uso... fino ab antichissimo dimenticato o tralasciato. = lat. ab
miei. caro, 15-i-62: mi sono dimenticato dire degli ultimi ridotti abbasso dell'una
ci squadernano in mezz'ora tutto il dimenticato abbici dei gesti. manzini, 10-192:
..., pare che si sia dimenticato d'essere dio, e prega
di cui credeva avere da lungo tempo dimenticato ogni pratica. palazzeschi, 3-66:
nievo, 223: come veneziana aveva dimenticato la fede di nascita, e nelle
è stata fatta fin qui, ha dimenticato di studiar l'influenza che la facoltà
semplicità della frase, il bene, dimenticato un istante di sé, sentla ripullularsi
, il quale mentova nomi e si è dimenticato affatto de * verbi *. onofri
accento e una cadenza ch'egli aveva dimenticato. era il sapore del suo dialetto.
su un affusto di cannone, pareva dimenticato: un condottiero, non un poeta.
in un certo modo del principale assunto dimenticato. foscolo, ii-2-83: io esamino
io sono guarito, quello amore è dimenticato. dante, inf., 29-71:
ricordi sgradevoli!; io ho tutto dimenticato. 14. lasciarsi andare:
deledda, ii-148: e non ha dimenticato gli anelli, no; i grandi anelli
è sì ricca d'umanità, non ha dimenticato di annoverare fra le opere di misericordia
quale mentova nomi e si è affatto dimenticato de'verbi. targioni tozzetti, 2-434
che non sei altro) ti sei dimenticato di dirmi come sta. idem,
molino? perché lo aveva abbandonato e dimenticato? palazzeschi, 4-118: come potevano fare
di chi t'amò. figur. dimenticato, obliato, ssorbènte (part.
la mia anima attonita e sbalordita ha dimenticato i suoi mali, ed è tornata
. croce, ii-6-328: non tutti hanno dimenticato le illusioni che, or son trent'
per augusta, ma tutto era presto dimenticato in un bagno di salute e di buoni
: [l'imperatore] anche ha dimenticato gli anatemi, / e il bando
a lente bolle, in un pignattone dimenticato sul fuoco. = voce di formazione
, 7-187: sentì rimorso di aver dimenticato per alcuni istanti quel gran dono del
bestia, - disse. -ho dimenticato di comprare lo zucchero. 9.
che ha tutta l'aria d'essersi dimenticato da un pezzo anche quel gramo latino
ne stava a riposare in un binario dimenticato tra neve e ortica. alvaro,
bocche di tutti: essere all'improvviso dimenticato; perdere la notorietà. guicciardini,
sannazaro, 11-181: selvaggio, non dimenticato de le sue astuzie, gli diede
e per quanto in catastrofe non aveva dimenticato l'arte del vivere. pancrazi,
di grillaia e di tufi che mi ero dimenticato. idem, 6-96: oreste ci
sole. - al figur.: venire dimenticato, scomparire dalla vita mondana.
di mente, dal pensiero: essere dimenticato, perdere l'affetto di qualcuno.
caduco dalla memoria: che sarà presto dimenticato. dante, par., 20-12
, ii-403: calunniato, disconosciuto, dimenticato, nel continuo flutto delle sue contraddizioni,
aratro senza buoi, che pare / dimenticato, tra il vapor leggero. ungaretti
2. figur. annullato, distrutto; dimenticato. d. bartoli, 40-i-401:
o fare, appiè di un albero, dimenticato di sé e de'suoi greggi giaceva
è logorato come quando il sapone è dimenticato nella tinozza colma d'acqua.
tempo venga nel sogno eluso e come dimenticato a sua volta: la capitalizzazione degli sviluppi
figliuolo avrebbe ripreso la vita, avrebbe dimenticato, cancellato il suo fallo di gioventù
voleva. aretino, ii-237: hommi dimenticato lo smeraldo: capocchio che 10
siano alcune opere belle sulle quali fu dimenticato di mettere il nome dell'autore,
un altro? quasimodo, 2-11: ho dimenticato il mare, la grave / conchiglia
mia fermata a bologna non mi sono dimenticato le carte da giuoco.
velluto cremesì. monti, iii-458: ho dimenticato a majano il decimo tomo del teatro
casaccio. pea, 1-38: aveva dimenticato anche il paternostro e la salveregina,
pieno al solito di cassature, egli aveva dimenticato in un soprabito dato a raccomodare a
forse a bella posta!) s'era dimenticato di richiudere la... come
voi avreste veduto che barbieri non è dimenticato. romagnosi, conc., i-204:
l'indugio della ricerca di un nome dimenticato o del termine più appropriato per l'
quivi passaro, / levaron dal serrarne un dimenticato di dare il chiavistello alla porta. verga
sua cattiveria, com'anche avrei dimenticato la chietineria invidiosa e maligna di suo
: la zuppidda e la mangiacarrubbe avevano dimenticato tutti gli improperi che si erano detti,
loro si arricordò; e non s'è dimenticato il clamore delli poveri. savonarola,
maggi, 29: m'ero quasi dimenticato di parlare degli orecchioni de'baluardi,
verri, 2-i-1-220: questo coglioncellino ha dimenticato il mio umore. = lat
interrotta; ma da gran tempo io ho dimenticato il principio. e l'anima inquieta
. (< collèppolo). ant. dimenticato avea: / alto in mente scolpito /
: noemi pensò che mai più avrebbe dimenticato quell'ora, quella grande chiesa vuota,
, 6-119: l'uomo armato ha dimenticato di santificare le feste ed ha dovuto cancellare
pure scrivendoti ogni giorno, ti ho dimenticato al completo, e ricordato solo per
conchiglie marine. quasimodo, 2-11: ho dimenticato il mare, la grave / conchiglia
mia fermata a bologna non mi sono dimenticato le carte da giuoco. io le
era connaturale... poi avevamo dimenticato e perduto a forza di sapienza.
oltreumana? moretti, 17-341: non ho dimenticato la sera che mi fece promettere d'
caro, 4-118: essendosi esso dimenticato di lassar la contraccifera, non si
le belle bocche veritiere, ma ha dimenticato di togliersi i coturni. luti, i-102
montale, 3-182: -sei te che hai dimenticato di dargli la corda? -lo carico
corde senza che il motivo principale fosse dimenticato... questi sono i miracoli dell'
siano alcune opere belle sulle quali fu dimenticato di mettere il nome dell'autore.
la carne, quando ritornò, avesse dimenticato dove apparteneva e si fosse poggiata troppo
? certo adesso se ne è dimenticato. e lui, ha la tendenza ad
più critico di teresa, nulladimeno non ho dimenticato l'affare delle iscrizioni. manzoni,
svevo, 2-494: « mi sono dimenticato di nuovo di parlarne ad angiolina »,
5 -intr. (8): non dimenticato il preso ordine del danzare, e
trattato il quale [messer donato] avea dimenticato fame ricordo al luogo più debito.
uomini mi avrebbero subito odiato e presto dimenticato. idem, 27-1201: nella mia prima
declinare il proprio nome perché lo aveva dimenticato. alvaro, 9-237: era semplice
usato 'e 4 vendicato 'e 4 dimenticato 'e 4 diliberato ', dissero
da te depravato il volgo, che avesse dimenticato l'antico odio contro la regia dignità
san gan- cillo rimase più che mai dimenticato e deserto. 9. ant
. nievo, 346: raimondo aveva dimenticato i rifiuti della clara, e le lusinghe
devo desumere che tu non ti sia dimenticato della nostra amicizia. borsieri, conc.
al signore; non dite stoltezza. avreste dimenticato che il basilisco è diabolico, e
a dire il vero, mi sono dimenticato di far questo offizio con voi.
con una ragazza che non avevo mai dimenticato, sebbene anch'ella si fosse dileguata
straordinari per trasmettere un messaggio e abbiamo dimenticato il messaggio. -figur. adirarsi
dimenticàbile. agg. che può essere dimenticato. giordani, xiii-99: non dimenticàbile
-andare, cadere in dimenticanza: essere dimenticato, trascurato; scomparire dalla memoria;
, / e 'l nome ho già quasi dimenticato. bartolomeo da s. c.
fortuna la quale già buon pezo avevo dimenticato. machiavelli, 231: gli uomini
una ragazza che non avevo mai dimenticato, sebbene anch'ella si fosse dileguata
dalla vita. quasimodo, 2-11: ho dimenticato il mare, la grave / conchiglia
trema nel fumo delle stoppie, / ho dimenticato il passo degli aironi e delle gru
il cuore, il quale avendo già dimenticato se stesso, per sé non si
danno assai, che abbia più tosto dimenticato che apparato, eccetto che a giucare.
la biada nel campo tuo, e avrai dimenticato uno mazzo o uno covone di biada
/ come avesse una notte ferale / dimenticato una nube / sulla sua fronte. verga
un'occhiata dappertutto, per vedere se avessi dimenticato qualcosa. -iron.
ha disegnato una villetta e ci ha dimenticato le scale. 5. allontanare
tutta occupata de'suoi patimenti, aveva dimenticato ogni cosa, anche i figli, e
, 2-3 (143): avendo dimenticato a qual partito gli avesse lo sconcio
funzionario; e non me ne sono ancora dimenticato. sbarbaro, 3-47: alcuno non
sorretto da dèmenticus * dimentico '. dimenticato (part. pass, di dimenticare)
le tue labbra / come un proposito dimenticato. montale, 1-141: come a rivivere
rivivere un antico giuoco / non mai dimenticato. levi, 3-127: non giungeva
rosolio drastico (seconda edizione del vecchio e dimenticato elixire del * le roy ')
per meglio dire suscitato in ponente il dimenticato titolo dello imperio. tommaseo, 3-
, ma gli giace al piede / dimenticato e freddo; onde secura i la
uno d'essi, nelle gallerie un chiodo dimenticato per terra, 10 raccogliamo ripetendo il
, accanto un letto, il lume / dimenticato. sciba, 4-64: c'era
mobile come ne esistono negli alberghi, dimenticato, simile a certe persone cui nessuno
altare di san gancillo rimase più che mai dimenticato e deserto. pavese, 4-144:
mi sento peggio che straniero, peggio che dimenticato, peggio che giudicato, peggio che
solo, nella stanza oscurata, solo e dimenticato, tendendo l'orecchio, ascoltando la
pananti, ii-433: il talento inoperoso, dimenticato abita in un deserto morale, sta
un vapore violetto dagli avanzi del mondo dimenticato al freddo degli spazi. alvaro,
o fare, appiè di un albero, dimenticato di sé e de'suoi greggi giaceva
9-98: voglio sperare che mentre egli dimenticato di se stesso pensa unicamente agli affari di
, ii-84: non perciò si mostrò dimenticato delle usanze delle corti orientali. dimenticatóio
-andare, cadere nel dimenticatoio', essere dimenticato. -mettere, porre nel dimenticatoio:
non voglio che creda che io mi sia dimenticato di lei e delle molte garbatezze ricevute
samminiato [petrarca], i-194: avendo dimenticato quello fabbricatore del sole e della luna
ora [il centro] un vecchio quartiere dimenticato e disadorno, scampato alla demolizione non
, 7-187: sentì rimorso di avere dimenticato per alcuni istanti quel gran dono del
, / e 'l nome ho già quasi dimenticato. frezzi, i-3-78: me percosse
dalla conservazione de'suoi domini, tutto dimenticato dell'onore. segneri, ii-227:
come altre parole d'un linguaggio primordiale dimenticato dagli uomini. = comp. da
tabernacoli e cimiteri non s'era mai dimenticato di portar la mano alla visiera del
colui dimostrò non avere inteso o vero dimenticato ogni buon precetto el piovano gli avìa
ha disegnato una villetta e ci ha dimenticato le scale. 3. rappresentare mediante
18. figur. letter. dimenticato, caduto in oblio; perduto,
dell'infanzia: o dissanguato dalla noia o dimenticato dallo sguardo di dio: inetto a
. io ho ignorato, ho dissimulato e dimenticato, per il buon della pace.
alvaro, 9-146: giulia sembrava aver dimenticato il gioco della serata, era divenuta
biancheria disusata, scarpe. - dimenticato, trascurato. dossi, 263:
nivea semplicità della frase, il bene, dimenticato un istante di sé, sentìa ripullularsi
-letter. tenuto lontano da sé, dimenticato. montale, 1-13: qui delle
. bocchelli, 3-30: là fu dimenticato coi cavalli degli ufficiali superiori, cogli
tempo a tempo geme un soffio / dimenticato. 3. tormentare, affliggere
al suo cassone di nozze un confetto dimenticato. -fiacco, molle.
trovato domato: come un cavallo che ha dimenticato l'istinto del galoppare sbrigliato.
alberi, tutto dorme. -essere dimenticato, in abbandono (un oggetto);
che non potè più essere smarrito e dimenticato. gobetti, 1-35: il pensiero
che non potè più essere smarrito e dimenticato. 2. rifl. manifestarsi in
, sono simili a chi per aver dimenticato la cronaca della sua vita in questo
alvaro, 9-146: giulia sembrava aver dimenticato il gioco della serata, era divenuta
drastico (seconda edizione del vecchio e dimenticato elixire del le roy) diventò in pochi
di quasi tutti i paesi, non hanno dimenticato di far sentire la somma efficacia delle
egli stesso, se viene più a lungo dimenticato. pananti, i-333: un povero
e la commedia, mi sembri di avere dimenticato che con ciascuna di esse va una
39: figuriamoci se può aver dimenticato che tutti gli anni l'illustrissima [
e '1 nome ho già quasi dimenticato. niccolò del rosso, vii-471 (15-2
uditore per lunghezza non se ne sia dimenticato. m. adriani, 5-99:
rea / cagion di tante collere / dimenticato avea: / alto in mente scolpito
. per estens. omesso, tralasciato, dimenticato (in classificazioni, enumerazioni, ecc
[l'indugio] per essermene ancora dimenticato, e vorrei che m'aveste per escusato
stesso, come abbiam detto, rimane dimenticato ed escluso, e il termine sta
foscolo, xiv-225: eppure io mi sono dimenticato di tutti! la mia esistenza,
quato. - anche: dimenticato. fr. colonna, 2-234
ma dopo alcune settimane si era già dimenticato di quella ragazza. moravia, xii-164:
come altre parole d'un linguaggio primordiale dimenticato dagli uomini. -figur.
iv-2-265: mi son lasciato trascinare; ho dimenticato tutto il resto. montano, 164
ecc.); concluso; scomparso, dimenticato; eliminato, abolito. petrarca
dolore, tutto era offuscato, quasi dimenticato nell'evocazione della prima vita vissuta tra
egli se ne va, e subito ha dimenticato quale egli fosse. d'annunzio,
de sanctis, i-223: l'autore ha dimenticato l'azione efficace che ebbero su di
., 2-3 (143): avendo dimenticato a qual partito gli avesse lo sconcio
, universalmente noto, che non sarà dimenticato (e può avere un senso iron
fantasia: uscir di mente, essere dimenticato. b. giambullari, 25:
di grillaia e di tufi che mi ero dimenticato. -causare (o provare) una
, il siciliano crispi non doveva aver dimenticato i timori, che avevano turbato un
: persona che esplica attime n'ero dimenticato a fatto. vità proprie di
/ come avesse una notte ferale / dimenticato una nube / sulla sua fronte. pirandello
ad una candela che la signora aveva dimenticato di accendere. -per simil.
alla fine di quanto tempo rimarrò io dimenticato appo te, signore? e persino a
lasciandovi una donna che anche lei avevo dimenticato come fosse fatta, talmente il calore
. palazzeschi, i-717: non avevano dimenticato che acclamata un numero infinito di volte
pisis, 102: nel vaso dimenticato sul balcone, / polvere, muffe
gli riesca confondersi col popolo ed esser dimenticato nella folla de'gregari. alfieri,
di forchetta, il padrone s'era dimenticato d'indicare, a rinalda, che
che forse sarei salvo, se avessi dimenticato anche l'arte... mi sentivo
pareva un diavolo che la notte avesse dimenticato sopra la terra e che volesse dannarsi
la grande freddura dell'anima, avevi dimenticato... anche te medesimo.
gambe di un animale; latta, dimenticato da un guerriero tra i cinque e i
mente, cadere in oblio, essere dimenticato; sfuggire all'attenzione. francesco da
in un vapore violetto dagli avanzi del mondo dimenticato al freddo degli spazi.
; e non me ne sono ancora dimenticato. gramsci, 7-14: il contadino,
, / che m'ha senza ragion dimenticato. caro, 12-i-82: ecci opinione
domato: come un cavallo che ha dimenticato l'istinto del galoppare sbrigliato. bonsanti
iii-1-408: quest'uomo publico non ha dimenticato che la vita italiana fu l'ornamento
gentile di me, m'hai per altro dimenticato? pulci, 8-85: usanza è
strano che io mi sia fin ora dimenticato di dirlo, non essendo pochi i
gettata sul tavolo, tutto era finito e dimenticato. 2. scagliato con violenza
. nievo, 346: raimondo aveva dimenticato i rifiuti della clara, e le
10. lasciato da parte; dimenticato, trascurato (un manufatto, una
secol rio. 13. essere dimenticato, abbandonato, trascurato, lasciato da
giusti e ne'poeti giocosi, avete voi dimenticato affatto affatto il vangelo? forse vi
sento peggio che straniero, peggio che dimenticato, peggio che giudicato, peggio che
proverbio il quale significa che chi si è dimenticato di qualche cosa, gli bisogna tornare
, e andava cercando sgomenta se non avesse dimenticato qualcosa. serra, ii-117: non
: questo che tu fai, sarà tosto dimenticato; le genti del paese te ne
va. quasimodo, 2-11: ho dimenticato il mare, la grave / conchiglia soffiata
. b. davanzali, i-219: dimenticato, anzi che graziato, scampò.
grillaia e di tufi che mi ero dimenticato. 2. sm. gastron.
rajberti, 2-130: chi può essersi dimenticato della noia orrenda originata dall'assi- stere
e. gadda, 7-84: un dimenticato imbarco d'una delle tre casse camuffato da
fuciletto di legno e di latta, dimenticato da un guerriero tra i cinque e
devota pietà (un sepolcro); dimenticato, trascurato. foscolo, 1-170:
la molta età sia imbarbogita e abbia dimenticato a produrre ingegni speculativi. gioberti,
a un attore la battuta che ha dimenticato. = denom. da becco (
ricordato né celebrato da alcuno; dimenticato; remoto nel ricordo.
, ovver cadauno serpente, e sarassi dimenticato della sua immondizia, avrà peccato e
degli uomini, che non sarà mai dimenticato; che gode fama perenne (un
non volesse credere ch'ei si fusse dimenticato della disciplina militare... né
è necessario far nomi qui) hanno dimenticato da un pezzo. 2.
giallo, il mondo pareva improbabile, dimenticato. 3. locuz. non
romano. -caduto nell'oblio, dimenticato. segneri, iii-3-260: si scavano
ciò che è trascurato, abbandonato, dimenticato; desolazione, squallore (ed è
nome del savioli] così facilmente dimenticato, come andarono disperse, colpa
= comp. da in-con valore negativo e dimenticato (v.); =
fine, e spesse volte è dimenticato dalla indiligènzia de'cesarotti, 1-xx-114
moderno l'opzione necessaria sia quella dimenticato, che resterà sempre vivo nella me4
,... vi foste al tutto dimenticato di quel caldo e pronto affetto.
ogne settimana, ma ora l'aveva dimenticato per lo nemico, onde ella era
forte concupiscenza, avea ogni cortese pensier dimenticato. bandello, 2-40 (ii-15)
, il quale spero che non avrà dimenticato un poeta insecchito. cantoni, 757
ma ingratissimo è sopra tutti chi l'ha dimenticato. dante, inf.,
indicare un periodo assai lontano, quasi dimenticato). tommaseo [s.
fronte. -letter. oscuro; dimenticato. carducci, iii-4-310: in su
dagnoli, il quale spero che non avrà dimenticato un poeta insecchito. 3
tutti calmati. mazzini, 10-338: ho dimenticato i nomi precisi dei reggimenti che sono
millenario benefattore della razza umana, sia dimenticato da tutti. = comp.
labirinti più perigliosi io non ho mai dimenticato quelle vie larghe come fiumane...
di me stesso ch'io mi sia dimenticato di crear voi. 2.
io, carla, ma lei si è dimenticato che oggi dovevamo vedersi già un'ora
invescato nei ragionamenti, egli pareva aver dimenticato addirittura lo scopo che lo aveva spinto a
tutto è ito, e già ti se'dimenticato di mirtina. -essere perduto
irrevocato, agg. letter. dimenticato. -per estens.: trascurato,
: è ben vero che mi son dimenticato di questa verità che l'amor proprio
il puoti] italianità a coloro che avevan dimenticato di essere italiani. carducci, iii-7-140
pensò quello che da dieci anni avea dimenticato, cioè che per mangiare bisogna darsi
: io credo che potevate benissimo averlo dimenticato [l'orologio] sul vostro tavolino
un vetro, il bioccolo di laniccio dimenticato in un angolo. govoni, 9-194:
padre alamanni. 12. dimenticato, passato sotto silenzio. b.
sublime dal teso e dal gonfio o affatto dimenticato per il culto del lusinghevole e lascivo
ricerca della più ignota latinità e del più dimenticato ellenismo si promovesse. d'annunzio,
realizzazione. soldati, 2-241: aveva dimenticato sul sedile la sceneggiatura che l'indomani
tanto le tasse e l'appetito, ho dimenticato che anche l'anima sarebbe cresciuta.
in quel soave riposo, tutto è dimenticato. landolfi, i-497: agitandomi quasi
ha preceduti, tutto glorioso d'aver dimenticato il peccato e confutato il destino,
, 6-256: -scusa, mi sono dimenticato, devo fare un colpo di telefono.
. carducci, ii-2-67: non ho dimenticato né dimenticherò mai qual fiore di gentilezza
per secondo dal ritorno del prima, sarà dimenticato nello scomporsi di miliardi di combinazioni di
de roberto, 607: baldassarre, dimenticato il torto che gli aveva fatto il
sublime dal teso e dal gonfio o affatto dimenticato per il culto del lusinghevole e lascivo
per una piccola descrizione di qualche accessorio dimenticato; aggiunge un po'd'oro e un
potevate benissimo averlo [l'orologio] dimenticato sul vostro tavolino; poteva essersi rotta
. foscolo, xvii-94: s'è anche dimenticato di riporre nel magazzeno il caffè.
per non avere bene inteso o per essersi dimenticato alcuna cosa, dice: 'riditela un'
rivivere un antico giuoco / non mai dimenticato. -ripetuto con valore intensivo.
tutti gli altri de la corte mi son dimenticato, non per altro che per esser
o con deplorevole negligenza; trascurato, dimenticato. petrarca, iv-2-141: fece
, v-42: né io ho però dimenticato quello che insegna l'esperienza e tutta
: per mostrarvi ch'io non mi sono dimenticato di voi, vi mando gli due
non essere presente alla mente, essere dimenticato o passato sotto silenzio. bonghi,
in prestito, siete sicuro che ha dimenticato la borsa; ma in contraccambio vi
« perché vivi? perché? hai dimenticato tutto? vergognati. mascalzone. vergognati
ermenegildo: tra la paura di aver dimenticato il proprio nome, la fretta di
luca pulci, 1-4-81: non ho dimenticato una berretta, / che avea tre
, dove rimase meglio che otto anni dimenticato da tutti. -più che;
piccolo borgo. -indimenticabile e non dimenticato (un periodo di tempo, una
scrittori moderni italiani più memorabile e più dimenticato è nicolo tommaseo. -che colpisce
dalla memoria: cadere in oblio, essere dimenticato o trascurato. boccaccio, dee
qualcosa: cadere in oblio, essere dimenticato. manzoni, ii-193: sarà.
insieme, a proposito di chi, essendosi dimenticato di fare una data faccenda, è
loro via iniqua e malvagia e hanno dimenticato lo loro signore iddio. prose e
di mente o dalla mente: essere dimenticato, cadere in oblio. ruggerone da
tiraboschi era un cittadino... quasi dimenticato, che viveva tacito e solitario,
: il capo della congiura si era dimenticato dei preti e dei medici, ma
e rettoricumi? oh! ha egli dimenticato che mi deve scrivere sul perché della
successo iniziale, è destinato a essere dimenticato permancanza di autentico valore. gramsci,
annunzio, v-1-465: io non ho mai dimenticato quelle vie larghe come fiumane, verdeggianti
aveva fatto un bagno in mare e dimenticato sulla spiaggia la sciarpa celeste. bernari,
femina componi la bella città? oh dimenticato del regno e delle cose tue!
mondana in cui ederico pareva aver dimenticato perfino la fidanzata, si sentì offeso
sono fregati le mani, e han dimenticato. oriani, x-23-155: sognò il
furono squisite. non so come mi sono dimenticato di parlartene a tempo. erano «
19. cadere in oblio, essere dimenticato. - anche con la particella pronom
. 18. caduto in oblio, dimenticato. grazzini, 2-341: è un
ormai privo o vuoto di significato; dimenticato, abbandonato, trascurato da lungo tempo
degno frate scrivesse. -essere completamente dimenticato. nievo, 741: pareva che
mosse e che per un momento abbiamo dimenticato. bocchelli, 1-iii-333: prendeva le
magi, 29: m'ero quasi dimenticato di parlare degli orecchioni de'baluardi,
del sec. xix (e ora quasi dimenticato) che veniva praticato con uno o
padre disprezzato e evitato, quel fratello dimenticato come se fosse un ombrello e infine
della fantasia dell'uomo. -angolo dimenticato. carducci, iii-30-228: si scusa
l'onestade. -trascurato, negletto, dimenticato. ariosto, 11-81: credo che
tempo per ignoranza e pigrizia degli anteriori dimenticato e negletto. metastasio, 1-v-78: la
un esistenzialismo spiritualista, che non ha dimenticato però le origini del sociologismo neotomistico di
gomitolo, il ricamo che milia aveva dimenticato sulla finestra. moravia, xiii-21:
. unisco l'inscrizione che stamani ho dimenticato rimandarti. fa'pure i nessi, ché
carducci, ii-3-50: due cose m'era dimenticato dirti nell'ultima mia. se non
rivivere un antico giuoco / non mai dimenticato. piovene, 13-76: non ne posso
in grande considerazione; trascurato, dimenticato. verga, 2-330: c'
che vi si propone, e ho dimenticato di notar- vene il prezzo. cesari
quel che rimane nell'uomo quando ha dimenticato tutto quello che ha appreso.
col pensiero al disopra delle nubi, abbiamo dimenticato che i nostri piedi erano incatenati alla
-anche: condizione di ciò che è dimenticato; perdita, scomparsa di ogni ricordo
essere, tornare in oblianza: essere dimenticato, trascurato; scomparire dalla memoria.
non è più presente nella memoria; dimenticato. varchi, 22-93: ciascun
del dimenticare e, anche, dell'essere dimenticato; dimenticanza completa, disinteressamento,
cascare in oblio: essere obliato, dimenticato; scomparire dalla memoria. -anche:
femio, il sogno / dolce e dimenticato io lo risogno: / era la
caduto in dimenticanza, in oblio; dimenticato. s. maffei, 5-1-79
di oblire), agg. ant. dimenticato, scordato, obliato. - anche
o nell'oblivione: essere obliato, dimenticato; scomparire dal ricordo, dalla memoria
letter. che dimentica o che ha dimenticato qualcosa (o anche vive in uno
. 3. ant. dimenticato; indegno di essere ricordato (una
risco perta di qualcosa colpevolmente dimenticato. = nome d'azione da
di me, m'hai per altro dimenticato? 6. intr. anche
tornato per le nostre provviste, avrete dimenticato la strada, la casa, il numero
e. gadda, 6-121: non aveva dimenticato neppure la vecchia ex-domestica...
d'un vetro, il bioccolo di laniccio dimenticato in un angolo. 3
1-420: il giusti mi pare si sia dimenticato di mettere in opera il fregio finale
coloribus '. muratori, 14-68: ho dimenticato in biblioteca due memorie, una di
nella memoria, nella mente; venire dimenticato rapidamente. lalli, 12-12: turno
nella memoria, nella mente; venire dimenticato. monosini, 164: m'entrò
ariosto non come un accidente naufragato e dimenticato in mezzo a quel mirabile ordito,
dei loro rapporti si spostava; avevano dimenticato d'essere insieme, di parlarsi fra
volgar., 1-6io: oh sermone, dimenticato pirro, non ricordevole di annibaie e
ospitalità. mazzini, 11-275: ho dimenticato finora una dimanda, che per conto
e. cecchi, 2-102: né va dimenticato un inglese, mister royd, rovinatosi
quello smemorato di mio fratello s'è dimenticato nelle tasche del suo paletò da viaggio la
rimasti? sarebbe bella che me ne fossi dimenticato... ma, di grazia
, 2-176: sempre derelitto, sempre dimenticato, sempre tremoloso, fra 'parosismi
intrare, così entrò dentro, e dimenticato la fede e 'l sacramento, subito
il temporale. -fieur. essere dimenticato. piccolomini, 10-140: le parole
l'abbondanza; e tutti parevano aver già dimenticato quell'anno di patimenti. -inquietudine
al confessore a dire che s'era dimenticato d'uno peccadiglio, e questo era di
batacchi, i-229: tutto il sermoncin dimenticato / del pedagogo fiorentino avea. leopardi
1-814: del resto, egli aveva tutto dimenticato, la guerra, i pericoli corsi
ilio si perdé. -venire dimenticato o abbandonato (una tradizione, una
8. che non è stato tramandato; dimenticato, abbandonato; decaduto (una tradizione
e perisca da voi. -essere dimenticato. cesarotti, 1-xxix-228: amici,
potevate benissimo averlo [l'orologio] dimenticato sul vostro tavolino; poteva essersi rotta
alla fine di quanto tempo rimarrò io dimenticato appo te, signore? alberti,
/ e ardesie. 6. dimenticato, obliato. lorenzo de'medici,
manici. dominici, 4-148: dimenticato ho che sien pesteruole e non è
). dominici, 4-148: dimenticato ho che sien pesteruole e non è
litografiche in cui d'una antica guerra, dimenticato il sangue, non fosse rimasta che
appartamento che vi si propone e ho dimenticato di notarvene il prezzo. cattaneo,
picchio sulla fronte, come si fosse dimenticato qualche cosa di importanza straordinaria. manzini
. loria, 1-71: pareva aver dimenticato la passione che c'era sotto,
ventre è pieno, poltriscono, s'era dimenticato ogni cosa passata, presente e avvenire
. bonsanti, 5-290: doveva essersi dimenticato del suo nome, che tuttavia al
in cui d'una antica guerra, dimenticato il sangue, non fosse rimasta che
seduzione. vittorini, 9-67: aveva dimenticato, e, paga, tranquilla nella sua
. ghislanzoni, 13-108: aveva io dimenticato che la più parte de'suoi personaggi
poesie volgari voi non avete mai dimenticato di esser beffardo. b.
, 10-262: daniel e baudry sembrano aver dimenticato proprio la più alta risposta ideologica di
è pieno, poltriscono, s'era dimenticato ogni cosa passata, presente e avvenire
ma a ricordarti che non mi sono mai dimenticato di te. carducci, ii-6-184:
polvere / se n'anderebbe. -essere dimenticato. piovene, 75: le cose
o per meglio dire suscitato in ponente il dimenticato titolo dello imperio. f. badoer
rodrighi... che già aveva dimenticato, ministro, il martini. ojetti,
un puntiglio avrebbe potuto essere posposto o dimenticato. ferd. martini, 5-97:
tesser loro posposto; lo sdegnava tessere dimenticato, come diceva, da tutti. svevo
v-92: - me ne sono affatto dimenticato -possibile! mi diss'ella, e
: oh potta di mio padre! ho dimenticato di comprare quelle cose a ragellina.
potta di san casciano, io ho dimenticato di bandire quel ribaldo di magrino. pasqualigo
essere un piccolo e dolce fanciullo / dimenticato da tutti gli umani, / povera tenera
] avrebbe ricevuto in sé e poi dimenticato quello che aveva appreso in una preesistenza
,... quel lontano, dimenticato episodio dello sciopero della guarda, che
società a premio fisso mi pare abbia dimenticato quello che costituisce la principale differenza fra
qualcuno. mazzini, 28-219: ho dimenticato dare i 100 franchi già preparati al
pazienza al povero mar- sia: e dimenticato che ragione contro a prepotente non vale
di ch'io mi era presso che dimenticato di domandarti: con che parole o in
manicaretto, la vigilia, s'era dimenticato il prezzemolo: due centesimi di prezzemolo.
segneri, 5-20: non mi sono dimenticato di ciò che v. a. s
e. cecchi, 13-511: non è dimenticato l'oggetto, nell'arte: tutt'
senza ragione e del progettismo che ha dimenticato le scale. gobetti, 1-i-422:
monti, v-136: io non ho dimenticato il pro-memoria che mi lasciasti, riguardante
volonterosa peraltro e in parte felice, aveva dimenticato che il nome dell'insopportabile autrice di
. monti, v-136: io non ho dimenticato il pro-memoria che mi lasciasti, riguardante
, per essere sicuro che non verrà dimenticato. e. cecchi, 7-35: le
; ma da gran tempo io ho dimenticato il principio. e l'anima inquieta
grandiose in versi sciatti; e così fu dimenticato. -mettersi in evidenza (una qualità
bartolini, 20-161: ho mai / dimenticato / tale giovane zingara! / (
o per più pulito dire menecacci aveva dimenticato al cesso [un anello].
il mozzicone di candela che era stato dimenticato. de pisis, 206: punti neri
e con un quaderno macchiato d'inchiostro e dimenticato lì, non aveva mai mancato di
borgese, 1-34: la guerra, dimenticato quell'unico momento di stupito terrore nell'
qualcuno. lucini, 3-58: ho dimenticato il nonno girovago mereiaio / ed il
monti, iii-369: che arici abbia dimenticato le offese di foscolo e siasi riconciliato
. carducci, ii-2-67: non ho dimenticato né dimenticherò mai qual fiore di gentilezza
dimenticanza perché infatti io non l'ho mai dimenticato, ma per gl'impacci continui e
. nievo, 3-197: m'ero dimenticato di dirvelo in raddiètro: e quante
raddiètro: e quante cose mi sono dimenticato! = comp. dal pref.
: don saverio... non aveva dimenticato il proposito di radrizzare il pensiero dell'
quello verde e tenero che sembra aver dimenticato, nella delicatezza delle foglie, l'origine
. manzoni, v-3-14: mi sono dimenticato di mandarvi gli esemplari del fascicolo settimo
, 10-16: credo bene che l'abbi dimenticato, perché, se l'avessi a
terribile mischia. -ravvolto d'oblio: dimenticato. carducci, iii-2-133: chi provvede
della nazione e il poema venne completamente dimenticato. montale, 4-55: cent'anni
vita. tarchetti, 6-ii-97: tu hai dimenticato, come la folla degli altri uomini
tutti e tre a firenze, avendo dimenticato a quel partito gli avesse lo sconcio
dell'idea. -in partic.: dimenticato, ignorato dalle istituzioni o da dio
. gelli, 15-253: avendosi prima dimenticato tutto quello ch'elle sapevono, dove
che si sa imperfettamente o si è dimenticato. -in partic.: portare a conoscenza
ma pozzo di borgo non ha dimenticato, non gli dà pace...
uomo avrebbe ricevuto in sé e poi dimenticato quello che aveva appreso in una preesistenza
: un grand'uomo... giace dimenticato, ignotissimo, e vede bene che
fatto ormai lontano nel tempo e quasi dimenticato. bigiaretti, 9-150: ogni tanto
: ero così repressa che avevo quasi dimenticato di essere vergine. anche perché non
oggetti, essere lasciato, abbandonato, dimenticato in un luogo. molza, 1-295
metafisicherie e rettoricumi? oh! ha egli dimenticato che mi deve scrivere sul perché la
mente parole del mio dialetto che avevo dimenticato, si riaffacciavano senza una ragione, come
precisazioni. foscolo, xv-13: ho dimenticato di dire una cosa la quale è
ricamare che ci aveva fatto su potesse venire dimenticato. -fantasticare, sognare.
il gomitolo, il ricamo che milia aveva dimenticato sulla finestra. pavese, 5-133:
al dovere chi se n'è dimenticato. -per estens. redarguire,
e affetto del mondo. 6. dimenticato, caduto in dimenticanza. poerio,
i cavalli de'nimici, i quali dimenticato avevano il guerreggiare. s
. caro, 12-i-107: mi sono dimenticato di dire degli ultimi ridotti abbasso de
spaccio alla sua causa; anzi come dimenticato di lui, lascialo far ciò che
dopo, e ormai credevo fingesse d'essersi dimenticato, l'abate rientrò in argomento.
quei tempi, che pensavo di avere dimenticato. 3. esprimere una visione
litografiche in cui d'una antica guerra, dimenticato il sangue, non fosse rimasta che
venne tra le mani anche un involto dimenticato pieno di polvere. moretti, 1-05
sentendo il padre, che quantunque lontano dimenticato non s'era mai punto aell'avanza-
leggendolo dopo che è stato a lungo dimenticato o rileggendolo per una seconda o ulteriore
v. bompiani, 1-66]: hai dimenticato che verdinois è morto e rebora in
vili parve un rimasuglio di lievito inquisitoriale dimenticato nella madia dal santo uffizio.
2. avere presente, non avere dimenticato; tenere a mente, non dimenticare
cagioni capaci del suo dileguarsi. pure dimenticato, anzi che graziato, scampò.
chiaro del naso denza tolto, dimenticato o venuto a mancare. sia
inglese di « dubliners » che avevo dimenticato di rimetterle. -rispedire al mittente
inchiuso. 8. figur. dimenticato. bellincioni, i-104: così chi
cantù, 3-105: non ho dimenticato... i muri dietro cui
tornar di volterra che io mi sia dimenticato queste due terribilissime rincariate che mi avete
guerrazzi, 2-124: a roma avevano dimenticato la storia corsa: gliela rinfrescarono alla
anche don crescenzo nella sua stupefazione aveva dimenticato i suoi guai. -rinneghi, rinneghi
, 234: similmente gallaziella, rintenerita, dimenticato il comandamento del re, con pianti
molte cose per mente aveva, s'è dimenticato di tale circostanza. -partenza di
e disponevo ora di qualche altro libro dimenticato dai compagni. -andare a cercare
sa da quanto tempo lì riposto e dimenticato, ripiegato in quattro, tutto logoro
odimi: il sogno / dolce e dimenticato ecco io risogno! / era l'amore
-riproporre un testo musicale da tempo dimenticato o trascurato dal pubblico. d'
del popolo nella rivoluzione, poi lo na dimenticato: il clero, come dite voi
i-328: il re, non si essendo dimenticato quanto gli fosse dispiacciuto l'avere amazzato
il vecchio amore, in fondo al dimenticato suo covo, / amerà finché il
custodire nella memoria ciò che si credeva dimenticato; farsi ritornare in mente, ricordare
arte di riuscire, tutti richiamano il dimenticato politico fiorentino, che aveva tracciato il
. monelli, 2-523: non ho mai dimenticato la reverenza e il rispetto che debbo
. bonsanti, 5-290: doveva essersi dimenticato del suo nome, che tuttavia al
tic. attraverso la pubblicazione (un testo dimenticato). s. maffei, 4-170
e contadini che a 15 anni ordinariamente hanno dimenticato l'arte del leggere e scrivere,
». gadda conti, 1-216: avevo dimenticato le rudi parole della vigilia.
. savinio, 1-177: non va dimenticato che il sistema israelitico...
tomo. monti, iii-458: ho dimenticato a maiano il decimo tomo del 'teatro inglese'
un tempo erano premorte o lo avevano dimenticato nel suo ruvido isolamento. -che
. cantù, 3-105: non ho dimenticato il largo del carmine dove facevo sad-
non può crederci così scemi da avere dimenticato che lo stesso trattato di rapallo fu
sacrificate alla storia. -trascurato, dimenticato. fenoglio, 1-i-1948: aveva già
. cantù, 3-104: non ho dimenticato il largo del carmine dove facevo saltabelli
limitatamente alla città e dopo tutto era dimenticato, sanato, pacificato. 10.
, già con lui dimesticatasi, pericone dimenticato aveva. idem, dee.,
amico come quello era di non averlo dimenticato e d'averlo presente, senza sforzo
maestra di ogni modello, non abbia dimenticato questo, notevole, della moglie intolleranda.
e giù per l'italia s'era dimenticato la via del ritorno. -con
perché il portiere del grande albergo aveva dimenticato, con saracena indifferenza, di darmi
da ogni linguaggio. 8. dimenticato. de iennaro, 68: la
nulla della roba isbaragliata. ogni cos'à dimenticato, veggendo a lui tornare.
dopo sbatte via le lenzuola, ha già dimenticato, ti guarda come se tu,
trovato domato come un cavallo che ha dimenticato l'istinto del galoppare sbrigliato.
, e poi colcatisi fé vista aver dimenticato di spegnare il lume. bembo, 10-ix-19
non ben impresso nella memoria, quasi dimenticato (una nozione). allegri,
del bottura mi scappano errori. -venire dimenticato; essere rimosso dalla coscienza (nelle
angolo uno elegante scarabattolo d'ebano, dimenticato certamente dalla fretta e lasciatovi dentro persino
la fretta ch'egli avea, si avea dimenticato di pigliar certi suoi scardazzi, che
di madame ravier. - dimenticato. banti, 10-307: antichi e
soggetto sideralmente. soldati, 2-241: aveva dimenticato sul sedile la sceneggiatura che l'indomani
ii-3-50: ue cose m'era dimenticato dirti nell'ultima mia. se non
destinato a rimanere inascoltato, ad essere dimenticato. chiabrera, 1-ii-192: pur trasvolano
o non aveva inteso o l'aveva dimenticato. bacchelli, 1-i-210: voi che
signor belloro (del cui nome mi sono dimenticato) dica ch'io desidero che me
pratolini, 3-65: credevo di averti dimenticato durante la vita amara di quel tempo
., 2-3 (i-iv-no): avendo dimenticato a qual partito gli avesse lo sconcio
mia / e 'l nome ho già quasi dimenticato. cino, cxxxviii-37-10: s'assicurar
voi, debole e scoraggiato, avete dimenticato la parola del maestro. de amicis,
scordatissimo). caduto in oblio, dimenticato (o anche ricordato in modo molto
scordato. -mangiare pane scordato: venire dimenticato. g. gangi, 167:
dimentica facilmente. pea, 1-192: dimenticato dove avevo riposto un filo di ferro
insolito o ciò che è abbandonato e dimenticato da tempo, o anche ciò che
fantasticare. pascoli, 1-153: m'ero dimenticato di mandare il 'sogno'al mancini.
potevate benissimo averlo [l'orologio] dimenticato sul vostro tavolino; potevaessersi rotta la cordicella
agg. ant. e letter. dimenticato, rimosso dalla memoria. tolomei,
seccossi il cuore mio, per che sonmi dimenticato il pane mio. ottimo, ii-191
tanti anni su per queste pianacce ho dimenticato del vecchio cavatore. « sciagure grosse
drastico (seconda edizione del vecchio e dimenticato elixire del le roi) diventò in pochi
con un quaderno macchiato d'inchiostro e dimenticato lì, non aveva mai di
3. figur. offuscato, quasi dimenticato (un ricordo, un evento)
della francesca, 194: la fida dimenticato (v.). gura de
via. 3. quasi completamente dimenticato. arbasino, 19-97: proprio le
tanto le tasse e l'appetito, ho dimenticato che anche l'anima sarebbe cresciuta.
qual morte sperona! 8. dimenticato, non più presente nella memoria;
giorno guadagnato. 11. dimenticato, rimosso dalla memoria. scala del
lucini, 11-452: il 'manifesto'ha dimenticato che, appunto, biblioteche e musei
'storia universale'di bianchini], indegnamente dimenticato da noi, settatori di ciò che
piovene, 53: il settore era dimenticato dai comandi; dopo aver udito genericamente
ricordo, un sentimento); essere dimenticato (un pensiero). ghislanzoni,
si pianga l'avere per loro non solamente dimenticato iddio e in luogo di lui avere
anni a dirozzare questi barbari, ho dimenticato sinanco la teologia ed ogni re
pagamento dell'autotassazione irpef-ilor. -venire dimenticato. borgese, 1-37: egli
orfeo. 7. superato; dimenticato, scordato (una situazione, un
: io per ismemoraggine mi era quasi dimenticato delle ostriche, bocconi saporiti ed aggrade-
colui ch'è isvemorato, che ha dimenticato essere chi egli è e pargli essere diventato
pronom. passare di mente, essere dimenticato. aretino, 20-315: perché non
una prevaricazione; che ignora o ha dimenticato i fondamentali valori etico-politici; incapace di
. tarchetti, 6-ii-97: tu hai dimenticato, come la folla degli altri uomini
qualcuno-, istigarlo in modo presegli precedentemente dimenticato o rifiutato di com sante
voi. mi son tradito, mi son dimenticato. ho lasciato soffrire i miei doveri
in lui mie libertà suggiace. -essere dimenticato, cadere in oblio (e può avere
tutti e tre a firenze, avendo dimenticato a qual partito gli avesse lo sconcio spendere
, non lo cercarono più e fu presto dimenticato. -sm. l'audio di
e del prigioniero che sente di non esser dimenticato. -per estens. busta per lettera
a scuola, quel pomeriggio, ha dimenticato il fazzoletto, per cui ora, di
. quando / fu morto e già dimenticato appresi / ch'era sospeso a divinis e
15-464: quando / fu morto e già dimenticato appresi / ch'era sospeso a divinis
pergamo e sovvenendogli di repente come si era dimenticato di sustituire nel coro del suo convento
io per un sotterraneo ornai pel tempo / dimenticato, e dalla passione / che mi
: non più attuale, completamente superato o dimenticato (una persona, un costume,
ed entrare nel letto, finse egli aversi dimenticato non so che disotto e le disse
c. cederna, i-149: avevo dimenticato la gelatina, ho scattato sottofemminèlla,
c. cederna, i-149: avevo dimenticato la gelatina, ho scattato troppo in
alla sua causa; anzi, come dimenticato di lui, lasciata far ciò che vuole
sparirebbe assolutamente. -essere del tutto dimenticato o trascurato (un fatto, un'
terenzio mamiani. -obliato, dimenticato. g. giudici, 15-87:
lato del tuo carattere che avevo completamente dimenticato. bianciardi, 3-113: è proprio
lo sguardo come da tempo avevo ormai dimenticato. 17. ant. concedere
ii-20-270: carbonelli... si è dimenticato di lasciare in avellino alcuno che possa
(un'espressione linguistica); venire dimenticato, essere completamente offuscato (la rinomanza
a poco a poco gli se n'era dimenticato spen- sierandosi colramore e colla caccia.
nel ricordo, nella memoria; totalmente dimenticato dai posteri; non tramandato ai posteri.
-per estens. svanito nella memoria, dimenticato, caduto in oblio. foscolo
: per lo spesseggiare poco meno era dimenticato quello luogo, sì che la reina fece
in ispirito nella famiglia, senz'essere mai dimenticato. -con sincerità di fede.
. ginzburg, i-383: anna non aveva dimenticato la guerra, sperava che la guerra
studi, di ricerche un testo antico dimenticato. tenca, 4-27: non è
essere né troppo stambureggiato né troppo presto dimenticato. = deriv. da stamburare,
in genere. carducci, ii-7-138: avevo dimenticato sur una tavola gli stampati da spedirti
di un mobile un mozzicone di stearica dimenticato. = dal fr. stéarique,
composizione nella quale nulla è rinnegato e dimenticato eppure tutto ci parla del nuovo secolo
potrebbe non esserlo. non va comunque dimenticato che quell'affermazione è uno degli stilemi
amico come quello era di non averlo dimenticato e d'averlo presente, senza sforzo
l'acqua cala e che iersera abbiamo dimenticato di tirar fuori la barca. -caricare
, ed è stramorto. -definitivamente dimenticato, caduto in oblio (un'opera
scossi. landolfi, i-508: ho dimenticato di ramentare tutti gli accessori della messinscena
8-19: sarà da quello stretto giudice dimenticato al tempo dell'ultima sentenza. guarini
e di strettura che non ho più dimenticato. -breve distanza. cesariano
borgese, 1-34: la guerra, dimenticato quell'unico momento di stupito terrore nell'
10. cadere in oblio, essere dimenticato (una credenza, una fama)
bartolini, 20-161: ho mai / dimenticato / tale giovane zingara! -questo
chiara, 19- 138: un dimenticato diarista intrese dell'epoca, renzo boccar-
che tutti i tarchiani d'italia han dimenticato preti per commemorare quell'idiota di cigoli.
di questo sotterraneo, per il tempo / dimenticato, il passo mio far tardo,
. -anche al figur.: giacere dimenticato (un libro). vincenzo maria
, fu contento che non l'avessero dimenticato e diede loro qualche soldo e una
sguardo cadde sul portasigarette che ladislao aveva dimenticato la sera avanti sul tavolincino del fonografo
: la fanciulla, neobuie, ha dimenticato le tele e il fuso, come
teosofa, il cui nome è oranquasi dimenticato, si dette alla fervida propaganda del
sublime dal teso e dal gonfio o affatto dimenticato per il culto del lusinghevole e lascivo
. -passare di testa: essere dimenticato. tommaseo [s. v.
o specie di torchietto improvvisato, essendomi dimenticato di portare quelli che avevo.
del palcoscenico come una tortorona che ha dimenticato di volare, come un grasso cardellino
, come un grasso cardellino che ha dimenticato di cantare. = dal lat
, toscanizzare. non lo hanno dimenticato, anzi hanno continuato a venerarlo.
tradimenticato, agg. ant. totalmente dimenticato. livio volgar. [crusca]
dal lat trans 'attraverso, oltre'e da dimenticato (v.). tradiménto
, verso quella giovinezza che si era dimenticato di godere e che credeva passata via
con le pistole, e mi son dimenticato di ricaricarle. -polvere da trarre-
: almeno per ramentarsi quel che si avrà dimenticato per trascorso di tempo. f.
, 27-582: colpevole: di aver dimenticato, trascurato e disprezzato le creature terrestri
presso l'editore bulzoni un gustoso e dimenticato trattatello in prò delle donne, soffocato
-tuffarsi in lete-, svanire, essere dimenticato (una preoccupazione, un pensiero)
1-92: il padre aveva quasi del tutto dimenticato e ne approfittava per procurarsi per mezzo
essi tutti e tre a firenze, avendo dimenticato a qual partito gli avesse lo sconcio
sacerdote a me; e tu hai dimenticato la legge del tuo iddio, e però
, ecco che me lo sono già dimenticato! -giugashvili, -disse lo scritturale officiosamente.
ma si rivela effimero ed è presto dimenticato (un fenomeno culturale, mediatico)
6. cadere in oblio, essere dimenticato o abbandonato (un'ideologia, un
ansiosi. 15. obliato, dimenticato. pascoli, 178: egli è
aratro senza buoi, che pare / dimenticato, tra il vapor leggero. montale
com'eran fatte tante cose che ho dimenticato da tempo. 3. in
, di un'ubriacatura che avevo completamente dimenticato, sebbene fosse una di quelle ubriacature
sopraffazione. vittorini, 9-67: aveva dimenticato, e, paga, tranquilla nella sua
. labriola, 1-iii-634: ho dimenticato di dirti che franz -il quale da
ha un altro stato d'animo, ha dimenticato quello che aveva visto. 2
, 22-1012: rita supera forse il non dimenticato 'campanello'donizettiano. dont [
aveva rapito, secondo il rituale mai dimenticato della fuitina, la fidanzata-bambina, appena
modo indimenticabile, da non poter essere dimenticato, da rimanere sempre vivo nella memoria
il lob, un colpo troppo spesso dimenticato, del quale i maestri dell'erba john
open degli stati uniti, solo per aver dimenticato di firmare lo score, la carta
open'degli stati uniti, solo per aver dimenticato di firmare lo 'score', la carta
solzenitsyn], 1-722: spero non abbiate dimenticato come io abbia richiesto per due anni
s. veronesi, 7-47: il flauto dimenticato nell'aula di musica, gli spintoni
, 12-144: che verdi non avesse ancora dimenticato... di aver direttoingioventù labandadibussetosiavverteatalunipiccoli'
perché? non vieni? » « ho dimenticato la carta di credito...
.. no, certo che non ho dimenticato.. ». cellularizzare, tr
], 33: non si è dimenticato di operare la ricerca del consenso sul
un gancioallesei. spero non sene sia dimenticato. – approccio amoroso. g
grande americano e regista multigenere in parte dimenticato, lo si può riscoprire con '
un eroe fallito, o sconfitto, « dimenticato dallo sguardo di dio ».
, come dite voi, ma ha dimenticato la politesse istituzionale, il rispetto e l'
una pseudoriforma, una 'pezza'(non va dimenticato che lo stesso gozzini l'accompagnò con
che si può scordare; che può essere dimenticato. – anche sostant. imbriani
. periodici popolari, i-743: avete dimenticato quello strascina faccende di cognome o.