da siena, 578: una grazia dimandai a dio, che io abiti nella
giacqui: insensato, attonito, / non dimandai conforto: / quasi perduto e morto
ecc. monti, i-69: gli dimandai il permesso di dire il mio sentimento,
i-265: di tuoi capegli un laccio dimandai /... / per segno
al caporto lano, li dimandai per qual cagione quella faccenda così
. giov. cavalcanti, 174: dimandai il mio dimestico giorgio se alcuna di
iii-24: aspetto il libro che io le dimandai, perché in queste librerie non posso
parlare udiva / le cose antiche, il dimandai ancora / melan chi fe'e 'l
dante, purg., 15-135: non dimandai 'che hai? 'per quel che
giacomino pugliese, ii-134: basando mi dimandai: / « messer, se venite
la mente e la lingua, il dimandai: / -dimmi per cortesia, che gente
, purg., 15-136: non dimandai 'che hai? * per quel che
disanimato il corpo giace; / ma dimandai per darti forza al piede. petrarca
d'un ministro della guerra, io dimandai vi venisse destinato pompeo litta. carducci
. scala del paradiso, 277: dimandai per volere sapere il nome del padre
giacqui: insensato, attonito, / non dimandai conforto. imbriani, 2-266: pigmeo
fine inginocchiata a terra, / gli dimandai... / de l'error mio
giacqui: insensato, attonito, / non dimandai conforto. d'annunzio, iii-2-1012:
: inginocchiata a terra, / gli dimandai con interrotti accenti / in fra mille
iii-24: aspetto il libro che io le dimandai, perché in queste librerie non posso
. capellano volgar., i-123: dimandai licenzia di partirmi; ed ella sì
ii-98: che libro avete, dimandai, se lice? grafi, 5-958:
la mente e la lingua, il dimandai: / -dimmi per cortesia, che gente
iii-1-224: de 'l più vergine colore / dimandai la rosa un dì: / ma
tutto donato / più che medesmo lei non dimandai. guinizelli, xxxv-n-472: verde river'
felice ritornata ai cesare in spagna, vi dimandai per nonciatura una mermelata portugalese. commedia
col cuore il nome di albina, dimandai al cielo vendetta della mia oppressata innocenza
parentela. cavalca, 20-258: dimandai curiosamente da'vicini se questa sua
odori soavi. carducci, iii-27-124: dimandai anche dell'amata mia, sposa novella
lungi. fallamonica, 59: il dimandai allora / d'alcun secreto a noi qui
dante, purg., 15-136: non dimandai « che hai? » per quel
, /... / ma dimandai per darti forza al piede. idem,
bene questo nome di corsale, li dimandai più chiaramente se fosse pirata, che
. fazio, iv-14-19: poi dimandai se di quella prosapia / alcun possente
contra questi settari e falsi fondamenti, dimandai, secondo l'ordine fatto dal santo
: io, padron caro, vi dimandai umilmente in grazia che, se la ragione
: de 'l più vergine colore / dimandai la rosa un dì: / ma la
e mentre mi sferravano, io gli dimandai: « e faucita- no? »
distrectamente / una gran donna et io il dimandai: / « per che trai tanti
8: inginocchiata a terra, / gli dimandai con interrotti accenti, / in fra
altro cenno o atto arbitrario, le dimandai s'ella non potesse dormire a volontà
barbone che esca da un nume, dimandai scusa dell'esser venuto. 11
carducci, iii-24-128: giunto al verbano dimandai: « che è questa sputacchiera?
assai linda, ove, alla tavola, dimandai coscia di capretto e un boccale.
, xxix-76: con gran temenza il dimandai: / « come sta la mia donna
337: vedendolo lui che era gentiluomo dimandai se era forestiero o terriero.
m. membri, 7: li dimandai licenza di poter vendere detto formento
tempo... io lo salutai e dimandai quel che esso faceva: mi rispose
dante, purg., 15-138: ma dimandai per darti forza al piede / così
esposi le vostre ragioni come mie proprie, dimandai che fosse sospesa l'intimazione finché mi