vuoi bene sempre
'o 'sentite ', 'dimmi 'o * ditemi ', 'da'retta
fece motto. ariosto, 7-129: dimmi che al bembo, al sadoleto,
, quell'uom di multiforme ingegno / dimmi, che molto errò, poi ch'ebbe
un dubbio, dicendo: « ma dimmi la cagion, che non ti guardi /
e seppellì. baldi, 104: dimmi: è favola o no che la murena
, quell'uom di multiforme ingegno / dimmi, che molto erro, poi ch'ebbe
1-10-4: hai tu collera più? dimmi se lice / ch'io venga innanzi
attraverso la lente / dell'occhialino, / dimmi, mio bel musino, / mi
pasce. g. cavalcanti, i-303: dimmi se 'l frutto che la terra mena
a pieno. chiabrera, 1-iii-274: dimmi quale ingiuria il cor t'accese,
et astronomia. giamboni, 10-59: dimmi alcuna cosa de la natura de le virtù
alfabeto nautico. bacchetti, 18-ii-149: dimmi un po': tutto questo sfoggio di
chiesa. mascheroni, 8-144: ma dimmi, o sol ristoro / al naviglio
battere e uccidere 'na povera creatura, dimmi, grideresti: mora chi perde e viva
. g. cavalcanti, i-303: dimmi se 'l frutto che la terra mena
mel celar. tarchetti, 6-ii-448: dimmi: pel duolo ond'è l'anima oppressa
le mangiano. baldi, 105: dimmi: è favola o no che la
. domenichi, 6-19: dimmi un poco, malmorigerato ado- lescentulo e
. deledda, i-548: su, dimmi almeno cos'hai. non mi racconti
firenzuola, 146: biasimerai tu, dimmi,... un coltello che
, / noi la leggerem poi; ma dimmi prima / com'andò questo fatto /
questa setta. guarini, 466: dimmi, gentil pastore, / che sei di
io ti sarò lealissima, e però dimmi quello che tu vuoi, ch'io ti
. prati, 1-158: perché, dimmi, / bella eloruccia mia, tanto ti
. parabosco, 1-27: -di grazia, dimmi, maestro, come ti fai nomare
teco insino ad qui salito, / dimmi. sibilla, e nomi, se ti
trattaiello di colori rettorici, 24: dimmi... onde ti sono venuti
fantoni, ii-97: bella sincerità, dimmi ove alberghi? / sulle nordiche balze
determinata questione. tarchetti, 6-ii-695: dimmi poi per mia norma postale se hai
cielo oscuro. tassoni, 310: dimmi: i tuoi vicini, / i
dante, inf., 20-104: dimmi, de la gente che procede, /
notario. parabosco, 4-37: - dimmi: non sarebbe ben fatto ch'io facessi
molto dolente. novellino, vi-121: dimmi, saladino, s'io volesse dire
volgar., 1-2-22: deh, dimmi, la penuria e la povertà delle cose
ch'essi perdono. mascheroni, 8-255: dimmi, gran madre, che dolente stai
! praga, 3-60: in chi, dimmi, versar l'onda infinita, /
ofendere iddio. savonarola, ii-304: dimmi un poco: non era egli obumbrato
attraverso la lente / dell'occhialino, / dimmi, mio bel musino, / mi
una sua occorrenza. moretti, vii-418: dimmi piuttosto, figliolo, se non preferì
mostri il cor sì schietto, / dimmi con libertà se in te s'asconda /
sovra colui che tu ti mangi, / dimmi '1 perché. manzoni, pr.
: anzi che tu m'uccida, dimmi di che io t'ho offeso che tu
crisostomo volgar., 2-99: deh, dimmi, la penuria e la povertà delle
per modo che elli non potrà vedere. dimmi ora tu: ècci colpa? e
opera pittorica. lemene, i-258: dimmi, è terreno o pur celeste oggetto
ma arbarie. moravia, 15-9: dimmi quand'è che l'uomo oltrepassa
argomento. campailla, 10-66: - dimmi, dice adam, beata mente,
, / prima di oltrepassar, deh dimmi un poco: / come e con
tuo iddio sempre ornai sarà, / dimmi del nome tuo la veritade / poi
nulla. amenta, 2-33: - dimmi, fattucchiera: dove è ella? 10
. un. leonardo, 2-118: dimmi un poco, hai tu nissun dinari
subita tiepidezza. sacchetti, 188-24: mo dimmi onde ti viene che tu fai sì
. dante, inf., 10-85: dimmi: « perché quel popolo è sì
fu ritolta? leopardi, 10-13: dimmi, tenero core, or che spavento
molesti. baldi, 303: ora dimmi: se qualche tiranno facesse un suo luogotenente
appresso / un lungo ordine aver, dimmi che giova? tasso, 11-5:
vie urinarie. pigli, lxxxviii-n-272: dimmi s'tu credi ch'io / guarisca
, ricovero. bartolini, 20-300: dimmi il fagiano dov'è, in qualche
implicita. iacopone, 1-ii-334: povertà dimmi, che è questo / che tanto
, non mi dar parole / e dimmi, car fratello, se l'ortica /
oca, oca non è, or dimmi ciò ch'ella è? -io favello per
. b. pulci, lxxxviii-n-302: dimmi, se 'l voler non è trop-
cossa cara la tien stretta, / dimmi tu, giove che provecto sei, /
aquatili ociosi. leopardi, 23-130: dimmi: perché giacendo / a bell'agio,
non si fa la pace di marcone, dimmi che io sia una ignocca.
dante, inf., 27-28: dimmi se romagnuoli han pace o guerra.
ti- deo, / recava (dimmi) ei nella destra il brando / o
64: o maestro abbachista, or dimmi tue / quante uova vanno in una
cavallo. la spagna, 18-17: dimmi, se'tu il paesante /
c. 1. frugoni, i-3-152: dimmi: chi son mai queste / danzatrici
b. corsini, i-34: dimmi, ospite, chi sei? di qual
invocata erinni, /... / dimmi, sarai felice? -successo in
l'otterria chi la bramasse? / dimmi un po', il mio pal- mieraccio
della dilezione. niccolini, ii-177: dimmi, qual era / il pane dell'esiglio
uccidimi a tuo tratto, / e dimmi il pan pane e non mi fare /
l'ellade. baldelli, 3-635: dimmi, isagora, istimi tu che la celebrazione
. carducci, iii-1-429: e poi dimmi: il pensiero ha vigor d'ali
antropomorfi. collodi, 17: - dimmi, grillo, e tu chi sei?
, non mi dar parole / e dimmi, car fratello, se l'ortica /
all'orecchio: in cortesia, / dimmi quanto t'ho a dar per parte
bandello, 2-41 (ii-74): dimmi, figliuola... che hai tu
ch'a lagrimar mi 'nvita; / ma dimmi, se tu sai, a che
suo isaac. ficino, 6-71: dimmi, enea, vive il tuo figliuolo
a i pastorelli / non fa discortesia. dimmi, non usi / pascere in questo
con quelli. berchet, 137: dimmi a lui, mio buon valletto,
tanto. parabosco, 1-13: ma dimmi: il padre e la madre mia come
tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, / silenziosa luna?
/ altro mai non ispera. / dimmi, o luna: a che vale /
80: dimmi più largamente di quest'amor paternal del
patetici! moravia, iv-239: « e dimmi » domandò per sfuggire alla piena di
manzoni, fermo e lucia, 302! dimmi un poco come ha fatto costei
paura! attribuito a cino, iii-7-100: dimmi perché la stella / che mi conduce
colui che tu ti mangi, / dimmi 'l perché » diss'io, « per
pecorino, qual qui vedi, / dimmi '1 parer tuo, prego, se te
modestia). nievo, i-vl-386: dimmi pure dei miei versi quante porcherie ci
ucelli. r. borghini, 2-63: dimmi un poco tu, se ti par
. idem, inf., 6-47: dimmi chi tu se'che 'n sì dolente
hai, vuoi pericolare? / deh, dimmi la cagion che tanto peni [nel
sempre sieno allegri. beicari, 7-89: dimmi wrazie e'doni, / che dio
] si piace. aleardi, i-m: dimmi, poeta, se talor t'avviene
orecchio: « in cortesia, / dimmi quanto t'ho a dar per parte mia
tuo iddio mio sempre ornai sarà, / dimmi del nome tuo la veritade. poliziano
ché veggio poco e confuso ragiono: / dimmi, per bacco, è mal l'
alfine. mascheroni, 8-144: ma dimmi, o sol ristoro / al navi-
. i. frugoni, i-15-98: dimmi: se man vigliacca / fa rider
dante, purg., 22-19: ma dimmi, e come amico mi perdona /
. fausto da longiano, iv-265: dimmi che si cava di questi piaceri se non
105: aspetta un momento, lancia, dimmi una cosa. non c'è pericolo
è differente. boccaccio, 1-ii-125: dimmi, se del mio amor ti cale,
dante, purg., 24-11: dimmi s'io veggio da notar persona / tra
tutta l'india. brusoni, 9-561: dimmi, femmina infame: e quanto è
le cose pesava. alberti, i-53: dimmi, adovardo, quale dee pesare più
, 24: parlami più della giovannelli e dimmi se la vedi spesso, e che
la lega e 'l peso; / ma dimmi se tu l'hai ne la tua
testa. g. gozzi, i-12-181: dimmi una volta, maledetta peste, /
, ii-72: -ah, ah, dimmi, imprudente, ad un perito, come
. p. leopardi, 41: dimmi un poco, per un gusto, se
. buonarroti il giovane, 9-721: dimmi, tu vai cercando, / ch'io
. l. pascoli, iv-2-56: dimmi un poco, pezzentàccio, hai fatto
e lialmenti. giamboni, 10-33: dimmi se posso fare alcuna cosa che ti
disse a fruosino suo figliuolo: « dimmi, fìgliuol mio, quanti amici credi
iesù, pace! pulci, 2-53: dimmi il tuo nome or, se t'è
giordano, 1-21: vedi pur questo: dimmi, ètti tolto il tuo; or
boce bassa e lente: / « dimmi chi se', che da'mie'doppi danni
117: ho picchiato per biagioli: dimmi quanti volumi sono, e di che
attendiamo a seguire il nostro ragionamento. dimmi, a che possiamo noi conoscere quali
che la pigrizia non ti vinca, e dimmi se sei tu che allatti il tuo
dante, inf., 11-70: dimmi: quei de la palude pingue, /
. pinguétto. alfieri, 6-205: dimmi, in grazia, questo scabro scorcio /
levante. monti, xii-7-97: or dimmi: le mandorle, i pinocchi,
grande arte, dimanda: -o socrate, dimmi, qual è la sua arte?
cotal pizzico. benivieni, 1-178: dimmi fra le tue merce, / fra le
d'amore. grazzini, 4-534: ma dimmi un poco, tu che gli hai
hai promesso? batacchi, i-242: ma dimmi un poco, pezzo d'animale,
. buonarroti il giovane, 9-369: dimmi un pò': darebbet'egli il cuore,
. moravia, xiv-94: « beh dimmi qualche cosa che è autentico, dammi
verginità fisica. boccaccio, ii-325: dimmi come / e chi ti tolse di castità
nuova. a. verri, 2-i-2-369: dimmi a che tempo semini e a quale
camifici. marsilio ficino, 5-114: dimmi perché il re tolomeo con doni quasi
mai nel dolce mondo regge, / dimmi: perché quel popolo è si empio
/ sei del femmineo sesso, / dimmi, mentre tu fili a un tempo
appresso / un lungo ordine aver, dimmi che giova? f. f. frugoni
fine. lernene, i-72: -or dimmi, elpino, di'/ se bella è
peggiore. casalicchio, 220: dimmi perché fai tanta diligenza per porti un
far puoser li 'ngegni, / dimmi ove sono e fa'ch'io li conosca
3-219: or drizza il guardo, e dimmi / chi sia quel grande e maestoso
carducci, ii-n-192: scrivimi, e dimmi come si portano la lauretta e la
». allora soggiunse il portinaio: « dimmi ». « è egli chiamato »
. pagliaresi, xliii-73: deh, dimmi qual'è 'l modo e qual la
ha possanza. guarini, 455: -deh dimmi, amor, se gli occhi di
possibile. origene volgar., 293: dimmi ove tu l'hai posto, se
di posta. tarchetti, 6-ii-695: dimmi poi per mia norma postale se hai
e regina soggiorna. tasso, 2-71: dimmi: s'a'danni tuoi l'egitto
culturale. fra giordano, 5: dimmi qual è quella cosa la quale è più
per esercizio. praga, 3-72: dimmi, quanti morirono / sotto tue lunghe occhiate
a volontà e sono in vostra podestà: dimmi, chi ti costringe che tu ti
gianni, vien un po'qua: dimmi, che pratica / hai tu con alamanno
in pratica, lo domandò, dicendo: dimmi, speziale, come ci sete voi
impara e guadagna sempre... dimmi chi tu pratichi e ti dirò chi
/ ch'io mi sono acordata: / dimmi: che t'è im piacire?
latina. d'annunzio, iv-1-361: dimmi tu che sai: quali fiori preferisce
volgar., 26-1 (422): dimmi, o omero, il quale ne'
. d'annunzio, 8-54: « dimmi, dimmi! » sussurra ella a paolo
d'annunzio, 8-54: « dimmi, dimmi! » sussurra ella a paolo,
con la risposta. cieco, 11-40: dimmi, barone, arsimago rispose, /
paradiso. guarini, 455: -deh, dimmi, amor, se gli occhi di
tutto il creato. leopardi, 10-15: dimmi, tenero core, or che spavento
pudico e virginile. alticozzi, 2-2: dimmi qual son di questi suoi amanti /
al presonero. pulci, 8-49: dimmi, prigionier col quale io parlo, /
altro di lui tu mi racconti, / dimmi com'era fatto. manzoni, pr
sanza tencione. boccaccio, 1-ii-57: dimmi se d'amor sollazzo e gioco / ancor
ne 'l fate. domenichi, 6-19: dimmi un poco, malmorigerato adolescentulo e immemore
f f domenichi, 6-19: dimmi un poco, malmorigerato ado- lescentucolo e
ciò ch'altrui lo scriva, / dimmi il lor nome e con lievi prologhi
teco insino ad qui salito, / dimmi, sibilla, e'nomi, se ti
esclamò: « un momento, aspetta, dimmi. » -vile, infingardo.
e domandò alla mamma: « ora dimmi che ha... perché debbo visitarla
scettro e 'l tuo letto: osserva, dimmi / se un tal eroe è del
stampassero con tanto spicco e pretesa), dimmi se ho fatto male a pubblicarle.
presso a sé chiamòe: / deh! dimmi il ver, prestotti questo pane?
l. pascoli, iv-2-56: dimmi un poco, pezzentaccio: hai fatto
tornerò te gli renderò ». « dimmi adunque: qual di costoro tre ti
e lo mandi. cantoni, 848: dimmi tu stessa se ti pare possibile che
? boccaccio, 1-ii-79: deh, dimmi quando / tu vuoi ch'ei vegna
/ che non fa 'l cielo, e dimmi come e dove: / non voler
, e tu il migliore. or dimmi: / forte adoprarci in risparmiar tumulti,
. mazzini, 23-356: scrivimi e dimmi sinceramente e spassionatamente, se quali prove
si fa tirannico e proverbiante. 'dimmi con chi vai.., 'con
; spasimare. salvini, xxxiv-31: dimmi un po', coridone: quel vecchietto
gloriosa, al mondo sola, / dimmi quel che contempli, o maria bella.
, 2-10: -deh, di grazia, dimmi il vero: questa fanciulla è ella
? ». aleardi, 1-137: dimmi, sai tu la rada, ove la
ricordare. della porta, 4-137: dimmi a puntino quali erano le fattezze. latti
aea. forteguerri, iv-49: -or dimmi...: / son punto a
omogenea. fra giordano, 45: dimmi, che è purità? purità si è
riuscirai una putta scodata. su, dimmi, che servizio vuoi? lanci, 3-53
nannini [ovidio], 81: dimmi [o giasone] se i venti a
di madonna tana, / azzuccio, dimmi s'io vertà ti dico; / e
merda. fra giordano, 7-215: dimmi, per amor di dio, che è
soprannome). folengo, i-386: dimmi, uomo dappocaggine che tu ti sei
cagiuso. dante, inf, 2-83: dimmi la cagion che non ti guardi /
, 1-53 (i-616): -antonello, dimmi un poco per tua fé ciò che
novellino, 3 (13): « dimmi, se t'intendi delle virtù delle
: quando ebbe così detto, dissi: dimmi, che è invidia? francesco da
importa più. menzini, 5-156: dimmi, t'ho forse in qualche parte
com'io sono in quattroque naturale, / dimmi il vero, sarò mai cardinale,
amabile di continenzia, 33: « dimmi », disse el medico, «
ii-9-80: della compagna tua, dimmi, che avvenne? / veggo ben
, qui, orsèola, parla! dimmi tu quel che hai veduto. del giudice
non dole / di te ornai; ma dimmi: perché assiso / quiritto se'?
che infin galanteria s'appella, / dimmi, siven, è quivi in uso anch'
pieno di cenere. metastasio, 1-ii-151: dimmi, che mai pretendi / ch'ami
gli disse: s'io v'alloggio, dimmi nino, / perch'io non veddi
quarantotti gambini, 13-18: -mamma, dimmi, -la interrogò. -quel signore in
petrocchi [s. v.]: dimmi, raccontafavole: sono turchi gli abissini
: vino. baldi, ii-15: dimmi, hai, bacco, da nisa i
510: non temere, figliuola, ma dimmi quello che tu aspetti qui, al
i-5-88: non ne ragioniamo più e dimmi se vuoi dar principio al tuo viaggio.
veggio poco e confuso ragiono: / dimmi, per bacco, è mal l'argento
pulci, 16-114: disse rinaldo: « dimmi in cortesia, / questa città com'
. dante, inf, 32-136: « dimmi 'l perché », diss'io,
sercambi, iii-94: ranieri dicie: dimmi se ài ni pentieri di prendere la
parole. machiavelli, i-vm-5: « dimmi, panfilo che fece? » «
c. arrighi, 244: - dimmi, giulia, chi era la tua compagna
mi piace così. monti, x-4-248: dimmi, elisa; parlar sì dolce io
amicizia di lui. leopardi, iii-508: dimmi a questo proposito per una curiosità:
non pare ancor rasciutta: / però dimmi s'è il ver, com'io diviso
-assol. carducci, ii-9-175: dimmi: basta. ma non ingannarmi,
. f. doni, 2-141: dimmi, cara sorella, mi poss'io fidar
specchio! specchio delle mie brame! dimmi! chi è la più vera signora del
fammi cortesia di tua favella, / e dimmi il nome tuo come si chiama.
volse il barone a1 poeta. « dimmi come s'intitola quella recita del de
mai nel dolce mondo regge, / dimmi: perché quel popolo è sì empio
refrigerio viva. lamenti storici, iii-73: dimmi, morte caldei, con qual furore
avuta. p. leopardi, 94: dimmi che la tua salute non è cattiva
nostro cammino. alfieri, 12-255: -ma dimmi: ov'è quel da mileto?
vista. bernari, 3-32: « dimmi, qual è quel posto veramente sicuro
a 2. e così questo proverbio: dimmi con chi vai, che ti dirò
anco e lontane, / deh! dimmi qual riposo o qual ruina / ai gran
stropicci e rèndalati a pena: / dimmi se 'l frutto che la terra mena /
io sia figliuolo, / deh, dimmi: onde procede / che 'l tirannico pede
. d'ambra, 20: ma dimmi; facendo io questo, potrai tu poi
ad una morte indegna ti ritolse / dimmi chi sei, e perché così presto
collodi, 92: o fatina mia, dimmi che non è vero che sei morta
, 5-4-62: chiede venere all'or: dimmi pastore, / quanto tempo è che
lorenzo de'medici, ii-36: deh dimmi, in questi boschi or che contempli?
via. tornò ricomposta: « adesso dimmi tutto quello che sai ».
ti lasciano luogo a ricrearti cogli studi, dimmi che leggi o che scrivi e che
e snelle donne. guarini, 45: dimmi: se 'n questa sì ridente e
veloce, / buon vecchio, e dimmi dove s'è ridutta / la mia despina
tanto. grazzini, 4-352: -ma, dimmi, non sto io bene con questa
. dante, inf, 20-105: dimmi, de la gente che procede, /
? fra i quali i tuoi paesani; dimmi, se hai tempo, una parola
idem, purg., 24-12: dimmi s'io veggio da notar persona / tra
dante, purg., 23-54: dimmi il ver di te, di chi son
casa. moravia, iv-239: « e dimmi » domandò per sfuggire alla piena di
tu formasti. chiabrera, 1-iv-324: dimmi ancor, ti rimembra / quando per
la guerra. tasso, 2-71: dimmi: s'a'danni tuoi l'egitto move
anima che tanto ben favelle, / dimmi chi fosti », dissi, « e
toscosa belva. arsochi, 1-1: dimmi tirinto, che hai zampogna e cetera
. a. cattaneo, ii-61: dimmi, per tua vita, quando mai e
scala. cassieri, 63: f'dimmi pure, lo sollecitò facendo risaltare un'illimitata
fratello? monti, x-4-538: or dimmi. se il morir d'un solo /
del chiaroscuro. lemene, i-258: dimmi, è terreno o pur celeste oggetto /
, paragonato. morone, 147: dimmi ciò che tu vuoi, ch'ai fin
avrò molto caro di vederti... dimmi anche tu che idee avresti, e
muscolosi glutei di dieci anni fa e dimmi se non li senti fremere, questi glutei
o ancora peggio. magalotti, 2-11: dimmi un poco [o farfal- letta]
/ e se uccider mi deggio. dimmi., dimmi. -aiuto, soccorso
uccider mi deggio. dimmi., dimmi. -aiuto, soccorso. f
arte, dimanda: « o socrate, dimmi, qual è la sua arte?
. m. cecchi, 18-2: dimmi, quando tu vedesti che / federigo
del tuo amor paresse degno, / dimmi, amarestil tu? goldoni, vii-734:
-trovare scampo. tasso, 2-71: dimmi: s'a'danni tuoi l'egitto move
esse perpetuandosi. settembrini, iv-61: dimmi che riuscita fecero a raffaele quelle scarpe
sia, rivela / chi sei: dimmi se il cuor ti si compiace / o
: -turco t'ha rubato la salsiccia? dimmi quant'è e te la pago.
, muscolosi glutei di dieci anni fa e dimmi se non li senti fremere, questi
io mia colpa tutta reco, / dimmi se romagnuoli han pace o guerra. ariosto
servitori del principe. sergardi, 1-327: dimmi, che fanno / giù nell'inferno
/ degli uccelli il linguaggio, / dimmi s'ancora intendi / i rusignuol di
.. credi proprio a niente? dimmi a chi credi? oh! credi mai
spiacevoli al primo. leopardi, iii-508: dimmi a questo proposito per una curiosità:
5-7: dimodio, parlami chiaro e dimmi parole di un senso solo, ch'
ammorbidisce! giuliani, i-309: -oh, dimmi, quella tua nuora ha finito di
parole). arnolfi, lxxxvhi-ii-719: dimmi, se novamente va fra tonde /
terra). soldani, 1-55: dimmi, che male è al fin, se
: tristano disse: « deh, dimmi la verità, brandina: fu egli cosìe
sale / e distingui le cose, dimmi schietto: / « discorro bene oppur
mentre che del salire avem soverchio / dimmi dov'è terrenzio nostro antico.
-integrità morale. alberti, 1-53: dimmi, adovardo, quale dèe pesare più al
. cesarotti, 1-xxiv-182: su via, dimmi un po', aristodemo, se dio
. b. barezzi, 1-213: dimmi di più, poiché s'obliga questi,
giacobini. arpino, 3-156: « dimmi solo questo », fece piazzandogli davanti e
la stropicci e rendalati a pena: / dimmi se 'l frutto che la terra
n. franco, 15: aretin, dimmi il vero, hai tu sorella /
se l'arreca. ibidem, 266: dimmi quel ch'io non so, e
mezzo. b. pino, 3-29: dimmi un poco quanti giulii ne vanno il
che gran saputona che tu sei! / dimmi da quanto in qua sei diventata /
. n. franco, 7-403: dimmi o sannio, se colui che a cena
102: questo tale cava- liero / dimmi i segni che può aver. / maglie
f. f. frugoni, vii-160: dimmi che nome avesse achille, tra le
e divine! aleardi, 1-110: dimmi innanzi quanta luce in mente / ti
bella compagnia. leopardi, iit-836: dimmi ancora se domani sarete andati a fare
, e tu il miliore. or dimmi: / forte adoprarci in risparmiar tumulti,
al bastardo alla scapata: / « dimmi, di grazia, dov'è dunque andata
catzelu [guevara], ii-120: dimmi un poco, o somma bontà,
, abbandonati da'nostri medesimi concittadini, dimmi, lorenzo, quale asilo ci resta?
di corpo. leopardi, 926: dimmi: lo spirito è forse...
11-16-39: filiola, filia cara, / dimmi quel che hai, pria che il
non mi fare la schifosa, ma dimmi la verità, che san ciriaco ti benedica
. divagare. fazio, vi-4-85: dimmi prima che tu schince / altrove,
, partorire. stigliani, 2-341: dimmi, donna gentile, / che di beltà
, i-332: salutami don fiore, e dimmi se... si èiacopo da cessole
manzini, 16-193: « e ora dimmi dove vai tutta scicchettona così »..
che ha parlato col diavolo... dimmi almeno ora come fu quel maledetto affare
in lagrimoso umore. lemene, xxx-5-228: dimmi: s'al balenar di due pupille
desidero. leggenda aureavolgar., 1132: dimmi, perché fuggisti prima che fosse la
la prima occasion che buona paia, / dimmi un furbo, ser cecco e uno
espressioni oscene. folengo, i-266: dimmi..., limerno pitocco, per
a. f. doni, 2-141: dimmi, cara sorella, mi poss'io
-acrobazia. alfieri, 6-205: dimmi, in grazia, questo scabro scorcio /
con boce bassa e lente: / « dimmi chi se', che da'mie'doppi
te, / ma diimi, e dimmi s'i'vo bene al varco; /
c. gozzi, 1-222: angela, dimmi: in quesrorrida scorza / tutto abbonisci
. pasquinate romane, 146: « dimmi se un buon se ne trovase mai »
-disadorno. parini, 354: dimmi, immortai vìnegia, e quando mai,
un'affermazione. sergardi, 348: dimmi, e scusa se ancor ti tengo a
.). burchiello, 63: dimmi, maestro: quante gambe ha 'l
dante, inf, 6-60: ma dimmi, se tu sai, a che verranno
. serdini, 1-34: deh, dimmi s'ella è donna, iddea o sole
« uffa! » diceva lei. « dimmi se senza l'intrusione d'atomi estranei
mai nel dolce mondo regge, / dimmi: perché quel popolo è sì empio /
il mio! petrarca, i-2-25: or dimmi, se colui in pace vi guide
consoli amor tue pene tante, / dimmi, chi t'innamora? 2.
dante, inf, 32-139: « dimmi 'l perché » diss'io, « per
. g. cavalcanti, i-xlv-6: dimmi se 'l frutto che la terra mena /
bono. r. borghini, 2-63: dimmi un poco tu se ti parmaraviglia che un
sovra colui che tu ti mangi, / dimmi 'l perché. cecco d'ascoli,
, 162: - questo tale cavaliero / dimmi i segni che può aver. /
arte. parini, 212: dimmi: non brami / veder con gli occhi
di tutte le cose t'intendi. dimmi, se ti intendi delle virtù delle pietre
fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, / silenziosa luna
a. f doni, 2-36: dimmi, sei tu fuor del senno? non
dio, ma vendono insino alli sacramenti. dimmi: non sono fatti oggi sensali sopra
e non t'adora. grafi 5-892: dimmi, ricordi tu ancora / i giorni
atteggiamento. boccaccio, 1-ii-125: ma dimmi, se del mio amor ti cale,
, 64: o maestro abbachista, or dimmi tue, / quante uova vanno in
ferraù verso orlando sermona: / « dimmi, baron, che non t'ho sangue
boccaccio, 9-52: deh, dimmi: ètti paruto la persona miacosì vile?
, i-9-76: qui mi potresti din « dimmi s'egli erra / qual l'africa
e morte. crudeli, 2-215: dimmi, qual mai ti trasse acerbo fato /
navigato. tommaseo, 2-ii-352: dimmi un poco, a lu tuo babbu /
puote. leone ebreo, 337: dimmi pur qualche cosa de la differenzia che
, spietata madre [lanatura]! / dimmi il perché di tal misura e peso.
sfregio mai ti feci, il perché dimmi? faldella, i-5-313: non aveva
non li dicesse: « amico, dimmi un poco: se ella avesse acconsentito,
o de'versi onore, / deh dimmi: febo è sgombrator de'mali? vittorelli
. aretino, vi-487: - ora dimmi, come la fai tu con le tue
per esempio. novellino, xxviii-827: dimmi, donna, se tu hai trovati
xxviii-800: non mi rispondere a grado. dimmi sicuramente il vero; e se noi
. settembrini [luciano], iii-3-40: dimmi, o solo / ma
una legge. firenzuola, 2-195: dimmi... la sua significazione, accioché
fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, / silenziosa luna
il volto. mascheroni, 8-255: dimmi, gran madre, che dolente stai /
'tu parlerai'. flaiano, 1-i-206: dimmi, perché lo stilema, / il sintagma
tichi », soggiunsi, « dimmi di grazia, ferragosto, di che fata-
sisimbri e finché sia giunto a casa, dimmi o amico lettore: son io poco
fa oggi ben maravigliare. / or dimmi un poco: lei come si chiama?
tanai. l. bellini, 5-3-74: dimmi smisuratezza di spazio ed io la macchina
un piacere. latini, 3-106: dimmi, che letizia averai, di che allegrezza
'socialmente'ad emery. dimmene e dimmi se sai che cosa devo fare e
dato e non concesso che mi scriva, dimmi se le società (dette altrimenti accademie
molte scielta ti ho non ti piaccia, dimmi liberamente l'animo tuo, ché un'
grotta. p. leopardi, 63: dimmi un poco che vita fai costì,
. pratesi, 5-136: « ma dimmi: hai qualche soldarello? » « non
cortesia di tua favella, / e dimmi il nome tuo come si chiama. /
in solitudine. aleardi, i-iii: dimmi, poeta, se talor t'avviene /
e fuoco. boccaccio, 1-ii-57: dimmi se d'amor sollazzo e gioco / ancor
reciproco. leone ebreo, 19: dimmi come in due sorte d'amore tanto
somiglianza di virtù? parabosco, 1-13: dimmi: questa acqua che m'hai data
nell'opre concordare. leopardi, iii-235: dimmi, dove troverò uno che ti somigli
dove troverò uno che ti somigli? dimmi, dove troverò un altro ch'io possa
dunque. sacchetti, 151-32: deh dimmi quello che tu facesti in cotal dì
pensa. é io seguo: « or dimmi quello che facesti or fai sei mesi
miglia 700. foscolo, ii-446: dimmi tu, che pur sei mezzo algebrista,
che cadde. leopardi, iii-235: dimmi, dove troverò uno che ti somigli?
dove troverò uno che ti somigli? dimmi, dove troverò un altro ch'io possa
della parte. tasso, 3-61: dimmi chi sia colui ch'ha pur vermiglia /
di due solennissimi sor- nacchioni: « dimmi un po', tuo padre ha ricevuto ultimamente
che del salire avem soverchio, / dimmi dov'è terrenzio nostro antico.
se vuo'ch'i'ti sovvegna, / dimmi chi se', e s'io non
esitare. ariosto, 376: - dimmi: è ferito? - sì, e
pesi di povertà trarranno al fondo, / dimmi, luigi il grande, / che
commedia di pidinzuolo, xxi-ii-907: - dimmi una cosa; hai in polizza o
fra sé? forteguerri, iv-325: dimmi, hai tu nulla meco da spartire?
anco e lontane, / den! dimmi qual riposo o qual mina / ai gran
la dimanda è però lecita, / dimmi: ove vai sì per tempo? ché
: gianni, vien un po'qua. dimmi: che pratica / hai tu con
. berio di salsa, cxxxiii-567: dimmi, spiegami alfin qual fu l'inganno.
9-190: non mi tener sulle spine. dimmi che cosa è successo. gadda conti
, 3-iii-343: ah, mio ben, dimmi qual fu / quel- l'empia mano
odan le genti. leopardi, 926: dimmi: lo spirito è forse appiccato al
. buonarroti il giovane, 9-369: dimmi un po': darebbet'egli il cuore
esaminare meticolosamente. benivieni, 1-178: dimmi fra le tue merce / fra le più
. boccaccio, vili-1-28: deh! dimmi: di qua'vittorie, di qua'triunfi
. rebora, 3-i- 210: dimmi, come più spontaneamente ti riesce, le
disnore / sei del femmineo sesso, / dimmi, mentre tu fili a un tempo
c. i. frugoni, i-10-130: dimmi: sì liete ancora oggi verdeggiano /
p. leopardi, 45: intanto dimmi un poco tutto e come sei contenta,
», 21-viii-1910], 193: dimmi prima perché quando parli degli affari, lo
voce). carducci, ii-4-35: dimmi che aborri e fastidisci, quanto merita,
. piero da siena, 7-15: dimmi quel che. ttu. ài o di
parta da quest'ampia via, / dimmi a chi s'appartien quell'alto albergo /
boine, cxxi-iii-804: se vedi il volume dimmi cosa vale, che mi vien voglia
io non potrò cessare di gridare, / dimmi se tu potrai dimenticare / le infami
è ottenuto in pratesi, 1-203: « dimmi come si fa! dimmi come si fa
1-203: « dimmi come si fa! dimmi come si fa!... »
, abbia grande cardarelli, 708: dimmi... se è morale autorizzare,
. n. franco, 2-61: dimmi un poco, mendica gloria, ove son
. aretino, vi-544: deh, dimmi, stracciacappa, ciò che faceva oggi
c. i. frugoni, i-3-225: dimmi, vezzosa, / nobil guerriera,
la stropicci e rendalati a pena: / dimmi se 'l frutto che la terra mena
feltro bruno. gozzano, i-1358: dimmi anche se al ritorno dovrò portare delle
scrivimi più a lungo che puoi. dimmi anche 'stupidezzi', venendo da te mi sono
punto estremo. parini, 213: dimmi, non brami / veder con gli occhi
finzione. alfieri, 12-294: deh, dimmi: / gli affari miei, la mia
male. rebora, 3-i- 210: dimmi... le 'vicende'della tua persona
nel cor? cesarotti, 1-xxxiii-274: dimmi, / svela tutto il tuo cor,
o leggera. ghirardi, 31: dimmi che hai ascoso sotto il tabbarinó, che
ventre. g. rucellai, 9-154: dimmi, poi che tant'oltre m'hai
di maganza. pulci, 2-52: dimmi al danese, caro imbasciatore, / che
le differenze. pasquinata, 43: dimmi se egual pena / ha ciascuna, o
. dante, inf, 5-118: dimmi: al tempo d'i dolci sospiri,
. b. pino, 3-29: dimmi un poco quanti giulii ne vanno il mese
23: ahi! orbo mondo, dimmi chi l'ha spento / in questa valle
ma non mi tenere più in bilancia, dimmi segli è quello o pure un altro?
li faite. novellino, xxviii-828: dimmi, barlaam, che è ciò, che
di cor. tarchetti, 6-ii-695: dimmi poi per mia norma postale se hai
dire fammi di 4 / 5 terzi e dimmi quanti sono. i. alighieri, 103
tutti i terrigeni. linati, 11-65: dimmi, sei forse tu lo splendido terrigeno
dire fammi di 4 / 5 terzi e dimmi quanti sono. piero della francesca,
che sembra acattate aver da altrui, / dimmi, siven, chi è mai?
mille ducati. parabosco, 4-37: - dimmi non sarebbe ben fatto ch'io facessi
bazzecola. pazzi, xxvi-3-352: dimmi ancora, perché 'l titolo all'i /
persona). goldoni, ii-1006: dimmi un poco, chi mi ha introdotto in
quello. fazio, i-9-76: dimmi s'egli erra / qual l'africa crede
il genere umano. lemene, xxx-5-229: dimmi, chi t'invaghì? / si
il discorso su fondamenti non assodati, dimmi in qual tempo già mai, o
. aretino, vi-487: - or dimmi, come la fai tu con le tue
pompa. marsilio ficino, 5-114: dimmi perché il re tolomeo con doni quasi
non trovatore. marsilio fidno, 5-114: dimmi perché il re tolomeo con doni quasi
trattar teco un gran secreto; / ma dimmi prima, possomi fidare. ariosto,
manzoni, fermo e lucia, 503: dimmi con chi tratti e ti dirò chi
per la traversa. monti, iv-124: dimmi ancora se venendo io per la via
-triangoluzzo. carducci, iii-2-161: dimmi, triangoluzzo mio squadrato, / che
tre religioni. arpino, 13-43: dimmi tu come devo parlare, allora.
. boccaccio, viii-1-28: deh! dimmi: di qua'vittorie, di qua'
senti una prolina nell'orecchio), dimmi cosa ci va a fare tuo marito.
per la cugina. pratolmi, 2-20: dimmi, sono tutto orecchi. -unito
altrui. soldati, 2-35: dimmi con chi vai e ti dirò chi sei
, senza più numerare i paragrafi, dimmi che fai. hai finito di spogliare
. pazzi de'medici, 159: dimmi: hatt'ei [il vino] tocco
eseguire. biondo, xlv-85: nondimeno dimmi, dolce lettore: chi piùdi donna usurpa
, ecc. novellino, xxviii-800: dimmi, se ti intendi delle virtù delle
.). fazio, v-30-6: dimmi qui, mentre che 'l nocchier li varca
, par., 3-66: ma dimmi: voi che siete qui felici, /
venenosi. getti, i-160: dimmi un poco, quante miniere e quante erbe
del passato. baldelli, 3-717: dimmi quale è la cagione, che t'induce
zendado vermiglio. tasso, 3-61: dimmi chi sia colui c'ha pur vermiglia /
le tue parole or ver giurare, / dimmi che è cagion per che dimostri /
fia la taglia. sergardi, 1-191: dimmi, quanto pagasti di vettura, /
. bandello, 1-5 (i-84): dimmi, uom da poco che tu sei
. p. leopardi, 52: dimmi... se la sola idea e
dante, purg., 22-99: dimmi dov'è terrenzio nostro antico, /
e varrò, se lo sai: / dimmi se son dannati, e in qual
, se sei il diletto mio / dimmi i segni del corpo mio: allora ti
gran dama. parini, 213: dimmi, non brami / veder con gli occhi
alla tua madre e l'ultima, / dimmi: come trattò = comp. di vituperevole
, lucilio? / tu conoscermi dèi. dimmi, allorquando / tutto il sangue rosseggiante
frugoni, i-12 6: dimmi, o luce d'irlanda, or che
le dure zolle /... / dimmi se 'l frutto che la terra mena
in montagna se non porti il tricot, dimmi tu cosa fai. arbasino, 1-108
pensiero. bruno, 2-38: dimmi, sciocco, quando vuoi dispuerascere? idem
30: web community al microscopio « dimmi da che portale entri e ti dirò chi