crusca. 2. figur. dimenare, scuotere in malo modo. sacchetti
, non lo domandate. intridere, dimenare, infornare e sfornare senza posa.
scuo tere, sbattere, dimenare. - anche al figur.
pena sa infilar l'ago, ma per dimenare le ganasce è l'asso. negri
buona da nulla, altro che a dimenare le mascelle, avvezzata infingarda e con
[il nome di babbuino] dal dimenare del mento e delle labbra, come
sa infilar l'ago, ma per dimenare le ganasce è l'asso, sempre col
poi con la man la prende a dimenare. s. degli arienti, 232:
gufo può ben fare, / storcersi e dimenare, / che sta solo al macchione
. nieri, 345: per dimenare le ganasce è l'asso, sempre
codinzolare, intr. (condìnzolo). dimenare la coda (i cani),
/ l'esaltato biascicare, rimuginare, dimenare in bocca, tra le risiedele
per lo letto, che tu fai dimenare ciò che ci è. segneri,
e un'intima ilarità lo invitava a dimenare la coda. -spreg. dentaccio
presolo per la spalla, lo 'ncominciò a dimenare e a chiamar, dicendo: -pinuccio
dibatterlo. 2. agitare, dimenare, muovere in qua e in là,
. muovere in giro, con forza, dimenare, volgere qua e là. -
diguazzata, sf. ant. il dimenare, l'agitare; scossa energica.
acquistonne. dimenaménto, sm. il dimenare, il dimenarsi; movimento incomposto di
dimenante (part. pres. di dimenare), agg. ant. che
in mano verghe dimenanti. dimenare, tr. [dimeno). agitare
l'orecchio, e strettolo ferocissimamente prese a dimenare con furioso impeto il capo. carducci
sopra il mio viso / pigliavi a dimenare il tuo rasoio! manzoni, pr
la spalla, lo 'ncominciò a dimenare e a chiamar, dicendo: -pinuccio,
delle mani de'suoi figliuoli, e falle dimenare come offerta dimenata davanti al signore.
cena, che da dovero mi fece dimenare tutta notte. monti, x-3-82:
, e tonde tutte si cominciarono a dimenare, e dopo alquanto spazio, una
vi messi le mane, e sentendola dimenare, quella facilmente mi ubbidì, e
m. cecchi, 17-141: i'sentii dimenare il letto, e ansare forte forte
: so che quell'uscio m'ha fatto dimenare un pezzo. io credo che sia
: quell'altra non sapeva fare altro che dimenare tosso del mento. idem, 345
del mento. idem, 345: per dimenare le ganasce è tasso, sempre col
alcuna cosa in carta di pecora e dimenare la penna per mano è riputato scrittore
1-13-52: rugge il leone e fa gran dimenare. s. degli arienti,
ebbe, sentendo svigliato pedrello per il dimenare, e voglia de ridere per la
, iv-52: quivi con uno spesso dimenare con un legno tornito in tondo di sopra
accompagnava la cadenza col passo e col dimenare del capo. e. cecchi, 7-16
. e. cecchi, 7-16: un dimenare di bocca e battere di denti pare
dimenato (part. pass, di dimenare), agg. agitato, scosso
da una mano all'altra (cfr. dimenare, n. 8).
, sf. relig. ant. il dimenare; il rito secondo cui si compiva
offerta presso gli ebrei (cfr. dimenare, n. 8).
ritrovi. = deriv. da dimenare. dimensionabilità, sf. ant
). ant. e letter. dimenare, scuotere, scrollare. - anche assol
può chiamare un dimezzamento del testo. dimenare, tr. (dimè$zo). dividere
alcuna cosa in carta di pecora e dimenare la penna per mano, è
, iii-291: l'asinelio continuò a dimenare la coda disadorna. cardarelli, 3-138
da un legame; agitare, scuotere, dimenare, contorcere. l.
venti non lo possino far crollare o dimenare. g. bentivoglio, 4-22: l'
). nieri, 345: per dimenare le ganasce è l'asso, sempre
m. cecchi, 17-141: i'sentii dimenare il letto, e ansare forte forte
guglielmotti, 742: * frettare', dimenare la frettazza a nettare il fondo esterno
cilindri ', quella sulla quale si fanno dimenare e premere diversi cilindri di legno e
d'erba amara. -scuotere, dimenare. pratolini, 9-668: era venuto
gambétto). muovere, agitare, dimenare le gambe; camminare frettolosamente; scalciare
il peloponnesso. nitri, 345: per dimenare le ganasce è l'asso. landolfi
le mani, i piedi); dimenare, agitare (il corpo, le
guidotto da bologna, 1-127: con dimenare tosto le braccia e muovere il volto
. -per estens. ant. dimenare, muovere scompostamente. pulci, iv-89
indalòcchi). dial. muovere, dimenare goffamente. viani, 19-244: sauri
informicolare). tridere, dimenare, infornare, e sfornare senza posa;
col suo mugolio pietoso e col trepido dimenare del suo soldo di coda. -in
e qui sento che fanno un gran dimenare di calcagna. quell'altra mi diede
strillassero, non lo domandate. intridere, dimenare, infornare, e sfornare senza posa
re de'romani si vorrà pur alquanto dimenare, per intronizzarsi 'ultra titulum'.
le braccia, né per sforzo e dimenare che si facesse mai l'aveva voluta
cavalli, che consiste nell'estrarre e dimenare continuamente la lingua. tommaseo [
o la bocca nel bacio); dimenare (le anche, le natiche).
un allocco. -tentennare il messere: dimenare goffamente1 fianchi e le natiche. forteguerri
3. per estens. mestone per dimenare la polenta o vivande affini.
grani (gli è bene vero che quel dimenare con la mana in mentre che gli
. 2. ant. agitare, dimenare, rimestare (un miscuglio, una
col suo mugolio pietoso e col trepido dimenare del suo soldo di coda. pirandello
ninna nanna 'da quel 'dimenare che si fa della culla de'
fabbricazione del vetro, mestolo utilizzato per dimenare la fritta. leggi e bandi
'pappatolo': specie di cucchiaio inastato da dimenare e maneggiare la fritta nella fornace.
, intanto che lo marito sentendo sì dimenare il solaio e. lla parete, avendo
, donna, che vuol dire questo dimenare? ». s. bernardino da siena
, intanto che lo marito sentendo sì dimenare il solaio e. lla parete,
-deh, donna, che vuol dire questo dimenare? de iennaro, 1-179: loco
una candela morta ravivare / per poco dimenare, / e 'l malato sanar sì
sul pavimento. 3. locuz. dimenare, rimestare la polta: occuparsi di
, sapevano già seguire il tempo e dimenare le gambe e i fianchi come due
: io, come la pasta, al dimenare / più mi raffino alla mia lunga
.. / né potè mai lo staccio dimenare: / voleva dire e far,
alfin sopra il mio viso / pigliavi a dimenare il tuo rasoio! verga, 8-390
4. per estens. rigirare, dimenare. leggenda aurea volgar., 919
una candela morta ravivare / per poco dimenare. tassoni, 9-36: si ravvivare i
s. v.]: 'rifolare': dimenare lo scovolo nel pezzo.
o ulteriormente. 4. scuotere, dimenare (anche nella locuz. frullare e
19. muovere, agitare, dimenare la persona, una parte del corpo
uscio, e m'è paruto di sentire dimenare la lettiera; del resto la casa
: rugge il leone e fa gran dimenare; / per questo se ebbe la dama
una candela morta ravivare / per poco dimenare, / e 'l malato sanar sì
, 12 (212): intridere, dimenare, infornare e sfornare senza posa.
5. ant. agitare, dimenare. g. b. ricciardi,
vi messi le mane e sentendola dimenare, quella facilmente mi ubbidì e tras-
12 (212): intridere, dimenare, infornare e sfornare senza posa..
malmantile, 7-19: sciaguattare frequentativodi sciacquare è dimenare un panno o altro simile nell'acqua.
intr. (scodìnzolo). muovere, dimenare la coda per lo più in segno
. carena, i-301: 'scodinzolare': quel dimenare che fa il cane celeremente la coda
scutrettolare, intr. (scutrettolo). dimenare la coda come l'uccello ballerina o
s. v.]: 'scutrettolare': dimenare la coda. 2. per
/ quand'i'm'accordo 'n gioia dimenare, / e 'n questa guisa or
, 2-ii-279: lo marito, sentendo sì dimenare il solaio e. lla parete,
questo -fronte-, temperatura dimenare? ». crescenzi volgar., 10-38
poi vi messi le mane e, sentendola dimenare, quella facilmente mi ubbidì e trassila
, 12 (212): intridere, dimenare, infornare e sfornare senza posa;
nella braccia, né per sforzo e dimenare che si facesse mai l'aveva voluta lasciare
, intr. (. sgambétto). dimenare vivacemente le gambe in avanti e in
sguazzare l'inchiostro'. 15. dimenare scompostamente il corpo o una parte stando
onda. 2. muovere, dimenare una parte del corpo (in partic.
come messaggiera mugolio pietoso e col trepido dimenare del suo soldo di coda. del soldo
m'èdati riscontrabili. paruto di sentire dimenare la lettiera. 4. rinvigorire con
, la groppa, il capo; dimenare la coda; sbattere le ali.
confrontare con il lucch. stintignare 'dimenare una cosa con insistenza', dal lat.
solo a mugolare / e la coda a dimenare. = comp. dal pref
rotondità dello staccio, e dal continuo dimenare della barra. 4. dimin
-in partic.: ruotare il busto, dimenare il bacino. guidotto da
cielo -stravolgere gli occhi -in certi momenti dimenare i fianchi, e al bisogno il
serdonati [tommaseo]: trimpellar e dimenare e scrollare nel manico, dicesi di
fioravanti, i-30: zapponi e badili per dimenare la calcina. lorini, 120: