, vedeva il poeta in bianche stole dileguare pian piano nel cielo azzurro le compagne
suono alitante si disperse, simile al dileguare di un fumo argenteo nei mattini invernali.
appalesata, / mi converrìa del mondo dileguare. boccaccio, i-443: se tu
cui uno venisse armato quassù si dovrebbero dileguare in tanta pace, in tanta serena
particella pronom.). spegnersi, dileguare, svanire. bonagiunta, 51:
4-52: edoardo cacciò un urlo che fece dileguare, spense come il vento una candela
potendo il solo vitto... dileguare totalmente quella concepita acredine degli umori.
di iniquità o d'indifferenza, deva dileguare annientata nella pena eterna. -essere
nell'ombra ella vedea passare / e dileguare: alcune col lor mite / demone andare
dileguante (part. pres. di dileguare), agg. che si dilegua
nuvole flave dileguanti a torme. dileguare (ant. deleguare, raro de§leguare)
i radi fanali a gas non poteano che dileguare fiocamente le tenebre; e nella grande
non avere 10 col mio dire a dileguare il dolce gusto che dai vostri ragionamenti
: io ben m'avveggio di dover ancora dileguare una obbiezione, che non può quasi
con que'rozzi vecchi cadenti ingegnandomi di dileguare
7 * 409: infine, a dileguare le ultime speranze repubblicane di mazzini,
voli dei filosofi italiani e riuscirono a dileguare l'ipocrisia, sotto il cui incarco
seguitare le genti, converrebbeci fuggire e dileguare. sarpi, 1-68: non avendo
appalesata, / mi converrìa del mondo dileguare; / però ti piaccia voler consigliare
, che dite che v'anderete a dileguare se tosto io non vi rispondo.
consumarmi lentamente, e in dolente voluttà dileguare. boriili, 3-41: sconnesso il busto
mia notte per ore / avvicinarsi e dileguare i passi! alvaro, 8-214: c'
bicchier di vino, una donna facciano dileguare e sparire questa su- perior facoltà.
: come aveva fatto presto la felicità a dileguare. corazzini, 3-9: io,
corteccia di iniquità o d'indifferenza, deva dileguare annientata nella pena eterna.
debolissima da loro stessi si veggono rumare e dileguare. cesarotti, ii-42: erina /
fine di quella rovinosa spensieratezza che fa dileguare i patrimoni anche più vasti, è
un gran fuoco di sottovia lo fa dileguare per aria. giusti, ii-147: facilmente
dileguativo, agg. ant. atto a dileguare, a sciogliere, a commuovere.
dileguato (part. pass, di dileguare), agg. scomparso, fuggito
diléguo, sm. letter. il dileguare; l'allontanarsi verso luoghi molto distanti
). = deverb. da dileguare. dilèmma, sm. (
più sempre / s'allontanava sino a dileguare / nella dimenticata fanciullezza. cardarelli, 1-41
fumo, le nuvole; schiarire, far dileguare le tenebre. tasso, 1-8-82
dei fatti. 8. far dileguare, far scomparire, dissolvere. -anche
fanali a gas non po- teano che dileguare fiocamente le tenebre; e nella grande
. disperdersi, sbandarsi; diffondersi; dileguare, svanire. cicerone volgar.,
esercito napoletano. 4. far dileguare, far scomparire; dissipare (le
, fugare, far svanire, far dileguare (nebbie, vapori, nubi, tenebre
. che dissolve, che fa svanire, dileguare. -anche al figur. b
4. disperdere, dissipare, dileguare (nebbia, tenebre, ombre,
. - al figur.: far dileguare, annientare. monte, v-306-5:
consumarmi lentamente, e in dolente voluttà dileguare. pascoli, 289: o rondinella nata
a fiutare un mal odore che fè dileguare gli spettatori, eh'erano già per
negromante, di uno scenario che debba dileguare come la fata morgana. -per
di iniquità o d'indifferenza, deva dileguare annientata nella pena eterna. 6
radi fanali a gas non poteano che dileguare fiocamente le tenebre; e nella grande
tutta la nostra forza d'improvviso fuggire, dileguare, disperdersi. serra, i-145:
specie le viscere e le reni per poi dileguare dall'altra parte. 3
, scappare, battere in ritirata, dileguare, sparire, mettersi in salvo.
. 3. per estens. far dileguare, fare scomparire, dissipare (nubi
. per estens. che fa scomparire e dileguare; che disperde, che dissipa (
la nostra forza d'improvviso fuggire, dileguare, disperdersi, per gli orizzonti come
. linati, 16-54: lo vediamo dileguare sorridendo sotto il peso dei suoi settanta
e speranze); attenuarsi, languire, dileguare; subire un grave danno, scapitare
indebolirsi, svigorirsi, venir meno, dileguare; screditarsi; perdere forza o valore.
se non per distruggere e per far dileguare da qualche corpo la contraria. muratori
diminuzione, decurtazione. sere fatto dileguare, che non può essere dissi
negativo e da un deriv. di dileguare (v.). diminuito
tutta la nostra forza d'improvviso fuggire, dileguare, disperdersi, per gli orizzonti come
in orazione, facendo a'suoi preghi dileguare un temporale con una gran pioggia,
mare di questa nostra vita. -far dileguare, far sparire. latini, rettor
16-54: lo vediamo [lo scaccino] dileguare sor ridendo sotto il peso
un pezzo come foglie. -far dileguare (un suono, un rumore).
la plebe impazzita per desiderio deltoro, dileguare nel cavarlo dalle miniere, logorarsi per
determina); cancellarsi dalla mente, dileguare dalla memoria (un ricordo, un'
a poco a poco insensibile, svanire, dileguare; decadere, sfiorire. -anche:
e comodi, che a tempo fanno dileguare i vapori e le nebbie che si
. -venir meno, svanire, dileguare (un'espressione del volto).
, 3-ì-341: io farei ogni possibile per dileguare pur l'ombra de'sospetti e
avrebbero prorotto in tali risa da far dileguare ogni disegno di congiura. de amicis
. gozzano, ii-217: meglio tacere, dileguare in pace / or che fiorito ancora
nella memoria, si debbono scuotere e dileguare alla forza di questo raziocinio. giannone
se non forse nel caso di dover dileguare il tumore o tinfiammazione della parte offesa
ombre nell'ombra ella vedea passare / e dileguare: alcune col lor mite / demone
faccian per il piano. -far dileguare un'immagine. dante, purg.
... /... / dileguare inconsciamente, al pari / di rotta
310: in francia usano il dileguare il grasso di questi uccelli, poi
ricordo di fatti o persone; far dileguare dall'animo un sentimento, in partic
. intr. con la particella pronom. dileguare dal pensiero o dal ricordo individuale o
ragionare di lingua. 13. dileguare (un'espressione dal viso).
e schernevole pronostico di pioggia, per dileguare e perdersi non si sapeva dove né
-per estens. diradare la foschia, dileguare la nebbia. chiaro davanzati,
. 7. per estens. confondersi, dileguare (un suono, l'attuale
e -perdere la luminosità notturna, dileguare di scialbatura. prisco, 5-112: persino
cancellare le preoccupazioni, le ansie; far dileguare un sentimento, uno stato d'animo
scotea di congelate brine. -far dileguare dal cielo le ombre notturne (l'
. verga, 8-368: bianca sentiva dileguare anche quella speranza, come la vita che
che cadevate sulla fronte. -far dileguare i beni mondani. petrarca, vi-1-62
della tirannide. -affievolirsi, dileguare (un sentimento). linati,
affievolirsi fino a farsi impercettibile o a dileguare (un suono, una voce)
alla scapestrata, galoppare, smucciare, dileguare. bresciani, 6-v-268: vistomi guarito,
mani. 5. figur. dileguare, svanire (la tristezza).
. affievolirsi (la speranza); dileguare (il ricordo). siri,
un sogno, un enigma destinato a dileguare: è una cosa greve e sostanziosa.
, all'osteria. -far dileguare le speranze. alamanni, 7-i-288:
al centro. -divenire fioco, dileguare (la voce). antonio da
, sperdettero. -per estens. dileguare, portare via (anche in espressioni
3. scomparire alla vista, dileguare. poesie musicali del trecento, lxxxiv-20
: spoetizzano. 2. far dileguare ogni atmosfera di poesia e ogni suggestione
svaniménto, sm. lo svanire, il dileguare; dissolvimento, annullamento. passavanti
del chiostro minuscolo. -farsi indistinto, dileguare (i contorni di un oggetto).
sviscera esso legno. -dissolvere, far dileguare le tenebre (la luce).
fuore / svolò. -figur. dileguare, dissolversi, perdersi (una speranza,
fecero tacere il riflettore. 7. dileguare, cessare, smorzarsi fino a diventare impercettibile
a pena fluire le gelide finge / e dileguare languido l'esaclassi superiori teocratiche diventavano scettiche
carducci, ii1-28-20: nel seicento plauto par dileguare dalla memoria degli italiani. e pure
esistenza umana). -anche: dileguare, svanire (i beni, i pregi