su la spalla del compagno e di dimenticarsi in un letargo senza fine. panzini,
impazzire al solo pensiero che egli possa dimenticarsi di me! panzini, ii-294: il
parini, 687: né sono da dimenticarsi i cantici militari di tirteo. monti,
canto i libri ed avrebbe voluto perfino dimenticarsi di leggere. nievo, 43: quando
al cimatore: perdere la memoria, dimenticarsi di qualche cosa. aretino,
riprese ricordandole il non così del tutto dimenticarsi del convenevole e debito alla condizione della
savonarola, iii-376: e cominciò a dimenticarsi delle cose superne perché era di lungi
ed amico mio, non vorrà mai dimenticarsi di me. rovani, i-571:
speciale giaculatoria, marca depositata. senza però dimenticarsi di portar via un deposito di non
accanto i libri ed avrebbe voluto perfino dimenticarsi di leggere. bocchelli, 3-230:
di cui l'uom mal puote / dimenticarsi per gravezze o doglie. manzoni,
azione, comportamento che è conseguenza del dimenticarsi e rivela, in una persona, la
una femmina smarrita, e tanto cominciò a dimenticarsi con lui, che il misero cominciò
lontani dalle madri, per bene disawezzarsi e dimenticarsi della poppa. -senza la
dalle madri, per bene disawezzarsi e dimenticarsi della poppa. = comp.
). disus. e letter. dimenticarsi. salvini, 16-647: che
attivo; e s'accosta al 4 dimenticarsi 'e 4 scordarsi 'quasi riflessivo:
ne'terrestri amori perdendosi può del divino dimenticarsi. castiglione, 300: avendo commesso
con vero non minore che imparare è dimenticarsi; cioè deporre la falsa scienza che
che a lei, e quasi quasi a dimenticarsi del senno che gli avea sì lungo
caso dello svevo, non bisogna forse dimenticarsi, se vogliamo inquadrarlo, del particolare colore
, 23-119: come poter mai questa verginella dimenticarsi la lingua della fede imparata in quest'
, di cui non dovesse così tosto dimenticarsi. cicognani, v-1-440: ella non supponeva
procedere porta lunghezza; hanno ovviato il dimenticarsi e marcir che farebbono nelle carceri i
che quello dei monarchisti, né possono dimenticarsi d'avere servito dei re. carducci
, 20-169: l'oblivione, cioè dimenticarsi, genera negligenzia, alla nigligenzia succede
di trovarmi amabile e fu quasi per dimenticarsi nell'avanzata età sua ch'io fossi
-perdere il novero: perdere il conto, dimenticarsi. martello, 408: egli con
la particella pronom. non ricordarsi, dimenticarsi. caro, 4-672: se tu
cavalca, 20-169: l'oblivione, cioè dimenticarsi, genera nigligenzia, alla nigligenzia succede
che scopersero baude laire senza dimenticarsi del carducci. = comp.
procedere porta lunghezza, hanno ovviato il dimenticarsi e marcir che fa- rebbono nelle carceri
insino a commettere patricidio peccato e in dimenticarsi i grati benefici. = voce dotta
memoria sua onde ella va soggetta a dimenticarsi quel che ha patteggiato. -fare
dalle madri, per bene disawezzarsi e dimenticarsi della poppa. giuliani, ii-297
che, attenti al pericolo altrui, senza dimenticarsi del proprio, fecero tutto il loro
i satiri, acciò non paressero di dimenticarsi dello iddio. = voce dotta
petrarca] che presentissimo rimedio è il dimenticarsi la cosa amata. f. montani,
vincere alla voglia di tradurre tanto da dimenticarsi di far del suo: ora è
i satiri, acciò non paressero di dimenticarsi dello iddio [bacco]. e
celebrato anco dal riaolfi non dèe qui dimenticarsi, per la vaghezza delle tinte,
procedere porta lunghezza, hanno ovviato il dimenticarsi e marcir che farebbero nelle carceri i
da tabacco, non è giusto il dimenticarsi le molte ammirande virtù della nostra pianta
aveva desiderato a un certo punto di dimenticarsi. -psicol. giungere nuovamente al livello
a sua maestà che ella non doveva dimenticarsi le ingiurie e i disonori che avevano
momenti... che malnate sembrava quasi dimenticarsi della mia presenza. erano quelli in
: non è così facil cosa il dimenticarsi di un'ingiuria come il rinonziare ad una
salutari, ed avvezzano l'animo a non dimenticarsi facilmente delle virtù e della sacra memoria
nulla all'italia; l'altra il dimenticarsi ch'egli ha avuto una moglie, angelo
da tabacco, non è giusto il dimenticarsi le molte ammirande virtù della nostra pianta
amor con lei o seco troppo dimenticarsi, perciò che, essendo com'era
scontentezza per il com'è, a un dimenticarsi delle ore e dei giorni fissando lo
. intr. con la particella pronom. dimenticarsi di qualcosa o di qualcuno; perderne
... che malnate sembrava quasi dimenticarsi della mia presenza. erano quelli in
. intr. con la particella pronom. dimenticarsi di qualcosa o di qualcuno; perderne
, per lo più abituale, a dimenticarsi le cose; sbada- taggine.
dei preti, abbastanza mondana per non dimenticarsi ch'essi erano uomini. fogazzaro, 1-100
spensierirsi continuo. 3. dimenticarsi di qualcosa o di qualcuno; non tenerne
tanto incenso, appena il naso voleva dimenticarsi e svezzarsi di quel puzzo.