viva, / se di te mai dimentico / son dov'io pensi o scriva.
età, e in quel fanciullesco bollore, dimentico non solamente il debito poco avanti esercitato
le parole, e che spesso, dimentico della sua parte, caccia fuori il capo
l'ebbe ridotto a tale, che dimentico d'ogni creanza avea preso a mondare dall'
al diavolo. monti, i-361: dimentico di quanto ho più volte fatto per
lui, dubbiterei che non lo facesse dimentico de la vostra facenda. buonarroti il
i-773: achille giaceva sulla pira, dimentico delle carriere sul cocchio da guerra,
. chiaro? bada: io non dimentico niente. alvaro, 7-87: la moda
. monti, i-401: non sono dimentico d'anacreonte, ma compatite un uomo
, mi scordo di me stesso, mi dimentico dell'inferno e mi smemoro del cielo
la fatica benigna ritrova / o l'amore dimentico cova. cardarelli, 1-54: mai
44 4 vendico 'e dimentico 'e dilibero ', in vece di
dentro in quei pensieri, e quasi dimentico che lei fosse lì. c. e
rimangono immobili in mezzo a un popolo dimentico o derisore, aspettando le generazioni ubbidienti
della città tumultuosa solo, / mi dimentico il mio destino d'essere / uomo tra
ad udirle..., tutto dimentico di se stesso, a guisa di chi
la qual ebbi in mantova, facilmente mi dimentico di molte cose. bruno, 3-620
di dementare, sorretto da dèmenticus * dimentico '. dimenticato (part. pass
9. disus. che non ricorda, dimentico. sannazaro, 1-53: ergasto solo
sventato, smemorato. -essere, farsi dimentico di qualcosa o di qualcuno: dimenticarsene
fra giordano, 2-309: essere l'uomo dimentico in molte cose, non è male
si può dire, per virtude può essere dimentico della devozione e della benevolenza tra la
e permanerà in essa, non auditore dimentico, ma fattore d'opra, questo
. e inperciò che l'uomo è dimentico. boccaccio, v-124: in trinacria,
, 15-2-103: 11 buon tessitore, dimentico d'avere il braccio non possibile ad
missioni diplomatiche ed era morto lontano e dimentico affatto della sua villa. viani, 14-135
e da stupori improvvisi, camminava quasi dimentico dei fatti precedenti. -per
figur. giamboni, 8-i-236: è dimentico molto [lo struzzolo], ché
: il cuore, già delle dette cose dimentico né treme- bundo per altra, moveste
gli abbracciamenti di quella, ed è dimentico, ingrato del servigio ricevuto da quella di
credea incapace di fellonia, divenne tosto dimentico de'benefici e del dovere; e
non credere no, ch'io fossi sì dimentico di te di me stesso e delle
e pratico del mondo, e quasi anche dimentico di se stesso, sempre ricade lì
rimangono immobili in mezzo a un popolo dimentico o derisore, aspettando le generazioni ubbidienti
in teatro raccolto, / sghignazzava, dimentico. serao, i-1039: dimentichi, i
: e per amore sì siete ventato dimentico, quando voi volete battaglia, perché
e non acquistò onore niuno: era dimentico e pazzo, e istudiava in lossuria.
. letter. dimenticatoio. -mettere in dimentico: non tenere conto, non considerare
sul presentar le difese, messa in dimentico la giustizia, ci si raccorda or la
da'miei pensieri, e non gli dimentico. e non fo troppa dimoranza con
per missioni diplomatiche ed era morto lontano e dimentico affatto della sua villa. de roberto
lettere, mi poteste credere di voi dimentico e disamorato. carducci, 692:
m'illude tanto, ch'io talvolta dimentico la dissomiglianza delle tue forme. carducci,
? e. cecchi, 8-134: non dimentico, fra tante effigi, le più
carducci, ii-8-228: dinanzi a te dimentico la lotta e la guerra, mio
: lei può credere che io non mi dimentico del mio dovere, ma che nell'
balzato a terra, l'uomo, dimentico degli occhi altrui, in un'esplosione
ovidio volgar., 2-161: essendo dimentico che 'l tuo fallo m'avesse
se tu sapessi come vivo, come dimentico tutto,... com'io ritorno
m'illude tanto, ch'io talvolta dimentico la dissomiglianza delle tue forme.
, ii-344: ora le ricompariva dinanzi, dimentico e pien di garrula vanità, come
fatica benigna ritrova / o l'amore dimentico cova. bocchelli, 9-291: all'
, 241: io mi truovo di natura dimentico; e spesso arei vergogna e danno
: a napoli... il re dimentico di tutte le promesse rientrò nella reggia
aver perso, la memoria di qualcosa; dimentico. caviceo, 1-105: lo amico
9-1-9: lo fa [il fervore] dimentico di tutte le cose del secolo.
presto le furie, / presto dimentico torti ed ingiurie. gioia, 3-i-19:
gli abbracciamenti di quella, ed è dimentico, ingrato del servigio ricevuto da quella di
ii-i-721: se di altre pratiche mi dimentico, incolpane la bomba di sabato che
sì involto e con tanta fatica che dimentico gli amici e me stesso. sansovino,
egli è disleale, non calente, dimentico, lasco, diffallante e fievole. pirandello
spengono presto le furie, / presto dimentico torti, ed ingiurie; / e aborro
per il passato, ché mai mai vi dimentico. -in costrutto ellittico. alberti
pugliese menava intorno a caso, come dimentico della terra che li riceveva.
cose da toccare e da sentire fatto dimentico, ricolsesi nella mente e truovò giuoco
me si spengono le furie, / presto dimentico torti ed ingiurie, / e aborro
vetrate. gramsci, 240: dimentico le cose recenti, mentre ricordo spesso
grande di sua complessione ed è dimentico molto, ché non li sovviene
. manzoni, v-2-269: non dimentico punto che un vocabolario di agricoltura è
). marsili, i-29: né dimentico, né potrei dimenticare la patria,
. bonsanti, 4-141: sembrò quasi dimentico del suo nuovo atteggiamento, dei progetti
8. che non ricorda; dimentico. -anche: ingrato. maestro alberto
a mente, che non ricorda; dimentico, immemore. ammaestramenti, 16
. oublieux (nel 1190) 'dimentico, immemore '. obliquamente (disus
2. che ha poca memoria; dimentico (ed è in relazione con un
opera... si può chiamar auditor dimentico overo oblivioso. siri, x-180:
mi intossica e mi obnubila, se dimentico di infilare la vestaglia e, tutta
il fiero animo di manlio; e dimentico del comandamento di suo padre e del
d'opportunisti. garibaldi, 2-406: io dimentico presto le ingiurie, e così credettero
qualche danaio per pagar l'ostaria, si dimentico di ricuperare da me la risposta.
moneta nel segnatempo; se me ne dimentico porteranno la macchina via con una gru
suo vocativo alla napoletana. ora non dimentico che ho più anni di lei.
una moneta nel segnatempo; se me ne dimentico porteranno la macchina via con una gru
desiderio la sua presenza: e così dimentico e sicuro della sua maestà che non lo
uccisa e mummificata. moravia, 23-173: dimentico che tinterruttore della luce ha un contatto
e. cecchi, 3-24: non dimentico che, nella sua produzione, spesso egli
mortale. lecchi, 13-40: filippo dimentico di dire alla madre quanto da tempo
irraggiungibile paradiso. borsi, 161: non dimentico che l'umiliarsi untuosamente, il proclamarsi
. e. cecchi, 8-134: non dimentico, fra tante effigi e più pure
contingenze della vita, dinanzi a te dimentico la lotta e la guerra, mio solo
dopo la vendemmia, qualche racimoletto rimane dimentico sotto le foglie e i tralci.
fa temere la mente che io divento dimentico di molte parole fermamente pensate. mariotto
da quella condizione, sottoscrivere un trattato dimentico degli amici e vergognoso.
. bocchelli, 18-ii-305: io non dimentico, e sto dando opera con escogriffo
piovene, 198: così, ricamando, dimentico quello di cui dovrei davvero pentirmi:
colui che sé contro a coscienza fa dimentico. ovidio volgar., 6-511: ancora
tutto il passato della mia intelligenza, dimentico da un pezzo e che ora mi sento
tutto il passato della mia intelligenza, dimentico da un pezzo e che ora mi sento
buona memoria. -con litote: dimentico, immemore. marsilio da padova volgar
altrui pensoso / era e di sé dimentico. = comp. dal pref
sembrava... rampognare l'imperatore come dimentico di sue promesse e rompitore dei suoi
saldissima, hai ricordato a me, dimentico, la prima genesi di questa mia opera
me. magalotti, '7-118: non mi dimentico de'santini che vi ho promessi,
camere un tempo ospitali, egli, dimentico o dispregiatore di quella nuova testimonianza di
il iacea parer talora o sbadato o dimentico di qualche cosa: di che u suo
l'abituale scioltezza che lo faceva sembrare dimentico di sé. 7. levità
scordare1), agg. disus. dimentico. cornoldi caminer, 219: si
passato; oblioso di una promessa; dimentico. casso che dall'uno all'altro
una moneta nel segnatempo; se me ne dimentico porteranno la macchina via con una gru
mal- fattrice... ma ora dimentico tutto, sentendoti buona, lieta e
loro. magalotti, 7-118: non mi dimentico de'santini che vi ho promessi:
e smaghe. 2. dimentico. monte, 1-ix-8: folle,
, mi scordo di me stesso, mi dimentico delrlnfemo e mi smemoro del cielo.
/ della città tumultuosa solo, / mi dimentico il mio destino d'essere / uomo
sdegno. 2. che appare dimentico di un fatto. -per estens.:
smemorévole, agg. ant. immemore, dimentico. serdonati, 11-6: chi
. ant. non ricordarsi, apparire dimentico di qualcosa o qualcuno. guittone,
, agg. ant. immemore, dimentico di qualcuno o di qualcosa (o,
della falsa posizione, in cui, dimentico per un momento di sé e degli
l'amor proprio ma non del tutto dimentico di quella naturale scaltrezza che il fiorentino
fa spavento. moretti, i-875: non dimentico il viso spasimoso e raggiante di lei
fa temere la mente che io divento dimentico di molte parole fermamente pensate. carducci,
: le mie 'pezze giustificative'io le dimentico quasi sempre e le sperdo.
, il suo animo si era srugginito e dimentico di ogni rancore. =
. bibbiena, 1-197: anche non dimentico la cosa de monsignor bernardo de'medici
contingenze della vita, dinanzi a te dimentico la lotta e la guerra, mio solo
cinellt, 11-285: non del tutto dimentico di quella naturale scaltrezza che il fiorentino
superfluo 1'assicurarvi che io non mi dimentico di voi. moravia, ix-105: non
pellico, 2-348: non esser così dimentico, come sei sempre stato, della
levi, 3-43: questo non me lo dimentico mai più, finché vengo vecchio,
istile infamissimo. pascoli, i-16: dimentico quelle tiritere, e dico a te
mazzei, i-232: non sono tracutato né dimentico, come vi date a 'ntendere.
, iii-16-230. l'abate... dimentico che forse la mattina stessa si è
miei e il cuore, già delle cose dimentico né tremebundo per altra, moveste a
/ della città tumultuosa solo, / mi dimentico il mio destino, d'essere /
te assorto, e di me stesso affatto dimentico? 4. che è in rapporto
primavera. montale, 3-210: non dimentico... quell'anno, in vallarsa
ii-9-308: in quei 'gravi studi'io dimentico molti 'rancori'del tempo passato, rancori
suo vocativo alla napoletana. ma non dimentico che ho più anni di lei. serao
, 4-43: io non piangevo, già dimentico dell'accaduto, subii quello sfogo di
per natura istabili e volanti, trasmutato e dimentico d'aver voluto essere cristiano, gl'
, disteso col grande tuo corpo, / dimentico dei colpi che vibravi dal carro.
dismèmore, agg. letter. immemore, dimentico. montale, 22-911: forse