: sul col lo abranca e forte lo dimena. berni, 39-25 (iii-275)
, / va lenta e sopra sé; dimena l'altra / come anitrino gli ondeggianti
ridiscende come giù per una scala, si dimena da tutte le parti e talora si
baio su cui siede per solito, si dimena troppo, con irrequieti cosciotti.
il vaporuccio postale che mi accoglie si dimena, legato alla banchina con un'aria
vaporuccio postale che mi accoglie si dimena, legato alla banchina con un'aria
cornacchia, / e lei battendo tale se dimena, / e tra'del becco e
e malfatto, talché, camminando, si dimena. de amicis, i-827: fra
profondo / quel vivo spirto dentro si dimena. carducci iii-24-143: i girini saltellano
, v-141-63: la magior noia che mi dimena / è l'uora che mi manca
, v-141-68: la magior noia che mi dimena / è... /
, v-141-65: la magior noia che mi dimena / è l'uora che mi manca
a letto senza cena tutta notte si dimena: chi si corica con lo stomaco vuoto
senza cena, / tutta notte si dimena. seneca volgar. [crusca
la sera non cena, la notte si dimena: carducci, i-1372: ma le
sera non cena, tutta notte si dimena. = dal lat. c&ndre
piena di preoccupazione e di sospetto, che dimena la coda. pascoli, 1490:
traverso alla madia, e rul quale si dimena lo staccio quando si staccia.
: il vaporuccio postale che mi accoglie si dimena, legato alla banchina con un'aria
degli alberi, le quali lo vento dimena. galileo, 3-1-468: imperocché non si
pellegrina », gridò; « ingrossa e dimena perbene la polenta quest'oggi, che
più il delfin, che tanto se dimena, / di qua di là saltando in
, i-22: tutta la notte si dimena e gratta, / e perché vuol far
colture... appena è posato, dimena la coda e fa sentire un verso
. agg. che, nel muoversi, dimena ridicolmente la parte deretana. slataper
/ ed un poeta che gran duol dimena. redi, 16-viii-267: iersera la sig
il vaporuccio postale che mi accoglie si dimena, legato alla banchina con un'aria
burrato, come noi abbiam detto che dimena la sua il bevero nell'acqua de'
mano] di zio carlo stringe e dimena un guanto con la stessa noncuranza con
sovra lo stuol francese, / che ne dimena i presti vanni e rade / quelle
vita, che quella che crolla e dimena la nave. burchiello, 115
sul col lo abbranca e forte lo dimena, / ma noi può sviluppar della catena
, xxxv-1-587: la maior noia che me dimena / è l'ora che mi manca
/ ed un poeta che gran duol dimena. 7. ant. mostrare
passano i quadrelli la cosa che si dimena, e dà alla percossa luogo.
1-12: io sento che nel corpo si dimena, / ch'ai nono mese son
ma quel che sotto l'acqua se dimena / tutto è di pesce e non si
, 1-57: allora quanto più una si dimena, / scontorce il viso e rannicchia
, i-22: tutta la notte si dimena e gratta. gemelli cateti, 2-ii-
grillo di traverso nella gola e si dimena come un ossesso. gramsci, 17:
, 1-21: in su e 'n giù dimena un pezzo / col piombin, non
, l'ira saltella, l'invidia si dimena, e tutti i vizi mantengono una
sempre lei, e più vi si dimena e grida, più scopre la sua generalità
aspetti; / e sempre mai si dimena e favella. caro, 15-i-201: la
2-337: don luciano freme, e si dimena, e si imbestia, sentendomi così
, d'ogni costume, e il commercio dimena le sue cento lingue, io me
letto senza cena tutta la notte si dimena: v. cena. -anco il
casca nel fango, quanto più vi si dimena, tanto più s'imbratta: una
nel fango, quanto più vi si dimena, tanto più s'imbratta.
. ripulirsi. aretino, iii-154: dimena pur la corda [del pozzo],
[vulcano] a tai detti e si dimena; / e pur non si discioglie
su cui siede per solito, si dimena troppo, con irrequieti cosciotti. bernari,
] a tai detti, e si dimena; / e pur non si discioglie o
distacchi dal fondo, levata dal fuoco si dimena intorno benissimo. f. negri,
una serpe? varchi, v-37: si dimena nel manico, si scontorce, si
mettendo una gamba sull'altra, la dimena non senza qualche misura; ora fischia in
, v-141-69: la magior noia che mi dimena / è... / perdere
casca nel fango, quanto più vi si dimena, tanto più s'imbratta', vale
intorno al suo piccolo corpo che si dimena con energia il flutto scuro e immobile si
quel che sotto ne l'acqua si dimena, / tutto è di pesce, e
mano ', quella semplicissima che si dimena col pugno. * frettazza a manico '
a corda ', quella che si dimena con lunghi cavi, legati a zampa
le anche, e anche lei si dimena, poveretta; giostra colle gambe, e
: intorno al suo piccolo corpo che si dimena con energia il flutto scuro e immobile
, 2-337: freme, e si dimena, e s'imbestia, sentendomi così parlare
: tu fai come il porco che tutto dimena la coda, e mai non l'
medici, ii-322: insù e 'ngiù dimena un pezzo / col piombin, non resta
paste. nievo, 1-34: ingrossa e dimena per bene la polenta quest'oggi che
: mi fa de'gesti, e dimena il capo, e guardandomi, parla colla
, ii-322: insù e 'ngiù dimena un pezzo / col piombin, non resta
di qua e di là si muove e dimena. lettere e istruzioni agli oratori della
/ in quel gran ventre come si dimena. / ognun piglia il suo posto ed
colto..., quanto più si dimena e s'affatica d'uscire de la
bruscolo ». / e mentre una dimena e l'altro inzeppa, / spinelloccio ode
letto senza cena tutta la notte di dimena. tommaseo [s. v.]
sopra 'l quale si regge e si dimena lo staccio nella madia, quando si
e'tentenna » o vero « si dimena nel manico ». g. m.
, ciurla più del matterozzolo, si dimena, oscilla in ogni parte, come
acqua] sopra il sale sia posta, dimena la coda e s'ingegna di fuggire
intendere che si agita vitalmente perché si dimena. cicognani, v-1-455: l'idea soltanto
ch'iera su'nievo, gran duol ne dimena. la spagna, 2-41: tuo
non sta fermo in terra, ma dimena, o per l'inegualità delle tre mazze
va a letto senza cena tutta notte si dimena: v. cena, n.
lungo, disadatto e che nel camminare dimena tutta la persona qua e là.
buon curato / e soffia e si dimena e fa gli occhioni. =
in fra l'ondose spume / e dimena la man veloce e sciolta. a.
o altro, e con le mani dimena o vibra o crispa o qual si voglia
dar del pane al cane ogni volta che dimena la coda: non bisogna accondiscendere a
del pane al cane ogni volta che dimena la coda. -non c'è
a lui tagliata, / che sempre si dimena e mai non cade, / e
, il quale s'impasta e si dimena colle mani sul menatoio, onde crescerne
i-34: si frega le mani e si dimena all'impazzata, allorché gli vien fatta
de'medici, ii-322: insù e 'ngiù dimena un pezzo / col piombin, non
sventurata, / si ritorce e si dimena / stampellando piroettando, / per passare
intendere che si agita vitalmente perché si dimena. verga, i-435: ero buono soltanto
/ una candela morta ravivare / per poco dimena re, / e 'l
/ ed un poeta che gran duol dimena. simintendi, 3-160: la poetessa
, dama, el porcellino / che dimena pur la coda / tutto 'l giorno e
burattino / in quel gran ventre come si dimena. / ognun piglia il suo posto
ed accenna / un uom che si dimena sopra un letto. b. croce,
, 2-244: la ragazza voltata si dimena, puff-puff. e. salerno [«
2-337: don luciano freme e si dimena e s'imbestia, sentendomi così parlare della
, 1-57: allora quanto più una si dimena, / contorce il viso e rannicchia
periodo di reazione violenta: ci si dimena e si grida. 2.
a letto senza cena tutta la notte si dimena -sciamò peppina, guardando intorno, con
, ii-20: chi sbadiglia annoiato e si dimena / e la consorte alfa partenza affretta
dal fuoco, [la polenta] si dimena intorno benissimo, sin che sia detta
la macchina] si crolla, si dimena e mugge, / e fra rimbombi,
, / tutto si torce e si dimena / e vien menando grande mina.
,... tutto smorfie, si dimena in braccio alla mamma, beata,
sbalestra gli occhi, sbadiglia sbavante, dimena il capo, si gitt'al suolo.
2-243: 'scacciamosche': arnese che si dimena e si fa sventolare al di sopra
scalciare1), agg. che si dimena tirando calci. govoni, 948:
137: tanto basti per si dimena un poco sulla sedia perché ha l'idea
cxviii-467: allora quanto più una si dimena, / scontorce il viso e rannicchia
): rinaldo si scontorce e si dimena, / ma la sua forza a questa
« e'nicchia..., si dimena nel manico, si scontorce ».
si mosse. molineri, 1-206: ludro dimena la coda; scuote le orecchie;
aitar sa l'arte più scuote e dimena / e lo preme e lo crolla e
senza cena, / tutta notte si dimena. proverbi toscani, 17: 'il magnano
burattino / in quel gran ventre come si dimena. / ognun piglia il suo
. -per estens. che si dimena eccessivamente sulla scena (un attore)
che parla ardito, ride roco, si dimena mescendo come se suonasse le nacchere.
volponi, 9-42: questa donna ricciuta si dimena come quella spumétta fiorita della spiaggia,
stipiti più. barilh, 8-98: si dimena ferocemente come un olmo squassato dall'uragano
f. f. frugoni, v-570: dimena il capo, si gitta al suolo,
teso e intirizzato, ma si contorce e dimena la vita, in atti colà ben
rallegrare il bambino accennandoci il tettè che dimena la coda, ci dice ch'ei ci
all'incontro a tutta forza, / si dimena e si sforza / per mantenersi possessor
: / e presolo in sul collo lo dimena; / ma noi può sviluppar da
. ghislanzoni, 18-6: don luigi dimena la testa, e straluna gli occhi sorridendo
oea, e freme, e si dimena irato. d'annunzio, iii-1-1022: d'
se la tavola o 'l trespol si dimena. ariosto, 1-iv-121: tu tei
, 8: tucta ora so- perbia dimena. dante, lxx-14: da poi non
, ii-29: chi sbadiglia annoiato e si dimena / e la il dottor francesco
, 6-59: 'si vaglia'; si dimena; come fa uno, che abbia rogna
altro per la vita, che si dimena e scontorce per grattarsi il prudore o pizzicore
che parla ardito, ride reco, si dimena mescendo come se suonasse le nacchere.
: e batte un piede e il ceppicon dimena. ceramizzare, tr. rivestire una
accorta che si parla di lei, dimena le anche come una 'débardeuse'. =
delfini, 2-187: gira e si dimena per la sala, tra le coppie,