rombo come d'un traino che si dilegui, poi al suo chiamare fidi isabella
rombo come d'un traino che si dilegui, poi al suo chiamare udì isabella
0 che infortunio così tra'nostri cittadini dilegui le grandissime ricchezze. lancellotti, 481
1 secoli, senza che mai ti dilegui, senza che mai ti distrugga.
traverso / e de'trivii e del popolo dilegui. leopardi, 19-123: della prima
io pur non truovo, ovunque i'mi dilegui, 1 luogo, che 'l traditor
all'apparir di tua beata luce / si dilegui di nembi il fosco velo. c
occhi suoi dileguarsi, che tenera neve si dilegui al sole. caro, 13-343:
disperda, s'annulli, e si dilegui. cesarotti, i-295: ragion vuole che
, / qual lieve nebbia, cui dilegui il vento, / com'egli fatto era
perché rivolgi il viso, / ridi e dilegui luminosamente / nel lampo del sorriso?
... / da le notturne oscurità dilegui. lo redo no, 2-i-39:
come potrassi mai intendere che egli si dilegui in pianto per la doglia di essere voi
, come un sogno eroico che si dilegui. -avere la tesa abbassata (un
al bicchier la schiuma ferva / e si dilegui subito in un salto. goldoni,
a la luce del ver non si dilegui, / a me scemila tu, mentre
bicchier la schiuma ferva / e si dilegui subito in un salto. bertola,
una spezie di cose fa che si dilegui dalla mia mente l'idea delle antecedenti
ché noi rifiuti o ché non ti dilegui? 11. prov.