gr. 7rxapp. ix7) (con dileguo dell'iniziale, in cui forse
.. volo, vado come in dileguo... -e azzittì. poi
pataffio, 2: e in dileguo spesso va frummiando, / ed è
pubbliche parte per trascuraggine n'andavano in dileguo, parte erano depredate e divise fra
bonarelli, xxx-5-174: signore, io mi dileguo: / il mio dolor m'ancide
giuglaris, 363: e non mi dileguo tutto in un pianto, e non
-specialmente nella locuz. avverb. in dileguo. pataffio, 2: la favola
un sol pelacucchino. / e in dileguo spesso va frummiando, / ed è
ora saria con esso itane / in dileguo. grazzini, 4-174: che spirito o
, e lo spirito è ito in dileguo. b. davanzati, i-19: dappochi
a tante fortune, ci strascinano in dileguo, e dannoci in nome di poderi
tumulto / fuggitosi ciascuno, ito in dileguo, / mercanti ed abitanti. settembrini
: accetto sì, e vado anche in dileguo, purché sia con onore. dossi
... volo, vado come in dileguo. 2. distribuzione, soppressione
, rovina. -andare, ire in dileguo: andare in rovina, cadere in
pur la fama n'era ita in dileguo. buonarroti il giovane, 9-657:
/ che forza gli è d'andarsene in dileguo. pindemonte, 4-404: in dileguo
dileguo. pindemonte, 4-404: in dileguo ne van tutti i miei beni, /
meno di due anni appresso ire in dileguo, e tutti gli stati, non solamente
è così connaturato, che se andasse in dileguo e se ne perdesse il seme,
farlo risuscitare. -mandare in dileguo: mandare in rovina, mandare a
e altri somiglianti... mandarono in dileguo. rovani, i-696: il signor
un rovescio inaspettato fosse per mandare in dileguo il primo piano, già da lungo meditato
3. deliquio. -andare, ire in dileguo: venir meno, intenerirsi, sdilinquirsi
si sentia / l'anima straziata ire in dileguo / oh! perché non morir!
, mormoratori / porre io vorrei in dileguo. segneri, ii-466: i discoli spesso
lat. volg. * frucàre (per dileguo e metatesi, da * furicàre,
(v.), con dileguo della i in posizione protonica.
carcere. pataffio, 2: in dileguo spesso va frummiando. = voce
-óris 'fiore '(il dileguo di / è dovuto a dissimilazione).
= alterazione dial. di invitamente, con dileguo della t. cfr. rohlfs,
, attraverso un * lavoraturo con dileguo, di tipo settentrionale, dell'occlusiva intervocalica
... del petrarca vanno in dileguo dinanzi alla luce della critica. fogazzaro
annasa. pindemonte, 4-405: in dileguo ne van tutti i miei beni, /
area sett., è dovuta al dileguo della consonante dentale postonica e alla successiva
che si dilegua ad ali tese: mi dileguo anch'io, mi perdo. stuparich
penitenza non sofferse gretto, / com'in dileguo per poggio e per piano.
, 1-2415: che vai s'io me dileguo a puoco a puo- co? /
, mormoratori / porre io vorrei in dileguo, /... /..
su coi puntelli, subito andò in dileguo, e con essa perdé la camera
, 1-2414: che vai s'io me dileguo a puoco a puoco? /.
lenticchia, dal lat. lenticùla) e dileguo della seconda -r-per dissimilazione.
v. seta e setola), con dileguo dell'occlusiva. seàda, v.
qualcuno gli stivali: essere incollerito. dileguo della i per dissimilazione) che spiegherebbe le
su coi puntelli, subito andò in dileguo. -rinnovato rispetto alla tradizione (
pubbliche parte per trascuraggine n'andavano in dileguo, parte erano depredate e divise fra
di aglio o di porro'con dissimilazione e dileguo di -ir e con suff. dovuto
(di origine incerta), con dileguo di l-iniziale perché considerata erroneamente parte delpart
= deriv. da volativo, per dileguo di -v-. volativo, agg